Diciotto
Harry e Louis erano separati, in due stanze diverse mentre si preparavano. Louis stava impazzendo, ma non si poteva dire che Harry fosse calmo.
"Non ce la faccio, non posso farcela," Louis stava facendo avanti e indietro, scuotendo la testa e passando una mano fra i capelli.
Dan andò da lui, tenendogli le spalle, "Louis, calmati per l'amor del cielo!" esclamò, "ami Harry, non è così?" chiese.
"È impossibile non farlo," sbuffò.
"Okay, e anche lui ti ama allo stesso modo. Quindi, non c'è niente di cui preoccuparsi," gli disse, scuotendo la testa, "è tutto organizzato, è meraviglioso qui. Tutti sono qui, le decorazioni sono state messe e sono bellissime, il cibo su cui voi due avete concordato è buonissimo e la torta qui ed è stupenda, tu sei stupendo, e hai l'uomo dei tuoi sogni ad aspettarti a nemmeno tre stanze da qui, solo ad aspettare di sposarti. Non c'è niente che possa andare storto, quindi non ti preoccupare," disse, guardando il suo figliastro.
Louis sospirò, annuendo prima di abbracciare Dan, "Grazie!" disse.
Jay interruppe, "Scusate, ragazzi, ma devo aggiustare i capelli di Lou. Questo è quello che succede quando ti preoccupi per nulla, fai un pasticcio," lo provocò, facendo sorridere suo figlio mentre scorreva le mani piene di gel attraverso i suoi ciuffi delicati. Li sistemò in un ciuffo, e baciò la fronte di Louis quando ebbe finito. "Sei così bello," sussurrò, abbastanza forte da farsi sentire, "Non ci credo che il mio bambino più grande si sta sposando!" iniziò ad emozionarsi. Louis ridacchiò, tirandola in un abbraccio confortante.
Niall e Ed entrarono di botto dalla porta, "È l'ora dello spettacolo, ragazzo carino!" Niall urlò, aggiustandosi la cravatta e raggiungendo gli altri testimoni di Louis : Ed, Josh, Calum e Stan.
Louis sospirò profondamente, annuendo. "Okay. Oh, Dio," scosse le mani.
"Che c'è che non va?" Ed sorrise, aggrottando le sopracciglia.
Louis scosse la testa, "Niente! I-io... io non ci posso credere che sto finalmente sposando Harry. Sembra così surreale," i suoi occhi erano spalancati, "È roba da pazzi. Lui è stupendo, sono così fortunato," La voce di Louis si affievolì.
"Risparmiati per le promesse," Niall sorrise, dando una pacca nella schiena di Louis. "Vai a prendertelo. Ti ama," disse, "ma prima fatti dare un abbraccio Horan prima che tu ti sposi," Louis ruotò gli occhi, ma lo strinse forte.
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Harry scosse le mani, espirando e inspirando continuamente con gli occhi chiusi. "Oddio, oddio, oddio," sussurrò a se stesso.
Anne era accanto a lui dov'era seduto nel posto. "A che pensi, tesoro?" chiese.
Harry sospirò, scuotendo piano la testa, "Uhm, s-solo che sto sposando Louis e oddio è così perfetto e-e n-non so come ho fatto ad averlo ma sono così nervoso e spaventato," disse, aprendo gli occhi ma guardandosi i piedi. "E uh, sì sono... solo agitato..è tutto," le disse.
Anne piegò la testa, "La tua mente ti sta disturbando?" chiese dolcemente, portando una mano ad accarezzargli la spalla.
Harry alzò le spalle, "Sì, un po', ma posso farcela. Va bene," disse, e si alzò.
"Okay," borbottò, "sei sicura che io non possa vedere Louis prima di uscire?" chiese disperatamente.
Anne sospirò, "Harry," lo avvertì, "non dovresti vederlo prima del matrimonio," appoggiò le mani sui fianchi.
