La vita oscilla come un pendolo, di qua e di là, tra il dolore e la noia, che sono in realtà i suoi veri elementi costitutivi.
(Arthur Schopenhauer)
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Caro Diario;
È successo di nuovo:
le sensazioni intense e terribili mi hanno trafitto come una lama.

Avevo il fiato mozzo a tal punto da non riuscire più a riempire i polmoni di aria.

Dovrei essere abituata ormai, ma ogni volta mi si chiude la gola, iniziano a tremare le mani e a sudare allo stesso tempo.

La mia vita sembra solamente un regolare susseguirsi di eventi e sensazioni pieni di sofferenza.

Forse qualcuno è entrato nella mia testa e cerca in qualche modo di riportare a galla tutti i dolori del tempo, appesantendomi e facendomi così affondare ancora di più di quanto già io non lo sia:

facendomi ricordare l'amarezza di questa vita vissuta con estrema tristezza e malinconia, della solitudine e del rammarico che provo ogni momento in cui cerco di accedere ai miei pensieri più profondi, sigillati da me stessa.

O forse il suo unico e vero scopo e quello di farmi impazzire, per avere estrema facilità nel distruggere la mia anima ormai già colpita e piana di crepe.

Sì, sono rotta e ciò è anche fin troppo visibile esternamente.

Sono stata tradita da coloro i quali mi fidavo, che ho scoperto essere falsi e perfidi...

Ho intrappolato me stessa con quei legami che avevo creato, credendo fossero sinceri e puri.

Sono state molte altre le persone che hanno tentato di penetrare attraverso le ferite, ma col tempo ho imparato a costruire quel muro che mi protegge dalla cattiveria e dall'egoismo altrui.

E solo pochi sono riusciti ad arrampicarcisi e a raggiungermi.

Solo pochi hanno saputo stringermi il cuore con la loro bontà e lealtà.

Solo pochi fanno parte della mia vita ed hanno un ruolo fondamentale.

Perché l'amicizia e l'amore sono in bocca a tanti ma nell'animo di pochi.

Ogni giorno penso a cosa accadrebbe se mi lasciassi andare, rimanendo così in balia delle onde.

Non ponendo più resistenza alla mia discesa lenta e straziante.

Ma poi penso alle persone che mi stanno accanto, che cercano di aiutarmi e di quelle che mi incoraggiano a rialzarmi, con il rischio di precipitare insieme a me nel baratro.

È per questo che mi trovo ancora a galla, nel bel mezzo di una tempesta, tramortita dalle forti onde che cercano di ostacolarmi.

Ed è per questo che a poco a poco inizio a soffocare nella mia stessa disperazione e nella consapevolezza di star morendo internamente.

Come posso andare avanti, se ad ogni passo che faccio, quattro mi riportano indietro?

Le persone mi chiedono quotidianamente:
"Come stai?"

Come se io potessi dir loro la verità o rassicurarli del fatto che io stia bene.

Ma non è così, tutti i miei "sto bene" o i "tutto okay" racchiudono in sé le richieste di aiuto mascherate, le notti insonne passate, le lacrime silenziose versate nel buio per non renderli partecipi della mia inutile angoscia...

Nessuno può rimediare.

Nessuno ne ha la possibilità

Perché è impossibile aggiustare qualcosa che è ormai perduto.

Ed io di questo ne sono cosciente.

Tua Nesea.

×•×•×•×•× angolo autrice וווו×

Ciao a Tutti!

Questa che avete appena letto è una pagina di diario della protagonista del libro, spero vi sia piaciuta e che vi abbia stimolato a proseguire la lettura.

Perdonatemi per eventuali errori, questa è la mia prima storia, anche se era da tempo che aspettavo di metterla nero su bianco!

Spero di leggere qualche vostro commento, mi farebbe molto piacere.
A presto!

UniversoLuce