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•19•Insicura•

Sono già passate tre settimane da quando la scuola è finita e ho detto addio ad Hogwarts, due dal venerdì della odiosa festa, una da quella confusionaria mattina alla tana e dallo strambo pomeriggio passato ad ascoltare e guardare le onde del mare parlando con le ragazze, mentre mi ubriacavo con lo champagne.

È vero, non lo credevo possibile.

Eppure ci siamo ubriacare di brutto, ritornando a casa proprio quando Malfoy stava rientrando dal suo appuntamento con quell'oca.

Purtroppo gliene ho dette di tutti i colori, non sapendomi trattenere.
Gli ho persino detto che mi stava facendo impazzire e che sono gelosa marcia della sua ochetta da compagnia, ma non è vero!

Cioè è vero, ma io dovevo ignorarlo, non dirglielo.

Comunque, lui apparentemente non mi ha nemmeno ascoltato.

Mi ha preso per la vita, caricato in spalla ed io per un ben tre minuti ho avuto la fantastica visione del suo fantastico culetto sodo.

Mi ha messo a letto e dato la buonanotte con un bacio sulla fronte, mentre io blateravo cose sul suo fondoschiena.

Da quella notte, lui cerca sempre un rapporto con me, ma io, come da piano iniziale, lo ignoro.

È un giovedì piuttosto nuvoloso, non vedo mamma da tre giorni perché ultimamente è presa da diversi problemi al ministero, qualcosa riguardante la Confederazione Internazionale dei Maghi che si riunirà fra un paio di mesi a Parigi.

La nostra cenetta di famiglia è stata spostata di nuovo, ora è fissata per il prossimo martedì ed io ho in mente grandi cose per quella sera, devo solo riusce a procurarmi una telecamera.

Sono alla Tana, seduta in cucina a chiacchierare con le ragazze dell'apuntamento di Jenny.

"Non vorrei parlare troppo in fretta" bisbiglia la diretta interessata.

Per ora è molto più felice, tranne quando parla di sua madre.
La sisgora Lewis l'ho vista solo una volta, ma mi è sembrata la persona più buona e generosa del mondo.

Forse è proprio vero che sono sempre le persone migliori ad andarsene così.

Mi dispiace per la mia amica, anche perché la sua mamma è veramente speciale, mentre la mia...

L'ultimo ricordo bello che ho con lei risale a sei anni fa, quando ancora mi coccolava e si comportava come una madre dovrebbe fare: trattare i propri figli semplicemente come se fossero tutto l'oro del mondo, anche non ti somigliano, e  metterli prima del tuo lavoro.

So che fare la madre è una cosa impegnativa e ognuno lo fa a modo suo, ma vorrei soltanto che mi trattasse come fa con Hugo.

Con affetto.

"Ma mi sembra veramente che sia cambiato, insomma ieri mi ha portato in quel posto pieno di bellissime ragazze e lui guardava solo me" esclama entusiasta Jen, credo che fra poco le spuntino gli occhi a cuoricino.

"Vedi Jen? Le mie perle di saggezza funzionano" affermo, prendendo un altro biscotto di nonna Molly, nonostante lo sguardo disgustato di Domi su di me.

Probabilmente è dovuto al fatto che fino a cinque minuti fa la ciotola era piena ed ora sono rimasti solo tre biscotti.

Biscotti che afferro subito, vedendo lo sguardo di sfida che mi lancia Roxanne, la quale contemporaneamente a me si lancia sulla ciotola, ma arriva troppo tardi.

Ho già infilato tutti e tre capolavori culinari di nonna in bocca.

Rox mi fissa imbronciata, con tutta la bocca sporca di bricione e cioccolato.

Sorrido e le indico me stessa, nessuno avrebbe potuto rubare i miei tesorini.

Bhe che dobbiamo fare se le ragazze non li vogliono per 'la linea' ? Lasciarli agli altri?
Che eresia!

"Poi Lorcan che si perde la finale di Quiddich per te è veramente scioccante" dice Alice, agitando una mano.

