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Lady noir (Miraculous)💚


Dreamer era entusiasta, finalmente qualcuno si era accorto di lui. Saltava sui tetti dei palazzi parigini e gli sembrava di volare. Falena oscura gli aveva dato la possibilità di avverare il suo sogno di diventare un super eroe, akumizzandolo. Tuttavia c'era una sensazione di disagio e rancore che un supereroe non avrebbe dovuto provare, ma il ragazzo ignorò la sensazione perché finalmente si sentiva felice. Per anni aveva desiderato che Ladybug si presentasse per consegnargli un miracuolus, ma quando falena oscura li aveva rubati tutti, la sua frustrazione era cresciuta, anno dopo anno, tanto da diventare preda di un akuma. Dreamer in fondo era felice, perché il cattivo l'aveva visto mentre Ladybug no, per cui promise a falena oscura di aiutarlo a prendere anche gli ultimi due miraculous. Mentre correva sparava dei raggi fluorescenti verso i passanti, costringendoli a rivelare il loro più grande sogno, era convinto perfino che li stesse aiutando, in quel momento.

Quando arrivò sotto la tour Effeil era pomeriggio inoltrato, il sole cominciava a rendere il cielo arancione. Dreamer vide falena oscura alla base della torre e Ladybug di fronte a lui. Ancora una volta si sentì frustrato perché l'eroina non si era nemmeno accorta della sua esistenza. Ruotava quel suo jojo con grande maestria, dandogli le spalle. Da sei anni la guardava in azione, in tv o dal vivo, tuttavia solo in quel momento la vide per davvero e ne fu disgustato. Lanciò un raggio fluorescente nella sua direzione, ma proprio in quel momento Chat noir arrivò in suo soccorso. Rotolarono entrambi al suolo, il raggio colpì falena oscura facendolo infuriare, ma quest'ultimo non riuscì a muoversi, perché ancora non aveva detto quale fosse il suo desiderio più grande.

"Io... Il mio desiderio è salvare mia moglie con i miraculous di Ladybug e Chat noir"

I supereroi, ormai nuovamente in piedi e pronti a combattere, rimasero pietrificati. Tutto si sarebbero aspettati, ma mai un desiderio tanto nobile. Fu l'eroina coccinella a rompere il silenzio imbarazzante di quel momento.

"Davvero è questo quello che hai cercato di fare, in tutti questi anni?" Il cuore di Marinette, sotto il costume da eroina, perse un battito. I sensi di colpa per non aver provato a comprendere il cattivo invece di combatterlo le impedirono di continuare a parlare. Quanto sarebbe stato facile risolvere quella lunghissima battaglia, se solo avessero avuto una conversazione? Falena oscura si limitò a deakumizzare il cattivo di quel giorno, riportandolo alle sue fattezze naturali. Dreamer scomparve per sempre, ma il suo contributo cambiò per sempre le sorti di Parigi.

*

Marinette era incredula, mai si sarebbe sognata di vedere la vera dimora di falena oscura, mai, nemmeno per un istante, aveva pensato che fosse casa di Adrien. Aveva promesso a Falena oscura di tenere Chat noir fuori da quella questione, per non permettere al cataclisma di danneggiare la struttura sottostante la sua abitazione. Sapeva che in fondo lui desiderava solo dimezzare le sue possibilità di contrattacco, nel caso le cose fossero finite male.

Mentre scendeva con l'ascensore si chiese se Adrien sapesse tutto, se non fosse stato anche un suo desiderio. Era combattuta dall'enorme amore per lui e il suo senso di giustizia. Quando uscì dall'ascensore di vetro vide centinaia di farfalle bianche svolazzare intorno a loro, boccioli che si schiudevano per aumentarne il numero. Tutto era immerso nel verde, i soffitti erano immensamente alti e in fondo alla sala c'era una teca collegata elettricamente a qualcosa.

"Vieni, se riuscirai ad aiutarmi, ti restituirò tutti i miraculous, non mi sono mai interessati davvero" Marinette lo seguì con uno strano senso di angoscia, intanto che si avvicinava alla teca. Falena oscura la aprì, rivelando il volto di una donna così tanto simile al suo grande amore...

"Tutto ciò che ho fatto, l'ho fatto per lei" Lo vide accarezzare la teca e si chiese quanto dolore avrebbe potuto risparmiare a tutti, se solo avesse capito prima.

