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La Caverna di Fuoco... prof ma le sembra il momento??

Quando riprese i sensi, Squall si ritrovò sdraiato sul lettino dell'infermeria.
Era stordito e la testa gli pulsava dolorosamente.
-Ah bene, sei sveglio-disse l'infermiera Kadowaki, entrando nella stanza, i capelli grigio ferro legati in una crocchia, sul volto un'espressione materna. Con gesti esperti, cominciò a visitarlo.
-Uhm... le pupille mi sembrano normali... Come ti senti? Prova a dire il tuo nome.
"...Solite domande post trauma cranico...."  pensò Squall, lievemente seccato.
-Squall... E mi fa male la fronte...-rispose, con un gemito.
-Eh, purtroppo per quella non c'è niente da fare.-rispose la dottoressa, contrita.- O meglio, il dolore tra poco passerà, ma temo che ti resterà la cicatrice.
"Fantastico... Davvero fantastico..." pensò Squall, amaramente.
La sua unica consolazione era che anche Seifer avrebbe avuto il suo stesso problema... A proposito, perché non si trovava lì anche lui?? Forse perché non aveva preso botte in testa...
La dottoressa interruppe il flusso dei suoi pensieri.
-Devi andarci più piano con l'allenamento! La prossima volta potresti non essere così fortunato!-lo rimproverò.
-...Glielo dica a Seifer!-rispose Squall, piccato.
-Ah! Quel ragazzo! Non ascolta niente e nessuno... perché non lo ignori?
-...Non voglio scappare-mormorò Squall a testa bassa, massaggiandosi la fronte.
La Kadowaki agitò le braccia in segno di esasperazione.
-Santo Cielo! Che età sconsiderata!Datevi una calmata, ragazzi!
Vedendo che Squall non le dava molto retta, la dottoressa lasciò perdere.
-Vado a chiamare la professoressa Quistis. Tu intanto riposa ancora un po'...
Squall si ridistese lentamente sul letto, una mano sugli occhi, avvertendo le tempie pulsare. Sentì, in lontananza, l'infermiera parlare al telefono.
-Professoressa Quistis?... Sì, venga a riprendersi il suo studente... La ferita non è grave, ma resterà la cicatrice... mmhm... Certo...
D'improvviso, Squall sentì dei passi, e  socchiuse gli occhi; c'era qualcuno vicino a lui: era una ragazza vestita con camicetta azzurra, pantaloni bianchi e, drappeggiato sulle braccia, una sciarpa verde chiaro. Era molto carina, capelli corti castani e un viso dolce.
-Ciao, Squall... ci si rivede di nuovo...-gli mormorò.
Squall non ebbe nemmeno il tempo di rispondere, perché la ragazza se ne andò subito, lasciandolo interdetto. Chi era? Non l'aveva mai vista prima!Forse una compagna di corso? Ma lui non aveva legato con nessuno al punto da venirlo a trovare in infermeria... E poi era sparita così velocemente... Se l'era immaginata??Vista la botta in testa, non era un'ipotesi da scartare.....
"...Ci mancano solo le visioni adesso..." pensò.
In quel momento arrivò la professoressa Quistis.
Era una bella ragazza: giovane-diciott'anni, solo uno in più di Squall-capelli lunghi biondi che lei però per comodità teneva acconciati con uno chignon alto e lasciando giù delle ciocche.
Quando vide Squall scosse la testa e sospirò, un mezzo sorriso sulle labbra.
-Lo sapevo! O eri tu o era Seifer... Forza, dobbiamo andare! Oggi c'è l'esame pratico Seed! E prima lezione introduttiva.
Squall sobbalzò: era vero, accidenti.
Pian piano si alzò, salutò la dottoressa e seguì Quistis fuori dall'infermeria.
Durante il tragitto fino alla classe rimase in silenzio, camminando a fianco della professoressa; non era intimidito o altro, semplicemente non era uno che parlasse molto con la gente in generale.
-Squall, c'è qualche problema?-gli domandò lei però, improvvisamente.
-No, niente di speciale...
A quell'uscita, lei fece una piccola risatina
-Che cosa c'è?
-Niente, é che mi sembra di capire un po' di più un mio studente, tutto qui...
-Non è così facile capirmi...-rispose Squall, seccato.
-Allora parlami! Dimmi qualcosa su di te!
-Non è un argomento che....
-... Che mi riguarda?-completò Quistis, facendo nuovamente una breve risata.
Squall non rispose; scosse solo la testa e continuò a seguire l'insegnante fino all'aula.
-Buongiorno a tutti. Prego, sedetevi.-esordì la professoressa entrando, mentre Squall andava a sedersi, cercando di non incrociare lo sguardo di nessuno.
Mentre si dirigeva al suo banco, vide che c'era anche Seifer; aveva la ferita, ma non sembrava importargli. Sedeva mollemente al suo banco, con la sua solita noncuranza.
Ribollendo silenziosamente di rabbia, si sedette,mentre la professoressa spiegava l'importanza di quel giorno.
-Come sapete, ragazzi-esordì-l'esame pratico da Cadetti Seed é questa sera.
Un mormorio eccitato si diffuse nell'aula.
-Gli studenti che non hanno passato quello scritto di teoria rimangano qui a studiare, gli altri hanno tempo libero fino a stasera. Presentatevi nella Hall alle 16.00, comunicherò i Capisquadra. Tutto chiaro?
Vari cenni di assenso e risposte affermative degli studenti.
Ma Quistis non aveva finito.
-Ah! Seifer!-disse in tono severo
-Sei pregato di non ferire i tuoi compagni in addestramento. Sono stata chiara?
Seifer sbirciò Squall, che aveva la testa china sul banco, e per tutta risposta batté il pugno sul banco.
Cosa che Quistis ignorò.
Squall era stupito che l'insegnante l'avesse difeso, non ci era abituato... dall'altra era seccato: non voleva apparire come un debole bisognoso di protezione!
-Potete andare. Tranne tu Squall!-aggiunse.-Devo parlarti.
Mentre tutti uscivano dall'aula, il ragazzo la raggiunse.
-Sei già stato alla Caverna di fuoco? Senza G.F non puoi prendere parte all'esame pratico!
"Dovevo andarci stamattina, ma poi Seifer..."
-Hai una buona scusa?
-No.-rispose Squall, semplicemente. Avrebbe dovuto farlo giorni prima.
-Andremo insieme ora. Andiamo!
                          