Harry si morse il labbro, "S-sei sicura?" chiese.
Robin sospirò, notando il disagio di Harry. "Vado a prenderlo," sussurrò alla moglie, e uscì dalla stanza.
Harry non sentì né vide Robin dirlo, e stava facendo avanti e indietro nella stanza, passandosi le mani sul viso. Aveva un sacco di tempo prima che la cerimonia iniziasse, e quindi aveva i capelli sfatti, la cravatta slacciata, niente scarpe, e la giacca stirata appesa invece che nella sua schiena.
La porta si aprì. Harry si girò, e annaspò vedendo Louis. Si affrettò, avvolgendo il più basso in un abbraccio velocemente. Grato che nemmeno Louis fosse del tutto preparato.
"Ciao, angelo," Louis ridacchiò, piegando la testa e lasciando più baci nel collo di Harry. "Stai bene?" chiese staccandosi per vedere l'uomo che avrebbe sposato tra poco.
"Sì, solo agitato. Volevo vederti," disse dolcemente.
Louis piegò la testa, le sue mani avvolsero i lati del viso di Harry. "Ero agitato all'inizio, anche io, ma non c'è niente di cui preoccuparsi. Tutto andrà perfettamente. Te lo prometto," sorrise, facendo naso naso con Harry.
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Tutto andò perfettamente. L'entrata, la cerimonia, tutto. Anche quando Louis guardò le foreste nascoste negli occhi di Harry, le cose filarono liscio.
Louis poteva sentire l'uomo dire quelle parole finali, ma non sembrò sentire gli applausi e l'esultare del pubblico mentre prendeva le guance di Harry e premeva le loro labbra insieme.
Harry avvolse le braccia attorno alla vita di Louis, e sorrise nel bacio prima di riconnettere le loro labbra, muovendole insieme dolcemente e delicatamente. Si stacco con un sorriso, e seppellì la testa nel collo di Louis con una risata, amando il suono della risata che venne da Louis quando lo abbracciò forte.
Entrambi si staccarono dall'altro, e si girarono verso il pubblico di amici e famiglia. Entrambe le loro madri avevano gli occhi macchiati leggermente da lacrime, e i loro fratelli erano tutti sorrisi e allegria.
"Non vedo l'ora di fare il primo ballo con te, signor Tomlinson," Louis gli disse.
Harry arrossì, "È lo stesso per me, signor Tomlinson."
Louis ridacchiò, e camminarono velocemente e felicemente lungo la navata.
Ovviamente c'erano le foto prima del ricevimento. Mentre gli ospiti andarono al ricevimento Harry, Louis, le damigelle e i testimoni, e le due famiglie fecero delle foto.
Ovviamente Harry e Louis fecero foto di loro due, ma dopo quello fecero una foto di gruppo con loro e i testimoni, e ovviamente le due gemelle che avevano, anche loro, avuto un ruolo nel matrimonio.
Possiamo dire che fecero un sacco di foto.
Non molto poco dopo, andarono al ricevimento. Avevano deciso di farlo in un giardino, ma non un giardino di chiunque. Quello a cui aveva pensato Harry vedendo la casa era stato che appartenesse agli zii di Louis quando in realtà era qualcosa di molto diverso.
I due arrivarono alla casa, uscendo emozionati dalla macchina con le mani intrecciate. Harry fissò la casa grande. "Questo era il posto perfetto dove avere il ricevimento. Il giardino è bellissimo," sospirò.
Louis rise, e avvolse le braccia attorno alla vita di Harry da dietro. "Ho una sorpresa per te, angelo," canticchiò, "ricordi che ti avevo detto che fosse dei miei zii, questa casa?"
"Sì?" Harry rispose, non pensandoci molto. Tuttavia improvvisamente c'era un mazzo di chiavi che dondolava davanti alla sua faccia, con un un piccolo porta chiave con la T che ciondolava, che stava per Tomlinson.