Il mio ghigno verso mia cugina si allarga, perché la scommessa che abbiamo fatto la scorsa volta su Jen e Lorc l'ho vinta io.

Abbiamo stabilito che la sua settimana terminava lunedì a mezzanotte in punto.
Se invece non succedeva qualcosa di importante entro ieri a mezzanotte, allora avrei perso anch'io e la scommessa si annullava.

Me la sono vista proprio brutta, lo ammetto, ma alla fine ce l'ho fatta.

Ieri Lorcan aveva promesso a Jenny di uscire, non ricordandosi di una finale di quiddich, di cui è fanatico.

Quando ha visto i miei zii e cugini, con la faccia variopinta dai colori delle loro squadre preferite e con magliette e cappelli con motti e simboli di gruppi diversi, appostati davanti alla TV in salotto che trasmetteva la partita sul canale magico, non ha mollato.

Ha continuato ad insistere comunque per uscire con Jenny, nonostante si trattasse di una finale veramente importante e la bionda avesse insistito parecchio affinché rimanesse con gli altri.

Inoltre, sue testuali parole "era una promessa, non infrango le promesse e, soprattutto, non ti deluderò mai.
Inoltre uscire con te è molto più interessante del Quiddich".

Tutti eravamo rimasti scioccati da quelle parole, che accesero in me la speranza sul vincere la famigerata scommessa con mia cugina.

Poi quando sono tornati dalla serata, a mezzanotte meno un quarto Jen, nonostante la grande stanchezza, accettó di rimanere con Lorc a guardare la replica della partita in TV.

Jenny odia il Quiddich, lo trova un gioco stupido.

Tuttavia l'uno ha perso la testa per l'altro e viceversa, sono innamorati persi e Lorcan sta cercando veramente di impegnarsi per lei.

Perciò ieri a mezzanotte meno cinque ho buttato Roxanne fuori dal suo letto, come un sacco di patate, e mi sono fatta dare i soldi che mi spettavano.

Sollevo teatralmente le sopracciglia in segno di vittoria e distolgo lo sguardo da Roxanne, che, arrabbiata, emette uno strano verso animalesco irritato e mi lancia una mela afferrata dal centrotavola.

Non so con quale prontezza, visto che mi sono sempre riputata molto imbranata nonostante la mia bravura a Quiddich, ma afferro la mela e la ripongo a posto facendole una pernacchia.

"A Lys non interessa il Quiddich, preferisce i libri..." la mia attenzione si sposta su Lily.

Con lo sguardo incantato si osserva il bracciale legato sempre al polso, quello che Lys le ha regalato per il primo Natale da fidanzati.

"A volte mi chiedo come io abbia fatto ad innamorarmene, forse perché è così carino quando si concentra sulla lettura e parla da solo alle pagine dei libri senza rendersene conto" continua, scuotendo la testa con un sorriso che mi fa quasi venire il diabete.

Una voce mi fa irrigidire immediatamente sulla sedia e fa andare in tilt il mio cervello, che probabilmente, come nei giorni precedenti, alla fine mi farà fare una gran figura di merda.

"Albus ti ho detto che James si vendicherà alla grande, quindi non parlare troppo in fretta"

Scorpius entra nella stanza e i nostri occhi, come se fossero due calamite, si incontrano immediatamente.

Per pochi secondi rimaniamo a fissarci.

Eppure quei secondi a me sembrano anni e bastano per stravogermi.

Il mio cuore comincia a battere velocemente, iniziando il suo assolo di batteria.

Comincio a non sentire più quello che le ragazze dicono, tutto il resto sparisce.

Siamo solo noi due, lui con i capelli biondi che gli ricadono scombinati sulla fronte, gli addominali si intravedono dalla maglia bianca che porta sopra un paio di pantaloni di tuta.

I suoi occhi sono fantastici, di un verde pieno di sfumature.

