capitolo diciannove
riassunto breve: I parker e Bonnie stringendo un accordo con Stefan, hanno rimandato Kai da umano nel suo inferno, Damon in preda alla rabbia uccide Liv Parker e scappa nel
bosco seguito da Tyler Lockwood trasformato in lupo che senza esitare lo morde.
Notte fredda, piove a dirotto sul freddo corpo di Damon Salvatore, che giace per terra senza forze, Tyler Lockwood, il lupo mannaro, lo aveva morso proprio nel collo, lasciandolo lì per terra da solo a piangersi addosso, per la sua perdita e per la sua imminente morte per il letale morso che gli era stato fatto.
Damon guardava dritto di fronte a se, guardava le stelle, e si chiedeva se anche Kai, in qualunque posto fosse, le stesse guardando, si chiedeva se osservavano lo stesso cielo, si chiedeva se lo avrebbe mai rivisto, e si rispondeva pensando che non si sarebbe mai più sentito osservato da quegli occhi grigio blu che lo facevano impazzire.
Kai stava per ammettere a se stesso di provare un sentimento vero e genuino per Damon, stava cercando la sua redenzione in ogni modo, si stava sforzando di cambiare, per Damon, ma non gli è stata data l'occasione di farlo perché era stato considerato ormai come un caso perso.
Il respiro di Damon era lieve, vi era a malapena, pensava che sarebbe morto lì, iniziava di già a vedere tutto sfocato, quando si sentì sollevato e trasportato da qualcuno.
Era Stefan, che ovviamente non avrebbe mai lasciato suo fratello morire, sì, l'aveva ingannato e tradito , ma lasciarlo solo era l'unica cosa che non sarebbe mai stato disposto a fare.
Lo trascinò fino alla loro casa e lo mise in modo che potesse in qualche modo riprendersi, cosa che fece abbastanza in fretta, o perlomeno così sembrava.
"Sei sveglio?" chiede Stefan porgendogli un bicchiere di sangue
Damon non risponde e si limita a guardarlo con delusione, cosa poteva esserci di peggio di aver perso la tua persona preferita a causa di un imbroglio fatto da TUO fratello?
"Damon ascolta.. lo so cosa stai pensando, che sono uno stronzo, che ti ho tradito e quant'altro, ma i Parker mi hanno fatto il lavaggio del cervello e devo dire che avevano anche ragione, mi hanno fatto capire quanto pericoloso possa essere kai in questo mondo insieme a noi, mi hanno pure raccontato delle sue vecchie relazioni, e in tutte, finiva per uccidere la persona con cui stava, quindi mi sono fatto prendere dal panico ed ho agito senza-"
"Ti hanno detto un mucchio di stronzate" dice damon con un filo di voce senza alzare la faccia dal cuscino.
"Come?"
"Kai non ha mai avuto relazioni"
"Come fai a saperlo?"
"Me l'ha detto"
"E come fai a essere certo che non stesse mentendo per attirarti a se?"
Damon alza lo sguardo verso di lui e con decisione afferma "Kai non mi ha mai mentito"
".. Ok d'accordo.. ad ogni modo mi hanno manipolato abbastanza bene,
e poi ci si è messa anche Bonnie.. insomma mi dispiace per la tua perdita Damon, ma capisci che era davvero rischioso lasciarlo a piede libero"
"Eri rischioso a piede libero pure tu qualche decennio fa, eppure guarda dove sei adesso, seduto su un cazzo di divano a scrivere i tuoi pensieri su un cazzo di diario mentre bevi un cazzo di bicchiere di sangue di coniglietto, sei l'opposto di rischioso, letteralmente non faresti paura nemmeno a Matt Donovan quando anni fa eri uno squartatore senza alcun ritegno che si appuntava i nomi delle sue vittime in un muro e non ti bastavano quattro pareti per metterci tutte le persone che hai ucciso per piacere, per gusto, perché ti eccitava, quante ne hai ammazzate? un centinaio? un migliaio? "
"Damon cosa centra tutto questo, lo so benissimo che persona ero.."
"E io invece? Io come te, non ero certo uno squartatore ma uccidevo, uccidevo, senza pudore, senza pietà, trasformavo persone innocenti, uccidevo donne incinte solo per il gusto di farlo, ti sembra che persone come noi abbiano il merito di non essere definite "pericolose"? pensi che io e te non meritassimo un inferno personale a testa? Sostanzialmente Kai cos'ha fatto? Ha perso la ragione ed ha massacrato i membri della sua famiglia che lo hanno da sempre trattato come un escremento facendolo crescere con l'idea di essere un mostro e un abominio facendolo diventare una persona mentalmente instabile contro la sua volontà... guarda me e guarda te, eravamo dei mostri spietati e adesso siamo semplicemente due idioti che litigano per la stessa ragazza, kai stava cercando in tutti i modi di cambiare, stava diventando diverso, stava imparando a provare sentimenti e cazzo lo stavo imparando anche io insieme a lui.." Si soffoca dicendo queste ultime parole sputando del sangue.
