𝘪𝘭𝘰𝘮𝘪𝘭𝘰
☼◦⚘☽✧⦙ I tried not to upset you
Let you, rescue, me the day I met you
I just wanted to protect you
But now I'll never get to ☼◦⚘☽✧⦙
Allison aveva passato la strada del ritorno in silenzio, un silenzio diverso da quello che c'era precedentemente tra lei ed il pogue.
Continuava a sentire Rafe parlare e parlare di qualcosa ma senza ascoltarlo, aveva la testa da un'altra parte.
"Ho la sensazione che tu non abbia ascoltato niente di ciò che ho detto." le disse lui, mettendo in evidenza il niente ed accostando l'auto.
"Perché hai dovuto prenderlo a pugni?"
"Se lo meritava."
La ragazza sgranò gli occhi ridendo ironicamente.
"Tu sei fuori di testa. E tra l'altro mi sono divertita molto più con lui di come avrei fatto con te ed i tuoi amici drogati." disse fredda.
Lui assottigliò gli occhi e le prese un braccio, facendola sussultare.
"Tu non capisci, devi stare lontana da lui."
"Rafe mi stai facendo male!" gridò strattonandosi per fargli mollare la presa.
Lui la lasciò e le prese il viso tra le mani.
Allison iniziò a sudare freddo.
"Io e te stiamo così bene insieme, perché devi rovinare tutto?" le disse cambiando il tono di voce, diventando più rilassato.
"Perché devi fare la vittima anche quando è colpa tua?" gli chiese lei allontanandosi con il busto.
"Colpa mia? Vai a fare la troia con i pogues e la colpa è mia?" disse il ragazzo, diventando nuovamente aggressivo.
Allison trattenne a stento le lacrime.
"Ma che cazzo di problema hai Rafe? Vorrei che tornassi com'eri all'inizio, io mi ero innamorata di lui non di te. Ho bisogno della libertà di avere degli amici, se tu non me la sai dare allora non credo di voler stare insieme a te." rispose inizialmente decisa, ma poi tradita dal tremore nella voce.
Rafe rise sommessamente.
"Non sai stare lontana da me. Ci amiamo troppo per stare lontani e questo lo sai."
"Il fatto che tu ne sia così convinto mi spaventa da morire. Riflettici su stanotte." disse lei per poi aprire la portiera ed uscire dall'auto senza nemmeno guardarlo in faccia.
Rientrò in casa cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare i suoi, finché vide suo padre seduto sulla poltrona di fronte alla televisione.
Si avvicinò a lui ed in un attimo gli buttò le braccia intorno al collo, versando tutte le lacrime che si stava tenendo dentro dall'inizio della serata.
Richard rimase sbigottito, ma non ci pensò un secondo prima di accarezzarle la testa e sussurrarle che andava tutto bene.
"Io lo voglio lasciare papà, non lo amo più non ce la faccio." disse Allison tra i singhiozzi.
"Shh...respira piano. È tardi, ora vai a dormire e domani ne parliamo, ok?" le rispose dolcemente accarezzandole la testa.
La ragazza annuì, e dopo aver stretto a sè l'uomo un'ultima volta salì in camera sua.
Si buttò sul letto e guardò il soffitto pensando a tutto ciò che non andava in lei.
Fin da quando era piccola lo sapeva, che c'era qualcosa che non andava.
Sapeva che non era normale passare la ricreazione sotto un albero a contare le formiche invece di stare con gli altri bambini a saltare la corda.
Sapeva che non era normale perdere la verginità a tredici anni solo perché il suo fidanzato più grande minacciava continuamente di lasciarla.
Come sapeva che non era normale farsi di cocaina solo per provare qualcosa.
Un altro motivo per cui stava con Rafe era che le procurava tutte le dosi di cui aveva bisogno senza fare domande e senza obbligarla ad andare da qualche pericoloso spacciatore.
Prese il telefono e scrisse un messaggio a JJ scusandosi nuovamente per ciò che era accaduto.
Lui le rispose subito, dicendole di non preoccuparsi, e di aver letto le poesie che gli aveva scritto sul blocchetto.
Le spuntò un sorriso spontaneo quando vide che la poesia che aveva preferito era il carme cinque di Catullo.
Era quella più cara anche a lei.
Quando parlava dei suoi interessi con Rafe, sapeva che lui fingeva di ascoltarla solo per compiacerla, mentre pensava che Maybank prestasse reale attenzione alle sue parole.
vuoi venire da me?
nessun secondo fine
ho un dejavu ;)
arrivo tra dieci minuti
Involontariamente sorrise allo schermo.
Prima di uscire disse al padre che era troppo scossa per stare da sola, quindi sarebbe andata da Kiara.
Vide JJ arrivare con la sua moto, e si avvicinò a lui, sentendosi completamente a suo agio.