Il momento magico e di cretinaggine assoluta termina nell'attimo in cui Dominique mi molla una gomitata sulle costole e mi rendo conto che per poco non sbavavo.

Lo stavo fissando con la bocca aperta.
Vi prego fate comparire una voragine sotto di me.

Distolgo immediatamente lo sguardo da lui, ma la tachicardia non sembra voler diminuire, anzi aumenta quando la sua voce giunge alle mie orecchie.

"Ciao Ragazze" dice.

Ma porco Merlino, come fanno due misere e insignificanti parole a farmi venire queste crisi?
Perché il biondo mi scatena tutto questo?

Sento i suoi occhi continuare a guardarmi insistenti e mi trattengo per non ricambiare lo sguardo e finire per saltargli addosso come una quattordicenne in crisi ormonale.

"Scorpius ha ragione, cugino, Fred mi ha detto che lui e Jam ne stanno organizzando una tosta" esclama Dominique ridacchiando verso Albus, che saluta la fidanzata e alterna il suo sguardo dispiaciuto fra me e il suo migliore amico.

Che diavolo vuole?
Ma soprattutto che cosa sa?
Devo respirare. Mi sto agitando e nella mia testa stanno ricominciando ad emergere pensieri che mai più avrei voluto elaborare.

Certo, magari se ne fossero mai andati.

"Così impari a fare il bambino di cinque anni" Ali mette il broncio e rimprovera mio cugino.

"Alice ha ragione, amico" Lorcan varca la porta di casa con accanto suo fratello e si siede accanto a Jenny, la quale arrossisce visibilmente appena lui le circonda con un braccio le spalle stampandole un bacio a fior di labbra.

Devo ammetterlo, io sono proprio l'incarnazione di cupido.

E sono anche molto invidiosa di come stanno bene insieme, anche io vorrei comportarmi così con il biondo.

Non sono mai stata il tipo di ragazza che sbava dietro ad un ragazzo o che sogna il romanticismo.

Ma anche io vorrei essere speciale per qualcuno a tal punto da fargli fare pazzie.

E Scorpius...

Lui è l'unico che ha sempre creduto in me, non mi ha mai lasciata sola, nel bene e nel male.

Per male intendo in particolar modo le tante punizioni che la Mcgranitt ci ha assegnato per le mie crisi di rabbia contro certi idioti che prendevano in giro ragazzi più timidi e indefesi o qualche mio cugino.

"Ciao bellezza" dice Lys rivolto a Lily, dopo avermi rivolto un'occhiataccia.

Andiamo, non può essere che ho stampato sul viso quanto io sia confusa e con la voglia di vivere di Zia Audrey quando si ritrova senza gossip fastidiosi da raccontare a qualcuno.

La mano calda di Scorpius si poggia sul mio braccio e a questo tocco sento così caldo che credo mi servirà un estintore.

Mi giro verso di lui, che mi guarda, supplicante di non scappare ancora.
So che soffre, lo leggo nei suoi abissi verdi.

Anche io soffro a non poter stare più con lui, non poter più scherzare insieme, prenderci in giro, fare cretinaggini e poi uscirne insieme.

Mi manca litigare con lui, perché Scorpius è il solo a tenermi testa e ciò mi fa uscire di testa.

Soffro perché da quando ho memoria lui c'è sempre stato, nella mia routine quotidiana.

E se di solito a molti la quotidianità poi annoia, io, invece, con lui non mi sono mai annoiata.

Ogni volta che lo vedo vorrei saltargli addosso e so che lui vuole parlare di tutto, ma io non ce la faccio.
Tuttavia scappare si sta rivelando più doloroso del previsto.

Vorrei ritornare a prima del bacio in piscina, prima che cominciasse tutto questo vortice di emozioni.

Eppure nel profondo so che, fra flert e momenti dolci, non siamo mai stati solo migliori amici.

"Rose possiamo..." cerca di parlare, ma lo interrompo subito.

Mi alzo di scatto dalla sedia, allontanandomi da lui e dal suo stramaledetto e buonissimo profumo.