"Damon è meglio se ti incazzi con me dopo che ti avrò portato da Klaus a farti bere il suo sangue"
"Non lo voglio il suo sangue, voglio morire"
"No damon cazzo, non dire così "
"Nulla ha più senso"
"Stai delirando ok, alzati"
" Stefan tu non capisci.. lui era.."
"Tranquillo, me lo dirai dopo, adesso riposati Damon, non puoi permetterti di fare sforzi, dobbiamo correre a New Orleans"
Neanche il tempo di rispondergli con un'altra frase rassegnata al destino, che Damon perse i sensi tra le braccia del fratello che adesso si stava precipitando con la velocità da vampiro direttamente sotto casa degli originali.
"E per quale motivo al mondo dovrei farti un favore?" chiede l'ibrido originale guardando il fratello di Stefan privo di sensi accasciato nel suo pavimento.
"Klaus ti prego, me lo devi per quello che ho passato a causa tua, e se non vuoi farlo per ripagarmi, fallo per un amico, hai detto che eravamo abbastanza amici quando ero uno squartatore no? Fingi che sia ancora quella persona che ti era cara"
Klaus lo squadra dall'alto in basso con un ghigno dei suoi.
"Mhh no" dice sorridendogli
"TI STO CHIEDENDO SOLO UN PÓ DEL TUO SANGUE PER NON VEDERE MIO FRATELLO MORIRE"
"Di certo non mi convincerai urlando Stefan Salvatore"
"Come posso convincerti a farlo..?"
Klaus , con superiorità, seduto su una poltrona con le gambe distese appoggiate ad un tavolo ed un bicchiere in mano che aveva tutta l'aria di essere un cockail di alcool e sangue, lo osserva di nuovo sorridendo.
"Supplicami, mettiti in ginocchio, venerami e foorse dopo penserò a salvare la vita a tuo fratello che per la cronaca, non mi sta affatto simpatico"
Stefan strizza un occhio infastidito dal pessimo carattere dell'originale di fronte a lui ma decide di contrastare la sua voglia di piantargli un paletto in gola con la sua voglia di salvare Damon, quindi fece esattamente quello che Klaus gli aveva chiesto.
Si avvicinó, si inginocchiò proprio di fronte a lui e guardandolo dal basso sussurrò "Klaus, ti supplico, concedimi di salvare mio fratello col tuo sangue"
Klaus era visibilmente divertito dall'avere un Salvatore prostrato ai suoi piedi che lo supplica.
"È esilarante vederti così per salvare l'uomo che ti ha strappato l'amore della tua vita, ad ogni modo.." dice alzandosi dalla sua postazione.
"Dai alzati" gli fa cenno con la testa di seguirlo e si dirige dall'altra parte della stanza dove vi era Damon inerme per terra.
"Lo farai?" chiede speranzoso Stefan toccandogli una spalla.
Klaus non risponde, finisce il suo bicchiere, e porge il suo polso a stefan.
Stefan lo guardò con fare interrogativo, si aspettava che Klaus si mordesse il polso e versasse il suo sangue nel bicchiere che aveva appena finito, ma non lo fece, gli mise solo il polso davanti la faccia .
"Che aspetti? Prendilo" lo esorta Klaus avvicinando ulteriormente il suo polso alla bocca di Stefan.
Stefan si scansa e gli risponde "Non è più semplice se lo fai tu?"
"Ah forse preferisci prenderlo da qui...?" dice con tono indecifrabile Klaus indicandosi con un dito il collo.
Stefan, visibilmente a disagio dal comportamento ambiguo di Klaus, si limita a guardarlo.
In quell'istante Klaus scoppia a ridere:
"Ti sto perculando sei uno spasso"
afferma ridendo mentre si abbassa verso damon e gli versa il suo sangue in bocca.
Stefan era abbastanza confuso da quella situazione ma preferì smettere di pensarci visto che ora che suo fratello si sarebbe ripreso avrebbe dovuto pensare a non far si che provi ad uccidere i Parker,Bonnie o se stesso.
"Grazie.." mormora Stefan guardando Klaus con gratitudine.
Klaus non risponde e afferra una fiaschetta vuota dalla scrivania e la riempie fino all'orlo col suo sangue, per poi dirigersi davanti Stefan.
"Consideralo un regalino per il mio amico squartatore"
"Ah.. grazie davvero grazie gr-"
Klaus lo zittisce mettendogli un dito davanti la bocca "Ora sparisci e portati quell'idiota di tuo frat-"
non fa in tempo a finire la frase che notano entrambi che Damon è sparito.
"...O magari resti visto che il problema se ne è andato"
"No .. cioè..grazie dell'invito ma devo scappare prima che faccia danni"
Si mette la fiaschetta in tasca, dopodiché mette una mano nella spalla a Klaus e ripete nuovamente "Grazie davvero"
Klaus accenna un sorriso e gli fa cenno con la testa verso la porta.
