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Capitolo 4

TW:
-descrizione di violenza fisica

Se non ti senti a tuo agio con questo tipo di narrazione, salta l'ultima parte del capitolo<3

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 Carries a Gun - Marilyn Manson
Canzone consigliata per questo capitolo

"Pollo ha scelto per voi una missione diversa dal solito." Continua uno dei leccaculo. Non ho la minima idea di come Scemo+Scemo si chiamino. Dalle loro facce idiote direi un paio di nomi molti stronzi, tipo Chanel e Chantal.

Quello che mi ha dato il cazzotto si posiziona davanti all'ingresso del garage e mi guarda in cagnesco. Diciamo che potrei accidentalmente aver scopato sua sorella, qualche tempo fa. Una ragazza probabilmente mai uscita di casa senza sorveglianza, apparentemente tutta castigata, in verità aveva solo una gran voglia di cazzo. Difficile da biasimare, con un fratello che le sta appiccicato come un'ombra.

È successo ad una festa organizzata da Pollo. Lo scemo l'ha scoperto subito, o potrei averglielo fatto scoprire subito, e da allora è incazzato come una iena. Chissà, forse voleva scoparla prima lui. Non era vergine comunque.

Gli rivolgo un sorriso perfido e mi giro verso l'altro.

"C'è questo ragazzino figlio di uno dei maggiori rivali di Pollo, ha quindici anni e frequenta la scuola superiore della città, è al secondo anno. Si chiama Brando, ma si fa chiamare Bubu." Fa una smorfia prima di proseguire. "Pollo vuole spaventare il suo rivale minacciando il figlio, visto che il verme non si fa da parte. Dovrete seguire tutti i suoi movimenti, finché vi viene detto di farlo ed entrare in azione non appena vi viene comunicato altro."

"Quindi dovremmo fargli da babysitter?!" Interviene Francesco già annoiato, si aspettava qualcosa di più emozionante. "Da quando Pollo ci fa scomodare per un ragazzino?"

I due cominciano ad innervosirsi. "Non dovete fargli da babysitter, brutto idiota. E non è un ragazzino qualsiasi." Scemo1 cerca di calmarsi. Lui potrebbe essere Chanel. 

"Nessuno ha mai saputo della sua esistenza fino a qualche giorno fa, a quanto pare il padre ha cercato di tenerlo segreto. Ci sono voluti i migliori uomini di Pollo per avere queste informazioni, quindi vedi di mostrarti riconoscente già solo per il fatto di essere qui e star zitto."

Fra trattiene uno sbadiglio, per nulla impressionato. Ci vuole ben altro a turbarlo.

"Quindi cosa dovremmo fare?" Chiede Alex, tra noi l'unico a non dare quasi mai problemi.

"Dovrete tornare a scuola." Dice, un guizzo di divertimento negli occhi.

"Cosa??" Chiediamo tutti e tre in coro.

"A quanto pare, l'istituto ha avviato un programma di recupero per ritardati come voi che non hanno mai finito la scuola e vi abbiamo iscritto." Adesso sorride pure, lo stronzo.

"E tu l'hai finita la scuola Chanel?" Mormoro io, abbastanza forte da farmi sentire.

"Come mi hai chiamato?" Ha l'aria di uno che vorrebbe mettere paura e, invece, non ha solo capito un cazzo.

"Finisci il tuo proclama." Voglio sapere dove va a parare Pollo questa volta.

Con l'aria rabbiosa, prosegue: "C'è questo programma appunto, faranno una classe di ragazzi sui vent'anni che non si sono diplomati e voi dovrete frequentare, finché ve lo diciamo noi. Durante questo tempo, dovrete pedinare il ragazzino, scattargli delle foto come prova tutti i giorni e inviarcele. Non dovrete avvicinarvi a lui in nessun modo, non deve sapere di essere seguito altrimenti avvertirebbe il padre, non deve sapere della vostra esistenza in alcuna maniera possibile, è chiaro?" Fa una pausa in cui ci guarda in faccia.

Cazzo che missione di merda. Non ci andavo da adolescente a scuola, figuriamoci ora.

"Non dovete minacciarlo o picchiarlo, a meno che non vi venga comunicato. Dovrete comportarvi da adolescenti ritardati qualunque e mantenere un basso profilo. Nel frattempo, continuerete a svolgere regolarmente furti come fatto finora." Sembra finalmente rilassarsi un po'. "Non siete iscritti tutti e tre, solo Damiano e Francesco."

"Ma che cazzo!" Esclama Fra, alzando le braccia al cielo. Che cazzo, davvero. Alex sorride.

"Alex avrà il compito di monitorare che voi due frequentiate e di avvertirci quando non lo fate." La balia, insomma. L'ho detto che lui non dà mai problemi.

"Inoltre, dovrete installare delle videocamere a scuola. Alex, controllerai quello che succede dal tuo pc. Se ci sono problemi, interverremo. Iniziate domani." Sembra che stiano finalmente per levarsi dalle palle. Ho bisogno di riflettere e mi sta tornando il mal di testa.

"Ah, ci sarà un'altra persona a tornare a scuola con voi: Jessica." Entrambi i bastardi mi guardano. Io serro i denti.

"Perché Jessica?" Cerco di mantenere la calma, con scarso successo. "Che cazzo c'entra lei?"

Hanno un'aria sinistra, vendicativa. "Ha sempre dimostrato interesse per i vostri affari, che sono quindi i nostri affari, e ha sempre voluto farne parte. Quindi, perché non includerla? C'è per caso qualche problema?"

Mi alzo e lo strattono per la collottola, finché non sbatto la sua testa contro il muro. Lo scagnozzo del cazzotto di prima prova a venirmi alle spalle, di nuovo, da vigliacco qual è, ma Francesco lo blocca prima.

Jessica è un'amica, ma perché cazzo non si fa mai gli affari suoi? Non la voglio dentro questo giro.

Alex interviene subito a calmare le acque e a separarmi da lui.

"Siete solo dei lerci cani di merda, Pollo vi usa per pulirsi le scarpe, luridi schifosi e vi credete chissà chi. Sparite da qui!" Sputo addosso ad entrambi. So che l'idea di includerla è stata loro. 

Io e Francesco li buttiamo fuori. Non li posso più vedere.

"Questa la pagate." Sento mormorare.

"Una di queste volte ci fai ammazzare." Mi dice Alex con aria rassegnata, ma non particolarmente preoccupata.

Esco dalla Congiura così, come un uragano, incazzato nero e con nessuna voglia di parlare con loro del piano. 

Ma perché Jessica si deve andare a infilare in cose che non la riguardano? Come se non sapesse cosa facciamo veramente e quanto sia pericoloso.

Fanculo anche a lei, che faccia il cazzo che le pare.

Me ne vado a casa. Sono sveglio da due ore e ne ho già i coglioni pieni di tutto, specialmente di una missione idiota in cui non solo mi tocca tornare a scuola con i ragazzetti, ma devo anche sorvegliarne uno e la sua vita inutile, che probabilmente passerà a masturbarsi ovunque e a schiacciarsi i brufoli. Cristo.

Arrivo a casa. Mio padre è in officina a lavorare, quindi vado in cucina e tiro fuori dal frigo le prime cose che mi capitano sotto mano, ho fame.

Dopo qualche minuto, mi arriva un messaggio da Francesco:

Colazione insieme domani prima di scuola? Segue emoji di due uomini che si baciano con un cuore in mezzo. Noto solo ora qualche chiamata persa di Jessica.

Sparatemi. Ora.


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