•27•Cena Di Famiglia•
Mi guardo un'ultima volta allo specchio e sorrido.
Volevo indossare un jeans e la fantastica maglietta Grifondoro extra large di Hugo, ma Dominique ha insistito nel farmi mettere qualcosa di più carino per l'occasione.
Dovrebbe farsi un po' di fatti suoi.
Comunque siamo scese ad un compromesso e ho scelto un semplice vestito blu, con lo scollo a barca, che si ferma sotto il seno e cade morbido sui fianchi.
Afferro la borsetta argentata e ripasso il rossetto chiaro che ho deciso di mettere.
È normale che sia sbavato, ho appena finito una gara all'ultimo cucchiaio di nutella con James e Fred.
Ho vinto io naturalmente, dopo averli buttati a terra con un diversivo ed essere corsa in giardino.
Ma sono solo dettagli.
Prima di uscire dalla camera cambio le scarpe, butto lontano quelle con il tacco, o meglio trampoli assassini, abbinate con la borsa e le sostituisco con le converse bianche.
Scendo le scale velocemente, e senza una tortura ai piedi, sperando che una delle mie cugine non si accorga del mio cambiamento.
Probabilmente mi inseguirebbero con dei forconi gridando come delle pazze.
Mi fermo all'uscio della cucina e rimango immobilizzata.
Wao.
Prima con solo quell'asciugamano stretto alla vita stava meglio, per ovvi motivi, ma ora è fantastico.
Semplicemente wao.
Come diavolo può essere che al biondo stia tutto bene?
Indossa una camicia blu, che fa risaltare la sua pelle e i suoi capelli chiari, e un jeans che fascia perfettamente il suo fantastico e marmoreo didietro.
Dopo qualche secondo mi rendo conto di stargli fissando il culo in maniera decisamente maniacale e nel caso in cui qualcuno se ne fosse accorto, ho fatto la figura della psicopatica pervertita che va dietro al Furetto.
No che io non lo sia, però non tutti devono necessariamente sapere che gli sbavo dietro.
Sta parlando sottovoce con mio cugino Albus e i capelli sono più scombinati del solito, probabilmente ha cercato di aggiustareli con il gel o roba simile e gli è andata male.
Lo richiamo e gli chiedo di muoversi, sforzandomi di non osservare più il suo sedere.
Ma la visione dei suoi occhi che mi sorridono non appena si gira verso di me è anche meglio.
Nessuno mi guarda così e, ogni volta che lo fa lui, il mio cuore comincia a battere fortissimo, il cervello va in tilt e nel mio stomaco si improvvisa una maratona percorsa da bue.
Proprio come ora.
Mi schiarisco la voce e dustolgo lo sguardo da lui andando a salutare mio cugino con un sonoro bacio sulla guancia e arruffando ancora di più i suoi capelli.
"Pronto? Che ne dici di andare? Se arriviamo prima mia madre sarà..."
"Wao" mormora Scorpius, spiazzandomi.
Mi giro di colpo, lui mi sta osservando per bene, mentre si avvicina a me lentamente, passo dopo passo.
"Co- cosa?" domando, schiaffeggiandomi mentalmente per aver balbettato e non mantenuto un tono sicuro e fermo.
Se mi fissa e sorride così è impossibile restare calma.
"Tu... Cioè sei... Ecco... Wao."
Scorpius si passa agitato una mano fra i capelli e continua a sorridere, io invece credo di essermi imbambolata a fissarlo scioccata di nuovo.
Diamine, ha appena detto che sono wao.
E poi mi rendo conto che sono l'unica ragazza ad aver mai fatto questo effetto a Scorpius Malfoy.
Anche se la modestia non è una mia qualità, è veramente così.
Lui che si mette in difficoltà per dire ad una che è bella non è mai capitato.
Insomma non ha mai avuto problemi, lui corteggia le ragazze meglio di chiunque.
"Anche tu sei wao" rispondo, riprendendomi dal mio trauma e cercando di dimostrarmi distaccata, mentre lo supero per prendere la giacca.
"Per wao intendi terribilmente bello e affascinante?" chiede facendo un occhiolino e parandosi di fronte a me, tagliandomi la strada.
