•10•Bello•
Poco dopo i fuochi d'artificio rientriamo dentro l'attico, anche se a me parve passare un'eternità.
La festa continua tranquillamente, a parte Alice e Albus che per poco non procreano in un angolo della pista da ballo.
Per non parlare di Dominique e il suo nuovo amichetto, ma a pochi metri da loro, James controlla ogni 'movimento sospetto' e se le occhiate potessero uccidere, il tipo sarebbe già dentro una bara.
Ma noto anche un punto di tristezza nel suo viso.
Magari mi sbaglio, siamo distanti, ma io conosco i miei cugini, soprattutto Jamie.
Sbuffo al pensiero di lui e Dom, come faranno?!
O meglio come farò a risolvere il loro casino senza che nessuno stia male?
Mi gira già la testa.
Cerco lo sguardo di Hugo fra la folla e quando lo trovo un sorriso mi si dipinge lui viso.
Avevamo un modo particolare per comunicare, lo abbiamo sempre usato, sin quando mamma ci separava dopo che ne avevamo combinate una delle nostre e dovevamo trovare il modo di farci perdonare.
Si basa sul saper captare gli sguardi l'uno dell'altra e su un pò di telepatia fraterna.
Si telepatia fraterna, quel legame che di ti fa capire cosa prova tuo fratello, di sangue o meno.
Io e Hug l'avevamo sempre chiamata così, anche Al e Scorp hanno un legame del genere.
Hugo mi dice che era felice di avere me e Dek accanto a sostenerlo.
Io gli rispondo che ero contenta per loro e ci sarei sempre stata.
Sorride e ritorna a scherzare e ballare con il suo fidanzato.
Sono così teneri.
Sospiro.
Come lo dirà a mamma e papà?
E soprattutto come reagiranno?
Spero senza scene drammatiche, ma si tratta della mia famiglia.
La mia famiglia è pazza e drammatica per natura, purtroppo.
Ritorniamo a me.
Io e Scorpius ci comportiamo come se non fosse successo niente.
Certo... come se non fossimo stati mezz'ora a pomiciare sotto un albero, mentre ragazzi ubriachi ci guardavano a bocca aperta in preda al panico e pensando di avere le allucinazioni.
Anche io credevo di avere le allucinazioni.
Bhe... in realtà pure io ero abbastanza scioccata di tutto ciò.
Comunque sia, stasera volevo dimenticarmi di essere stata usata e buttata via da qualcuno di cui mi fidavo.
E anche di amare Malfoy.
Amare è una parola troppo grossa.
Effettivamente provo qualcosa di molto forte, ma non ci voglio pensare.
Non mi importa se io e lui dovremmo parlare di ciò che ci sta succedendo, non mi importa di quello che pensano gli altri, lui mi fa stare bene ed è tutto ciò che mi basta per ora.
Stasera voglio divertirmi, e con lui.
Suona male, amica.
Veramente il problema sei tu, troppo pervertita.
Devo ricordarti che io e te siamo la stessa cosa?
Dopo, magari.
Ci dirigiamo insieme, mano per mano, verso il bar e prendiamo una bottiglia l'uno di vodka.
È ovvio che entrambi vogliamo prenderci una bella sbronza.
Il suono opprimente della musica al massimo volume mi sta spaccando i timpani, le luci calde della discoteca sulla mia pelle, i colori scuri della città che splendono al di fuorì delle finestre. Tutto è così bello.
Pure lui.
Soprattutto lui.
Lo osservo sottecchi mentre stappa la sua bottiglia.
Indossa una maglietta a maniche lunghe bianca e aderente, che permette di vedere i lineamenti dei suoi super perfetti addominali.
Porta dei jeans scuri, con una costossissima giacca di pelle e delle vans.
Gli occhi verdi rispondono in modo favoloso nel buio e i capelli platino, molto scombinati, erano la chiave di quel suo look sexy che per anni aveva fatto innamorare tutte le ragazze di Hogwarts.
Porco Merlino,
ora sembro proprio una di loro.
Magari per lui sono una di loro.
Oh Godric! Troppi pensieri negativi.