Stefan si precipita fuori chiamando Damon, impanicato che possa andare subito a vendicarsi, ma di Damon non c'era alcuna traccia.
intanto
Damon aveva colto la distrazione dei due per scappare, ma nella sua testa non c'era l'intenzione di vendicarsi o uccidersi, voleva solo, stare da solo il più tempo possibile, ora che il dolore fisico era finito doveva vedersela con il dolore interno che gli aveva causato vedere Kai sparire sotto i suoi occhi, si incamminó nelle strade stranamente deserte di New Orleans guardando le stelle, chiedendosi di nuovo se anche Kai le stesse guardando, facendo scendere senza accorgersene una lacrima sul suo viso, poi due, poi tre, stava piangendo silenziosamente all'esterno, ma dentro di lui vi era un dolore che non riusciva a spiegare, odiava quel dolore, odiava essere un vampiro,
odiava la sua voglia di vendetta, odiava suo fratello, odiava i Parker, odiava tutto, e voleva solo che quell'odio cessasse, che quel
dolore finisse, dunque fu a tanto così dal premere quel pulsante dentro la testa di ogni vampiro, che mette fine a qualsiasi sentimento,
ma questa sua contemplazione interiore venne interrotta da un forte clacson alle sue spalle e con uno scatto si precipitò a togliere dalla strada una ragazzina che stava attraversando proprio nel momento in cui un camion stava sbandando.
Con la velocità da vampiro la portò dall'altro lato del marciapiede.
"Stai bene?" le chiese.
".. Si grazie" rispose la ragazzina un po' scossa.
"Saranno le tre di notte, cosa ci fai in giro da sola? non hai dei genitori?" chiede sarcastico Damon.
"Si ce li ho dei genitori" risponde la ragazza sorridendogli e mostrandogli gli occhi da lupo mannaro.
"Ah, beh sono a New Orleans, dovevo aspettarmelo" dice scettico Damon. "Stammi bene ragazzina"
fa per andarsene ma la ragazza lo seguì "Ehy aspetta!"
"Non. Seguirmi." risponde sgarbato.
"Eddai volevo solo dirti grazie per avermi salvata, anche se quasi sicuramente non sarei morta" dice sorridente, aveva un sorriso molto bello che Damon trovò molto fastidioso, per un breve attimo si pentì persino di averla "salvata".
"Ok, prego" e continua a camminare, ma la ragazza non demorde e continua a seguirlo incuriosita.
"Sei un vampiro?"
"Perspicace"
"Non ti ho mai visto in zona e io conosco tuuutti i vampiri di New Orleans, sei uno nuovo?"
"No, vengo da Mistyc Falls."
"Come ti chiami??"
"Damon.. Ma la vuoi smettere di seguirmi dannazione??" quasi le urla girandosi verso di lei.
Ma lei non sembra cedere e con un grande sorriso gli porge la mano
"Io sono Hope"
Damon molto restio, le stringe la mano.
"Io non penso che le lacrime che avevi sul volto ti erano uscite per la paura che ti ha fatto il camion.. giusto?"
"Non sono cose che ti riguardano, vai. a . casa."
"E dai sto solo cercando di essere gentile"
"E cosa pensi di concluderci esattamente? Seguendomi e parlandomi mi stai solo facendo pentire di essermi tenuto la mia umanità per salvare una rompipalle come te"
Senza accorgersene Damon aveva di nuovo gli occhi lucidi mentre cercava di sforgarsi prendendosela con quella ragazzina.
"Damon, non è mai una scelta sbagliata tenersi dentro la propria umanità, qualunque sia il dolore che stai provando, perché se non provassi il dolore non saresti capace di provare nemmeno il piacere"
"Te l'hanno insegnata a scuola questa?"
"Mhh si, è Leopardi"
"Grande, adesso mi lasci andare o devi continuare a cercare di psicanalizzarmi? No perché potrei non mantenere la calma se sento anche solo un'altra domanda"
"Stammi bene." gli dice sorridendo, andandosene nella direzione opposta subito dopo.
Fu un incontro completamente casuale che però in qualche modo riuscì a distogliere Damon dall'idea di spegnere i sentimenti, capì che era da codardo piangersi addosso e si mise in testa un'idea migliore, ovvero, che avrebbe riportato indietro Kai, non importa come, con l'aiuto di chi, o uccidendo chi, Kai doveva tornare nella sua dimensione a tutti i costi.
torno sempre a distanza di un anno ok, scusate ecco.. mi dispiace insomma.. spero la storia non abbia perso troppo flow facendo così rip, ad ogni modo, mancano davvero pochi capitoli alla fine, e penso che in questo periodo mi metterò spesso a scrivere quindi ok si può fare.
ps: quella piccola scena bonus Klefan non potevo non metterla scusate
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro