Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

𝘴𝘤𝘢𝘳𝘴 𝘵𝘰 𝘺𝘰𝘶𝘳 𝘣𝘦𝘢𝘶𝘵𝘪𝘧𝘶𝘭

⚘☽✧⦙ she has dreams to be an envy, so she's starving
you know, covergirls eat nothing
she says, beauty is pain and there's beauty in everything
what's a little bit of hunger? i could go a little while longer, she fades away ⚘☽✧⦙

tw: dca

Come ormai di routine i pogues si ritrovarono al ristorante della famiglia di Kiara, a ragionare su come introdursi nel pozzo della cantina della vecchia signora Crain e ad osservare la ragazza pregare il padre di lasciargli da mangiare gratis.

Allison si era persa ad osservare il biondo giocare con l'accendino, e tornò con i piedi per terra solo quando Kiara arrivò ai tavoli con cestini pieni di gamberi fritti e patatine.

La riccia accese della musica, ed i ragazzi si buttarono come avvoltoi sul cibo che gli fu portato, mentre la kook rimase a guardare ciò che aveva davanti a sè per cinque minuti senza riuscire a toccarlo.

Le mancava quella spensieratezza che aveva prima di iniziare a contare le calorie.
Era partita con il voler fare una dieta a digiuno intermittente per perdere qualche chilo in fretta al fine di poter indossare un vecchio costume che le piaceva tanto, ed era finita a controllare ossessivamente tutto ciò che mangiava.

Prima di allora non si era mai preoccupata molto del suo peso o di come apparisse il suo corpo davanti allo specchio, mentre adesso ciò condizionava un po' tutta la sua vita.

Ciò che le faceva più male era che nessuno capisse davvero ciò che le stesse accadendo; per la sua matrigna più magro significava più bello, suo padre era troppo impegnato con il proprio lavoro per accorgersi di qualunque cosa passasse per la testa della figlia e con le amiche sviava sempre la conversazione quando tendevano a parlare di quell'argomento.

L'unico che le parve interessato alla sua situazione, per lo meno inizialmente, fu Rafe, che però con il tempo iniziò a prenderlo come un capriccio e non come un reale disagio.

Allison sapeva che da sola non sarebbe mai potuta guarire, ma le stava bene così, non vedeva niente che non andava in lei ed era solo felice quando vedeva i numeri sulla bilancia scendere.

"Ally non mangi niente?" le sussurrò dolcemente all'orecchio Kiara, dimostrandosi premurosa come al solito.

Probabilmente lei era la persona che si preoccupava di più per il suo malessere, ma comunque le era grata per il fatto che non la pressasse troppo.

"Non ho fame Kie davvero." disse in risposta, sollecitandola ad allontanarsi dandole una leggera spinta sul braccio.

L'altra guardò Sarah, che capì al volo ciò che la riccia intendeva dirle, anche senza essersi parlate.

La bionda si avvicinò di soppiatto all'altra kook e le mise sotto il viso una porzione di patatine.
"Solo questo, sforzati un pochino."

A quel punto Allison si alzò di scatto, allontanando con forza la sedia, e senza proferire parola si avviò verso il bagno, trattenendo a stento le lacrime.

Si era stancata di fare scenate, di sentirsi un peso per gli altri e di rovinare momenti e ricordi belli come quello che doveva essere un normale pranzo insieme ad i suoi amici.

Non meritava nessuno al suo fianco, e lo sapeva, per questo motivo durante l'inverno si era ritrovata completamente sola, con nessuno da incolpare se non se stessa.

Si guardò allo specchio e tentò di soffocare le lacrime per non tornare nell'altra stanza con un viso stravolto, ma senza grandi risultati.

Sentì due colpi leggeri alla porta e capì di chi si trattasse senza neanche dover sentire la voce.

"Hey- disse JJ schiarendosi la voce- va tutto bene?"

"JJ non è il momento, davvero."

"Non ti sto chiedendo di uscire, parliamo e basta se vuoi, o posso stare qui a farti compagnia, sono dietro la porta ad aspettarti."

"La smetti di essere così gentile? Ti prego. Mi comporto di merda e comunque vieni qua giuro che non ti capisco."

Il biondo sorrise involontariamente; di solito era lui il primo ad aizzarsi contro gli altri, e probabilmente il fatto che lei fosse una testa calda quanto lui la rendeva ancora più interessante ai suoi occhi.

