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Missione Presidenziale... e pittori inetti

Squall e gli altri sbatterono le palpebre e si alzarono lentamente, ancora molto confusi e storditi.
-Ma che cosa diamine ci è successo? Abbiamo dormito tutti?-fece Squall, massaggiandosi la fronte, e strizzando gli occhi alla luce dello scompartimento.
-Forse è stato del gas ipnotizzante: molta gente ce l'ha con la Seed....-azzardò Zell, sbattendo più volte le palpebre e cercando di riprendersi.
-Forse...-ammise l'altro, ma non ne era del tutto certo: era stato tutto così assurdo! Quel ronzio prima di svenire... E quell'uomo che l'aveva sentito...
-Beh, meno male che stiamo tutti bene! -gli ricordò Selphie, stiracchiandosi; non sembrava poi così provata dalla faccenda. -Sapete, ho fatto un sogno davvero stranissimo...
Squall scosse la testa con una smorfia.
Anch'io, ma non era molto divertente....
Ho sognato di essere un cretino...
-Certo che Laguna era così caaariinoo.....-sospirò ancora Selphie, crollando sul divanetto.
Squall trasalì.
Un momento... LAGUNA???
Come se non bastasse, l'intervento di Zell acuì il suo sconcerto.
-Hey!!! Anche nel mio sogno c'era un tizio di nome Laguna! Un soldato di Galbadia, no?
...Anche Zell?? Ma allora...
-Laguna, Kiros e Ward-azzardò.
Tutti e tre si guardarono, sbalorditi.
-Ma come?? Abbiamo fatto tutti lo stesso sogno!
Rimasero per un po' in silenzio a riflettere su quel fatto così strano.
-Mah... è inutile starci a pensare troppo-intervenne Selphie, inaspettatamente concreta e razionale. -Concentriamoci sulla missione!
Selphie ha ragione.
-Sono d'accordo-replicò Squall, a voce alta.-Ricordiamoci comunque di questo incidente, ne faremo rapporto al preside.
«Prossima fermata: Timber.» annunciò l'altoparlante, interrompendoli.
I Seed afferrarono  velocemente le valigie e si avviarono a una delle porte; mentre il treno rallentava fino a fermarsi, guardando fuori dal finestrino notarono subito che in quella città l'umore non era dei migliori: videro infatti molti piccoli gruppi di soldati galbadiani.
Alcuni sembravano intenti solo a chiacchierare, ma altri stavano rigidamente sull'attenti e osservavano torvi chiunque gli passasse davanti. Altri ancora eseguivano controlli casuali sui passeggeri del treno esaminando bagagli e documenti.
Squall e gli altri, fortunatamente, non vennero fermati né perquisiti: forse a causa della loro giovane età non erano visti come una minaccia.
Improvvisamente,  si affiancò a loro un ragazzo sui venticinque anni, ma sembrava più giovane, perché portava un berretto blu messo storto, i capelli neri legati in un codino e un giubbotto giallo senza maniche.
Gli si avvicinò noncurante e disse, come se niente fosse:
-Però... certo che è cambiato il bosco di Timber, eh!
Dopo lo sconcerto iniziale, Squall si rese conto che quello strano tizio doveva essere il membro dei Gufi del bosco, e rispose prontamente:
-Certo, ma i gufi ci sono ancora.
Al che l'altro sorrise, e sussurrò in tono cospiratorio.
-Benvenuti a Timber. Prego, seguitemi!
Uscirono insieme dalla stazione e lo seguirono fino ad un binario, dove c'era il vagone di un treno decorato in modo strano: era dipinto di giallo e rosso, e sopra un teschio con le tibie incrociate.
Certo che come base segreta non è un granché, pensò Squall, Qui manca solo il cartello "Guardatemi"... in più è dipinto davvero malissimo...
Non appena furono a bordo, il vagoncino partì all'istante, e vennero accolti da un altro membro dell'organizzazione: un tipo smilzo, coi capelli neri e un maglione blu a collo alto.
-Benvenuti! Avete già conosciuto Watts-disse, indicando l'uomo che li aveva accolti alla stazione.-Io sono Zone, il capo dei Gufi -si presentò poi con un certo orgoglio, tendendo la mano a Squall.
-Io sono Squall. Lei è Selphie e lui è Zell-rispose Squall, senza però stringerla.
L'altro la ritirò, un po' in imbarazzo.
-Ehm... ok... nelle altre stanze di sono gli altri membri del gruppo... E, naturalmente...-aggiunse con un sorriso-la nostra "Principessa".
E chi diavolo sarebbe?
-Sta riposando di certo...-disse Watts
-Squall, andresti a svegliarla? La sua stanza è quella in fondo.
Squall lo guardò sbalordito.
Ma stanno scherzando?!? Non siamo schiavi, siamo un corpo speciale!
-Non siamo stati assoldati per questo.
Zone, spaventato dal suo tono, si tirò indietro.
-C-calmati... era solo un favore...
Squall decise che era meglio acconsentire, ma mise subito la cose in chiaro.
-...Ok. Ma non chiedeteci mai più cose del genere.
