16.
Aveva le cuffiette alle orecchie e la musica che lo accompagnava nel suo lavoro. Era concentrato più sui suoi movimenti che sulle parole che gli riempivano la testa.
Dopo circa un'ora e mezza dall'inizio era quasi alla fine della prima passata di colore dello sfondo. La mano ormai si muoveva ritmicamente e senza soste da un po', per questo cominciava a sentire il braccio più pesante del normale. Ad interromperlo fu l'arrivo di Mark il quale aveva tra le mani un piccolo vassoio, seguito da lui c'era Greg con in braccio Will. -È ora di fare una bella pausa Cole, riposati un attimo!- esclamò il biondo, poggiando il vassoio sull'unica sedia presente nella stanza. Cole sorpreso cercò di rifiutare cortesemente ma invano, trovandosi così a sbavare alla vista di quei biscotti al cioccolato. In effetti aveva sentito un profumo già da prima ed era per questo che ora si trovava con lo stomaco brontolante.
-Mangiane quanti ne vuoi e non farti scrupoli- Cole ringraziò e l'altro sorrise, poi uscì per andare prendere un'altra sedia, lasciando Greg e il piccolo con Cole. -Come sta andando?- Chiese il più grande, indicando con lo sguardo la macchia bluastra che colorava parte della parete. -Bene... spero che mi verrà come me lo sono immaginato...- rispose gentile, con il suo fare sempre timido. Will intanto era concentrato sul ragazzo, fissandolo con gli occhioni azzurri e profondi, solo in quel momento Cole si accorse di quanto fossero belli. Greg si accorse dello sguardo del piccolo e di come Cole si era ritrovato a sorridergli. -Sembra che tu lo incuriosisca- disse avvicinando il piccolo al ragazzo, che annuì concorde sorridendo. A quel punto il biondo tornò con una sedia che lasciò vicina all'altra, accorgendosi subito che l'attenzione ora era tutta rivolta a Will.
-P-Posso provare a... ehm, prenderlo in braccio?- Chiese titubante Cole rivolgendosi a Mark... trovava troppo adorabile quel musetto paffuto!
Mark gli diede felicemente il permesso, così Greg passò il fagottino tra le braccia del rosso. Con attenzione lo strinse per non farlo cadere, tenendogli una mano sotto la testa delicata. Lo adagiò fra le braccia ma appena lo sentì sicuro il viso del piccolo cominciò a corrucciarsi, come segno che stava per piangere. Cole non seppe che fare e nel cercare di dirlo al padre, Will scoppiò a piangere all'improvviso senza un motivo apparente.
-Scusa! Scusa! Scusa! Giuro che non gli ho fatto niente!- esclamò spaventato il ragazzo, mentre Mark lo riprendeva tra le braccia, alzando gli occhi al cielo. -Non ti preoccupare, non è colpa tua... sarà solo stanco- lo tranquillizzò con un sorriso. Poi, dopo aver ricordato a Cole di fare merenda, uscì dalla camera nell'intento di calmare il figlioletto.
-Perfetto, faccio paura ai bambini!- Disse abbattuto, facendo ridere il corvino. -No... è solo un po' lunatico, ormai lo conosco bene- disse sedendosi sulla sedia libera, poi prese il vassoio e lo mise sulle proprie gambe, facendo segno all'altro di fare lo stesso. Cole non se lo fece ripetere due volte e si sedette accanto a lui -serviti pure, ma ti toccherà condividere perché io vado matto per i biscotti- l'altro annuì e rise con Greg, per poi sgranocchiare insieme quelle delizie.
"Ok" pensò Cole, "potrei corromperlo con dei biscotti per sposarlo, magari funziona" sorrise per lo stupido pensiero, nascondendolo dietro all'ennesimo biscotto... dire che amava il cioccolato non rendeva abbastanza l'idea.
-Quindi tu... praticamente abiti qui?- chiese titubante Cole, prendere confidenza era il primo passo verso una amicizia... poi, be', poi Cole avrebbe puntato a qualcosa di più.
-No, sto qui solo per le vacanze dal lavoro, ma la mia casa è a Portland- rispose, cercando di dare un senso all'espressione delusa sul volto del ragazzo. Cole capì solo in quel momento che quell'avvicinamento a Greg era totalmente inutile, sarebbe anche potuto diventare il suo migliore amico ma niente poi avrebbe avuto senso, una volta che Greg se ne fosse andato.
-Q-Quindi... tra poco ritornerai a casa?- chiese senza rendersene conto, usando un tono dispiaciuto. Ora nemmeno i biscotti gli avrebbero tirato su il morale.