"Ti ho portato una cosa, se ti va."

Appunto, JJ le passò una vaschetta riempita con insalata, pomodori e qualche pezzo di formaggio.

"L'estate prima che mamma si ammalasse, quando stavo fuori con John B tutto il giorno e tornavo a casa così stanco da non aver nessuna voglia di mettermi a tavola, mi ricordo che mi portava sul divano queste grandi ciotole di insalata dove buttava dentro qualunque cosa trovasse in frigo. Tu me la ricordi molto." le disse di getto il ragazzo, con una vena di malinconia nella voce.

Allison si sentì stringere il cuore.
Era una delle cose più belle che qualcuno le avesse mai fatto.

Aprì la porta e si gettò tra le braccia del pogue, stringendolo così tanto quasi da non farlo respirare.

"Sono così grata di averti incontrato JJ. Possiamo tornare dove mi hai portata l'altra volta?"

Lui non se lo fece ripetere due volte.

Raggiunsero lo Chateau in pochi minuti, solo dopo che la kook si fosse scusata con gli altri presenti, e passarono un paio d'ore a mangiare nella vaschetta dalla stessa forchetta, ed a parlare di cosa avrebbero fatto se avessero realmente trovato l'oro.

Quando era con lui, Allison si sentiva libera di essere completamente sè stessa, senza mettere i filtri che usava con i suoi amici kook, a cui non piaceva parlare di sogni, data la loro vita già programmata.

Tornata a casa, la ragazza si accorse di essere confusa come non mai.
Sentiva di tenere molto alla relazione con Rafe, ma il legame che stava creando con JJ si stava facendo sempre più spazio nel sua testa.

Non capiva se lo vedesse solo un amico o qualcosa di più.

Per schiarirsi le idee sentì il bisogno di andare dal suo attuale ragazzo, per vedere cosa provava ancora nei suoi confronti.
Si era accorta, tra l'altro, di passare molto meno tempo insieme a lui rispetto all'inizio della loro storia. E di non sentirne la necessità.

La sua villa distava pochi metri da quella dei Cameron, ed ormai conosceva la strada così bene che avrebbe potuto farla anche ad occhi chiusi.

"Ciao Allison! Era da un po' che non ti vedevo in giro." le disse Ward, spuntandole da dietro le spalle facendola trasalire.

Quando l'aveva conosciuto, gli aveva fatto una buona impressione, quella di un padre amorevole e di un bravo imprenditore; ma nell'ultimo periodo le sembrava che qualcosa fosse cambiato.

"Buon pomeriggio signor Cameron, sono venuta a cercare Rafe, è in casa?"

L'uomo annuì, così la ragazza salì le scale per andare in camera del fidanzato.

La scena che trovò la lasciò inorridita.
Rafe giaceva in ginocchio accanto al proprio letto, con le mani tremanti sugli occhi ed un libro cosparso di polvere bianca davanti a sè.

"Che cazzo è successo?" gli chiese precipitandosi accanto alla sua figura.

Non ottenendo risposta gli si avvicinò di più, prendendogli il viso tra le mani e guardandolo fisso negli occhi, che erano distrutti dal pianto.

"Rafe, amore mio, rispondimi."

Non l'aveva mai chiamato amore prima di allora.
A sentirsi chiamare in questo modo, lui alzò la testa, e con un viso implorante di perdono, le si buttò addosso, stringendola forte.

"È tutto ok, respira."
"Mi dispiace."

Rimase con lui fin quando non fu sicura che si fosse addormentato, e quel tempo lo passò con gli occhi chiusi e la testa sul suo petto.

La crisi aveva scosso entrambi; il fatto di non riuscire ad uscire dalla sua dipendenza stava distruggendo il ragazzo.

Allison si sentiva così in colpa per quella situazione, nonostante ovviamente lei non c'entrasse niente.

Pensava che se gli fosse stata più vicina, forse avrebbe potuto aiutarlo meglio e non si sarebbe ridotto in quello stato.

Dopo avergli lasciato un bacio sulla fronte e rimboccato il lenzuolo, passò in camera di Sarah, che era affaccendata nel preparare uno zaino.

"Che stai facendo?"

L'amica si girò subito, spaventata, e quando vide la ragazza sulla porta si battè una mano sulla fronte e si mise a cercare qualcosa dentro l'armadio.

