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𝘢𝘧𝘳𝘰𝘥𝘪𝘵𝘦

⚘☽✧⦙ Aumentami le endorfine
Fammi stanotte più felice
Dammi un motivo tu per vivere
Una ragione in più per ridere
Che mi riempia questo vuoto ⚘☽✧⦙

Allison si svegliò quando il sole era già tramontato
da un po', e ci mise cinque minuti buoni per capire dove fosse e come ci fosse arrivata.

Appena ricollegò tutti i punti, si fiondò ad aprire la porta della camera, logicamente chiusa a chiave dall'esterno.
Anche la finestra era stata sbarrata, ma alla buona, quindi con poco sforzo riuscì ad aprirla e calarsi, rischiando di cadere e rompersi la schiena.

Era buio e non aveva idea di dove andare, solo qualche minuto più tardi si accorse che le volanti di polizia che passavano andavano tutte nella stessa direzione, quindi decise di seguirle.

Guardando il cielo in lontananza si accorse dei nuvoloni grigi che si stavano avvicinando alla costa, il che avrebbe portato ad un'altra tempesta.

Nonostante fosse effettivamente stata a letto per quasi tutta la giornata, sentiva una stanchezza addosso che le causò una grande difficoltà a percorrere mezza isola a piedi, quindi ci mise più del normale ad arrivare al faro Redfield, dove era riunito gran parte del corpo di polizia ed era stato montato un tendone.

Fece in tempo a vedere Shoupe, il poliziotto che avrebbe sicuramente sostituito la Peterkin nel ruolo di sceriffo, entrare nella tenda, di conseguenza lo seguì cercando di non farsi vedere.
Venne bloccata da un soldato, ma fece in tempo a vedere Kiara, JJ e Pope seduti all'interno.

Provò ad attirare l'attenzione dei ragazzi, riuscendo a far alzare la testa al biondo nella sua direzione, a cui si illuminarono gli occhi appena la vide.

Lui scattò in piedi, e rivelò a Shoupe della presenza della ragazza, e del fatto che anche lei fosse presente sulla scena.
Appena fu lasciata libera, corse tra le braccia di JJ, e per i secondi in cui vi rimase avvinghiata le sembrò che tutti i problemi fossero spariti.

Tornò alla realtà quando si guardarono, e senza pensare che probabilmente fosse il momento più inopportuno per farlo, fecero scontrare le loro labbra, ed Allison lo sentì sorridere.

Si staccarono a causa degli occhi che sentivano puntati addosso, ma entrambi avrebbero preferito rimanere insieme fino a quando se ne sarebbero dati migliaia, di baci, e lì avrebbero confuso le somme, per non sapere il loro numero.

"Ci ho provato ad aiutarti prima, ma c'era Rafe-

Provò a dire JJ, ma venne bloccato dalla ragazza.

"Rafe? Ti ha detto qualcosa su di noi vero? Comunque non dovevi fare niente è tutta colpa mia sarei dovuta andare via prima con John B ma sono rimasta lì come un'idiota- disse tutto d'un fiato, ed appena nominò il moro, si ricordò di quella mattina e pensò al peggio- a proposito, dove sono lui e Sarah?"

"Non lo sappiamo. Li abbiamo aiutati a prendere una barca per andarsene, stiamo aspettando che ci dicano qualcosa."

Appunto, Shoupe insieme ad un paio di agenti dietro di lui, si fece avanti verso i ragazzi abbassando lo sguardo, cosa che non presagiva niente di buono.

"Sono entrati in mezzo alla tempesta, abbiamo provato a cercarli, ma sono dispersi. Mi dispiace ragazzi." disse, non riuscendo a guardarli negli occhi.

"Dispersi significa che sono riusciti a scappare vero?"

"Sono finiti in una depressione tropicale."

"Significa che sono morti?" chiese Kiara, con voce tremante.

"Non lo sappiamo, continueremo a cercare ma non voglio alimentarvi false speranze." concluse, facendo capire dal tono di voce di aver cercato di pesare le parole nel miglior modo possibile.

Ma non bastò.

JJ gli si fiondò addosso, venendo bloccato dai due poliziotti che tentarono di placarlo.

"Li avete uccisi! È tutta colpa vostra!" urlò, cercando di trattenere le lacrime.

"Lui non ha fatto niente." sussurrò Allison, con gli occhi che iniziarono a diventare lucidi.

La ragazza si sentì sprofondare.
Le sembrava così irreale ciò che era appena successo.
John B e Sarah non potevano essere morti.
Odiava fare la vittima, ma sentiva che tutta la colpa fosse sua.

Se fosse riuscita ad andare a testimoniare il pomeriggio, magari le cose si sarebbero evolute diversamente.

Iniziò a sentire tutto ovattato intorno a sé, guardando Kiara capì che stava urlando e la vide andare ad abbracciare Pope.
Quando JJ capì che aggredire un poliziotto non sarebbe stata la cosa migliore da fare al momento, si girò verso la kook, e la strinse in un abbraccio.

