Buon viaggio, Eren (AOT)🧡
Mi hanno ripetuto per tutta la vita di lasciarti perdere.
Ogni ricordo di te è affiancato alla costante lotta di chi cercava di dissuadermi, eppure mai, nemmeno per un istante ho vacillato. Ho squarciato il tuo corpo ma tu hai distrutto completamente la mia anima, nessun gigante avrebbe potuto farmi di peggio. Proteggerti è sempre stata la mia priorità, ma non sono mai riuscita a salvarti da te stesso, vero Eren?
Tu sapevi già tutto, sapevi dove tutto questo ci avrebbe portati, eppure il tuo sacrificio mi disgusta. Ti ho seguito come un'ombra per tutta la vita, sperando che prima o poi quel sentimento sarebbe stato ricambiato. Ho allenato il mio corpo, mi sono scrollata di dosso il sangue dei miei compagni caduti in battaglia, ho rilegato in un angolo della mente l'orrore della nostra realtà, perché tu eri troppo importante. Quando mi hai salvato, quando quella sciarpa rossa ha avvolto in mio piccolo collo, mi sono resa conto di aver finalmente ritrovato casa. Non arrabbiarti Eren, se ho confessato ai tuoi genitori che volevi arruolarti nell'armata ricognitiva per sconfiggere i giganti fuori dalle mura, volevo solo proteggerti come tu avevi fatto con me.
In tutti questi anni, dopo tutto il sangue versato, vedo finalmente la realtà per quella che era: in fondo mi amavi anche tu. Vorrei aver avuto più tempo, più forza. Quando sei diventato un gigante il mio cuore ha iniziato lentamente a rassegnarsi al fatto che il nostro tempo avesse una data di scadenza. Mentre gli altri festeggiavano le piccole vittorie, come la riconquista del wall Maria, io continuavo ad allenarmi per poterti proteggere; Anche se eri un gigante restavi pur sempre il mio Eren. Armin mi ha raccomandato infinite volte di andare avanti, ma non volevo ascoltare e purtroppo per me, anche ora che ho la tua testa mozzata sul grembo, non ascolterò mai. So che mi hai detto che dovevo volare da sola, so che non dovrei piangere per te, quando mi hai detto che mi odiavi mi si è formato un enorme buco nel petto. Per quanto mi sforzassi, tu non mi avresti mai accettato nella tua vita veramente, ma ora lo so il perché, amore mio.
Ti confesso che quando hai distrutto le mura e liberato tutti quei colossali ho dubitato di te, mi sono davvero chiesta se per tutti questi anni non ti avessi solo idealizzato. E allora le voci di tutte le persone che mi avevano avvertito si susseguivano nella mia testa. Ah, tutte quelle emicranie.
Non so se sia vero che gli Ackerman siano schiavi per natura, ma non dubitare mai del mio amore per te. Ora che hai liberato Ymir spero che non resterai intrappolato, perché in fondo tu che cercavi la libertà eri l'unico vero schiavo.
Hai dovuto distruggere il mondo per poterci salvare.
Conoscere il futuro non è poi così bello, vero? Non ti dirò che da oggi le cose saranno semplici per noi, perché ti mentirei. L'animo umano è corrotto e marcio e altre guerre si susseguiranno, di questo sono certa anche senza avere la tua preveggenza.
Hai ancora i capelli morbidi, ci passo le dita attraverso senza smettere di guardarti. Ricordo tutto, sai? Ora finalmente ricordo, ma non riesco proprio a mantenere la promessa di lasciarti andare, anche ora che sei morto ho il dovere di proteggerti. Devo portarti al sicuro e seppellirti, altrimenti non resterà più nulla di te. E dove potrò andare per rivederti? Riuscirò mai a far smettere questo dolore? Dimmi Eren, nel futuro che hai visto, sei davvero riuscito a vedermi felice senza di te?
*
Armin alla fine ha confessato. Ti odio Eren, perché ti amo.
Ti odio perché quelle parole le hai dette a lui e non a me, che meritavo almeno questo. Accarezzo il nostro albero, dove da bambini prendevamo l'ombra dopo esserci rincorsi fino a perdere il fiato. La tua testa mozzata giace qui da un anno ormai. Non dimenticherò mai quel giorno, lo sguardo che mi rivolgesti, come se mi fossi grato per qualcosa.
Avevi fatto promettere ad Armin di non dirmi mai che anche tu mi avevi amato, che il tuo cuore egoista sperava che non ti dimenticassi mai. Stupido, stupido amore mio, come potrei lasciarti andare? Ti sento in ogni respiro, in ogni ansito. In ogni inverno indosso la tua sciarpa, anche se mi hai chiesto di buttarla via. A che è servito volermi proteggere dicendomi che mi odiavi? Nemmeno allora ti ho abbandonato.
Sei un egoista, ma lo sono anch'io, perché avrei sacrificato ogni vita umana solo per poterti avere, mentre tu hai scelto di salvare noi.
Quanto ti è costato, quanto ci è costato?
Certe volte, di notte, nella mia stanza silenziosa prendo a pugni il cuscino perché comincio a dimenticare dei dettagli. Non ricordo più esattamente il tuo tono di voce, il tuo profumo è sparito con te anche se inconsciamente cerco sempre di ritrovarlo nelle altre persone, e mi sento così male per non riuscire a fermare questo processo. Ma anche se la mia mente cancella dettagli, nel mio cuore rimani limpido come acqua. Quindi sì hai vinto tu, testardo egoista.
Spero che ora sarai finalmente libero di vedere il mare, di viaggiare attraverso le onde e assaporare il vento ricco di salsedine.
Buon viaggio, Eren.
note
Lo ammetto, odio Eren per quello che ha fatto passare a Mikasa in tutti i suoi anni, per cui immedesimarmi in lei non è stato affatto semplice. Ho goduto come un riccio appena nato quando Armin l'ha preso a pugni nei suoi sogni/ricordi, perché Mikasa ha sofferto davvero le pene dell'inferno per colpa sua.
Come sempre fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, alla prossima.
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