"Papà mi ha detto che eri qui. Mi sono dimenticata di venirti a chiamare, comunque metti questi poi ti spiego."

Allison prese gli abiti neri che le furono lanciati, ma rimase ferma dov'era, cercando di metabolizzare in fretta ciò che le aveva detto l'altra.

"Pronto? Ti ho detto che siamo di fretta che fai ancora lì, muoviti!" disse Sarah per incitarla a darsi una mossa.

Mentre si preparavano, quest'ultima spiegò all'altra kook che quella sera sarebbero entrati a casa della Crain per scoprire se effettivamente l'oro fosse nascosto lì.
In caso contrario, le aveva detto Sarah, sarebbero tornate a casa e si sarebbero sbronzate con la birra di suo padre, come facevano nei vecchi tempi.

Le piaceva la vita che stava facendo ultimamente.
Se solo la sua testa non fosse stata così piena di pensieri, si sarebbe potuta godere molto di più il profumo di erba e salsedine che emanava il ragazzo biondo seduto accanto a lei.

𝗌𝗉𝖺𝗓𝗂𝗈 𝖺𝗎𝗍𝗋𝗂𝖼𝖾
𝖼𝗂𝖺𝗈! 𝗁𝗈 𝗌𝖼𝗋𝗂𝗍𝗍𝗈 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝗈 𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝗏𝖾𝗋𝖺𝗆𝖾𝗇𝗍𝖾 𝖽𝗂 𝗀𝖾𝗍𝗍𝗈, 𝖾 𝗆𝗂 𝗌𝖼𝗎𝗌𝗈 𝗍𝖺𝗇𝗍𝗂𝗌𝗌𝗂𝗆𝗈 𝗌𝖾 𝗁𝗈 𝗎𝗋𝗍𝖺𝗍𝗈 𝗅𝖺 𝗌𝖾𝗇𝗌𝗂𝖻𝗂𝗅𝗂𝗍𝖺̀ 𝖽𝗂 𝗊𝗎𝖺𝗅𝖼𝗎𝗇𝗈 𝖼𝗈𝗇 𝗅𝖺 𝗉𝖺𝗋𝗍𝖾 𝗂𝗇𝗂𝗓𝗂𝖺𝗅𝖾, 𝗆𝗂 𝗌𝗈𝗇𝗈 𝗉𝗋𝖾𝗌𝖺 𝗂𝗅 𝖽𝗂𝗋𝗂𝗍𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝗉𝖺𝗋𝗅𝖺𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝗂 𝖽𝗂𝗌𝗍𝗎𝗋𝖻𝗂 𝗌𝗈𝗅𝗈 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾́ 𝖼𝗈𝗇𝗈𝗌𝖼𝗈 𝖼𝗂𝗈̀ 𝖽𝗂 𝖼𝗎𝗂 𝗉𝖺𝗋𝗅𝗈
𝖺𝗅𝗅𝗂𝗌𝗈𝗇 𝖾̀ 𝗅𝖺 𝗆𝗂𝖺 𝖻𝖺𝗆𝖻𝗂𝗇𝖺<𝟥𝟥𝟥𝟥𝟥 𝖾𝖽 𝖺𝗏𝗋𝖾𝗂 𝖳𝖱𝖮𝖯𝖯𝖮 𝖻𝗂𝗌𝗈𝗀𝗇𝗈 𝖽𝗂 𝗊𝗎𝖺𝗅𝖼𝗎𝗇𝗈 𝖼𝗈𝗆𝖾 𝗃𝗃 𝗇𝖾𝗅𝗅𝖺 𝗆𝗂𝖺 𝗏𝗂𝗍𝖺
𝗉𝖾𝗋 𝖼𝗁𝗂 𝗍𝗂𝖿𝖺𝗍𝖾; 𝗅𝗎𝗂 𝗈 𝗋𝖺𝖿𝖾? 𝖿𝖺𝗍𝖾𝗆𝗂 𝗌𝖺𝗉𝖾𝗋𝖾 𝗌𝖾 𝗅𝖺 𝗌𝗍𝗈𝗋𝗂𝖺 𝗏𝗂 𝗌𝗍𝖺 𝗉𝗂𝖺𝖼𝖾𝗇𝖽𝗈!
-𝖺𝗅𝗂☼

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro