Johnny all'attacco
Capitolo 3
«Sembra una coppia sposata con dei figli».
«Giocano alla famiglia, ma non lo sono!»
«Perché dici questo?»
«Per esser una famiglia lei dovrebbe avere un bell'anello al dito, bello e luccicante, poi lascia pur stare che i figli non sono suoi».
Sedute al bancone dello Johnny's Heaven sulla via principale di Edge, due signore erano ben conosciute in zona. Amavano parlare della vita degli altri, dandosi opinioni e giudizi. Quella mattina videro Tifa in città con la piccola Marlene e Cloud a fare la spesa.
La situazione di vederli in quel modo aveva attirato interesse nei loro confronti tanto da diventare argomento del giorno. In passato avevano anche frequentato per un breve periodo il 7th Heaven, ma trovavano l'ambiente poco discreto per i loro gusti. Non erano viste di ben occhio da nessuno, e i loro discorsi diventavano di dominio pubblico per le persone presenti, molte di più rispetto al bar di Johnny.
A Johnny, che serviva altri due clienti ai tavoli, non gli andava molto a genio che si parlasse della sua amata Tifa in quel modo. Tutti la conoscevano, nel suo locare non faceva altro che raccontare di quella ragazza, spingendo per la curiosità a far conoscere il 7th Heaven.
«E poi sono una coppia, oppure orfani che vivono insieme?»
Johnny tornato al bancone non poté non sbattere il vassoio sul banco, irritato. Tornò alla sua posizione per poi iniziare ad asciugare dei bicchieri.
«E poi davvero è innamorata di lui? Quel ragazzo è sempre sulle sue. Lei sogna una famiglia, si vede... ma con un ragazzo del genere come può succedere. Dubito che pensi a regalarle un bell'anello e a sposarla».
«Secondo me sono solo amici! E tu Johnny eri innamorato di lei no, perché non ti fai avanti?»
«Si magari con un bell'anello e le fai la proposta».
Era quasi fastidioso come le due riuscissero a finire le frasi a vicenda, per non parlare dello strano modo di succhiare dalla cannuccia il succo di frutta che le aveva servito almeno mezz'ora fa.
«Tifa ha una famiglia» rispose Johnny, cercando di non dar adito alle loro parole, per lui Tifa era sacra.
«Ma non è sposata, quindi nessuno vieta a te di farlo».
«Sai cosa ho sentito dire in giro?»
«No, cosa?»
«Ho saputo che Tifa ha fatto domande sul perché il bambino desse tanto affidamento a tutto ciò che dicesse, l'altro come si chiama...»
«Cloud» intervenne Johnny posando un altro bicchiere.
«Sì, lui! La poverina si sentiva messa in disparte, ma è rimasta contenta quando ha saputo che si tratta di una situazione normale in famiglia».
«I ragazzi seguono le ombre del padre è ovvio, lo vedono come un eroe».
«Già, lei sogna una famiglia normale, ma con quel Cloud che non è suo marito, non è il suo fidanzato...»
«Io ho saputo di sì, sono fidanzati!»
«Non mi dire...»
«Desiderate altro signore?»
«Johnny dai non essere così schivo. Io ti direi di provare, anzi può essere che le fai un favore».
«Ma poi la bambina non era figlia di un altro?».
«Sì, lei il padre ce l'ha!»
«Che famiglia complicata».
«Eh già».
Per una famiglia normale la donna deve avere un anello, bello e luccicante... Tifa mia soave dea. Aspettami!
«Signori e signore! Oggi il bar chiude prima. Mi dispiace ho una missione troppo importante per aspettare! Su su forza!»
❍
Il mattino seguente Tifa preparò il sacco per le provviste e aggiunge alcune cose che le sarebbero state utili per il locare, da far comprare a Cloud. Marlene era rimasta a spiare i suoi strani atteggiamenti felici di quei due giorni, insospettendo Denzel.
«Si può sapere che stai facendo?» bisbigliò guardando la sua amica sbirciare sull'uscio della porta Tifa canticchiare.
«Ultimamente è strana. Non fa che canticchiare e sorridere da sola».
