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•14• Stupida e Ingenua•


Credo che questa situazione sia abbastanza ridicola, per una come me.

Una che è sempre stata abituata a vivere non programmando nulla, filarsela da ogni guaio, non prendersi le proprie responsabilità.

Ora, invece, so che proprio il mio non dar conto alle cose, vivere senza accorgermi di nulla , mi abbia portato al punto di pensare di amare un ragazzo che, inoltre, non ha fatto altro che mentire e usarmi.

È il momento: devo lasciarlo e fargliela pagare del fatto che ora io mi senta come una pezza strizzata, piena di emozioni totalmente negative e confusionarie.

Delusa perché pensavo di potermi fidare, anche se non lo amavo, tenevo molto a lui ed io ho sempre avuto uno scudo d'acciaio intorno a me, mi sono sempre fidata di pochi e dopo secoli.

Arrabbiata, ovviamente con lui, ma anche con me stessa per essermi sentita in colpa a lasciarlo, qualche giorno fa, e per essere stata così stupida.

Stupida.
Mi sento così stupida e ingenua.
Io già avevo una bassa autostima, ora è finita sotto zero.

Perché non riesco a non dare tutta la colpa a me stessa.
Di quello che provo per Scorp.
Per mia madre che mi ricorda continuamente quanto io non somigli a lei.

Per tutto questo.
Ma adesso, mi sto rendendo conto che non voglio vivere così.

Voglio guardarmi allo specchio e sentirmi bene, piacermi.

Voglio che la mia vita non sia una farsa, voglio viverla veramente, sentirmi viva.

Forse, però questo è un lusso che non posso permettermi e sono condannata dell'infelicità.

Apro lentamente la porta sospirando e liberandomi da tutti questi pensieri.

Penso che lasciarlo sia la cosa giusta, ma so che non mi farà stare meglio.

"Buongiorno Amore!" Sorride dandomi un bacio a stampo.

Per poco non vomito, questo ragazzo mi ha ingannato per anni e io come una sciocca a stargli dietro.

Come ho fatto a non accorgermi mai del suo sorriso tirato e totalmente falso?

Si volta verso i miei genitori e saluta educatamente.

"Come mai non ti ho vista più ieri?" Domanda piano, con voce seccata e mettendo una mano sulla mia spalla, cercando di fare un segno affettuoso davanti ai miei, ovviamente.

Ed eccolo, nella sua naturale noiosità.

"Ero con Scorpius" dico, facendo un passo indietro e spostando violentemente la sua mano dalla mia spalla.

Lui alza un sopracciglio e mi guarda interrogativo.

"Ma sono sicura che non ti sono mancata mentre ti ubriacavi e vantavi con i tuoi amichetti del cuore che somigliano più a degli stupidi scimmioni... dico bene?"

Nel suoi occhi si fa largo un lampo di comprensione e subito si avvicina verso di me e cerca di prendermi una mano.
"Cosa stai dicendo, io non..."

Faccio una risatina isterica, comincio a sentire il sangue ribollire nelle vene.

Magari mando a quel paese la non violenza e lo prendo a calci in culo.

"Non ci provare nemmeno, ho sentito benissimo, niente cazzate" sibilo, assottigliando gli occhi.

Se gli sguardi potessero uccidere...
lui sarebbe cenere.

Credo di non aver mai odiato una persona, tranne

Ma oltre lei, l'odio non ha mai fatto parte dei miei principi.
Eppure sento di odiarlo, con tutta me stessa.

Ha rubato anni della mia vita, rendendoli una bugia.

Ecco cosa penso.

Di aver vissuto una bugia per due anni e, se non mi fossi trovata nel posto giusto al momento giusto, avrebbe continuato per tutta la vita.

"Posso spiegarti..." prova a dire, risultando un completo idiota.

Un idiota fortunato.
Non posso picchiarlo perché ci sono testimoni.

Sono sicura che Albus mi aiuterebbe, Hugo riderebbe e Lily filmerebbe tutto con la sua telecamera babbana.