Dopo aver detto ciò, si incamminò verso il fondo del vagone. Nel tragitto, incontrò alcuni membri, ma parlò molto poco: era ancora nervoso da prima.
Arrivò davanti alla porta e bussò; ma non rispondeva nessuno. Dato che, peró, era lievemente socchiusa, decise di entrare.
La stanza era decisamente elegante, molto diversa dagli altri scompartimenti che aveva visto: al centro, vi era un lettino pieghevole con lenzuola rosa antico, un mobile a specchio e moquette sul pavimento.
Sul letto stava riposando qualcuno: una ragazza dai cappelli neri, con delle ciocche color caramello.
Squall trasalì.
Un momento... ma questa è...
Non fece in tempo a formulare il pensiero, che la ragazza si svegliò, stiracchiandosi e sbadigliando; nel vederlo, sussultò.
-Sei... tu. Quel giorno... la festa a Balamb... Allora sei un Seed!-mormorò, ancora insonnolita.
Lui annuì
-SONO ARRIVATI I SEED!!!-urlò la ragazza e, senza alcun preavviso, si lanciò addosso a Squall, gettandogli le braccia al collo. Squall rimase interdetto: istintivamente la afferrò-mica poteva lasciarla cadere...-ma poi la scostò da se.
-Ehm... ok... ma adesso calmati!
-Sono contenta, no?!? Era da tanto tempo che volevo farvi venire!-ribattè lei, per nulla imbarazzata; indossava, stavolta, un vestito azzurro cielo.-Sapevo che avevo fatto bene a parlare direttamente col preside!
-Ah, ecco.l-riflettè Squall.-Alla festa stavi cercando lui...-
-Per caso conosci Seifer? È un mio amico. Lui mi ha presentato il Preside!-domandò la ragazza, e lui si incupì.
Andiamo bene...
-Sì, lo conosco...-rispose, con una nota amara nella voce.
La ragazza, però non se ne accorse; era troppo euforica.
-Con voi Seed dalla nostra parte, sento che riusciremo a realizzare tutti quei piani che non siamo riusciti a fare finora!
Squall si scoprì, suo malgrado, colpito da quella ragazza, anche se era il suo esatto opposto: era così entusiasta, e aveva degli occhi davvero...
Si irrigidì.
Non è il momento di pensare a certe cose...
-Sarà meglio tornare dagli altri-disse.
-Ok! Scusa, Squall, ma Seifer non è venuto?
-No, lui non è un Seed.
-Ah, capisco....-disse, un po' delusa-Oh!Ma non mi sono presentata! Io sono Rinoa! E tu Squall, già lo so!
Gli afferrò la mano e gliela strinse.
E lui, stranamente, non si tirò indietro: era come se con Rinoa le sue difese si abbassassero leggermente.
-Voi Seed siete anche molto bravi a ballare, eh?!?-aggiunse, ammiccando.
-È una tattica: ci uniamo alla folla e poi ci avviciniamo all'obiettivo. Dobbiamo imparare qualsiasi tipo di tecnica per le nostre missioni-rispose però lui con studiata freddezza, cercando di non pensare alle sensazioni che aveva provato mentre danzava con lei in quel salone.
-Ah...-fece lei, delusa.-Eppure era così romantico...
Romantico?!?!
Prima che Squall potesse ribattere, entrò nello scompartimento un bellissimo cagnolino a pelo abbastanza lungo color cioccolato, che fece subito le feste alla ragazza.
-Ah, scusa, non ti ho presentato Angel!È il mio migliore amico, e mi è stato d'aiuto in molte occasioni. È intelligentissimo, non è vero? -disse Rinoa, mentre lo accarezzava dolcemente.-Ora, Angel, rimani qui e fa il bravo, eh!
Il cane uggiulò un po', poi si accucciò vicino al letto, fissandola con i suoi occhioni scuri.
Squall e Rinoa tornarono dagli altri, e Squall presentò la ragazza alla squadra Seed. Entrarono poi in uno dei vagoni, dove c'erano appesi alla parete alcuni ritagli di giornale relativi all'attuale presidente di Galbadia, Vinzer Deling, e un tavolo con sopra un modellino in scala di una ferrovia e due treni.
-Bene, penso che possiamo iniziare-esordì Zone.-l'Operazione che abbiamo in mente richiede grande professionalità: i Gufi del Bosco entreranno nella storia nella battaglia per l'indipendenza di Timber!
Abbiamo ricevuto delle informazioni top-secret secondo cui....
-SONO STATO IO A PRENDERLE!!-lo interruppe Watts, entusiasta del suo successo.
-Sì, sì... le hai prese tu... molto bravo... comunque dicevo: informazioni secondo cui un vip di Galbadia sta arrivando a Timber, cioè...
-Un SUPER-Vip!!!
Zone lo fulminò con un'occhiataccia.
-...Vinzer Deling, il malvagio presidente di Galbadia. Presidente di nome, dittatore di fatto. Arriverà con un treno speciale: il piano è prendere quel treno e...
A quel punto intervenne Selphie.
-POLVERIZZARLO COI LANCIAMISSILI!!
