•23•Casa Sull'albero•
"Secondo voi Scorpius ascolterà i nostri consigli?" chiede Alice, chiudendosi la porta della camera di mio fratello Albus alle spalle e andandosi a sedere sulle sue gambe.
"No, per me si baceranno come se non ci fosse un domani" esclamo ridendo e battendo il cinque a Fred, mentre gli altri ci guardano contrariati.
Dovrebbero darsi una mossa quei due, per quanto Malfoy non mi sia mai piaciuto particolarmente, lo conosco da una vita e lo considero come uno dei miei cugini minori.
Perciò sarà più semplice tenerlo d'occhio.
"Conosco Rose, su alcune cose non ci pensa due volte, ma qua rischia troppo" si inserisce Dominique, dopo avermi lanciato un'occhiata fulminante ed aver alzato gli occhi al cielo.
Credo sia ancora un po' arrabbiata...
"Vero, prima di smetterla di contrastare i suoi sentimenti passeranno mesi" dice Lily, che lima le unghia già perfette.
È seduta a terra e ogni tanto accarezza i capelli di Lysander, con la testa poggiata sulle gambe di mia sorella mentre legge un libro.
Lui è stato costretto a venire a queste riunioni da Lily, mentre io ci vengo perché non ho nient'altro da fare e mi diverte vederli inventare assurdi piani per stolkerare carotina e furetto.
"È già un mese che convive con questo dramma e sembra folle" dice annoiata Roxanne.
Lei non vorrebbe stare qua, ha già proposto il suo piano geniale: chiuderli in una stanza finché non si dichiarano o danno un bacino.
"Comunque, quando si metteranno insieme, cambierà solo che li vedremo ancora più appiccicati e si scambieranno spesso saliva" sottolinea Albus, scarabocchiando qualche prossima ingegnosa mossa sulla lavagnetta da 'pronto soccorso scorose'.
"Per il resto non cambierà nulla" conferma Jenny, all'angolo della stanza che si tiene per mano con Lorcan.
"Hai ragione, insomma frecciatine e flert ci sono sempre stati e penso che non smetteranno né di essere complici né di litigare" continua con un sorriso dolcissimo Lys.
Se continuano così mi annoieró soltanto e mi verrà pure il diabete.
"Ve li immaginate sulla spiaggia a chiacchierare?" domanda Alice ridacchiando.
Certo, Rose che prende il sole mentre Scorpius le spalma la crema solare sulla schiena.
Come no, in fondo loro sono come tutti gli altri.
"Per me si mettono a fare stupide battaglie d'acqua o a chi fa la pallina di sabbia più bella" ribatto, molto più realistico rispetto ai sogni romantici degli altri.
"Vorrei essere una mosca per vedere che fanno e ascoltare il corteggiamento di Scorpius" afferma Lily, sospirando e mordicchiandosi il labbro pensierosa.
"Forse avremmo dovuto dargli una traccia, di solito le ragazze le conquista principalmente con uno sguardo e non con le grandi parole" continua preoccupata Dom, attorcigliandosi una ciocca di capelli attorno all'indice.
Albus scuote velocemente la testa e, con tono esageratamente fiero e convinto, risponde alla bionda.
"Se la caverà, Scorpius quando si parla di Rose ha così tante cose da dire che non basterebbe una vita...
È cotto."
Sembra sul serio troppo preso da tutta questa storia della 'ship' , come la chiamano loro.
"Dovremo dirgli che abbiamo creato un fanclub" pensa ad alta voce Lorcan, fulminato all'istante con lo sguardo delle ragazze.
"Lei lo ha creato su me e Derek, quindi è semplicemente per dispetto che io ci sono dentro" dice tranquillamente Hugo, poggiato sul letto con accanto Derek appisolato.
"Io per divertirmi" mi intrometto, incrociando lo sguardo di Dom.
Ed immediatamente il mio sorriso si allarga, grazie ai miei geniali piani lei mi perdonerà.
In realtà il piano è stato ideato da Fred, ma io ho definito i dettagli, vale comunque.