La sua meravigliosa voce mi risveglia dai pensieri.
Meravigliosa? Okay...
Devo smetterla di sbavargli dietro.
"A cosa brindiamo, Rossa?" Domanda con un ghigno stampato in viso.
E che ghigno, signori miei.
Prendo la mia bottiglia e con foga, senza esitare o proccuparmi delle occhiatacce del barista, che sembra proprio odiarmi, grido:
"Alla libertà mio caro!".
Sottolineiamo il "mio".
Passi da gigante Rosie, passi da gigante.
Oh ma non rompermi.
Lui ride di gusto e io con lui.
Ecco l'inizio di una notte indimenticabile.
Anche questo suona male.
Taci.
***
"... poi sono caduta all'indietro con la preside sopra!"
Finisco di raccontare la mia figura di merda al biondo e scoppio a ridere, con lui che mi segue a ruota.
Insomma come scordarsi di quella mattina di fine quarto anno?
È stato mitico, la Mcgranitt ha dato la colpa a Hugo e la mamma si è arrabbiata tantissimo con lui.
Ormai io e Scorp siamo distesi in un divanetto, una sopra l'altro.
Abbiamo finito la vodka da un bel pò.
Purtroppo non siamo decisamente ubriachi fradici.
E io sono troppo comoda per alzarmi e andare a prendere un'altra bottiglia.
Ma diciamo comunque quello che ci passa per la mente, senza esitare.
Come alle feste clandestine che organizzavamo ad Hogwarts.
Certo, perché tanto bere non fa male vero?
Sembri mia mamma.
O Thomas.
E poi è tutto così carino!
Comincio a guardarmi intorno, mentre mangio le patatine del furetto.
Quelle mie le ho mangiate tutte!!
Dalle mie attente osservazioni realizzo che non ci capisco più niente.
Ottimo direi, NO?
La gola va in fiamme e mi sento così confusa.
Ma continuo a ridere, è divertente!
Tanti ragazzi ballano a caso nella pista dove molte lucine colorate splendono.
Ci sono due ragazzi molto dolci che ballano e scherzano insieme.
Sembrano aver fatto Zing!
Zing?
CHE SI SONO INNAMORATI!
Cerco di mettere a fuoco la vista, uno ha i capelli rossi e sembra una carota!
Scoppio in una risata, fin quando non mi accorgo che anche io ho i capelli arancioni e quei strani puntini sulla pelle.
"Scorpius!" Gli urlo nell'orecchio.
Lui solbalza, quasi cade.
Mi guarda con un sopracciglio alzato.
Ha un bel sopracciglio.
Lui ha tutto bello, mia cara.
"Che c'è? Perché piangi?"dice.
"Sembro una carotaaa! Sono brutta!" Piagnucolo.
Non ti fa un dell'effetto l'alcool.
Non è giusto, lui è biondo e affascinante.
"Una carota? Ma no! Tu sei la mia Rose!" Urla abbracciandomi.
Due bambini.
Un sorriso istintivo si fa strada sul mio viso, nascosto nel suo collo.
Ha una bella pelle, morbida.
Un profumo favoloso, sandalo e menta.
Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi.
Posso tuffarmi in quel prato immenso?
Comincio a fissare le sue labbra.
Come in automatico, delle strane sensazioni si impadroniscono di me.
La testa mi gira forte,
sento persino l'impulso di vomitare,
la confusione mi opprime le orecchie,
mi sento confusa e non ricordo neanche il perché io ora sia qui con lui.
Non ricordo di cosa ero preoccupata.
Non ricordo niente di quello successo, effettivamente.
Eppure non mi interessa.
Tutta la mia attenzione è su di lui.
E sulla mia voglia di baciarlo, fino a perdere il fiato.
Baciarlo tutta la notte.
Perché i ricordi dei nostri baci sono sempre più insistenti, le nostre lingue che si intrecciano in modo così dannatamente perfetto.
"Sai che sei molto bella quando pensi?" Dice ormai a due centimetri dal mio viso.
Alzo lo sguardo.
Anche lui mi osserva.
I suoi bellissimi occhi puntati sui miei.
