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«Lasciatela andare immediatamente!» tuonò all'improvviso una voce molto autoritaria.

Quelle strane creature si scostarono immediatamente da me, ed alzando lo sguardo mi ritrovai davanti una bellissima ragazza, alta con capelli ed occhi neri, la donna poteva avere in torno hai venticinque anni, ed a differenza di quelle creature aveva uno sguardo pacifico è dolce, tanto da riuscire a calmarmi immediatamente.

La donna ridacchiò apparentemente senza motivo per poi dirmi entusiasmo:

«Ti ringrazio che tu me ne abbia dati venticinque ma ne ho mille per la precisione.»

Ma che… anche lei sa leggere nel pensiero come Peste? Ma chi diavolo è? Mi rialzai subito mettendomi in posizione di difesa. Ed anche se usava un tono gentile non avrei abbassato la guardia prima di essere certa che non correvo alcuni rischio, soprattutto dopo essere stata attaccata senza motivo da quegli esseri. La donna avendo notato chiaramente il mio turbamento tentò di rassicurarmi dicendomi dolcemente:

«Stai tranquilla non voglio farti del male. Il mio compito qui è aiutare le anime come te guidandole verso la pace o la reincarnazione. Mi presento, il mio nome è Strana, e tu sei?»

Anche se non la conoscevo dentro di me una vocina mi diceva di fidarmi, sarà per il suo sguardo gentile o per avermi letteralmente salvato la vita, non lo so con certezza ma sentivo di poterlo fare. E poi se volevo trovare il fiore della morte, avevo bisogno di tutto l'aiuto possibile. Così una volta che mi presentai a mia volta le raccontai tutto, di come io e Tim siamo cresciuti insieme o per meglio dire io sono cresciuta al suo fianco, di come ci siamo innamorati fino ad arrivare hai suoi fratelli che tentavano di separarci, a fine discorso Serana mi guardò pensierosa esclamando:

«Io non so se c'è un fiore della morte, ma Enogard lo sa di per certo, in fondo lui è cresciuto nel limbo.»

Cosa intendeva dire che lui è cresciuto qui dentro? Tutta questa situazione era al quanto confusa… Serana con molta probabilità avendo letto i miei pensieri mi rispose con caloroso sorriso, specificando:

«Vedi Victoria, io non sono umana o almeno non più, come tutti quelli che vivono qui dentro, loro sono demoni.»

«Quindi tu sei diventata un… demone?» chiesi titubante. Fino a qualche giorno fa non sapevo nemmeno dell'esistenza dei cavalieri dell'Apocalisse ed ora sto parlando con una Demone, certo che ne ho fatto di strada.

«Si e no, una volta ero umana proprio come te, ma mio padre fu ingannato è quando ebbi diciott'anni la mia anima fu mandata qui, la storia è complessa e prima di diventare ciò che sono ora ne ho passati di guai, comunque per farla breve io prendo i frammenti di anime e gli aiuto a reincarnarsi, ma non ho mai sentito parlare di un albero che funge da portale per l'aldilà.» mi rispose Serana.

Perfetto, se nemmeno lei non lo sapeva ero al punto di partenza, come potevo fare per trovare quel fiore? Il tempo scorreva e non potevo perdere ulteriore tempo. Mi sentì scoraggiata, avevo intrapreso questo viaggio senza sapere niente al riguardo ed ora eccomi qui a girare in tondo, sono proprio una stupida.

Mi coprì il volto con le mani per nascondere il mio malessere alla ragazza, ma fu tutto inutile, mi ero scordata che sapeva leggere il pensiero di fatti posando una mano sulla mia spalla mi rassicurò dicendomi:

«Non temere Enogard lo saprà di certo è se nemmeno lui lo sa, possiamo sempre chiedere al mio migliore amico Alduin, lui è un demone Arcano deve saperlo, su vieni, da quello che ho capito vai al quanto di fretta vero? Ed al mio fianco non ti accadrà nulla.»

Mi lasciai condurre da lei per tutto il castello,  dopo varie ricerche trovammo finalmente il mistero Enogard che parlava animatamente con alcune guardie, lui è molto alto con due spalle possenti, ha dei capelli neri mossi con due occhi così neri da sembrare la notte stessa, a differenza di Serana lui metteva molta paura, tant'è che di istinto feci un passo in dietro, ma la ragazza mi posò gentilmente una mano dietro la schiena, sussurrandomi divertita:

«Non farti ingannare dal suo sguardo tenebroso, in realtà è un tenerone, su andiamo.»

Sarà anche come dice lei, ma a me non sembrava al quanto tenero quello lì, anzi dopo avergli dato un ultima occhiata volevo fuggire ancora più lontano da lui, ma volevo fidarmi di Serana, in fondo mi aveva pur sempre salvata.