                             ***

In poco tempo, arrivarono alla Caverna. Mentre andavano, Quistis gli suggerì tecniche di combattimento e strategie per l'imminente scontro. Infatti per ottenere il GF avrebbe dovuto prima combattere e sconfiggere l'entità, che a quel punto sarebbe stata ai suoi voleri in battaglia.
All'ingresso stavano due Funzionari del Garden. Erano tipi strani, con una tunica rossa e bianca e un cappello di paglia gialla in testa quasi a coprire completamente il volto. Squall ci era abituato ormai a quel bizzarro aspetto.
-Studente Squall, sei pronto?-chiesero, in tono rigido e freddo.
-Sì.
-Insegnante numero 14, Quistis Trepe- intervenne la ragazza. -Farò da supporto.
-Bene. Andate.-I funzionari si spostarono, permettendogli di procedere all'interno.
                          

                              ***

La Caverna di Fuoco era buia e molto calda-il nome già la diceva lunga...- rischiarata a malapena da alcuni geyser di lava.
-Ti supporterò nelle battaglie, ma devi decidere tu la direzione da prendere-lo avvertì Quistis.
-Ricevuto-rispose Squall, sbrigativo, continuando a procedere.
-Gli studenti generalmente non riescono mai a dare il massimo quando sono con me. Sarà colpa del mio fascino?-disse all'improvviso l'insegnante, lasciando Squall senza parole. Ma le pareva il momento??
"Questa qui é proprio strana", pensò, interdetto.
Vista l'espressione che il ragazzo stava facendo, Quistis disse subito, con una risata.
-Stavo scherzando!! Era per allentare la tensione.
Squall scosse la testa.
Ci rinuncio.
                    
Dopo varie svolte, finalmente arrivarono vicino al cratere, dove Ifrid, lo spirito del fuoco, fece la sua apparizione. Era una creatura impressionante, con corna ricurve e una criniera rossiccia.
Fu una dura lotta: Ifrid lanciava numerose palle di fuoco, ed era molto forte. Ma sia lui che Quistis erano abili nel combattimento, e l'entità dovette arrendersi. Tornati al Garden, Quistis si complimentò con lui.
-Ben fatto! Ora va a riposarti per un po'. Ci vediamo nella hall.
E se ne andò, mentre nella testa del cadetto vi era un unico pensiero.
Quasi non ci credo... Tra meno di un'ora andrò in guerra...

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