Il mio azzurro di fonde al suo verde.
Il mare e il prato.
Meraviglia.
E sinceramente, non so se per tutto l'alcol che ho bevuto, ma mi viene da svenire o scappare da tutto questo vortice di emozioni tremendamente belle che si impadroniscono di me.
Mi sento completa, vorrei che questo momento durasse all'infinito.
"Sono bella solo quando penso?" Rispondo alzando le sopracciglia.
"Per me lo sei sempre" corruccia la fronte e si arrotola un mio ricciolo nel dito.
Mi vengono le farfalle allo stomaco e i brividi in tutto il corpo.
"Hai un bel naso" ridacchio.
Lo trovo così così paffuto e strano!
È divertente...
...E perfetto.
"Anche delle belle labbra, e penso sempre ai tuoi occhi. Sono fantastici."
Continuo indicando le sue pupille, sembrando probabilmente molto inquietante.
Sei scema. Molto scema.
No io sono Rose!
Lui ridacchia e poi si fa improvvisamente serio puntando il suo sguardo sul mio, di nuovo.
Io lo imito e, nonostante la confusione che ci circonda, ora non sento nient'altro che i nostri respiri.
Tutto il resto è sparito, ci siamo solo noi.
"Vorrei tanto baciarti" dice piano stringendomi a lui, dopo un pò di tempo.
"Vorrei che tu lo facessi" sussurro.
Non se lo fa ripetere due volte e si fionda sulle mie labbra.
Ancora una volta.
Amica, te ne pentirai.
Le nostre lingue si intrecciano, le sue mani accarezzano la mia schiena, le mie sono strette ai suoi capelli.
Mi sento come se potessi esplodere da un momento all'altro, ma è tutto allo stesso tempo così tremendamente favoloso.
Non so per quanto continuiamo, non mi rendo conto del tempo che passa e so che anche per lui è così, lo sento dentro di me e lo vedo.
Lo conosco, quei gesti esitanti o quelle frasi che lascia a metà fra un bacio e l'altro significano che anche per lui è tutto nuovo.
E spero sul serio che sia così, anche se la paura che domani non si ricordi più nulla è tanta .
All'improvviso lui si stacca, cercando di dire qualcosa di sensansato.
Ma non saprò mai cosa perché parte una canzone bellissima, closer mi sembra, e l'istinto mi dice di andare a ballare.
Così ridendo lo prendo per un polso e lo trascino in pista.
"Avanti Malfoy fammi vedere che sai fare!" Gli urlo in un orecchio, mentre comincio a saltellare e muovermi sulle note del brano.
"Weasley te ne pentirai." Urla sollevandomi di peso e portandomi sul piccolo pacchetto del dj.
Mi prende le mani e cominciamo a ballare, totalmente a caso, urlando le parole del ritornello completamente stonati.
So baby pull me closer in the backseat of your Rover
That I know you can't afford
Bite that tattoo on your shoulder
Pull the sheets right off the corner
Of the mattress that you stole
From your roommate back in Boulder
We ain't ever getting older
Mi alza e mi fa girare intorno.
Scoppio in una risata, sono felice.
Felice veramente e sono me stessa, per una volta.
Senza che qualcuno mi dice cosa fare.
Ecco un altra scena da film.
Io e lui che ci divertiamo insieme.
Lui ride,
io fra le sue braccia,
i nostri sguardi incastonati,
il mio cuore che perde un battito.
We ain't ever getting older
We ain't ever getting older
You look as good as the day I met you
I forget just why I left you, I was insane.
Mi mette giù e continuiamo a ballare.
Lui è così bello e fra tutte le ragazze che cercano di attirare la sua attenzione, continua a guardare e stringere me.
Soltanto me.
E mi guarda in quel modo speciale, come se esistessi solo io.
Lo stesso sguardo che mi confonde tanto, ogni giorno di più.
All'improvviso, come un lampo, un pensiero attraversa la mia mente.
Mi era scocciato stare lì dentro, troppa gente e troppo rumore.
Volevo portarlo in un posto fantastico, fare una piccola pazzia.
Perché in fondo al cuore sentivo che tutta quella magia sarebbe sparita la mattina dopo.