Mentre le famiglie degli altri amici arrivarono a supportare i figli, i due si accorsero che non avevano ulteriore sostegno oltre a quello che avevano l'uno per l'altra.




Il resto della notte, Allison lo passò a casa di JJ, considerato non avesse un posto dove andare.

Nessuno dei due riuscì a chiudere occhio.

Ogni volta che lei provava ad addormentarsi vedeva l'immagine di Sarah che le sorrideva, e le arrivava una stretta al cuore.

Non sapeva come sarebbe riuscita a superarlo.
Quel pomeriggio sarebbe dovuta andare a testimoniare, ma la sola idea di alzarsi dal letto le faceva girare la testa.

Ed un altro punto a sfavore era il pensiero di cosa potesse essere la sua confessione di diciassettenne traumatizzata contro quella dei due imprenditori più ricchi dell'isola immanicati con i piani alti.

Quando il sole era sorto già da un pezzo, Allison provò ad alzarsi dal letto su cui aveva passato un tempo indefinito, perché iniziava a sentire una sensazione di nausea data dal sonno misto allo stomaco vuoto, ma venne fermata da un braccio del ragazzo affianco a lei.

Si stese di nuovo accanto a lui e gli spostò dolcemente i capelli dal viso.

Questo aveva il viso stanco e provato, si vedeva che aveva pianto molto.

"Sai che non devi sentirti in colpa." le sussurrò.

Disse quella frase come se se la fosse ripetuta così tante volte da saperla a memoria.
Allison pensava fosse una cosa si imponesse quando le prendeva da suo padre.

Lo guardò con un un sorriso triste e gli lasciò un dolce bacio a stampo, veloce ma pieno di tutte le cose che non aveva il coraggio di dire.

"Che vuoi fare?- continuò- penso che rimanere a letto tutta la giornata non sia il modo migliore per allontanare la tristezza tu che dici?"

"Non voglio fare niente." disse lei, mettendosi il lenzuolo in testa come una bambina.

In risposta, il ragazzo si alzò in piedi e si infilò una maglietta che trovò sulla sedia.

"Dai principessa, ti porto a pranzo in un bel posto."

"Non mi va."

"No. Non voglio scuse o cose del genere. Lo so che non hai fame ma devi fare uno sforzo. Se andiamo da qualche parte staremo meglio entrambi, è spuntato il sole." le disse fermo, passandole una felpa ed uscendo dalla stanza per poi tornare con una busta con del cibo all'interno.

Lei replicò con un mugolio nervoso e si alzò stiracchiandosi.

Quando aprì la porta della camera del biondo vide il padre di quest'ultimo seduto nella sala da pranzo con una birra in mano mentre armeggiava con qualcosa.

"Allison Smith? Adesso te la fai con quelle per cui lavori?" disse, alzando lo sguardo da ciò che era sul tavolo.

La ragazza rimase sconvolta dal modo in cui aveva parlato a suo figlio, quindi fece per rispondere, ma venne bloccata da uno sguardo di JJ, che le indicava di lasciare stare.

"Sono stato da John B queste settimane."

"Non ti ho chiesto dove sei stato, non mi interessa."

La conversazione si concluse così, e lei si sentì così superficiale, a lamentarsi di tutto, quando pensò con che razza di figura genitoriale fosse cresciuto lui.

Poi si ricordò che suo padre era un assassino, e le si strinse lo stomaco.

Prese il biondo per la mano ed uscirono dall'abitazione.

Rubò il casco dalle mani dell'altro e con un viso concentrato glielo infilò allacciandolo prontamente.

"Tu non lo metti mai, è pericoloso."

"Sarei troppo banale se ti dicessi che mi piace il pericolo?"

Ridacchiò vedendo la ragazza annuire delusa, e fece lo stesso gesto che lei aveva fatto con lui, avendo la stessa reazione di ogni volta che la guardava indossare quel casco troppo grande.

Forse, entrambi stavano fingendo la normalità, attraverso quei sorrisi forzati.

Mise in moto, ed Allison si godette abbracciata a lui il venticello estivo che c'era nelle giornate nuvolose.

Arrivarono dopo un tragitto silenzioso in un prato in periferia, su cui lui stese un'asciugamano con qualche buco di troppo.

Mangiarono in silenzio, guardandosi ogni tanto negli occhi ma non avendo il coraggio di dire niente.
Qualsiasi cosa sarebbe stata sbagliata.

Lui osservò tutti i suoi gesti, preoccupandosi di vederla finire tutto ciò che aveva nel piatto senza nasconderlo o tagliuzzarlo per confonderlo.

"JJ." disse la ragazza dopo che ebbe finito di riempirsi lo stomaco.

"Dimmi Ally."

"Come faremo ad andare avanti? Fingeremo che non sia successo niente ed andremo a fare pic nic come due fidanzatini o tu hai intenzione di affrontare la cosa?"

Non voleva risultare aggressiva, ma le parole uscirono da sole.

"Scusami. Non intendevo dire questo, è che non riesco a pensare che non ci siano più." disse prima che l'altro potesse aggiungere qualcosa.