"Dipende, tu cosa intendi per wao?" ribatto sottolineando bene ogni parlola.
Lui ghigna e mi segue in salone, mentre Albus ridacchia.
"Hugo vieni con noi? " urlo, sperando che mio fratello mi possa sentire dalla sua camera al quarto piano.
"No, andate... arrivo dopo" risponde, e mi rendo conto che si trovava semplicemente nel divano, con il pigiama che guarda un po' di tv.
Perciò le mie tonsille si sono suicidate per nulla.
Dò uno scappellotto sulla nuca a mio fratello e gli intimo di darsi una bella mossa.
Scorpius mi porge un braccio e si inchina con tutto il suo charm e la sua eleganza verso di me.
"Bene, vuole seguirmi signorina Weasley?"
"certamente" gli rispondo ridendo per i suoi modi da gentiluomo e afferrando il braccio.
Usciamo a braccetto dalla tana e ci smaterializzando di fronte al ristorante di Diagon Alley scelto mamma.
Entriamo e ci sediamo al tavolo riservato a nome nostro, "Granger-Weasley" stando al bigliettino.
Ci troviamo in un grande giardino incantato con candele magiche che volano da una parte all'altra.
I tavoli, ben apparecchiati sono diposti l'uno lontano dall'altro, in modo da dare un po' di privacy.
I camerieri, in smoking, scivolano con i loro vassoi da una parte all'altra e in maniera organizzata.
È senz'altro uno di quei posti dove paghi tanto e mangi niente.
Mi seggo sulla sedia di tessuto e credo la tovaglia che ho davanti valga più di me.
Porgo la videocamera a Scorpius e gli sorrido complice.
Lui, invece, fa una smorfia e mi guarda incerto e preoccupato.
"Non credo che sia una buona idea" esclama sbuffando e fissandomi con un sopracciglio sollevato, mentre ticchetia le dita sul tavolo.
"Io non te l'ho chiesto"
Lui borbotta qualcosa sulla mia determinazione e afferra la videocamera.
Lui è sempre stato appassionato di fotografia, sa usare molto bene questi apparecchi fotografici, che siano babbani o magici.
Però ha capito che si trattava solo di un hobby, così si è concentrato su altro.
Al sesto anno però ha insegnato molto a Derek che, invece, da quanto ho capito, vorrebbe aprire uno studio fotografico.
Ma tre noi non abbiamo mai realmente parlato dei nostri progetti futuri.
Le sue foto sono fantastiche e piene di significato, ha scelto di imparare da Scorp quando ha scoperto che la fotografia era una delle passioni principali di sua madre prima che sparisse andandosene via di casa.
"Telecamera accesa" annuncia il biondo, risvegliandomi dai miei pensieri.
Afferro una fetta di pane dal cestino, anche se lui mi lancia un'occhiataccia.
Lo ignoro e appena finisco questo pezzo ne aferro subito un altro.
Ho fame.
Lui ride e io cerco di non perdermi nei suoi occhi o svenire al suono della sua risata e passo alle raccomandazioni.
Meglio, alla raccomandazione.
"assicurati di cominciare a registrare"
"Non è giusto tu ti godi la scena e io devo solo riprenderla" si lamenta rubandomi un pezzettino di pane dalle mani e mettendolo in bocca.
Chi diavolo si crede di essere?
Nessuno può rubarmi del cibo.
Forse per questa volta chiuderò un occhio, solo perché mi sento completamente imponente di fronte al suo sorriso di perdono, adesso.
"Se lo fai bene, poi, forse, guarderai il video" lo consolo.
Affondo la mano nel cestino del pane, ma mi rendo tristemente conto che in meno di cinque minuti l'ho finito.
Insomma, c'erano solo poche fette e io ho molta fame.
Chiamo un cameriere, con molta poca grazia, a suggerire dalla faccia divertita di Scorpius in questo momento.
"Può portare altro pane e una bottiglia di... Vino bianco?" chiedo gentilmente al cameriere che mi si presenta davanti.
È un ragazzo poco più grande di noi, ma credo di non averlo mai visto ad Hogwarts.
Eppure è un mago, la bacchetta emerge dalla tasca.
Lui sorride e va via, è carino.