"Benvenuto a casa, signor Tomlinson," mormorò, spostandosi per vedere la faccia di Harry passare da uno stato di confusione a shock.
"Oddio!" annaspò, "t-tu, questa non era..questa è nostra?!" esclamò.
Louis rise, "Sì! Ero uscito con Niall una settimana prima che ti facessi vedere la casa. Siamo andati alla ricerca di case e abbiamo trovato questa, quindi te l'ho mostrata, e appena mi hai detto che era bellissima ho fatto un'offerta. Prezzo economico per una casa bellissima."
Harry aveva un sorriso in faccia, "Oddio! Ti amo così tanto! Grazie mille!" abbracciò Louis forte, nascondendo la testa nell'incavo del suo collo.
"Bene," Louis si staccò, baciando le labbra di Harry. "Dobbiamo presentarci là dietro così possiamo ballare," disse a Harry, un piccolo ammicco nascosto nel suo sorriso.
Tutti esultarono quando entrarono dal vialetto che portava al cancello aperto dov'erano tutti. Il vialetto aveva già delle pietre, ma era lo stesso decorato ed era bellissimo.
Il grande albero in fondo aveva delle leggere luci bianche attorno ai suoi rami. Soffici fiori viola erano l'attenzione principale in ogni tavolo, e piccole luci nel fondo di ogni vaso li faceva apparire ancora migliori. I tavoli erano addobbati con tovaglie di colori chiari e diversi per ognuno.
Dopo la tradizionale "prima danza" con le loro madri, siccome di solito era con i padri ma loro erano diversi, si ricongiunsero di nuovo per ballare.
"Finalmente," Louis sospirò, sorridendo, "questo è il mio tipo di compagno con cui ballare," disse, facendo sorridere e ridacchiare Harry.
"Ti amo," Harry gli disse.
"Io amo te," Louis rispose, sporgendosi un po' per baciarlo.
"Mi spieghi perché abbiamo scelto questa canzone?" Harry chiese piano, abbassando la testa contro la spalla di Louis.
"Tu sai perché."
"Sì, lo so," Harry sorrise, alzando la testa, "mi piace sentirtelo spiegare."
Louis ridacchiò, e entrambi risero quando provò a far girare Harry, che bada bene, era molto più alto di lui. Louis lo tirò vicino, e appoggiò la fronte contro quella di Harry.
"L'abbiamo scelta per tante ragioni, amore. Quando ti stavo conoscendo, e ho scoperto tanto su di te e la tua schizofrenia mi dicevo sempre come dovessi aiutarti, e che non mi sarei arreso. E che non mi sarei arreso quando stavi passando un periodo difficile. O quando avevamo litigato quando ero andato via per il college," sorrise, piegando la testa.
Harry fece girare l'uomo più basso, sorridendo quando sentì Louis ridere. Louis premette le mani sul petto di Harry, spostandole per avvolgerle attorno alla sua vita. Harry piegò la testa, "le mie braccia non dovrebbero essere attorno alla tua vita e le tue nel mio collo? Perché sono più alto?" chiese ammiccando, spostando le loro braccia nell'altro modo.
Louis arricciò il naso, "No, io sto in basso!" piagnucolò, aggiustando di nuovo le loro braccia. Il suo braccio colpì quello di Harry, e il più grande scoppiò a ridere per la loro inabilità a semplicemente ballare. Seppellì la testa nel petto di Harry, che rise e avvolse le sue braccia attorno alla piccola corporatura di Louis, baciando la sua testa.
La canzone finì, e i due condivisero un bacio prima di uscire dalla pista da ballo, sembrando ancora essere nel loro mondo. Tuttavia i loro fratelli, amici e famiglia li portarono via per parlare e congratulare.
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"È stupenda!" Harry tubò, finalmente riuscendo a dare una bell'occhiata a ogni aspetto dell'interno della casa.