"Portami da qualche parte, qualsiasi luogo dove non ci sia il rischio di incontrare nessuno." gli disse infilandosi il casco.
Lui annuì e le fece segno di stringere le mani intorno alla propria vita.
Così fece, ed appena partirono Allison sentì una scarica di adrenalina che non sentiva da molto tempo, se non grazie a delle sostanze chimiche.
Dopo un tempo che avrebbe voluto non finisse mai, arrivarono ad un porticciolo diroccato, accanto ad uno chalet altrettanto malandato.
Era sicura di sembrare sconvolta, con i capelli in tutte le direzioni ed il naso rosso a causa del vento, ma si sentiva così elettrizzata che non gliene importava minimamente.
"Ecco il mio posto preferito." disse il ragazzo allargando le braccia come se stesse mostrando un angolo di paradiso.
"Ci porti tutte le tue conquiste qui?" lo prese in giro lei togliendosi le scarpe per mettere i piedi in acqua.
"In realtà no, ci vengo con i miei amici ma non ci ho mai portato nessuna ragazza." rispose il biondo sedendole accanto.
Con nonchalance Allison appoggiò la sua testa sulla spalla di JJ, non sapendo che con quel gesto gli aveva fatto perdere un battito e mozzare il respiro per un secondo.
"Hai una sigaretta?"
"Questa cosa che fumiamo ogni volta che stiamo insieme non credo che sia un bene, sono una cattiva influenza?" le rispose lui, passandole comunque una winston.
"Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda. E poi volevo chiederti una cosa- gli disse risoluta girandosi completamente verso di lui con la sigaretta un bocca- le poesie, le hai lette davvero?"
"Certo che le ho lette davvero. Perché dovrei mentirti?" chiese come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Lei non rispose, e si limitò a scuotere la testa sorridendo.
Proprio mentre stava per riprendere parola, sentirono un rumore provenire dalla palude e dei ragazzi sghignazzare.
"JJ adesso hai iniziato a portarle anche a casa di John B? Aspetta ma...quella è Allison?" urlò Kiara sporgendosi dall'imbarcazione.
"Ciao luce dei miei occhi! Sono venuta a farti una sorpresa." le rispose la kook sporgendosi dalla piattaforma di legno.
I pogues raggiunsero i due ragazzi e li incitarono ad avvicinarsi allo Chateau, passandogli delle lattine di birra e togliendosi i vestiti per poi buttarsi in un idromassaggio nel giardino del proprietario di casa.
Allison si fermò per un momento dietro gli altri, per osservarli.
Vedere i sorrisi sinceri sui loro volti mentre si prendevano in giro per qualcosa e si schizzavano l'acqua a vicenda la fece sentire libera e felice come non lo era da molto tempo.
"Ally che fai ancora lì vieni!" le urlò JJ dall'interno della vasca.
Il fatto che l'avesse chiamata con il soprannome che le davano gli amici più stretti le fece arrivare un brivido lungo la schiena.
Li raggiunse con un sorriso così luminoso che JJ avrebbe voluto dirle di rimanere così per sempre, che era la più bella del mondo.
𝗌𝗉𝖺𝗓𝗂𝗈 𝖺𝗎𝗍𝗋𝗂𝖼𝖾
𝗌𝖼𝗎𝗌𝖺𝗍𝖾𝗆𝗂 𝗉𝖾𝗋 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝖺 𝗈𝗌𝗌𝖾𝗌𝗌𝗂𝗈𝗇𝖾 𝗉𝖾𝗋 𝗅𝖾 𝗐𝗂𝗇𝗌𝗍𝗈𝗇...𝗌𝗉𝖾𝗋𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝗏𝗂 𝗌𝗂𝖺 𝗉𝗂𝖺𝖼𝗂𝗎𝗍𝗈 𝗂𝗅 𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈<𝟥 𝗏𝗈𝗍𝖺𝗍𝖾 𝖾 𝖽𝗂𝗍𝖾𝗆𝗂 𝖼𝗁𝖾 𝗇𝖾 𝗉𝖾𝗇𝗌𝖺𝗍𝖾!
𝗂𝗅 𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝖽𝗂 𝗌𝖺𝖻𝖺𝗍𝗈 𝗌𝖾𝗋𝖺 𝗇𝗈𝗇 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾́ 𝗇𝗈𝗇 𝖺𝖻𝖻𝗂𝖺 𝗎𝗇𝖺 𝗏𝗂𝗍𝖺 𝗆𝖺 𝗁𝗈 𝖺𝗇𝖼𝗈𝗋𝖺 𝗂𝗅 𝖼𝗈𝗏𝗂𝖽 𝖾 𝗇𝗈𝗇 𝗌𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝖿𝖺𝗋𝖾 𝖼𝗂𝖺𝗈:&:"
-𝖺𝗅𝗂☼
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