"Devo prendere un po' d'aria, qua non si respira" esclamo, con un tono di voce decisamente più alto del previsto.

Non che prima nessuno dei presenti ci stesse osservando, tutti erano già voltati verso di noi senza fiatare.

Mentre sto per scappare per l'ennesima volta dalla porta che dà sul cortile, una mano mi afferra il polso, fermandomi.

Ma non è la mano che mi aspettavo di sentire, quando mi giro Scorpius è ancora fermo immobile che mi fissa.

Colui che mi ha fermato e rovinato la mia fuga tattica è Lysander, che mi fissa accennando un sorriso.

"Vengo con te, ti andrebbe una passeggiata?" chiede, non potrei essere più contenta di accettare.

Tutto, pur di uscire da questa stanza, dove, se non esco immediatamente, soffocheró.

Perciò annuisco vorticosamente e varco la porta seguita da Lis.
Quando la porta si chiude alle nostre spalle tiro un sospiro di sollievo anche se so che continuare a scappare non risolverà nulla.

O prima o poi dovrò parlare con Scorpius, chiarire e, soprattutto, dirgli cosa provo.

Dirgli che lui scatena in me la tempesta più bella e pericolosa mai vista.

Stiamo risalendo la collina e cerco di evitare di passare per l'albero mio e di Malfoy, quello in cui quando eravamo piccolini abbiamo inciso le nostre iniziali.

Lys si siede sotto l'ombra di un sempreverde e io lo imito, anche se con un eleganza degna di Roxanne.

"Che ti prende, Rose?"  incatena il suo sguardo al mio e va dritto al punto.

Come sempre.
Io e Lys siamo sempre stati amici, è stato un legame scattato da subito.

Io sgridavo e rovinavo i disegni dei bulli che, all'asilo babbano dove mamma e zia Luna ci mandarono, lo tormentavano perché sapeva già leggere e scrivere o perché faceva levitare le foglie e indossava degli occhiali enormi e buffussimi per il suo visino.

Lui invece mi portava di nascosto la torta che Astoria e mamma preparavano, quando i miei genitori mi mettevano in castigo perché avevo dato della stupida creatina alla maestra che criticava i miei orribili capelli.
Solo io posso dire che fanno schifo.

Comunque è sempre stato un vero amico.
Non come Scorpius, giuro che non ho mai nemmeno pensato di baciare Lys.
Il solo pensiero mi fa schifo.

Mentre Scorpius...
Bhe in realtà nei miei pensieri baciarci è la cosa più innocente che facciamo.
È diverso.

Con Lys scherzo, mi diverto, gli racconto segreti, ma non quelli troppo imbarazzanti... per quelli ci sono le ragazze.

Semplicemente ci vogliamo bene e teniamo l'uno all'altro.

Ma con Malfoy... È molto più di questo.

Con Lysander sto bene, ma il biondo mi fa sentire speciale ogni volta, mi fa toccare il cielo con un dito, seriamente.

La tachicardia sale alle stelle quando i nostri sguardi si incrociamo.

Lui è bellissimo e mi tiene perennemente testa.
È sempre pronto a sfidarmi, e per me, che voglio sempre avere l'ultima parola, è difficile non stare al gioco.
Questa cosa mi fa impazzire.

"Niente Lys, solo... è un periodo di merda" sbuffo, cominciando ad arrotolare stressata una ciocca di capelli con il dito, mentre fisso la distesa di colline verdi davanti a noi.

"Inizio a pensare che mi definivi tuo amico solo ad Hogwarts perché dicevo che tu copiavi i compiti da me, solo per non risultare una secchiona" scherza, stringendomi con un braccio le spalle e tirandomi a lui.

"Stupido" borbotto, scoppiando a ridere dopo aver visto la sua finta faccia offesa.

"Che poi era proprio il contrario, ti ricordi quella volta che non avevo fatto il tema di erbologia e tu me lo hai fatto copiare?" mi liscia i capelli con una mano, già mi sento molto più rilassata.