Appena gli fummo davanti Enogard mi scrutò dalla testa hai piedi per qualche secondo per poi esclamare infastidito:

«Chi diavolo è ora questa meretrice? Ah, donna mi porterai all'esasperazione, smettila di raccogliere randagi.» a quanto pare non parlava con me… ma sbaglio o mi ha dato della puttana?

«Si gentile Enogard, questa povera ragazza ne ha passate di tutti i colori e ha bisogno di un informazione, penso proprio che tu possa aiutarla senza fare troppe storie. E smettila di chiamare ogni donna sulla faccia della terra Meretrice. Un ultima cosa, sai dovresti aggiornarti ora si dice puttana, non siamo più nel medioevo…»  prese le mie difese Serana. Comunque si, mi aveva dato della puttana, questa mi mancava….

«Devo forse ricordarti che sei la mia schiava? Non osare parlarmi con quel tono autoritario…» Ruggì lui infastidito.

Ma dico, questi due fanno sempre così? Non deve scorrere buon sangue fra di loro, o semplicemente e solo lui che si comporta sempre come una vecchia bisbetica… Serana avendo letto i miei pensieri scoppiò a ridere di gusto davanti all'espressione confusa di Enogard, e dopo alcuni minuti buoni a ridere senza sosta si voltò verso di me esclamando divertita:

«No tranquilla, il mio promesso sposo e sempre così, però il paragone cade a pennello…»

Promesso sposo? Ma una ragazza dolce e gentile come lei che si sposa con un acido brontolone come lui? Bhe, è sprecata per lui, ma tutta questa faccenda non è affar mio, dovevo affrettarmi a trovare quel fiore prima dello scadere del tempo, così senza ulteriori indugi raccontai la storia del fiore della morte anche ad Enogard, il quale fuori di ogni mia previsione mi rispose quasi gentilmente:

«Per una stupida anima umana come te è troppo pericoloso, il fiore che cerchi si trova nel regno di Boethia precisamente due giorni di viaggio da qui, e non sarà semplice prenderlo perché intorno ad esso è pieno zeppo di divoratori…» bhe, l'avevo detto no? E stato quasi gentile, non mi ha nemmeno dato della puttana questa volta…

Mi voltai verso Serana con uno sguardo confuso, Cos'erano i Divoratori? Solo dal nome intuì che erano pericolosi, ma se si segnavano di darmi ulteriori informazioni sarebbero state molto gradite, ma prima che potessi chiedergli cosa fossero Serana intervenne rivolgendosi ad Enogard:

«Non c'è problema per questo, andrò con io con lei»

Enogard la guardò come se fosse pazza per poi rispondergli a tono: «Scordatelo.»

A quel punto Serana mi afferrò le spalle, piagnucolando a mo' di bambina: «E dai, Enogard non fare il rompi scatole, da quando sono qui non ho mai avuto un amichetta ed ora che lo trovata voglio aiutarla, e poi lo sai benissimo che so difendermi benissimo da sola contro di loro.»

«Ho detto no. Un altra parola ed attivo il marchio» disse nuovamente lui con voce autoritaria.

Io al posto di Serana non solo sarei scappata chilometri lontano da lui, ma figuriamoci sposarlo insomma, non sembrava affatto un ragazzo dolce ed amabile… e dal tono freddo che usava anche con lei intuivo che questo suo modo di porsi faceva parte del suo carattere.

«Ok, sei preoccupato perché è pericoloso, allora dirò ad Alduin di accompagnarci.» disse in fine Seana con uno strano sorrisetto che non riuscivo a capire, ma subito dopo gli occhi di Enogard si fecero rossi come il sangue e contraendo la mascella disse di risposta:

«Ok, partiamo basta che tieni quel pagliaccio lontano da te… emm da me» 

Ah, ora capisco Serana ha usato la carta della gelosia per convincerlo ad aiutarci per essere intelligente lo è molto, ma rimaneva un problema ovvero che io avevo solo ventiquattr'ore per trovare quel fiore, mentre per raggiungere il regno di Boethia ne necessitavano di due avevo fallito fin dal principio.

«Non è proprio vero, vedi il tempo qui scorrere in maniera diversa rispetto alla terra, ventiquattr'ore sul limbo è precisamente una settimana, quindi sta tranquilla.» mi rassicurò Serana con un dolce sorriso.

Ero venuta nel limbo per trovare il fiore della morte ed avevo trovato un amica, quasi non ci credevo anche  perché ero abituata all'essere odiata non apprezzata, dunque in un primo momento mi sentì spiazzata dal suo carattere energico e solare, ma subito dopo ne fui immensamente felice, era bello piacere a qualcuno è poi non essere più sola in questo posto mi dava speranza di riuscire a trovare quello che cercavo….

Nota autore:

E si, per chi ha letto the Servant of Evil questi personaggi li conosce già... Chi di voi si aspettava che era Serana?😏😏😏😏

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