Ha i capelli mori e gli occhi marroni, anche se non può di certo competere con Scorpius.
Il biondo improvvisa un colpo di tosse e mi guarda torvo e incrocia le braccia.
Quando gli chiedo a cosa sia dovuto il suo atteggiamento lui risponde dicendo che ho fatto gli occhi dolci a quel tizio.
Idiota.
"Sei geloso" affermo sorridendo, mentre lui evita il mio sguardo e mette il broncio, ma non nega.
Il cameriere arriva e versa il vino nei nostri bicchieri, mentre io ho ancora lo sguardo puntato su di lui.
Dobbiamo assolutamente parlare, non possiamo continuare così senza chiarire.
"come mai questo?" cambia discorso, indicando la bottiglia.
"Ai miei piace, preparo il terreno" gli spiego, anche se la mia testa è altrove.
"Rose"
Mia madre, con un vestito rosso che le sta perfettamente, si dirige verso di noi con passo elegante e con accanto mio padre che si allarga infastidito la cravatta.
Entrambi mi abbracciano, salutano Scorpius e si accomodano.
"Hugo?" chiede preoccupata il ministro della magia.
Il ritardo non è tollerato da lei, perciò spero che quel pomodoro di mio fratello si sbrighi.
"Sta arrivando" le rispondo, buttando giù tutto d'un fiato il bicchiere pieno di vino.
"Come mai non è ancora qui? "indaga papà.
Prendo un gran respiro e porto dietro l'orecchio una ciocca di capelli.
Cerco di trovare le parole giuste e non fare guai, ma dubito che potrò riuscirci, sono pur sempre io.
"Viene con quella persona speciale di cui vi parlava"
"Non vedo l'ora di conoscerla" esclama entusiasta mamma.
"Scorpius, tu che ci fai qua?" chiede stranito mio padre.
"Non lo so nemmeno io" brontola il biondo, sorridendo angelico ai miei e guardandomi male subito dopo.
"Mi serve per riprendere il momento" rispondo io per lui indicando con un cenno della testa la videocamera.
I miei genitori mi guardano come se fossi una da richiudere al manicomio e cambiano discorso.
La mia è una geniale idea.
I miei nipoti scoppieranno a ridere quando vedranno la scena, loro si che mi saranno riconoscenti.
"Comunque io e tuo padre non giudicheremo mai la scelta di tuo fratello, l'importante è che lui la ami" dice mamma sorridendomi e prendendo la mano di mio padre, che annuisce contento.
"Ovviamente" concorda.
"Benissimo, ma prima alcune raccomandazioni" annuncio, sperando che mio padre abbia portato le pillole per la pressione, non è mai stato bravo a gestire le nuove notizie.
"Come avete detto voi ciò che conta è che deve piacere ad Hugo, lui è contento con questa persona. Perciò non credo che voi farete caso alla provenienza, stato sociale, colore della pelle e sesso. Giusto? "
Diretta e concisa, sono un mito.
"Sesso?" chiede scettica mia madre, completamente disorientata.
Ecco, arriva la parte difficile.
"Nessuno ha specificato che si tratti di una lei" alzo le mani e scollo le spalle.
"Oh, eccolo, è arrivato" esclama mio padre.
Mi giro e mi accorgo che la testa rossa di mio fratello entra nel nostro campo visivo.
"È con..." mamma sgrana gli occhi e naturalmente in due secondi collega tutte cose.
"Derek?" papà alterna lo sguardo da me a Hugo a mio cognato e spalanca la bocca.
"Azione!" ordino verso Scorpius che sospira contrariato e obbedisce.
Dovrei entrare a far parte del mondo dello spettacolo, già mi vedo con il cappellino da registra.
"Mamma, papà" li saluta mio fratello, che mi guarda agitato.
So quanto sia importante e critico questo momento per lui, è difficile e ha paura.
Ma in qualunque modo reagiranno i nostri genitori io gli starò sempre accanto, percio gli sorrido incoraggiante.
Inoltre trovo assurdo che certa gente si faccia questo tipo di problemi, in fondo Hugo è sempre lo stesso ragazzo di sempre.
"Allora lei dov'è?" insiste papà.