«Sarà felice, no?»
Marlene scuoté la testa «Cloud sta per partire, di solito è preoccupata quando esce per fare le consegne».
«Ehi voi due, mi spiegate cosa avete da spiare la gente negli ultimi tempi?!»
«Cloud!» affermarono i due in coro, attirando l'attenzione di Tifa.
«Hai segnato tutto, Tifa?»
Fece un ultimo sguardo alla lista, per poi mettere il tutto in una sacca nera e affidarla a Cloud.
Insieme seguirono Cloud fuori fino sua motocicletta, dove caricò le ultime provviste, per poi salire sulla sua moto pronta per partire.
«Stai attento!» affermò Tifa.
«Rispondi al telefono!» Cloud annuì al comando di Denzel spettinandogli i capelli. Il ragazzino cercò di togliere la sua mano dalla testa.
«Ormai sono grande, Cloud!»
«Lo so. Per questo do a te il compito di proteggerle».
«Sarà fatto!» affermò, quasi mettendosi sull'attenti.
«Ehi, noi sappiamo proteggerci da sole non è vero Tifa?»
«Puoi contarci!»
Cloud sorrise, ricambiando il cenno di Tifa, poco dopo che mise in moto la motocicletta, notò i due ragazzini avvicinarsi in modo sospetto. Tifa, incuriosita, inclinò la testa chiedendosi cosa stessero blaterando alle loro spalle.
«Mi raccomando, non sbagliare questa volta» disse Marlene indicando proprio davanti al suo volto l'anulare della sua mano sinistra.
«Non è difficile Cloud!» commentò Denzel.
Da un po' di tempo i ragazzi iniziavano a comportarsi in modo strano, e Cloud non riusciva a capire completamente il motivo, mentre Tifa sembrava non aver notato nulla di preoccupante.
La prima volta Marlene fece una costatazione molto schietta.
«Vai sempre in viaggio, ma non porti mai nulla di bello per Tifa! Perché non le fai un pensiero, sarebbe carino».
Lui cercava di risparmiare, per portare più guil possibili a casa, per non sentirsi in colpa di spendere per cose fuori programma. La sua motocicletta, la sua spada fusione avevano tolto guil alla sua famiglia, ed erano acquisti unicamente personali, utili per la sua attività.
In effetti, oltre al bar non aveva mai pensato di acquistare qualcosa di nuovo e introvabile a Edge per Tifa che ormai portava avanti la sua attività senza lasciare la città.
Quando le chiese se c'era qualcosa che potesse desiderare avere, lei rispondeva sempre con «non ti preoccupare Cloud, sono a posto!», ma Marlene lo rimproverò di nuovo quando al suo ritorno seppe che non aveva preso nulla, perché Tifa le aveva chiesto di far così.
«Deve esser spontaneo. La renderai felice!»
Allora in seguito si ricordò di quanto fu felice quando le portò il fiore di Aerith e del suo significato "ritrovarsi". Rimase ore fuori alla chiesa del settore 5 per chiedersi se era il caso, oppure sarebbe stato capace di richiamare brutti ricordi, ma dopo tanta esitazione decide di prenderne alcuni e portarli a casa.
Quando tornò con quel mazzo di fiori per Tifa e Marlene, notò un velo di tristezza, ma poi tanta felicità per avere qualcosa che avesse quel profumo. In seguito la tristezza volò via e sembrava a tutti che lei fosse sempre lì con loro, ancora di più.
Tifa dispose i fiori sui tavolini del locare e riuscirono a rendere felici anche i clienti che non vedevano fiori da molto tempo.
In un'altra occasione anche Denzel si unì a Marlene chiedendole qualcosa d'importante, soprattutto dal ritorno da Nibelheim, proprio in quel modo, indicando le nocche della mano. Quindi Cloud stette per un bel po' a cercare di capire cosa intendessero dire. Quando ritornò e mostrò cosa avesse preso, i ragazzi si misero le mani in faccia disperati, mentre Tifa ne fu davvero entusiasta. Erano delle protezioni per le nocche in ferro con cuscinetti al lato delle dita. Tifa ne fu davvero contenta trovandoli utili per gli allenamenti che ormai faceva sempre meno.