"Sarebbe stato meglio cambiare qualche parola, forse" rispondo, alzando gli occhi al cielo e ricordando quel fatidico giorno.

"Non ho mai capito perché tu ti sia presa la colpa quando la prof ci ha beccati, in fondo quella brava eri tu" mi fissa e scuote la testa, con l'ombra di un sorriso in volto.

"Tu eri il corvonero io la grifona, cosa credi che la gente avrebbe pensato" ribatto, agitando una mano per cercare di liquidare il discorso, ma fallendo miseramente.

"Non ti è mai interessato del parere della gente, leone" questo stupido sopranome non mi è mai piaciuto, eppure lui dice che quando mi arrabbio divento come un leone e che i miei capelli somigliano veramente alla criniera del re della giungla per eccellenza.

"Vero, solo avevo bisogno di ribellarmi a mia madre e l'unico modo per farmi notare da lei era non essere come mi voleva, ovvero una sua copia, ed essere totalmente il contrario " dico annoiata.

"O prima o poi dovrai dimostrare al mondo quanto tu sia intelligente" esagerato e ruffiano, non mi importa dimostrarlo agli altri.

"Ho avuto quasi il massimo a tutti gli esami, non sono riuscita in cura delle creature magiche perché ho urlato a quell'asticello che lo avrei spezzato in due se non fosse salito sulla mia spalla" lui scoppia a ridere e io lo sgrido dicendogli che quell'asticello era un gran bastardo.

"Comunque sia mia madre crede che io abbia copiato, anche se io le ho detto il contrario" sospiro, ma non faccio scomparire comunque il sorriso dal viso.

"È un po' triste, e poi sei stata crudele e violenta con quella povera creatura" contrabatte, con una smorfia nel viso.

"Si lo so" annuisco e ghigno.
Alla fine l'asticello è salito sulla mia spalla, anche se terrorizzato.

"Asticelli a parte, che ti prende? Non sorridi più, sembri assente e nemmeno parli con Scorpius" esclama, squadrandandomi serio.

Lo sapevo che doveva arrivare a questo punto.

"Perché deve c'entrare sempre lui" sbuffo, separandomi dall'abbraccio e mettendo il broncio, consapevole di avere l'atteggiamento di una bambina di due anni.

"Siete sempre stati insieme, insomma non esiste né Scorpius senza Rose né  Rose senza Scorpius" afferma ovvio, sollevando le sopracciglia per la mia reazione poco calma.

"Io sono autonoma"
Dovrebbe essere una delle poche certezze della mia vita, ma per ora non ci credo più nemmeno io.

"Sicuramente, ma per questo credi di non avere sentimenti?" domanda.

Mi prende una mano e sorride incoraggiandomi. Prendo un bel respiro e comincio il mio monologo, tirando fuori tutto quello che ultimamente mi sono tenuta dentro.

"È tutto così difficile Lys! Da quel bacio in piscina... cazzo, credo di non essere mai starà più confusa!
Ma allo stesso tempo è come se mi fossi risvegliata e resa conto di qualcosa che ci è sempre stato" poggio la testa sulla sua spalla e lascio che lui mi accarezzi la schiena.

"Lui ti piace" continua per me.

"Molto e in senso romantico, forse da... Non so da quando. Probabilmente da sempre" dico, più a me stessa che a lui.

"Certo che ti piace da sempre! Voi ve ne siete resi conto ora, ma vi proteggete e guardate così a vicenda da tutta la vita, la gente intorno a voi, tipo io e le tue cugine, ce ne siamo accorti" ora somiglia a me che sclero sulla Derugo, una psicopatica.

A proposito, devo ricordarmi di informarmi per gli incontri del fanclub.

Tuttavia non è da Lysander fare supposizioni strane, anche se ho appena appena ammesso che mi piace Scorp, ma sclerare così...

"Hai parlato con Lily" mi porto una mano alla testa, dovevo arrivarci subito.