"Se quello che mi hai detto è vero, allora posso intervenire. Quando il miraculous Ladybug ha ripristinato il tempio dei guardiani ho capito che ogni cosa successa con la magia può essere riportata indietro dal kwami della creazione. Ogni strappo può essere ricucito, ma devi fidarti di me" In cuor suo Marinette sperò di riuscire anch'ella a fidarsi di Falena oscura, che altri non era che Gabrielle Agreste. L'uomo, per dimostrare la sua buona fede, si ritrasformò, così da essere completamente vulnerabile. Ladybug però ancora esitava. Sapeva che Tikki avrebbe potuto fare ogni cosa, ma usare il suo potere avrebbe portato delle conseguenze disastrose, quindi il potere del kwami doveva per forza di cose passare attraverso di lei. Deglutì e strinse i denti, così come aveva fatto quando aveva creato i magical charm. Ricordò le parole della sua migliore amica Alya e si fece coraggio: Gli unici limiti sono quelli che ci poniamo. Sentì il potere di Tikki riempirle ogni fibra del corpo e toccò le mani tiepide di Emilie, la madre di Adrien. Nemmeno Falena oscura sapeva quanto quel processo stesse a cuore a Ladybug, perché restituire ad Adrien sua madre era il regalo più grande che avesse potuto fargli. Chiuse gli occhi e concentrò ogni fibra del suo potere, fino a sentire una leggera pressione sotto la sua mano: un dito di Emilie si era mosso.

*

"Falena oscura è scomparsa dalla circolazione da ormai due mesi, ci chiediamo a cosa serviranno ora i nostri eroi Ladybug e Chat noir. Ci colleghiamo in diretta con il nostro opinionista..." Marinette cambiò canale, sbuffando. In effetti da quando aveva salvato la madre di Adrien la sua vita era diventata piuttosto monotona. Non vedeva Chat noir da un mese e mezzo e si rese conto che in effetti gli mancava. Tuttavia non era affatto pentita di essere riuscita a salvare Falena oscura, piuttosto che sconfiggerla.

Marinette si decise a ritrasformarsi in Ladybug solo due giorni dopo, cercando di contattare Chat noir che non essendosi trasformato non sentì la chiamata. Purtroppo non conoscere le loro vere identità era un'arma a doppio taglio, non sapevano nemmeno come rintracciarsi se non erano entrambi trasformati nello stesso momento. Proprio per questo colse la palla al balzo per partecipare all'intervista con Nadja Chamack, una settimana dopo.

"Allora Ladybug, ora che la tua presenza non è più necessaria a Parigi, cosa farai?" L'eroina coccinella ci pensò su, riflettendo molto più seriamente del dovuto su quella domanda. Era sempre stata refrattaria alle interviste che scavavano troppo nel personale, ma in quel momento era l'unico mezzo per potersi mettere in contatto con Chat noir, sperando che stesse almeno guardando la televisione.

"Beh, in realtà vorrei rivedere Chat noir, ne abbiamo passate tante insieme" Si rese conto che le sue parole risultassero ambigue solo quando Nadja parlò:

"Quindi ti manca? Non potreste chiamarvi?" Marinette era frustrata, non era proprio abituata alle interviste, si tradiva a ogni frase. Tuttavia non si fece scoraggiare, era determinata a raggiungere il suo obiettivo.

"Mi manca come collega, certo. Purtroppo se non siamo trasformati nello stesso momento non abbiamo la possibilità di comunicare" Nadja colse immediatamente la possibilità di uno scoop, così invitò Ladybug a fare un appello a Chat noir per incontrarsi, cosa che in realtà Marinette fece. Utilizzò però delle parole in codice, dandogli appuntamento in cima alla Tour Effeil per il giorno successivo a mezzanotte. Nadja fu delusa dal non riuscire a capire nulla di quello che Ladybug aveva detto, ma Mariette aveva creato quel linguaggio apposta due anni prima, proprio per comunicare con Chat noir anche quando erano sotto gli occhi di tutti.

*

La sera successiva arrivò ben presto, Marinette era davvero agitata, tanto che per qualche minuto dovette ritrasformarsi per essere rassicurata da Tikki, che la rincuorò; Tutto sarebbe andato per il meglio. Quando Chat noir arrivò lei era già tornata nei panni di Ladybug da un pezzo. Tirò un sospiro di sollievo quando lo vide, grata che guardasse almeno la televisione.

"My lady, allora ti sono mancato eh? Il mio charme è innegabile in effetti" Il gattino ruotò la sua coda fatta di cintura nella mano destra, appoggiandosi alla struttura della torre con la spalla sinistra. Un sorrisetto furbo gli aleggiò sul viso, ma Ladybug non se ne curò per una volta, volandogli letteralmente tra le braccia.

"Sì gattino, mi sei mancato"

Parlarono di tutto, quella sera, tanto che le prime luci dell'alba arrivarono prima di quanto si fossero aspettati.

"Beh, ora che falena oscura non c'è più, potremmo anche rivelare le nostre identità, che ne pensi?" Marinette era dubbiosa. Per quanto fosse consapevole della totale fiducia che avessero l'uno per l'altra era restia a svelarsi. Così rimase in silenzio, sperando che il gattino capisse. Tuttavia lui si incupì, perché l'unica cosa che desiderava nella vita era poterla amare.