Ma c'è anche mia madre, oltre a degli sconosciuti impiccioni.
Perciò meglio evitare.

"Non ce n'è bisogno, ho capito tutto da sola" dico, guardandolo altezzosa mentre cerca di inventare qualcosa di sensato fra un balbetto e l'altro.

"Parliamone e..." riprova.

"Passo. La tua voce acuta mi ricorda quella di zia Muriel" sento tutta la rabbia e la voglia di sbattergli ripetutamente una padella sul cranio, che Rapunzel può buttarsi dalla torre, farsi largo dentro me e minacciare di uscire.

Ma la vendetta è un piatto che va servito freddo, no?

"Possiamo riprovarci e io..." ritenta, sorridendomi e passandosi una mano fra i capelli, sfoderando uno sguardo da cane bastonato.

Infatti fra poco lo prendo a bastonate io, sul serio.

"Alt. Mi fai così cretina da fidarmi ancora di te?" Ghigno, sotto il suo sguardo stupito e preso totamente alla sprovvista.

Poverino, chissà se ora si chiuderà in bagno a piangere.

"Tecnicamente non hai sospettato nulla per due anni quindi..." il suo sguardo cambia completamente, assumendo quello di un sapientone offeso.

Le sopracciglia sollevate, gli occhi spalancati di chi la sa lunga, le braccia incrociate al petto e le labbra serrate in una linea sottile.

Ha capito che era ora di finire la sua scenata, finalmente.

"Ma come ho fatto a non accorgermi di quanto tu fossi odioso?" Sussurro fra me e me, sbattendomi una mano in faccia.

"Sei sempre stata presa dalle cavolate che le tue amiche ti raccontavano sull'amore" risponde, tranquillamente, appoggiandosi al muro e alzando le spalle.

"Comunque sia, ora non farai una bella fine" lo minaccio, mostrandogli il fascicoletto che hanno preparato i ragazzi.

Lui lo sfoglia con nonchalance, inizialmente sorpreso, ma non ottenengo il risultato sperato.

Non supplica e non cerca di trovare un patto con me.

Si, mi vedo decisamente troppe serie tv.
No, non intendo smettere.

Pensa sul serio che io stia scherzando o è estremamente convinto della mia stupidaggine?

"Ascolta in questi anni ti ho studiato, Rose. " comincia e io decido di ascoltarlo.

Niente può cambiare il mio modo di vedere i fatti.
Inoltre sul fatto che lui sia uno stronzo non c'è dubbio.

"Ti conosco bene, meglio di chiunque, anche se ti senti usata, possiamo ricominciare e continuare a raccontare la favola del vero amore a tutti, così tua madre sarà fiera di te e mio padre fiero di me" sorride beffardo.

Pensa sul serio di potermi ingannare.

Facendo come dice lui, non sembrerei una stupida e triste ragazzina davanti a mia madre e le mie amiche non passerebbero tutti i giorni a cercare di consolarmi e trovarmi un ragazzo.

Ma io non sarei felice, per niente.
Sarebbe come firmare un patto con il diavolo.

Non so come il mio pensiero vola a Scorpius, di nuovo.

Ignoro il perchè, ma il mio futuro lo vedo con lui al mio fianco, continuando a prenderci in giro e a giocare come dei bambini di 12 anni.

Il mio futuro felice, almeno.

Continuando con questa menzogna, non sarò mai felice.

Quindi scelgo la mia felicità.
Scelgo me stessa.

"Ascoltami bene bastardo" mi avvicino a lui, facendo aderire i nostri corpi e prendendolo dal colletto.

"So tutto della tua vita, ora.
Quindi starai al mio gioco, sosterrai la mia storia quando fra pochi minuti la racconterò ai giornalisti. " continuo, sbattendolo al muro, al diavolo i testimoni.

"Ti sto dando la possibilità di rifarti una vita, ritornare in America e avere le palle di affrontare tuo padre. Potrai innamorarti, fare il lavoro dei tuoi sogni e vivere una vita vera.
Perchè voglio sentirmi superiore a te, ma sappi che non dirò cose belle, sono pur sempre incazzata"

Concludo scandendo ogni parola, con lo sguardo fisso sul suo e talmente vicini da sentire il suo fiato affannato sul mio collo.