Derek guarda imbarazzato a terra e Hug arrossisce tutto d'un colpo.
"Propongo di guardare dietro Derek" dico, cercando di smorzare la tenzione, ma ottenendo solo delle occhiatacce.
"Che acuta osservazione, detective" mi prende in giro il biondo, rivolgendo la videocamera verso di me.
"Non zoommare su di me" lo rimprovero, coprendomi il viso con le mani e girandomi dall'altra parte.
"Perché? Il tuo faccino è così bello" continua ridendo.
Stavo per ribattere che doveva cucirsi la bocca a affogare nel Tamigi, ma Hugo riprende a parlare, distraendoci dal nostro litigio.
"Lasciatemi spiegare per favore, devo dirvi due cose importanti"
"Certo, tesoro" risponde mia madre, lanciando un'occhiata a mio padre che la guarda preoccupato.
"Primo, sono omosessuale" confessa a bassa voce, tenendo fisso lo sguardo sui nostri genitori.
Mi aspettavo un discorso più imbarazzante e articolato, ma meglio di niente.
Nel tavolo cala il silenzio, mia madre fissa il vuoto riflettendo e ogni tanto borbottando fra sé e sé.
"Cosa?" mormora invece papà, dopo qualche secondo.
"Gay, papà... Sei sordo?" mi intrometto, strappando un breve sorriso a mio fratello.
"Mi dispiace non avervelo detto prima ma ho sempre avuto paura di essere giudicato da voi."
Mamma sospira e gli sorride sollevata passando una mano fra i capelli ricci e legandoli in una coda alta.
"Secondo?" chiede poi.
"Su Hug" lo incoraggio, guardando preoccupata papà che sembra piuttosto scosso.
Scorpius poggia una mano sulla mia coscia scoperta sotto il tavolo, accarezzandomi e sorridendo per tranquillizzarmi.
Come sempre, è riuscito a capire cosa penso e provo ancor prima che lo faccia io.
Stringo la presa sulla sua mano e intreccio le mie dita alle sue come se fosse la cosa più naturale sensata da fare in questo momento.
Ci guardiamo intensamente per qualche secondo, ma a me come ogni volta sembrano anni.
Riesce a trasmettermi tutta la sicurezza di cui ho bisogno e qualsiasi cosa accada sento che con lui accanto potrò superarla.
"Sto con Derek, lo amo" continua mio fratello, guardando sorridendo il fidanzato.
"Anche io ti amo" risponde istintivamente Dek, ricambiando il sorriso.
Sono così innamorati, si stringono per mano come per darsi forza a vicenda.
"Io non capisco" mio padre si prende la testa fra le mani e sbuffa.
"Se volete posso andare via in modo da lasciarvi soli per parlare" dice Derek, indicando l'uscita del locale col capo della testa.
"Certo anche io" continua Scorpius, cercando di alzarsi dalla sedia, ma lo fermo prontamente.
"Malfoy, tu non vai da nessuna parte"
"La delicatezza di un elefante" mi prende in giro, lisciandosi la camicia dalla quale lo avevo appena afferrato per rimetterlo a sedere.
"Blah blah blah"
"Non capisci quanto sia critico questo momento?" domanda cercando di rimanere serio.
"Tu mi hai promesso di riprendere!" ribatto passandogli di nuovo la videocamera che continua comunque a registrare.
"Mi metti a disagio" esclama zoommando di nuovo sulla mia faccia, sapendo che mi da fastidio.
"Te l'ho ordinato io, non fare storie" sbuffo e incrocio le braccia.
"Sembri una bambina" mi stuzzica alzando gli occhi al cielo.
"Ragazzi!" ci riprende Derek, indicando Hugo che stava per scoppiare accando a noi.
Mi mordo il labbro per non rispondere al biondo ossigenato e gli pesto il piede sotto il tavolo appena lo sento ridacchiare.
"Ops, scusa" gli dico subito dopo con la faccia più angelica che riesco a fare, ma a giudicare dalla sua espressione credo di esserci riuscita ben poco.
"Bambino mio, fatti abbracciare"
Mia madre si alza dalla sedia e va verso Hugo, stringendolo così forte che credo non respiri più.