-Non lo so...- abbassò lo sguardo e l'unica cosa che gli veniva in mente pensando a Portland era la sua piccola e vuota casa. -Ma credo che qui a Seattle ci passerò un altro bel po' di tempo- continuò, riportando gli occhi in quelli del rosso, ora più sereno in viso. Prese un altro biscotto, ma prima di mangiarlo lo trattenne fra le dita e decise di dirlo. -Be' in realtà è da molto che penso di trasferirmi qui... ma è solo un'idea... non ne ho mai parlato con nessuno, non ne sono nemmeno sicuro io- aggiunse per poi mordere il dolce, dando un pizzico di speranza al povero Cole.
Era vero, gli mancava la sua vecchia città, ma sarebbe stato capace di lasciare la sua seconda e piena di ricordi casa? Di questo non ne era affatto sicuro.
-Sarebbe ehm... un peccato, ecco, non rivederti più...- balbettò Cole, -nel senso che mi dispiacerebbe perdere un amico... perché noi siamo amici, vero?- Gregory rise di gusto, ignorando l'espressione fintamente offesa dell'altro, che si diede del cretino per la domanda che gli aveva appena posto -certo che lo siamo, anche se mi hai dato più volte della spia!- Cole arrossì fino alla punta delle orecchie -m-mi dispiace così tanto per quella volta! Ti giuro che le parole mi sono uscite da sole!-
-Sto scherzando! Cioè non me lo sarei mai aspettato, ma credo che tu abbia avuto i tuoi motivi- rise di nuovo, vedendo come l'altro fosse in difficoltà e ammettendo di trovarlo tenero.
-Forse un giorno te lo spiegherò, ma non è questo il giorno!- Disse, citando volutamente una famosa frase del film Il Signore degli anelli, usando perfino un tono e una gesticolazione da Oscar. Gregory la riconobbe e il suo lato nerd, o qualcosa del genere, prese il sopravvento... amava quella saga!
Inutile spiegare come passarono il resto del tempo; una buona mezz'ora passata a chiacchierare su film ed altre cose, ignorando l'orologio e il lavoro di Cole.
Era tardi, ma Cole non riusciva a dormire. All'inizio diede la colpa al rumore che facevano le cicale, ma capì subito che il motivo della sua assenza di sonno era tutt'altro. Greg gli era entrato nella testa ed ora non voleva più andarsene, togliendogli persino il sonno. Pensò a come stesse cominciando a conoscerlo sempre di più; era una persona intelligente, matura e che sa divertirsi con poco, senplice e amichevole. Era un po' misterioso, a volte non lo vedeva nel pieno delle sue energie come invece lo era stato un attimo prima. A volte, quando era felice, dopo qualche secondo il suo umore cambiava all'improvviso senza alcun motivo. Non era strano, forse anche lui aveva cose a cui pensare che lo rattristavano.
Pensò a tutto di lui perché di lui gli piaceva tutto; il viso dall'espressione pacifica e serena, dolce, le sue mani erano belle e la sua voce calda, avvolgente, i suoi occhi scuri lo mandavano in tilt al solo pensiero. Come sarebbe stato essere avvolti da quelle braccia forti? Come sarebbe stato baciare quelle labbra rosee? L'immaginazione cominciava a fargli vedere tutto quello che voleva un giorno accadesse, dai pensieri più innocui a quelli più spinti, guidati da quella fortissima attrazione.
La mano prese possesso del cervello e Cole di certo non fece resistenza, guidandola verso il basso. La infilò sotto ai boxer, cominciando ad accarezzarsi prima lentamente, aumentando poi la velocità. Il sesso si fece duro in poco tempo mentre la mano continuava a muoversi sempre più veloce. Riuscì a trattenere qualche gemito, toccandosi senza smettere di provocarsi piacere. Quando sentì di essere vicino al momento più appagante, fece in tempo ad afferrare i fazzoletti sul comodino, riuscendo a portarne qualcuno lì. Continuò ancora per poco, poi venne, sporcando la carta. Si ripulì e andò a buttare i fazzoletti sporchi, tornando nel letto appagato ma con un vuoto nel cuore.
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Piccolo chiarimento: Gregory è nato a Seattle, ma all'età di circa vent'anni si è trasferito con la famiglia a Portland. Nei capitoli precedenti ho scritto Boston... PERCHÉ IO IN GEOGRAFIA FACCIO PENA.
Scusate per la mia stupidità e noncuranza, sono stati modificati i vecchi capitoli e spero che questo vi sia piaciuto... al prossimo!
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