Quindi ad ogni viaggio lungo i bambini chiedevano un pensiero per rendere felice Tifa e anche Cloud era felice di vederla contenta per ogni suo dono.
Una volta prese un diadema della strega, scopri che Tifa ne possedeva già uno, poi degli orecchini a forma di Luna. Ne fu contenta, un paio simile li aveva dimenticati nella casa di Don Corneo insieme al vestito blu, e fu davvero felice di riaverli simili.
Portò, poi anche qualcosa per i ragazzi: un vestito nuovo a Marlene e una fascia per polsi a Denzel. Ma man mano che passava il tempo, si rese conto che non poteva spendere così tanto per ogni suo viaggio.
E adesso non aveva la minima idea di cosa intendessero dire i ragazzi.
«Cloud! Stai partendo? Aspetta!» da lontano sentirono la voce familiare di Johnny.
Cloud sentì un'altra minaccia per la sua partenza in orario, in arrivo.
«Johnny cosa c'è?»
«Ho bisogno di farti una richiesta!» il ragazzo cacciò dalla sacca del jeans una scatolina molto piccola, e indubbiamente equivoca. I ragazzini rimasero sconvolti dalla cosa. Mentre Denzel scoppiò a ridere, Tifa fece un passo indietro.
«Non mi sembra per niente il caso!»
«Ma che hai capito, non è certo per te!» tutti fecero un sospiro di sollievo.«È per Tifa!»
«Che cosa?» chiesero i ragazzini, voltandosi verso la ragazza alle loro spalle, ma di lei nessuna traccia, se non le porticine del bar sbattere.
È scappata!
«Volevo chiederti il permesso per la mano di Tifa, se ti dovesse succedere qualcosa con tutti questi viaggi, potrei farmi carico io di questa famiglia. E qual miglior modo per esser una famiglia se non con un bel matrimonio!» affermò apprendo di scatto la scatoletta e mettendosi in ginocchio.
I passanti iniziarono a fermarsi, mentre Cloud e i bambini guardarono torvi il ragazzo che si rimise in piedi.
«Credo che chiedere la mano a Tifa potrà darle ancora di più l'idea di famiglia che tanto desidera. Siamo amici, no Cloud?».
«Se proprio siamo amici, non dovresti farmi richieste del genere!» Cloud mise in moto la sua motocicletta e con una sgommata partì in tutta fretta.
«Bene il mio l'ho fatto» affermò il ragazzo per poi voltarsi ai ragazzini e fare un occhiolino.
«Ora posso andare a restituire questo prima che il negoziante mi faccia arrestare» con un saluto Johnny se ne andò di tutta corsa com'era arrivato.
I ragazzi si guardarono negli occhi per poi festeggiare con un salto, e rientrare nel bar.
Tra le tante figure fermate a guardare la scena, ce ne era una con un mantello nero, il cui volto era coperto da un cappuccio, e chiunque si avvicinava, non poteva restare tranquillo per quella presenza così misteriosa.
Nota autrice:
Eccomi qui! Questa è la prima parte della storia, sono un'amante del genere Final Fantasy e ho una vera passione per questi due #Cloti.
Per la storia sto cercando di rimanere federe ai più piccoli dettagli. E restare anche all'interno dello stile dei personaggi. Diciamo che vedo le fan fiction proprio come degli esercizi.
L'avventura è da posizionarsi dopo il film e contiene anche riferimenti del romanzo "on the way to smile".
Spero vi stia piacendo fatemi sapere!
Credo di pubblicare quattro capitoli a settimana.
Ps: per le immagini di capitoli, mi riferisco in particolare al primo ho trovato quest'immagine su pintarest e lo trovata, oltre ad esser bella proprio adatta alla scena. Ho inserito il link da pc, non ho ben chiaro dove è stato inserito per i lettori. Se siete i proprietari e non vi va di aver qui il vostro disegno non esitate a contattarmi.
A presto!
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