"Io perché so che sono due idioti e hanno bisogno della loro personale squadra di pronto soccorso per stare insieme per sempre" si giustifica mio fratello, spaventandomi.
Anche se effettivamente ha ragione, mi sento una specie di cupido in questo momento.
"Mi hai spaventato salvato" lo guardo con le sopracciglia alzate, ma lui mi ignora e continua a bisbigliare alle ragazze.
Mentre cerco di capire il loro labiale grazie alle competenze del corso che non ho mai fatto, Fred mi molla una gomitata per le costole.
"James abbiamo una cosa da fare" dice, mentre io impreco.
"Giusto" annuisco e mi alzo, ma prima di uscire dalla porta, lascio scivolare un foglietto dentro la tasta della giacca di Dominique.
Alla mia regina, Dominique Weasley.
Ci vediamo alla nostra casa sull'albero,
Fra mezz'ora, alle sette, non mancare e non farmi aspettare troppo.
Ti devo delle scuse.
J. S. P
"Secondo te verrà?" domanda incerto Fred, scendendo le scale.
Ripenso a tutti i momenti passati in quella casetta in mezzo al bosco da piccoli, alla litigata di quel venerdì sera, ai giorni precedenti in cui non ho fatto che preparare tutto in ogni minimo dettaglio
"Si, verrà"
Camminiamo in silenzio per un po', attraversando la collina e passando per l'orto dei nonni, in direzione della vecchia casa sull'albero mia, di Fred e di Dom.
Vedo nonno in lontananza piantare qualche nuova piantina, mentre nonna annaffia degli alberi vicini.
Entriamo in un piccolo boschetto che si trova a valle fino ad arrivare ad un albero, con le iniziali di tre nomi incise sulla corteccia.
F.W.
D.W.
J.S.P.
Fred sembra fare sempre la parte del terzo incomodo.
In questa settimana ho risistemato la casetta, costruita tra due imponenti tronchi.
L'abbiamo fatta con l'aiuto di mio padre e zio George quando eravamo molto piccoli.
Ma applicando alcuni incantesimi, anche se ci saliamo ora, che pesiamo il triplo, non crolla.
Ho abbellito le scale e il tetto della casa con delle luci che ho trovato fra gli scatoloni di natale nello sgabuzzino della Tana.
Entrando dentro, vi è una stanza non molto grande, con un tavolo e tre sedie, un baule pieno dei nostri primi scherzi e giochi.
Le pareti sono piene di impronte colorate delle nostre manine, quando eravamo piccoli adoravano usare i colori a tempera.
Come ogni bambino in effetti, però noi siamo sempre stati dei 'piccoli vandali', come ci ha sempre chiamati per scherzo zio Ron.
Infatti nonna Molly e mamma avrebbero voluto decisamente che la nostra passione per distruggere e dipingere muri e cose varie fosse meno sviluppata, dal momento in cui abbiamo quasi distrutto casa una volta.
Ma questa è un'altra storia.
In un angolo sono poggiate le nostre vecchie scope e degli scatoloni con le vecchie macchine del cucito e le prime creazioni di Dom.
Sul lato opposto al tavolo vi è un mucchio disordinato di cuscini colorati che funge da piccolo divanetto, sopra una finestra, addobbata con una tenda in organza bianca, voluta da Dominique.
Senza esagerare, ho cosparso il pavimento con petali di camelie, i suoi fiori preferiti, e ne ho messo alcuni mazzetti sopra il tavolino, dentro un vaso rubato a nonna.
Dal soffitto pendono decine di foto, mie e di Dominique, che ci raffigurano sin da piccoli.
Le guardo tutte attentamente, sperando che colpiscono lei la metà di quanto facciano a me.
Io, di appena sette mesi, che le accarezzo il faccino piccolo appena nata.
Lei arrabbiata ad un anno, che mi tira i giocattoli e mi urla di giocare con lei, Fred sullo sfondo in lacrime perché Dom lo aveva colpito per sbaglio con qualcosa.