In un modo o nell'altro.
"Ti fidi di me?" Gli chiesi stringendogli una mano.
Lui, senza neanche pensarci, esclamò un 'certo ' piuttosto convinto.
E questo suo atteggiamento fece saltare al mio povero cuore un battito.
"Bene, allora seguimi Biondo" mormoro vicino al suo orecchio.
Lui, dopo un attimo di esitazione, mi segue.
Insieme, ancora per mano, usciamo da quel locale.
Diretti verso il Big Ben.
***
Per fortuna questa notte Londra è più isolata del solito.
Non che mi capitasse spesso di girovagare ubriaca alle tre del mattino per la città, ma qualche volta io ed Al, in estate, non riuscivamo a dormire.
Comunque se qualcuno ci avesse visti mentre cantavano, abbracciati e con due bottiglie di burrobirra, non avrebbe esitato a chiamare la polizia.
"Eccoci arrivati!" Grido entusiasta, appena svoltata la curva della stretta stradina.
Davanti ai nostri occhi si alza imponente il palazzo del parlamento e accanto la famosa torre dell'orologio, alle nostre spalle il London eyes.
Ci sediamo su una panchina e, in silenzio, guardiamo il Tamigi scorrere lento.
Il cuore martella forte dentro il mio petto, le nostre mani sono intrecciate.
Era... strano.
Il modo in cui entrambi, ogni tanto, ci lanciamo occhiate.
Il fatto che quel tocco, sentire la mia pelle a contatto con la sua, mi fa stare in questo modo.
Di certo non provavo questo quando stringevo la mano a Hugo, Albus o Derek.
Forse perché Scorpius non è semplicemente un amico.
E poi, le nostre dita combaciano perfettamente.
Quel lungo silenzio non era imbarazzante, non fra di noi.
Ma lui lo rompe lo stesso.
"Mamma mi portava spesso qui.
Diceva che era un posto magico.
Londra è una città magica, sosteneva.
Non l'ho mai capita, ma ora che sono qui con te... forse sto riuscendo a capire cosa intendeva" dice.
"E aspetta di vedere dove ti porto ora." Mormoro.
Lui conoscendomi fa una faccia spaventata.
Lo afferro e mi smaterializzo.
Lo scenario che si presenta davanti ai nostri occhi è senza dubbio mozzafiato.
Londra in tutta la sua bellezza.
Vedere la sua faccia stupita mi fece arrossire, ero riuscita a lasciarlo senza parole.
"Ma siamo...sopra il..." dice scioccato.
"Il Big Ben" gli rispondo soddisfatta.
Segue un altro lungo silenzio, dove entrambi ammiriamo il panorama.
Londra è magica.
Lo sento senz'altro.
"Wao" bisbiglia dopo un pò, scrutandomi dall'alto del suo metro e novanta.
Io ero alta un metro e ottanta.
Anzi non mi lamentavo.
"Già il panorama è Wao."gli risposi.
"Tu sei Wao" dice afferrandomi per la vita.
Ed ecco che, che la millesima volta stanotte, il mio personale vortice di emozioni spaventosamente belle mi travolge.
Quando finirà di farmi questo effetto?
Arrossisco e benedico Merlino che sia buio anche se, a giudicare dal ghigno sul suo volto, la poca luce non gli ha impedito di osservare il mio rossore.
Faccio comunque finta di niente.
Pregando Morgana che non faccia battutine.
"Urla quello che vuoi. Qualcosa che ti confonde e di cui non puoi fare a meno. Dopo ti senti meglio." Gli dico.
Sempre che ti stia sentendo, sembra perso nei tuoi occhi come tu ti perdi nei suoi.
"Fallo al mio tre, poi abbiamo cinque minuti per scappare prima che il controllore ci becchi." Continuo.
Lui annuisce, distratto.
Poi mi giro per dare un'altra occhiata al paesaggio.
" Pronto?" Chiedo, dopo qualche minuti.
"Nato pronto." Ghigna.
Comincio a contare.
"Uno"
"Due"
"Tre"
Urlo il nome della persona che occupa la mia mente da giorni, ormai.