Zone indietreggiò e alzò le mani spaventato.
-N-no no, così è un po' troppo!!
Zell si stava alquanto spazientendo.
-Ma allora in cosa consiste questo piano??
-Ora vi spiego-intervenne tranquillamente Rinoa, avvicinandosi al modellino sul tavolo.
-Come potete vedere, ci sono due treni, su due binari diversi. Questo è il nostro, dove ci troviamo ora.- Indicò quello con un vagone giallo dipinto malissimo.-A cui è attaccato un Vagone-Sosia, che è uguale a quello del presidente. Sull'altro binario c'è il treno dove lui viaggia, con la locomotiva e il Vagone-Scorta 1. In mezzo c'è il Vagone del Presidente. E infine, il Vagone-Scorta 2, da cui comincerà l'operazione. Tutto chiaro finora?
I Seed fecero cenni di assenso.
-L'obiettivo è di sostituire il vagone sosia con il Vagone presidente, agendo nei due punti di scambio che il treno fa prima di arrivare a Timber.
Mossi da un meccanismo, i due trenini cominciarono ad avanzare.
-Dovremo saltare sui vagoni di scorta e sganciarli. Sono entrambi dotati di sensori di movimento e controllati dai soldati, perciò dovremo fare molta attenzione.
Soprattutto, è VITALE sganciare il primo vagone di scorta PRIMA che arrivi al primo scambio, altrimenti....
-....KA-BLAAAMM-esclamò Selphie, con un entusiasmo leggermente fuori luogo, mimando un impatto disastroso.
Rinoa fece una piccola risatina.
-Esatto! Perciò dobbiamo essere veloci e concentrati. A quel punto, il vagone Sosia e Base si separeranno, e saranno tutti allineati con gli altri vagoni.
Il trenino si mosse, mostrando una fila di vagoncini allineati.
-Una volta arrivati al secondo punto di scambio, si sgancerà il secondo vagone di scorta, dando modo ai vagoni base e Presidente di fuggire. A quel punto, potremo affrontare Deling in persona.
Durante tutta la spiegazione di Rinoa, i treni avevano avanzato pian piano, mostrando l'operazione punto per punto.
-Ehm... domandina!-intervenne Selphie, alzando la mano, come se fossero a lezione.-Come sganciamo i vagoni se il treno è in movimento?
-Bisogna inserire dei codici a quattro cifre col sistema di controllo, disabilitando il sistema di connessione vagoni.-rispose Zone.-I codici vi verranno comunicati da Rinoa una volta sul posto. Squall li inserirà.
-Ah, dimenticavo!-aggiunse Rinoa.-Tutta questa operazione va svolta entro cinque minuti.
-Cinque minuti??!? Ma è pochissimo! -protestò Zell.
-Abbiamo fatto una simulazione, e ce ne abbiamo messi tre-ribattè Rinoa, con un sorrisetto.-Voi Seed saprete certo fare di meglio, no?
I tre si guardarono un po' dubbiosi, senza però replicare.
-Scusate, lo so che non c'entra nulla ma... perchè il modellino del treno dei presidente è fatto così male?-chiese Selphie, timidamente.
-È vero! È bruttissimo!-rincarò la dose Zell.
Squall, che era stato in silenzio tutto il tempo, gli diede tacitamente ragione: era davvero dipinto malissimo.
-CATTIVI!! L'ho dipinto io! E l'ho fatto apposta così!!-esclamò Rinoa, guardandoli male.-Nel farlo, ci ho messo tutto... tutto l'ODIO che ho per quell'uomo!!
Rimasero tutti in silenzio, imbarazzati.
-Ehm... sì, certo... L' "Odio"-sogghignò Zell.
-Certo... l'ha fatto così male perché lo odia....-borbottò Selphie.
Squall, suo malgrado, soffocò una risata.
-Ok. Basta parlare di questo. La spiegazione è finita!-tagliò corto Rinoa, incrociando le braccia sul petto, visibilmente offesa.
-Tra due ore saremo al primo punto di scambio. Andate a riposarvi e preparatevi. Abbiamo delle cabine vuote che potete usare.
Detto questo uscì dalla stanza, seguita da Watts e Zone.

*****

Sdraiato sul letto della cabina, Squall rifletteva sull'imminente missione.
Quei Gufi del Bosco non sembravano proprio dei gran strateghi, né esperti di battaglie... ma avevano pagato per il supporto Seed, quindi spettava a loro dare il massimo.
Senza volerlo, i suoi pensieri indugiarono su Rinoa: nonostante tutto, quella ragazza l'aveva colpito.
Sembrava credere davvero in quello che faceva...
E lui, Squall, in cosa credeva?
Erano mercenari, dopotutto: offrivano i loro servigi a chi pagava, niente di più.
Non potevano chiedersi troppo se fosse giusto o meno.
Obbedire agli ordini. Questa era la regola fondamentale del loro lavoro.
E finora gli era sempre andata bene così.
Ma a volte mi chiedo se non ci sia qualcosa di più nella vita...
Qualcosa per cui valga la pena lottare... Qualcosa per cui valga la pena vivere...

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