"Si, sai che lei non si sa contenere, ma lo capivo guardandoti che le rotelle del tuo cervello ultimamente non si fermano un attimo" si giustifica, facendomi segno di continuare a parlare.

"Lui mi fa sentire bene, c'è sempre stato, ma non voglio rischiare... "

"Da quando rose Weasley non rischiare? " mi interrompe.

"Da quando la sua vita è crollata sotto il suo naso. Non posso negarlo Thomas mi ha fatto soffrire, mi fa sentire una nullità e una tale scema ciò che è successo! " ormai il mio tono di voce è talmente alto e stridulo che potrei dire di stare urlando.

"Rose" mi ammonisce, so che non dovrei sentirmi così per come lui mi ha trattata, me lo dicono sempre, ma come pensano che io debba reagire?
Dovrei fare finta di niente?
Nossignore. È più forte di me.

"Lo so Lys ma io con quell'uomo, che per quanto ne so non conosco, ci andavo a letto!" continuo.

"Bastardo..." serra i pugni e li stringe forte, non è da lui arrabbiarsi così.

Quindi decido di calmarmi e mantenere la tranquillità.
Ispiro. Espiro.

Dovrei cominciare a prendere lezioni di yoga.

O forse iscrivermi in una palestra di boxe in modo da tirare un bel pugno su qualche sacco e prendere sicurezza in me stessa.

Ho appena avuto un'idea brillante!

"Per questo non esci più?" chiede esitante dopo poco.

"Principalmente, è vero che non mi è mai interessato di ciò che la gente pensa di me, ma se mi vedo uno schifo io... Insomma non voglio farmi vedere così, tutti parlerebbero male e mia madre mi odierebbe ancora di più" rispondo tutto d'un fiato, con tono decisamente troppo calmo per essere realmente calma.

"Tua madre non ti odia, idiota" ribatte, ma decido di ignorarlo sia perché sono fermamente convinta del contrario sia perché non mi piace toccare l'argomento.

"Gli unici momenti in cui mi sento veramente bene nonostante questo casino e tutti i miei difetti sono quelli con Scorpius " gli rivelo, senza guardarlo, trovando improvvisamente interessanti le mie scarpe.

"Wao"
"Cosa?"

"Ti piace, veramente tanto" canticchia, contento.

Vorrei essere anche io contenta di essermi legata in questo modo ad una persona, ma non è uno qualunque.
È Scorpius.
Il migliore amico.
Che non è solo un migliore amico.
Troppo stress.

"Lui... È speciale, ma non voglio rovinare la nostra amicizia e..." mi interrompo.

"E..." mi intima a continuare, confuso.

In fondo è Lysander, se non lo dico a lui, a chi?

"Dopo quello che è successo con Thomas non so se fidarmi o meno, ho paura. Per la prima volta nella mia vita non sono pronta a rischiare, questa volta sono caduta da un punto troppo alto, la ferita è grande Lys." alzo lo sguardo e incontro subito il suo sorriso.

"Ma tu sei tu Rosie, puoi farcela e poi...
Ritorna quella solare perennemente pronta ad uscire e far baccano, quella con cui non si ci annoia mai, mi manca il tuo sorriso, manca a tutti da ormai più di una settimana" mi supplica, continuando a sorridere dolcemente.

Ringrazio Merlino che sia mio amico, ma io non so proprio come scordarmi di quello successo.
"Lys..."

"E poi dici di non sapere se puoi fidarti di Scorpius. Diamine lui ci è sempre stato per te, anche quando tutti noi ti avevamo mandato a fanculo perché avevi il ciclo e schiantavi chiunque, lui era lì a prepararti la cioccolata calda. Mi sbaglio?" continua, agitandosi e cominciando a gesticolare.

Poi la bipolare sono io...
"No ma... "

"Un cazzo. Ma un cazzo Rosie, di lui puoi fidarti, non vedi tutto quello che fa per te?" sgrano gli occhi, nessuno si è mai dedicato a me come ha sempre fatto Scorpius.