"Rispetterò la tua scelta, ma tu rispetta la mia" Detto ciò si ritrasformò, rivelando la sua vera identità. Altri non era che Adrien Agreste, unico amore di Marinette. Ella strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca. Per tutto quel tempo avevano combattuto, si erano salvati, lui le aveva perfino detto che l'amava e lei non si era mai resa conto che in realtà fosse il suo Adrien.

"A-Adrien..." Sussurrò, sotto shock. Non avrebbe mai potuto indovinare la sua vera identità, semplicemente perché avevano caratteri diametralmente opposti. Chat noir era spigliato, arrogante e sicuro di sé, Adrien invece era dolce, gentile, premuroso...

"Io, non capisco..." Disse ancora, sedendosi per terra. Adrien le fu accanto in un battito di ciglia, intuendo il suo disagio.

"Mi dispiace di averlo fatto così, ma vedi, tu hai salvato mia madre. Quando mio padre mi ha confessato che in tutto questo tempo era falena oscura sono rimasto sconvolto tanto quanto lo sei tu in questo momento con me. Non avrei mai immaginato potesse essere lui. Le sue assenze, le sue mancanze come padre, erano tutte per ridarmi mia madre. Ci ho messo un po' a perdonarlo" Le si sedette accanto, riprendendo fiato. Aveva così tante cose da dirle e si sentiva così felice per essersi finalmente rivelato a lei. Non gli importava che lei non fosse pronta, lui l'avrebbe aspettata sempre.

"Adrien, tu... tu mi ami ancora?" Il biondo girò il viso verso di lei e si crucciò.

"Certo che ti amo, amo la tua forza e la tua intelligenza, amo la tua voglia di aiutare il prossimo e amo la totale fiducia che hai riposto in me da subito. I miei sentimenti non sono mai cambiati in tutti questi anni, semplicemente ho deciso che li avrei tenuti per me" Marinette scoppiò a piangere tra le sue braccia, chiudendosi la bocca con una mano. Si raggomitolò sul suo petto, dove Plagg uscì per riprendere fiato, visto che Ladybug lo stava schiacciando.

"Allora piccioncini, che ne dite di ridarmi zuccherino?" Marinette scoppiò a ridere, ritrasformandosi; Aveva capito cosa volesse intendere Plagg. Adrien rimase totalmente sconvolto dal ritrovarsi di fronte Marinette, la sua migliore amica.

"Ora capisco cosa hai provato poco fa" La ragazza sorrise portando una mano dietro la nuca, era in imbarazzo.

"Adrien, tu sei sempre stato sincero con me, quindi vorrei dirti che... che tu... sei magnifico, no, io sono magnifica, no, oddio non imparerò mai!" Guardò Tikki implorando un aiuto che però arrivò da Plagg.

"Sta cercando di dirti che ti ama Adrien! Forza festeggiamo con questo meraviglioso formaggio ammuffito" Tikki si allontanò da lui disgustata, Marinette diventò color porpora e Adrien rimase pietrificato.

"Sono sempre stato io? Mi stai dicendo che il ragazzo per la quale mi hai sempre rifiutato in realtà... sono io?" Marinette gli chiese scusa, ma dopo un primo momento di shock Adrien comprese che lei non poteva sapere che stava ferendo la stessa persona che amava.

Le si avvicinò, intimando Plagg e Tikki di farsi un giro. Prese il viso di Marinette tra le mani e ne carezzò i contorni, avvicinandosi tanto da mescolare i loro respiri.

"Ma sì, ora riesco a vederlo My lady" A Marinette tremò il cuore, anche se il suo corpo non si decideva a rispondere ai suoi comandi. Adrien poggiò le labbra sulle sue, promettendole un amore che sarebbe andato oltre lo spazio e il tempo e Marinette lo strinse a sé, sicura che avrebbe mantenuto la parola, perché Chat noir non mentiva mai.





note

Ok, vi confesso che ho guardato diverse volte la foto di questa one shot, chiedendomi che tipo di trama sviluppare, poi mi sono resa conto che nella storia originale vi erano così tanti indizi su come potrebbe finire la storia che mi son detta, seguiamoli e vediamo dove ci portano!

E così ecco a voi più di duemila parole, del finale ((((((((secondo me)))))))) più coerente possibile con la storia originale. Sappiamo che finché Falena oscura sarà in circolazione per Marinette e Adrien non può esserci futuro, quindi ho giocato un po' con questa cosa.

Fatemi sapere se questa one shot vi è piaciuta/vi ha ispirato/vi ha fatto schifo, nei commenti.

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