Louis aveva un sorriso stampato in faccia, guardandosi intorno anche lui ma soprattutto mantenendo lo sguardo su suo marito. Dio, quanto amava dirlo.
"Posso cucinare pasti in questa cucina! Santo cielo, guarda tutto questo!" smaniò, passando le dita nel granito dei banconi mentre camminava.
Andarono nella sala, che era proprio vicino alla cucina in uno spazio aperto. Harry, però, si fermò al muro che si trovava prima della sala. Poteva essere visto da praticamente ogni angolo sia in cucina che in sala, e c'era una foto molto importante nel suo posto.
"Hai appeso il collage che ti ho fatto?" sorrise, girandosi verso suo marito.
Louis piegò la testa, avvicinandosi. "Certo che sì. Come tutti gli altri che arriveranno," ridacchiò, "ora forza! Andiamo a vedere il resto della casa!"
Harry lo guardò sognante, ma si tolse le sue scarpe eleganti, correndo per il corridoio e trovando il bagno principale. "È carino," mormorò, spostandosi nel sottoscala.
La prima cosa che si vedeva entrando in casa era l'entrata. C'era un tappeto decorativo sotto i tuoi piedi, uno scomparto per le scarpe di legno scuro, e un'impianto di luci appeso sopra di te. Non un candelabro, ma qualcosa di tiepido e accogliente.
Se facevi due passi avanti e guardavi a sinistra, c'era la sala, dove potevi entrare e prendere una scorciatoia per andare al tavolo da colazione e in cucina se volevi. Ma se tornavi indietro all'entrata e camminavi dritto entravi nel largo corridoio, con un armadio per cappotti alla sua sinistra, e il bagno principale a destra. Poi entravi nella grande, imponente cucina, che era impostata un po' a destra. C'era un "tavolo da colazione" subito alla sinistra della cucina, non in una stanza separata, ma un tavolo carino che era posizionato di fronte alla porta scorrevole che portava fuori nel giardino.
La sala da pranzo era a destra della cucina. C'era un'entrata della cucina che portava ad essa. La porta del sottoscala si trovava dopo l'armadio per cappotti di fronte al bagno nel corridoio, quindi se tornavi indietro in quel corridoio, troveresti l'armadio e poi dopo un paio di passi la porta del sottoscala.
Harry aprì la porta della cantina, accendendo la luce e correndo giù per le scale con dietro Louis. "Wow! È enorme! Avremmo potuto farci uno spazio e metterlo in affitto!" Harry rise.
"Verrà probabilmente usato per almeno uno dei nostri genitori quando saranno troppo vecchi," Louis scherzò, illuminandosi quando vide Harry ruotare gli occhi con un sorriso.
Il più grande lo trascinò di nuovo di sopra, dove guardarono velocemente il soggiorno e la sala da pranzo prima di disperdersi al piano superiore. Le scale per andare sopra erano vicino all'entrare. Quando entravi, passavi vicino all' "entrata imponente" ed erano proprio lì, a pochi metri prima del bagno.
I due guardarono tutte le stanze, finalmente entrando nella loro. "Non so cosa provare prima," Harry smaniò, avvolgendo le braccia attorno alla vita di Louis e nascondendo la testa nell'incavo del suo collo.
Louis baciò il lato della sua testa, ammiccando mentre sussurrava nel suo orecchio. "Che ne pensi della doccia?"
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ULTIMO AGGIORNAMENTO DELL'ANNOOOO.
DIO. SENZA OFFESA ALL'AUTRICE, MA HA SCRITTO TROPPE VOLTE DELLA FACCENDA DELLA FACCIA NELL'INCAVO DEL COLLO E NON CE LA FACEVO PIÙ HAHAHAH
OKAY, NIENTE. È STATO UN PARTO- PERché sto urlando. dicevo, la parte della descrizione della casa è stata abbastanza orrenda, spero renda l'idea.
grazie mille per i voti, i commenti e tuttooo.
-marti.
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