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Mi manchi(Capitolo 18)

Lucas si sta chiudendo in sé stesso sempre di più. Mangia se obbligato;non esce mai di casa; quando dorme fa degli incubi e si risveglia urlando:"Sofy! Non te ne andare. Resta!" Gli abbiamo proposto di andare da uno psicologo come me, ma si rifiuta. Eppure dovrebbe averlo accettato...voglio dire è passato un mese.
Io e Jace siamo davanti a casa sua per dirgli che tra una settimana partiamo. Prendo Jace per mano e lo tiro verso la porta d'ingresso e suono il campanello. Come al solito mi apre Lucas, occhi rossi, pigiama, capelli spettinati...sempre la stessa storia. Appena mi vede gli si illuminano gli occhi. Mi abbraccia e ci conduce dentro. <<Hey...devo parlarti...>> lui mi guarda con un'espressione di terrore e dice :<<L'ultima volta che mi hai detto,"devo parlarti"mi hai annunciato che la mia ragazza era morta. Quindi dimmi...cos'è successo? >> Lucas lo conosco da quando sono venuta in Italia. Siamo come fratelli, siamo cresciuti in sieme. Eppure non l'ho mai visto così. << Io e Jace la settimana prossima torniamo a Los Angeles. >> fu quando dissi quelle parole che lui scoppiò. <<Davvero?! Tu davvero mi stai lasciando, nonostante io sia in questo stato? Davvero tu mi lasci per tornare da lui? Quello che ti ha rovinato la vita? Non ci posso credere...>> dice, mentre io inizio a cercare di respingere le lacrime. <<Non ti sto abbandonando, né lo farò, ma devo tornare stare qui mi ricorda troppo lei... e io non posso. Non posso vivere nel passato e autocommiserarmi come stai facendo tu adesso. Devo andare avanti, è questo quello che lei avrebbe voluto. >> dico io, uscendo da lì come un razzo. Mi arriva un messaggio Mamma sofy
Ciao tesoro, io e il padre di Sofy siamo tornati insieme dopo l'incidente e...abbiamo pensato che vogliamo cambiare e per farlo dobbiamo ricominciare da zero. Ci trasferiremo a Maiami e non vogliamo vedere la prima e l'ultima casa dove Lei ha vissuto. Perciò voremmo regalartela. Sei l'unica persona a cui lei tenesse realmente. Ricordati che noi ci saremo sempre per te. Per noi sei una seconda figlia, per te la porta è sempre aperta per qualsiasi cosa. Le chiavi di casa ti aspettano gia a casa tua.
Addio tesoro, non dimenticarti di noi, con affetto la tua seconda famiglia♡.
Oddio. Non ci posso credere. Finisco di leggere il messaggio e rientro in casa, do il mio cell a Lucas e gli faccio leggiere il messaggio. Appena finisce mi guarda e dice, <<Portami lì per favore.>> Non potrei rifiutarmi neanche se volessi, è la prima bolta che vuole uscire di sua spontanea volontà e lo accontenterò. Entriamo in macchina, passiamo da casa di mia madre, prendo le chiavi e andiamo a casa di Sofia. Appena mi trovo di fronte a quella casa mi sento strana. Mille ricordi si fanno spazio nella mia mente. Io e lei per mano, io e lei che giochiamo a nascondino, io e lei a un nostro pigiama party ecc... mi scende una lacrima e mi avvicino alla porta principale. Metto la chiave ed entro in casa. Jace e Lucas mi seguono sempre. Appena entro mi trovo nel soggiorno. Poi d'un tratto mi ricordo dove sono e inizio a correre su per le scale. Sono in un corridoio davanti a una porta azzura, era il nostro colore preferito. L'apro ed entro nella Sua stanza. Ha ancora il suo odore...mi manca,Dio solo sa quanto mi manca. Mi avvicino al comodino vicino al letto e trovo una foto. Ci siamo io e lei che scavalchiamo una recinzione d'acciaio. Poi sul muro ci sono altre foto. Mi manca. Sono tre mesi che vivo senza la parte migliore di me. Sono tre mesi che non vedo il suo sorriso e non sento il suono della sua voce. Sono tre mesi che non racconto alla mia migliore amica cos'è che pian piano, giorno dopo giorno, mi sta uccidendo. Sono tre mesi senza lei. Tre mesi. E a dire che tre mesi fa lei c'era. La persona più solare sincera di questo mondo, quella più umile e onesta , quella che non farebbe neanche male a una mosca. Tre mesi che sono separata da lei. Impazzisco al penzare che se tre mesi fa , l'avessi convinta a non andare a quella stupidissima festa...lei ora sarebbe con me. Mi butto sul letto e inizio a piangere, poi mi vede Lucas con il sorriso più triste della Terra che cerca di consolarmi stringendomi in un abbraccio caloroso. Mi abbraccia come se potessi andarmene pure io. Ma in fondo che che male c'è se un abbraccio ti rompe una costola ma ti aggiusta il cuore? No. Ho deciso io non lo abbandonerò.

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