Noi che teniamo per mano Rose e Albus, cercando di insegnargli a camminare.
Di nuovo noi mentre ci scambiamo i regali di natale, le avevo regalato una macchina per il cucito giocattolo perché voleva usare sempre quella della nonna.
Noi che ridiamo sul prato della Tana, dopo aver fatto una battaglia di fango.
Un'altra raffigura noi due più grandetti, abbracciati mentre sorridiamo al quinto compleanno di Rose.
Noi due che facciamo facce buffe, con Fred dietro, dopo aver ricevuto la lettera per Hogwarts.
Le altre raffigurano vari ricordi negli anni delle scuola.
Una scattata da zio Neville, io e lei addormentati nella sala comune di grifondoro.
In un'altra Dominique urla di darmi una mossa durante la mia prima partita di quiddich.
Poi Dom che sgrida me e Fred per il nostro primo scherzo ai serpeverde, a ricordarlo mi viene la pelle d'oca, è stato fantastico.
Lo scherzo, non la sgridata.
Io che sfilo, con tanto di trucco, imbronciato e indossando una creazione femminile di Dominique, mentre lei la presenta ai miei cugini, che ridono di me senza alcun pudore.
Credo che questa sia stata scattata da quel bastardo di mio fratello.
Noi che balliamo al mio diciassettesimo, accanto un'altra foto in cui beviamo ridendo al suo.
Una lacrima nostragica scende veloce sul mio volto nel momento in cui poso lo sguardo su noi due impazziti e contenti che lanciamo in aria il cappellino del diploma, mentre nello sfondo si vede Fred limonare una tipa.
In un'altra foto lei è radiosa e mi da un bacio sulla guancia dopo che le ho regalato una nuova macchina per cucire.
Poi le mie tre foto preferite, quelle fatte dopo che ci siamo messi insieme.
Una è babbana, scattata da un turista italiano, mentre ci baciamo davanti al Bunkingam apalace.
L'ho portata lì al nostro primo mese insieme, in fondo è la mia regina.
Nell'altra è seduta sulle mie gambe e sorride all'obiettivo, mentre io sono incantato a guardarla, con un sorriso idiota sul volto.
L'ultima, però, è la più bella.
L'ho scattata da solo, mentre stavamo facendo un giro sul London eye.
Infatti, non è venuta bene come le altre, si vedono solo i nostri volti, e un po' del panorama.
Ma siamo bellissimi, con i visi attaccati e abbracciati l'uno all'altro.
Era il giorno in cui le ho detto ti amo per la prima volta e le ho promesso che l'avrei amata per sempre.
Sto facendo tutto proprio per questo, perché la promessa è ancora valida.
Ed io sono stato uno stupido a ferita in quel modo alla festa.
"Abbiamo fatto un bel lavoro" si complimenta Fred, sorridendo e facendomi l'occhiolino.
Ridacchio, anche se ho talmente ansia che non riesco ad essere veramente contento.
Se lei non dovesse perdonarmi?
Magari sono troppo coglione per una ragazza come Dominique Weasley.
"Stai tranquillo, siete fatti l'uno per l'altro, poco importa il rapporto di parentela" mi rassucura mio cugino, non che migliore amico, come sempre mi legge nel pensiero.
"Ti perdonerà" da alcune placche sulla mia schiena e sorride incoraggiante.
Faccio una smorfia, insicuro di quello che ha appena detto.
"Sennò non sarebbe qui fuori" continua, alludendo ai passi che si sentono fuori la porta.
"Ti lascio con la tua bella, non rovinare tutto, mi ringrazierai più tardi" afferra la scopa ed esce dalla finestra, decollano silenziosamente per ritornare a casa.
Anche se io credo che si apposterà in un albero qua vicino per spiarci meglio.
Lei entra lentamente nella stanza, con il passo incerto.
Il mio cuore si blocca, non sento più il respiro.
Quando incrocia il mio sguardo, sgrana gli occhi e rimane immobile di fronte a me.
Le sorrido dolcemente e mi schiarisco la voce.