"La scorsa settimana è uscito con quella" ribatto, cercando di evidenziare il fatto che Malfoy non provi niente per la sottoscritta.

"Andiamo aggiornati! L'ha mollata dopo un paio d'ore. " Lys agita il palmo della mano avanti e indietro per liquidare il mio discorso.

"Non voglio buttarmi da una scogliera senza sapere se gli piaccio o no, siamo sempre stati solo amici " mormoro, puntando i miei occhi sui suoi.

"O forse siete sempre stati destinati ad altro" continua alzando le spalle con nonchalance.

"Non credo nel destino" continuo, speranzosa che la conversazione possa finire così.
Ma naturalmente non può.

"Nemmeno io, ma credo nell'amore che lega due persone ancor prima che se ne arcorganno" contrabbatte, con un sorriso che va da un orecchio all'altro.

"Io non lo amo!" quasi urlo.
Anzi senza il quasi.

"A detta di Lily si, e vedendo lo sguardo che hai quando parli di lui, anche secondo me " mi guarda male, come per rimproverarmi.

Perfetto ora fa la parte della mamma saggia.

"È già tanto se decido di dirgli quello che mi sta succedendo" ammetto.

"Comunque se ti fa sentire più sicura... Ho sentito Scorpius parlare con Lorc e Albus, non ti dito quello che ho sentito, maniaca." dice riferendosi al mio ghigno e agli occhi sgranati.
Era solo curiosità.

"Ma forse ti ci vuole una spintarella. Non sei l'unica ad essere incredibilmente confusa" continua, con il tono di qualcuno che ti suggerisce di nascosto mentre giochi a nomi, cose e città con i tuoi nonni.

"Ora lo sono di più" non smetto di fissarlo accigliata e lui sbuffa.

"Anche Scorpius prova qualcosa per te" mi urla, borbottando irritato qualcosa riguardo il mio discutibile senso intuitivo.

"Non mi ha mai detto nulla"
"Non lo lasci parlare"

"Giusto" annuisco e capisco di non avere più scuse per rimandare la realtà.

Tra di noi cala un silenzio per niente imbarazzante, entrambi con l'attenzione rivolta al sole che inizia a calare e i colori del cielo si riempiono di varie sfumature diverse.

"Dovresti farlo sai?" domanda Lys dopo qualche minuto.

Gli rivolgo uno sguardo interrogativo, nonostante io sappia perfettamente che vuole dire.

"Parlargli, intendo" continua.

"Non credo di averne il coraggio" scuoto la testa e lo fisso mordicchiandomi il labbro.

"Sei una grifona" sorride.

"Si, ma lui è tutto per me, non voglio mandare a buttane anche questo rapporto, nella mia vita qualsiasi cosa mi sembra stia cadendo a pezzi, dopo Thomas. Non vorrei avere più problemi ma... " ancora una volta, lui mi precede.

"Scorp è sempre nella tua testa " dice.

"Esatto" annuisco

"Però io so, so di voler o fare. È come se dentro di me ci fosse una voce che me lo urla a squarcia gola." sussurro, abbastanza forte da farlo sentire anche a lui.

"Cosa? " chiede, anche se io so che lui sa perfettamente cosa voglio dire, solo vuole che io lo ammetta ad alta voce.

Subdolo bastardo.

"Di provare, di tentare di essere felice perché io ho sempre fatto così... di non abbattermi e prendere ciò che voglio" sospiro, osservando Lysander che si alza di slancio e mi porge una mano per aiutarmi a fare la stessa cosa.

L'afferro e mi tiro su, con una grazia degna di una lavatrice.

"Ma non lo fai perché... " mi prende per mano e comincia ad incamminarsi di nuovo verso casa, da dove proviene già un'ottimo profumino di pollo.

"Sempra da pazzi farlo. " mi giustifico,  alzando le spalle e portandomi agitata i capelli all'indietro.

"Tu sei sempre stata pazza!" grida a due centimetri dal mio povero orecchio.