Bene, ora magari mi teme un pò di più.

"Ti aspetti che ti ringrazi?" Chiede, quando mi allontano da lui, con sguardo leggermente scandalizzato.

Le tue minacce funzionano, allora.

"No mi aspetto che tu sparisca dalla mia vista quando te lo dirò io, perchè mi fai venire sul serio la nausea."

Gli rivolgo un ultimo sguardo acido e mi volto verso mia madre che fa segno di andare a sederci vicino a loro.

"Pronto? Scorpius voleva i Pop corn, se ti vanno chiedili a lui.
Preparati perchè sarà un gran bel spettacolo!" Ghigno e mi avvicino al divano, sfoderando un fantastico sorriso e guardando Albus con complicità.

Sta arrivando la festa.

***

"Bene, credo che con le domande sul bilancio delle spese per l'istruzione abbiamo finito, signora Weasley." Esclama contento un giornalista, prendendo volentieri il millesimo biscotto dalla teglia porsa da nonna Molly.

"Siete proprio un bel nucleo familiare, grazie per le cose raccontare oggi, solo qualche altra domanda ai ragazzi" Dice un altro giornalista più giovane, sulla trentina, con un po' di barba e gli occhi neri come la pece.

"Lily, Hugo vi sentite pronti per affrontare i M. A. G. O. ?" Chiede la giornalista seduta accanto ad entrambi, sembra senz'altro la più capace e fa domande inteliggenti.

Ha i capelli retti e corti biondo rame, gli occhi marroni chiari e un sorriso smagliante.
Mi sta simpatica.

"Sicuramente carichi per goderci al massimo l'ultimo anno ad Hogwarts, ma il sesto è appena finito, non abbiamo avuto tempo di pensarci, perciò non ho molto da dire" risponde Lily, per entrambi.

Hugo era talmente annoiato che sognava ad occhi aperti, probabilmente non aveva neanche capito la domanda.

"James, come vanno gli affari con l'azienda tua e di tuo cugino Fred? So che suo padre ne è il fondatore, ma i tiri vispi Weasley continueranno a crescere anche quando lui si ritirerà?" Chiede, rivolgendosi a mio cugino, che oggi sembra piuttosto in uno stato di trance.

Quando ha finito di fare il 'discorsetto' a Lily è salito in camera ed è risceso molto dopo con Fred accanto.

Vorrei tanto parlargli, perchè non vedo più la stessa spensieratezza nei suoi occhi, non so se abbia a che fare con Dom, ma non è da James.

Non il James che ha il sorriso dalla mattina alla sera,
sempre pronto per uno scherzo e per rompere le palle, non lo stesso che, anche se non sembra, è sempre pronto a darti consigli e ad abbracciarti.

O a rompere un braccio a chi ti ferisce.

"Sicuramente, Jen.
Posso chiamarti Jen, vero?" Dice.

Probabilmente è sempre da lui provarci con tutte, qualcosa che ha a che fare con il suo strano concetto di virilità, secondo Fred.

Dopo che la giornalista annuisce e arrossire lievemente, mio cugino riprende con il suo illuminante discorso.

"Bene.
I Tiri Vispi Weasley sono di tutta la famiglia, fondati da zio George e zio Fred verranno per sempre ereditati ai malandrini più dotati di casa Weasley.
Comunque va tutto alla grande, le invenzioni in laboratorio continuano e pensiamo di aprire nuove sedi. " conclude, sorridendo e facendo un occhiolino a Fred che scuote la testa divertito dall'altra parte della stanza.

Sono sempre stati così complici,
sin da piccoli.

"Bene e ora passiamo alla vita sentimentale! Albus, come procede la relazione con Alice?" Chiede l'uomo sulla trentina.

"Meravigliosamente" risponde alzando le mani al cielo.

La Giornalista sorride e borbotta qualcosa sulla simpatia dei Potter.