Poi guarda Derek e abbraccia anche lui, dandogli il benvenuto in famiglia.
Meno tragico di quanto mi aspettassi.
"Non cambierà nulla per noi, sei sempre tu, il nostro Hughie, l'unica cosa che mi dispiace è di non esserti stata accanto in questi anni e non averlo capito prima. Vero Ron?" continua dopo.
Mio padre fissa il tavolo e non proferisce parola, credo di aver parlato troppo in fretta.
"Ronald?" lo richiama mia madre.
"Certo che no, ma..."
Mio padre scuote la testa, si alza e prende la giacca.
"Ho bisogno di tempo, non me lo aspettavo" guarda dispiaciuto Hugo e si smaterializza.
"Non è successo niente, è sempre stato così, non è mai pronto a metabolizzare notizie nuove velocemente, io lo seguo" esclama mamma sorridendo un'altra volta ai neo fidanzati e scomparendo.
Mio fratello si diede sconsolato nella sedia accanto a me e io gli porgo un bicchiere di vino sorridendo.
"Ti sentirai meglio" lo rassicuro.
Scorpius afferra il bicchiere e lo posa dall'altra parte del tavolo.
"È ancora minorenne e tu dovresti essere la sorella maggiore responsabile" mi rimprovera.
Io gli faccio una pernacchia molto infantile e inappropriata che lo fa scoppiare a ridere.
"Ho rovinato la serata" si dispera Hugo sospirando.
"Hai fatto la cosa giusta" lo consola Scorpius, che da delle placche sulla schiena a Derek, seduto accanto a lui.
Sono sempre stati grandi amici loro due, in fondo hanno condiviso anche la stanza per sette lunghi anni di scuola ed entrambi non hanno avuto una vita facile.
"Io mi sono divertita, senza questa scenata la serata sarebbe stata molto noiosa e mamma non avrebbe fatto altro che ricordarmi quanto io sia imperfetta" lo rassicuro, buttando giù un altro bicchiere.
"Ora che si fa?" domanda l'unico moro seduto al tavolo.
"Il conto lo paga papà" esclamo ghignando.
Mi è appena venuta una gran idea e Scorpius l'ha capito, perché mi guarda ridacchiando e scuotendo la testa.
"Quindi prendiamo delle bottiglie di bollicine e andiamo in giro per Londra a mangiare cibo decente" continuo guardando male una micro portata servita nel tavolo accanto dal cameriere di poco fa.
"Ottimo" sorride Hug.
"Pensavo che tu fossi convinta che le bollicine non ti facessero alcun effetto" mi dice Scorpius.
"Invece mi fanno ubriacare molto" scoppio a ridere pensando a quel pomeriggio con le ragazze.
"Ci divertiremo, stasera" afferma Scorpius richiamando il ragazzo carino di prima.
Ho deciso, devo parlargli.
Ho bisogno di chiarire con lui e magari potremo provarci.
Provare ad essere qualcosa più che amici.
Potrei provare ad assecondare i miei sentimenti per lui.
Gli parlerò stasera stessa, ma chissà come mai, non penso che andrà a finire bene.
"Ho bisogno di credere
che qualcosa
di straordinario
sia possibile."
~ Dal film - A Beautiful Mind- ~
Spazio autrice che ama Tony Stark:
S
ono sparita per tanto tanto tempo, mi dispiace, ma ho avuto da fare.
Prima una full immersion nella marvel, dopo ho rapinato la banca nazionale di Spagna con Palermo e la banda, infine sono finita nel sottosopra.
Comunque eccomi qui e per favore niente forconi *sorride innocente alla folla arrabbiata davanti casa sua* ❤️
Allora che ne pensate di questo semplice e indolore (ancora per poco) coming out?
Secondo voi Rose ha un futuro nel mondo dello spettacolo?
A parer mio non ha grandi idee...
Scorpius e Rose sono sempre più vicini in senso romantico... Che vi aspettate?
Anche voi avete il brutto presentimento di Rose?
Questo capitolo a me non piace molto, ma per i prossimi darò il massimo!
Fatemi sapere se a voi è piaciuto nei commenti e se volete lasciate una stellina!
A presto ✨
Ele ❤️
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