È vero, ma non ce la posso fare a confessare tutto al biondo di punto in bianco.

"Forse è meglio lasciare le cose così per come stanno!" dico convinta e ricominciando a camminare spedita.

"Quindi ignorarlo a vita o fare finta di niente" urla Lys, dietro di me, afferandomi un polso per fermarmi, così da farsi ascoltare.

"Non importa se pensi che sia da pazzi o forse lo è davvero, rischia, buttati dalla scogliera, perché tanto se non lo fai impazzirai comunque. Non ci parli da una settimana e sembri isterica " sbuffa e continua a gesticolare, facendomi a venire il mal di testa, quelle mani si muovono troppo velocemente.

"Hai ragione" annuisco e lui si ferma di colpo e mi guarda scettico.

"Allelluia" canticchiare come se facesse parte del coro di una chiesa, dopo aver ringraziato Merlino e Morgana per avermi dato la possibilità di apprendere la cosa giusta una volta ogni tanto.

"Dovrei darvi ragione più spesso" rifletto.

"Decisamente" concorda.

"Che intendi fare ora" domanda, quando ormai siamo a pochi metri dalla porta su casa.

"Aspettare" rispondo guardandolo incerta.

" Cosa? Che un uccello ti cachi addosso o che Scorpius si arreda? " richiede sarcastico.

"Aspetterò il momento giusto per parlargli "dico seria.

"Sappiamo entrambi che non lo farai "
Continua dopo qualche secondo.

"Già " annuisce ed entriamo di nuovo a casa, cercando gli altri.

Ma io non smetto di pensare alle sue parole.

Chissà se veramente Scorpius è interessato a me.
È vero, dovremmo parlare.

Ma non glieli chiederò io,

Nel profondo, spero che lo faccia lui.
Ma giuro non lo ostacoleró più.

Mi butterò, ci proverò.
Perché ancora una volta, quando mi seggo a tavola, dall'altra parte del tavolo incontro i suoi occhi calameontici.

E il mio cuore ricomincia a battere forte, come l'assolo di batteria di quella canzone preferita che con una sola nota ti riempie di tanti sentimenti quante sono le stelle.

Non importa

Se è da pazzi

Tu fallo e basta ,

Perché tanto

Se non lo fai

Impazzirai uguale.

- Gio Evan -

Spazio autrice che ha voglia di mango:

Dovevo ricomparire esattamente due giorni fa, ma per abituarsi a questo clima di vacanza ci vuole tempo eh!

Comunque per farmi perdonare, ben 5000 parole che gridano scorose.

Voglio sapere i dettagli del fanclub derugo, tenetemi aggiornata!

Per chi vuole fare parte del team padellate, commenti qui sotto... 😂❤️

Bene bene, cerchiamo di fare un riassunto...
Rose ubriaca di champagne grida la verità a Scorpius, ma era sbronza quindi non vale, e osserva il suo culetto sodo per tre minuti (anche noi vogliamo vederlo il suo fondoschiena Rose!).
Lorcan e Jenny sono contenti, Rose vince la scommessa, Roxanne le lancia una mela e mentre Rose ignora per la centesima volta Scorpius, Lysander spunta a random (come un fungo) e riempie Rose con le sue perle di saggezza.
Ma scopriamo che sotto tutto c'è Lily... Chissà cosa starà organizzando la piccola Potter e con la sua congrega!

Secondo voi, dopo tutti questi consigli, Rose capirà che deve andare avanti?

Che ne pensate del personaggio di Lysander?

Anche voi avete un amico come lui?

Conosciamo anche nuove sfumature del personaggio di Rose... Vi piace?

Ma in tutto questo, secondo voi, che pensa il nostro Biondo preferito?

Se vi è piaciuto il capitolo lasciate in commy e una stellina ✨

Beh vi ho dato molta roba su cui riflettere, a presto fiorellini 🌸

Ele ❤️

Ps: stavolta sarò puntuale... Chissà magari comincerò a pubblicare veramente un giorno si e uno no!

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