Anche se personalmente li definirei più che altro grandissimi ruffiani.

"Hugo?" Domanda la bionda, appena finisce di appuntare con la bacchetta le ultime risposte.

Mio fratello la guarda con un sopracciglio alzato, si gira verso di me e nel nostro modo capisco che ha molta paura di quello che potrebbe uscire dalla sua bocca.

Spero soltanto che non faccia coming out adesso.
Perchè anche io, non molto intuitiva, capisco che è il momento meno adatto.

"Ammetto che c'è una persona molto importante nella mia vita" dice, prendendo un gran respiro e facendo cura ad evitare gli sguardi sorpresi dei nostri genitori, di non ascoltare le risatine di Lily ed Albus o le battutine di James, non offensive ovviamente, solo cose come"già è molto femminile"
oppure " ha una lunga e fluente chioma di capelli biondi".

La voce di Hug si blocca e ad un tratto sorride da ebete, seguo il suo sguardo e capisco il perchè.
La sua principessa, o forse meglio dire cavaliere, che se la ride guardandolo affacciato dalle scale.

"A cui devo molto e che amo, mi ha fatto capire chi sono veramente" dice mio fratello sognante, con gli occhi azzurri fissi sul sorriso innamorato del fidanzato.

Sono due ebeti.

" ma preferisco non dire nomi"conclude.

Sono due ebeti così carini.

Credo proprio che crererò un fan club sulla Derugo, avrei molti seguaci, no?

"Interessante, chissà chi sarà la ragazza fortunata..." borbotta la giornalista.

Borbottio che si sente in tutta la stanza.

Che fa diventare rosso come un peperone Hugo.

Che fa scoppiare dalle risate James, mentre Albus fa un occhiolino a Derek, il quale, sentendo il famigerato borbottio, comincia a tossire e inciampa sui suoi stessi piedi, cadendo giù dalle scale e guadagnandosi l'attenzione di tutti noi.

Io sbuffo e mi sbatto una mano in testa, in segno di disapprovazione, afflitta e stanca di essere circondata da bambini di due anni.

Senti chi parla.

Taci.

Papà chiede ad Albus se tutti i Serpeverde siano così stupidi e io prego Merlino e Morgana che Hugo non ne faccia una scenata.

Per fortuna le mie preghiere, una volta ogni tanto, sono state ascoltate e Hug si limita a guardarlo male e a mormorare :
"No. Derek è fra i più inteliggenti in classe e mi ha dato ripetizioni di pozioni e incantesimi tutto l'anno".

Papà alza gli occhi in cielo e sbuffa, come un bambino offeso.

"Scusate" dice un Derek piuttosto imbarazzato.

"Sono accidentalmente capitato di qui e ho casualmente ascoltato e sono rimasto scioccato, non pensavo che uno come Weasley potesse essere fidanzato, così ho inconsapevolmente urlato di disapprovazione e..."si blocca, guarda le facce stranite dei suoi suoceri e sospira.

" lasciate stare ho bevuto molto ieri sera, sono ancora preso dalla botta" dice infine, entrando in cucina con lo sguardo di un cucciolo bastonato.

Mio fratello lo guarda divertito, negli occhi una scintilla.

La stessa che ha Albus quando parla di Alice o di papà quando parla del pollo cucinato da Nonna Molly.

"Ok, niente di strano, voi ragazzi? Rose gira voce che Thomas ti abbia già fatto la proposta..."

Mi giro verso il diretto interessato, con uno sguardo piuttosto disgustato.

Lui risponde con innalzata di spalle e un sorriso.

Un pugno.
Vorrei dargli un bel pugno e rompergli quel fastidioso sorrisetto in tanto sangue e denti rotti.

Sbuffo e faccio il miglior sorriso falso di cui sono capace, anche se momentaneamente vorrei solo gridare all'infinito in un posto isolato e sperduto della Scozia.

"Cosa? Impossibile! Io e Thomas abbiamo rotto" dico, sollevando un notevole stupore generale.

La giornalista strabuzza gli occhi.

Papà comincia a tossire e zio Harry gli da colpetti sulla schiena.