"Ho deciso di prendere esempio dal Furetto, così anch'io ti ho portata in un posto speciale per noi" affermo, abbassando lo sguardo sul pavimento.
"in modo da farmi scusare" sussurro, giocherellando con un petalo di camelia per paura di guardarla dritto degli occhi.
"ascolta mi dispiace" sentenzio, alzando lo sguardo e trovando quegli abissi azzurri a fissarmi.
"Non basta James, non stavolta" mi interrompe, scuotendo la testa e allungando una mano verso la maniglia.
"Dom..." la fermo, richiamandola.
"È stato uno sbaglio siamo solo cugini." il suo tono è fermo e la sua espressione impenetrabile, ma una lacrima che scorre solitaria sul suo viso la tradisce.
"Sul serio? Vuoi ricominciare tutto da capo?" le chiedo scioccato e agitato, non le capisco proprio le ragazze.
Perché per una buona vota non possono soltanto ascoltare!
"No. Voglio farla finita" dice decisa, ma non guardandondomi.
So che mente, quando lo fa arriccia le labbra.
"Come se già non ci avessimo provato" mi avvicino con cautela di qualche passo, so benissimo che potrebbe scappare via da un momento all'altro.
Lei mi supera e guarda meravigliata le foto che pendono dal soffitto e i petali di Camile.
Spero di aver fatto centro.
La giro verso di me e la prendo per mano, quando mi chiede se ho reso tutto così bello solo per lei le rispondo con un sorriso, asciugandole delle lacrime che scendevano copione sul suo delicato viso.
"Ascoltami ti prego e sta zitta per una buona volta" comincio, mentre i nostri sguardi si incatenano l'uno all'altro.
"Abbiamo provato e riprovato a fare finta di niente ma entrambi abbiamo sofferto. Mentre insieme stiamo bene, mi sbaglio? " le chiedo, indicando le con un veloce gesto della testa le nostre foto.
"No ma..." la interrompo velocemente, prima che dica qualcosa che possa fermare il mio discorso.
"Niente ma Dom, quel venerdì ero arrabbiato, con me stesso, non con te. Anche se non dovevo, ho detto cose che non penso, ma l'ho fatto per paura" le rivelo, intrecciando le sue mani e chiedendomi ancora una volta come faccia ad essere così bella e dolce.
"Paura di cosa? " domanda stranita, avvicinandosi ancora di più a me.
"Di rovinare tutto, di perderti" le rispondo, mentre mi lascio accarezzare una guancia da lei.
Gli ultimi raggi del sole entrano dalla finestra: illumonano il suo viso e fanno risplendere i suoi capelli come se fossero veramente d'oro.
"Sono pronto a tutto per stare con te, non importa se la nostra famiglia sarà contraria" continuo, stringendo le braccia attorno a lei.
"Vuoi dirglielo" mormora, dal suo tono di voce capisco che probabilmente non se lo aspettava.
Sono veramente così orgoglioso e testardo?
Si, effettivamente lo sono.
"Non vorrei, ma non dobbiamo nasconderci per sempre... Possiamo cominciare dagli altri cugini no?" le chiedo, mentre lei mi abbraccia e poggia la sua testa nell'incavo del mio collo.
"Certo!" esclama, ma la sua bocca era troppo vicina al mio orecchio, credo che sono rimasto con un timpano fuori uso.
"Al e Fred lo sanno già" rifletto ad alta voce e sperando che non si arrabbi.
"Anche Alice e Rose" dice, ridacchiando.
Ora capisco perché ultimamente Rose mi fa inciampare e cadere con la faccia a terra 'per sbaglio' molto spesso.
"Ma come lo diciamo agli altri?" mi chiede, troppo seria per i miei gusti.
"Ho un'idea" esclamo immediatamente.
"Ovvero?" mi intima a continuare, alzando le sopracciglia curiosa.
"Possiamo fare una torta con su scritto di guardare il cielo, con i fuochi d'artificio creiamo la scritta ' ci amiamo J&D' e in quell'esatto momento io ti prendo e bacio teatralmente davanti a tutti, mentre Fred libera uno stormo di colombe bianche dietro di noi."