Urliamo i nostri nomi.
Io il suo.
Lui il mio.
A squarciagola.
Ciò che lo confonde di più sono io.
Finito di urlare scoppiamo in una risata cristallina e un pò isterica, affrettandoci a scendere dalla torre.
Ci teniamo ancora per mano.
Giuro, giuro su Merlino e Morgana, che mai sono stata meglio.
Che niente e nessuno al di fuori di lui mi fa sentire così.
Corriamo fino a perdere il fiato.
"È stato liberatorio e... fantastico..." ansima lui.
Lo avrei baciato, anche così stanco e sudato per me era decisamente meglio di qualsiasi Dio greco.
Ma non lo feci.
Perché la paura era troppa.
E anche se a volte dovrei rischiare e non avere timore...
Non ce l'ho fatta.
Mi limitai a sorridere e annuire, stando in silenzio.
"Sarà meglio tornare a casa, sono quasi le cinque del mattino!" Dico, quando entrambi riprendiamo fiato.
"Giusto. Andiamo."
Ci smaterializziamo.
La tana è silenziosa, tutti dormono o sono rimasti alla festa.
Tutto tace, tranne quando passiamo dalla stanza che Scorp condivide con Albus.
Quest'ultimo e Alice se la stanno spassando.
Come sempre.
Speriamo che stiano attenti.
Ti preoccupi sempre di tutto tu, eh?
Sennò a quest'ora non saresti sepolta in un pozzo?
Touchè.
Quando arriviamo in camera mia, Scorpius mi da un bacio sulla guancia e fa per andarsene via.
"Aspetta" lo fermo prendendogli un polso.
"Dormi qui, non credo che Al voglia essere disturbato." Continuo.
"Hai ragione... ma" risponde un pò imbarazzato.
Che gli prende?
Abbiamo dormito tante volte insieme.
E che mi prende?
Perché il formicolio allo stomaco?
"Niente ma, furetto"
Lui sorride e chiude la porta alle sue spalle.
Ci togliamo le scarpe e la giacca.
Mi butto subito nel letto, ho sonno.
Molto sonno.
Lui mi imita e si corica accanto a me, facendo evidentemente attenzione a non toccarmi neanche con un dito.
Mi giro su un lato cercando di stare più comoda.
"Scorp?"
"Mhmh?"
"Mi abbracci?" Chiedo con quella vocina da cucciolo a cui nessuno sa resistere.
Lui in automatico mi abbraccia da dietro e poggia la testa sul mio collo.
Chiudo le palpebre.
Adesso sono più comoda.
"È bello." mormoro, pensando che lui dormisse già.
Invece, prima di cadere tra le braccia di Morfeo, lo sento sussurrare delle parole.
"Certo. Tu rendi tutto bello."
E il mio cuore, per la milionesima volta quella notte, perde un battito a causa sua.
Lo sapevo, lui sarebbe stata la mia fine.
E il mio inizio.
Il sempre è fatto di tanti adesso.
~John Green~
Angolo dell'autrice che è in ritardissimo:
SCUSATEMI
SCUSATEMI
SCUSATEMI
Lo so, dovevo aggiornare ieri... Ma la voglia di dormire non fare niente in questi giorni è troppa! Tuttavia mi sono sforzata di dare il meglio ( Per quanto una ragazzina alle prime basi possa dare il meglio) e scrivere un capitolo decentemente bello.
Ecco vediamo l'evolversi della nostra vicenda.
Certamente non è normale che la nostra Rosie si preoccupa più dei sentimenti che prova per Scorp anziché per quello che le ha fatto Thomas.
E povero Scorpius cerca di capire se ha speranze con la Rossa, ma lei ha proprio due fette di prosciutto negli occhi.
Cercano entrambi aiuto dell'alcol, non ottenendo gli effetti sperati.
E i loro baci di sfuggita avranno delle conseguenze?
E abbiamo scoperto che sono l'uno la confusione dell'altro...
Che bella la scena al Big Ben...
E che ne pensate del fatto che si sono addormentati abbracciati?
Fatemi sapere!
Baci Ele ♡♡
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