Albus ridacchia e zia Ginny gli tira calci rimproverandolo.

Mamma grida un acuto 'in che senso' e mio fratello mi guarda come a dire 'sentiamo che cazzata hai combinato  stavolta'.

Beh l'effetto sorpresa è stato ottimo.

Sul serio, vorrei stringermi la mano da sola, ma questo è solo l'inizio.

"Raccontami tutto!" Esclama la donna, felice di poter scrivere sul suo giornale un tale gossip.

Credo che starò in prima pagina per un pò.
Che tristezza, non hanno niente di meglio da fare, comunque l'importante è che Thomas faccia la figura dello stupido, che poi quello che sto per dire è veramente la verità, una verità molto esagerata e ingrandita, ma pur sempre la verità.

Non so se sto veramente esagerando, ma in fondo sono una Weasley, se non esagero io chi può farlo?

Mi sento un pò cattiva, per questa piccola vendetta, anche se lui mi ha mentito per tutto questo tempo e mi fa sentire una grande stupida.

In fondo, lo metterò solo un pò in ridicolo e poi lo lascerò solo con la sua stupida vita.

Se solo si fosse avvicinato a me come un amico, anni fa, e mi avesse detto tutta la verità lo avrei aiutato.

Sarebbe stato adottato dal vortice Weasley proprio come lo sono stati Derek, con il padre babbano violento, e Jenny, sola con la madre malata.

Ma non lo ha fatto, è stato solo un grandissimo stronzo, quindi non riceverà il mio aiuto.

Sospiro, tutti concentrati su di me, così comincio a parlare a raffica.

"Si, in verità l'ho lasciato io due sere fa, non l'ha presa molto bene ma sono stata il più delicata possibile sapendo della sua forte sensibilità" dico e la giornalista annuisce, come se ci fosse passata anche lei.

Che fatica essere donne, effettivamente.

"pensate che quando non trova i calzini coordinati si mette a piangere!" Ridacchio, i giornalisti trattengono le risate per rispetto di Thomas, il quale ha lo sguardo puntato verso terra, braccia incrociate e un gran bel broncio.

" Comunque sia" riprendo " non provavo più niente e lui mi aveva nascosto un passato per niente calmo. Sapevate che è stato espulso da Ilvermony? Scioccante, lo so! Ma ora abbiamo chiarito." Dico, facendo un gesto con la mano come per liquidare il discorso.

"Da donna a donna, volevo avere la coscienza apposto anche se lo avrei voluto bruciare vivo su un rogo, dico bene? " la giornalista mi da ragione, accennando ad una sua vecchia fiamma e mi incita a continuare.

"Non posso dire di più, quello che so lo farebbe sembrare uno stupido. Solo non si conosce mai veramente una persona come credi" rispondo.

"Oh su, sono sicura che qualche altra cosa potresti dircela, non credo che il signor Carter se la possa prendere" riprova la giornalista, guardando Thomas.

"Certo, solo qualche aneddoto divertente prima che ve ne andiate, che cosa sarà mai?" Gli domando io guardandolo con superiorità.

"Ovvio Rose" annuisce e sorride forzatamente, fissandomi storto e piuttosto arrabbiato.

"Ecco, ha paura di volare, non riesce a vedere una scopa senza urlare, oppure odia i gatti, dice che lo spaventano... I gatti sono gli animali più calmi e carini del mondo!
E poi non sopporta proprio gli oggetti babbani, per esempio pensa che le fotocamere possano risucchiarti l'anima!" Elenco con molta soddisfazione, godendomi questo piccolo attimo di soddisfazione.

Se i giornalisti hanno bevuto la storia del 'abbiamo chiarito' i miei parenti di certo no.

Basta vedere il modo in cui mi guardano, leggermente divertiti e stranito allo stesso tempo.

Tranne Albus, che sa tutto e fissa Carter come un killer psicopatico, e mamma, la quale continua a fissarmi con disapprovazione, come ha sempre fatto.

"Molto bene, molto bene" mormora la giornalista, appuntando tutto con la bacchetta.