Il biondo sistemò un paio di buste sopra lo zaino per fare un cuscino, e ci si stese sopra.
Allison appoggiò la testa sul suo torace, e riflettè guardando le nuvole.

In circostanze normali, sarebbe tornata a casa felicissima dopo aver passato un pomeriggio in compagnia del suo nuovo fidanzato, ma adesso le sembrava così sbagliato.

"So che ti sembra sbagliato- disse improvvisamente lui come se le avesse letto nel pensiero- ma dobbiamo trovare un modo per superarlo."

"Non lo so. Mi sento in colpa a fare qualsiasi cosa, mi sembra di fargli un torto a non pensarci. E poi mi manca Sarah."

Sospirò.

"Lo so, mancano anche a me. Nemmeno io ho voglia di affrontare questa cosa, prova a pensare che se ci avessero visti così ci avrebbero solo preso in giro."

"Immagino John B prendere il twinkie con due fusti di birra per portarci a surfare dicendo di smetterla di autocommiserarci. A proposito, avevi promesso che mi avresti insegnato."

"È una proposta di matrimonio o cosa? Stiamo insieme da poco ma se la metti così potrei farci un pensiero, fammelo solo dire alle altre."

"Cretino- disse lasciandogli un bacio mentre si alzava- andiamo adesso, prima che cambi idea."

E così, i due passarono quella giornata triste insieme, provando a non preoccuparsi di tutto il resto.
Allison dopo ore ed ore di lamentele di JJ imparò a prendere un onda, e quella sera erano talmente stanchi che riuscirono ad addormentarsi sulla spiaggia, mentre parlavano di stelle e viaggi in giro per il mondo a bordo di una barca a vela.

𝗌𝗉𝖺𝗓𝗂𝗈 𝖺𝗎𝗍𝗋𝗂𝖼𝖾
𝖼𝗂𝖺𝗈<𝟥 𝗁𝗈 𝗌𝖼𝗋𝗂𝗍𝗍𝗈 𝗀𝗅𝗂 𝗎𝗅𝗍𝗂𝗆𝗂 𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗂 𝗆𝖺 𝗏𝗈𝗀𝗅𝗂𝗈 𝗉𝗋𝖾𝗇𝖽𝖾𝗋𝖾 𝗎𝗇𝖺 𝗉𝖺𝗎𝗌𝖺 𝗉𝖾𝗋 𝗋𝗂𝖿𝗅𝖾𝗍𝗍𝖾𝗋𝖾 𝗌𝖾 𝗉𝗎𝖻𝖻𝗅𝗂𝖼𝖺𝗋𝗅𝗂 𝗈 𝗇𝗈, 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾́ 𝗎𝗅𝗍𝗂𝗆𝖺𝗆𝖾𝗇𝗍𝖾 𝗇𝗈𝗇 𝗌𝗍𝗈 𝖺𝗅𝗅𝖺 𝗀𝗋𝖺𝗇𝖽𝖾 𝗉𝗌𝗂𝖼𝗈𝗅𝗈𝗀𝗂𝖼𝖺𝗆𝖾𝗇𝗍𝖾, 𝗂𝗇 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝗂 𝗀𝗂𝗈𝗋𝗇𝗂 𝖼𝖾𝗋𝖼𝗈 𝖽𝗂 𝗉𝗋𝖾𝗇𝖽𝖾𝗋𝗆𝗂 𝖼𝗎𝗋𝖺 𝖽𝗂 𝗆𝖾 𝖾 𝖽𝖾𝖼𝗂𝖽𝖾𝗋𝖾 𝗌𝖾 𝗉𝗈𝗋𝗍𝖺𝗋𝖾 𝖺𝗏𝖺𝗇𝗍𝗂 𝖼𝗈𝗌𝗂̀ 𝗅𝖺 𝗌𝗍𝗈𝗋𝗂𝖺 𝗈 𝗌𝗍𝗋𝖺𝗏𝗈𝗅𝗀𝖾𝗋𝗅𝖺 𝖽𝗂 𝗇𝗎𝗈𝗏𝗈, 𝗉𝖾𝗋 𝗇𝗈𝗇 𝖿𝖺𝗋𝖾 𝗎𝗇 𝖾𝗋𝗋𝗈𝗋𝖾 𝖼𝗈𝗇𝖼𝗅𝗎𝖽𝖾𝗇𝖽𝗈𝗅𝖺 𝗂𝗇 𝗎𝗇 𝗆𝗈𝖽𝗈 𝗂𝗇 𝖼𝗎𝗂 𝗆𝗂 𝗉𝖾𝗇𝗍𝗂𝗋𝖾𝗂.
𝗌𝗎𝗉𝖾𝗋 𝗀𝗋𝖺𝗓𝗂𝖾 𝗉𝖾𝗋 𝗅𝖾 𝗉𝖾𝗋 𝗅𝖾 𝟧𝟢𝟢 𝗅𝖾𝗍𝗍𝗎𝗋𝖾 𝗏𝗏𝖻
-𝖺𝗅𝗂☼

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