Lei mi guarda scioccata e con la bocca aperta.
"Anch'io ho un'idea, non ascoltarti e parlargliene semplicemente" afferma, dando del ridicolo alla mia idea geniale.
"Un'idea meno entusiasmante ma la prenderò in considerazione" le rispondo.
"James." mi intima, sbattendo un piede per terra e fulminandomi con lo sguardo.
Mi spaventa, quasi quanto mia madre che mi chiama con il secondo nome.
"Va bene ma ammettilo che i fuochi d'artificio erano fantastici" insisto, lei non capisce i miei colpi di genio, ma lo proporró a Fred.
"Come vuoi tu." alza gli occhi al cielo e ridacchia, staccandosi dall'abbraccio per complimentarsi per la grammatica del mio discorso e ringraziandomi di tutto.
Comincia a parlare di quanto siano belle le foto che ho scelto e che con tutti quei fiori odoreró di Camelia per mesi.
"Adesso mi baci?" le chiedo, interrompendola e posizionandomi davanti a lei, avvicinando il mio viso al suo.
"No, sei stupido" risponde con nonchalance, anche se un sorriso fantastico è stampato sul suo volto.
"Ma sono il tuo stupido" ribatto, afferrandola per i fianchi e stringendola a me.
Lei allora ride e annulla la distanza fra di noi.
La bacio finché non mi manca l'aria e ho intenzione di rifarlo per tutta la sera.
Mi è mancata come l'aria, in queste settimane.
Ci siamo sempre stati l'uno per l'altro.
Migliori amici, fratelli, confidenti, con il tempo non abbiamo potuto fare a meno di essere anche fidanzati e amanti.
Quando ci stacchiamo le accarezzo dolcemente il viso e le sposto una ciocca di capelli biondi ricaduta sulla faccia.
I suoi meravigliosi occhi sembrano volermi leggere l'anima, credo che mi stia facendo impazzire questa furia bionda.
"Sto pensando ad un fantastico modo in cui puoi ringraziarmi" le sussurro malizioso all'orecchio.
"Ti regalo una scopa nuova?" chiede guardandomi divertita.
Sorrido e la bacio di nuovo, trascinandola verso i cuscini.
"Ti amo" dico estremamente serio, staccandomi da lei.
"Anche io, idiota!" ride e mi ribacia, facendo perdere altri battiti al mio cuore.
Chissà quando vorrà dire di noi ai nostri cugini.
Spero che anche 'solamente parlando', come vuole lei, non ci saranno reazioni troppo azzardate o arrabbiate.
Spero che ci capiranno e non ci giudicheranno.
Ripensando al modo di dirlo agli altri...
"Sicura che i fuochi d'artificio non vadano bene?"
"È più di un giuramento:
noi contro tutto."
~ Nek ~
Spazio autrice che è in super ritardo:
Scusate scusate scusate il ritardo!
Non pubblico da una settimana perché da venerdì a ieri sono stata fuori con delle amiche per festeggiare l'inizio dell'estate❤️
In compenso tra domani e venerdì un nuovo capitolo pieno di scorose... Come vi aspettate che stia continuando il pomeriggio al mare fra la nostra rossa e il biondo?
Intanto... Ecco un bel capitolo Jaminique!
Vi sta piacendo la loro storia?
Che ne pensate del modo in cui James si è fatto perdonare?
Secondo voi Dominique è scema ad abolire l'idea dei fuochi d'artificio?
Io sono per il team Potter!
Viva i fuochi d'artificio e le cose in grande!
Comunque ho un favore da chiedervi...
Ho cominciato a scrivere una nuova storia, di cui vi parlerò più avanti, e voglio sapere se qualcuno è bravo a realizzare copertine o se conosce qualcuno qui su wattpad che può aiutarmi!
Inoltre, la copertina di questa storia vi piace o la cambiamo?
Grazie in anticipo ❤
Non so più che scrivere, quindi...
A presto amici 🌸
Ele ❤️
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