"Ora che intendete fare ragazzi?" Dice il giornalista a destra, quello che sembra il più giovane.

"Thomas ritornerà in America a riconciliarsi con il padre e a fare il lavoro dei suoi sogni. Io resterò qui, andrò al college e vedrò dove mi porterà il tempo!" Rispondo poeticamente, portandomi una mano al petto e sorridendo cordialmente.

"Niente da dire Signor Carter?" Domandano.

Il moro alza la testa e mi guarda, io gli faccio segno con la testa di dire qualcosa e nello stesso istante gli pesto il piede con nonchalance.

Credo che sia la prima volta della mia vita in cui mi avrebbero fatto comodo i tacchi alti e appuntiti di Dominique, gli avrei infilzato il piede.

Lui sbuffa, di nuovo, e parla svogliato.

"Devo molto a Rose, è stata una persona molto importante per me, è una ragazza meravigliosa" dice, quasi mi commuovo.

Io gli sorrido e la tensione sale alle stelle, insieme alla mia voglia di schiantarlo.

"Perfetto, credo che il tempo sia scaduto" interrompe mia madre, alzandosi e guardando il prezioso orologio che porta al polso.

"Certo Ministro, grazie per l'accoglienza"

I giornalisti raccolgono le loro cose e salutano cordialmente tutti con una stretta di mano, troppo decisa a parere mio.

"Vi accompagnamo alla porta, prego"dice mamma.

Appena i giornalisti escono dalla porta si scatena il delirio.

Una marea di testa rosse che escono dalla cucina e, mormorando parole veloci, salgono le scale, escono dalla porta o scompaiono nel camino.

Per noi Weasley è estremamente difficile restare chiusi in una stanza, in silenzio e senza fare alcun rumore per più di un minuto.

Io continuo a fissare Thomas, arrabbiata.
Lui continua a fissare me, arrabbiato.

Mi sta provocando e sto diventando alquanto violenta nella mia immaginazione.

Ma non farei mai qualcosa di illegale, anche se credo che un bel calcio nelle palle pieno di pura giustizia da parte mia possa essere totalmente educativo  per lui.

Quelli che avevano assistito in prima persona alla mia scenata guardavano attentamente e senza fiatare.

Fin quando James non si butta sullo stronzo, buttandolo a terra e  strattonandolo dalla camicia.

"Cosa cazzo hai fatto a mia cugina" grida.

Gli adulti sembrano immobilizzati, mio padre lo guarda con approvazione, Albus quasi si mette ad applaudire e Lily scuote la testa.

Mentre io, per quanto d'accordo a spaccargli la testa e nascondere il cadavere nell'orto del nonno...
Non credo che sia la decisione corretta e giusta.

Così avrà solo quello che vuole, i mezzi per denunciarci.
Io voglio solo che capisca quanto sia un mostro davanti ai miei occhi, ma con le parole.

Perciò mi butto su James e lo separo da Thomas, con una mossa che mi ha insegnato papà, definendola 'anti ragazzi importuni'.

Carter si rialza, sbuffa con aria offesa e si rivolge a mio cugino.

"Io niente, se tua cugina è stupida non è di certo colpa mia" afferma.

Lo guardo scioccata, mi aspettavo un piccolo grazie o un minuscolo scusa.

Avrei voluto cacciarlo di casa a calci,
ma qualcun'altro si è già buttato sopra di lui, una testa patinata.

Caspita, per questa gioventù maschile la violenza è una scelta di vita.

Parla la vecchia saggia, ovvio.

"Stronzo corvonero vanitoso, prova a ripeterlo" dice.

"Scorpius!" Corro verso di lui e lo blocco, ma lui non sembra voler mollare la presa dal moro.

Mi accovaccio accanto a lui e gli abbasso il braccio, già alzato per dare un pugno a quello scemo.

Gli accarezzo una guancia e giro la sua testa in modo che mi guardi negli occhi.
"Ascoltami Scorp, no ne vale la pena"

Lui mi guarda in quel modo strano, intenso, e molla la presa, distogliendo lo sguardo dal mio.

Aiuto Carter ad alzarsi e mi rivolgo agli altri.

"So difendermi da sola, lasciateci soli, per favore" dico.

"Che ce altro da dire rise? Hai già ripensato alla mia proposta, tesoruccio?"  afferma avidamente il coglione qui presente, mentre la porta della cucina si chiude alle nostre spalle.

Sospiro, decido di non cedere alle sue provocazioni e non fare nulla che sia fuori legge.

"Non farti vedere mai più, Thomas Carter o giuro su Merlino che vedrai veramente di cosa Rose Weasley è capace. "dico, indicando la porta e aspettando che se me vada.

Ma lui resta per dov'è, puntando i piedi per terra e alzando un sopracciglio, sfidandomi con lo sguardo.

"Perché? Di che sei capace? Metterti a piangere davanti a tuo padre?" mormora, avvicinandosi.

Al diavolo la legge.
Vorrei soaccargli la faccia.

"Oggi hai detto di conoscermi. "  mi sforzo di restare calma, superiore lui.

"Tu non mi conosci affatto!
Io non sono come mi hai descritta.
Si sono testarda, vendicativa, disorganizzata e faccio quello che voglio nel momento in cui lo penso." dico tutto d'un fiato e puntandogli un dito contro il petto.

"Ma ho delle aspettative su me stessa, so che ho dei principi che non abbondanerei mai.
Io ho una famiglia, degli amici e non sono sola.
Ho me stessa.
Perché al contrario di quanto tutti possano pensare, io mi piaccio così, impulsiva e totalmente bipolare.
Sarò sbagliata, diversa, ma credo in me stessa. "  dico, mostrandomi il più convinta possibile, anche se potrei avere un crollo emotivo da un momento all'altro.

Mi sento una tale stupida, per essere stata ingannata da un'idiota del genere.

"Mentre tu no. Ti sei affidato agli altri. Anche se sei talmente inteliggente che saresti potuto arrivare in alto da solo impegnandoti solo un po' di più." apro la porta e gli faccio segno di uscire.

"Ora credi in te e prendi la tua vita in mano, Carter." dico, orgogliosa del suo  sguardo sconfitto e rassegnato.

" Perchè non incontrerai altre Rose Weasley. "  lo guardo un'ultima volta negli occhi e gli sbatto la porta in faccia.

Sospiro e mi dirigo in cucina.
Mi sento delusa da me stessa, anche se il fatto di essere riuscita ad affrontarlo è una piccola vittoria.

Ora si che posso stringermi la mano da sola.

Ciò non cambia il fatto che io mi senta una nullità.
Solo una cosa può consolarmi...

Chissà se sono rimasti i biscotti cucinati da Nonna Molly.

“Dovrei chiedere scusa a me stessa per aver creduto sempre di non essere abbastanza”

~Alda Merini~

Spazio autrice che vi adora troppo troppissimo:

Caspita... 2, 20 k!!!
Grazie mille a tutte voi❤️

So che vi avevo promesso che avrei pubblicato ieri, ma proprio non ho potuto, per problemi di linea.

Per farmi scusare ecco un super capitolo per voi! 
Ben 4000 parole e tanti avvenimenti sconvolgenti!

Facendo il punto della situazione...
Rose mette da parte il problema "Scorpius" e la vuole fare pagare a Thomas, senza scenate, raccontando soltanto la verità e sfogandosi, prendendosi la sua piccola 'vendetta'.

Thomas è comunque un pezzo di merda che non riconosce il suo madornale sbaglio fino alla fine, così Rose, con una pazienza d'acciaio, gli dimostra di essere superiore e lo umilia con le parole.

Quanto è carino Scorpius che difende Rose? 😍😍

E voi farete parte del fanclub derugo che vorrebbe creare Rose?
Io di certo!

Adoro lo spirito di autorità femminile che Rose ha dentro, ma ancora non riesce ad esprimerlo alla grande... No?

Se vi va lasciate un commy e una stellina!

A presto biscottini❤️

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