Capitolo 64: Incoronazione
Sofia POV:
Sono un fascio di nervi. Non dormo, più di tre ore consecutive, da una settimana. Mi guardo allo specchio. Sono uno straccio. Spero che Rafael, possa nascondere le occhiaie e le borse sotto gli occhi, senza troppo trucco pesante. Non vorrei sembrare, una statua di cera del Madame Toussaud's, proprio il giorno della mia incoronazione. Ormai tutto è pronto. Ma io no! Sarò mai, davvero pronta, per questo cambiamento radicale? Per questo sconvolgimento, delle nostre vite? Ma soprattutto, sarò una saggia e brava Regina? Davvero non lo so.
"Le sorti di un regno, nelle mie mani? Nelle mie piccole ed esili manine? Troppo peso. Troppa responsabilità, per una ragazza sola."
"Ma tu non sei sola! E hai le mani, più belle del reame." sorride il mio sexy maritino, stringendole nelle sue.
"Aiden!?"
"Non volevo spiarti, ma pensavi a voce alta e ho pensato che avessi bisogno di una spalla su cui piangere, ridere o con cui sfogarti ed eventualmente anche da picchiare. Ma evita, possibilmente, di colpire il mio bel faccino. Non voglio passare, alla storia, come il Re con il nome da americano e l'occhio nero." ride facendomi sorridere. "Insomma Sofia, io sono qui! Per te! Non ti lascio."
"Lo so."
"Anche questa cosa, la facciamo insieme. Mano nella mano, come sempre. Abbiamo affrontato di peggio!"
"Vero!"
"Ora, quello che ti serve, è una cavalcata, in riva al mare."
"Non c'è tempo!"
"Abbiamo tutto il tempo del mondo. E non hai bisogno di ore di maschere di bellezza e trucco, con Rafael, perchè tu sei già perfetta e bellissima così. Al naturale."
"Ma hai visto che occhi?"
"Vedo i tuoi meravigliosi occhi, continuamente. Anche, nei miei sogni. Oggi stanchi e smarriti, sono ancora più belli. Racchiudono tutto il tuo amore, la tua compassione e il tuo cuore. Il fatto che ti torturi così, fa già di te, una brava Regina che ha davvero a cuore il futuro dei suoi sudditi e che non è spinta dalla sete di potere, che la corona rappresenta."
"Amore... sei profondo."
"Sai di che cosa hai davvero bisogno, mia amata? Di me e di tempo per noi."
"Sei un'adulatore amore. Ti adoro."
"Anche io. Vieni!" mi fa salire con lui, sul destriero più bello. È uno stallone purosangue spagnolo, che Aiden, ha trovato una mattina, mentre correva in spiaggia. Non aveva ne il microchip, ne un padrone. Era nervoso e scalciava adirato, per togliersi una rete da pesca dalla testa. Non sappiamo come, ma il mio amore, l'ha liberato e ora, si fida solo di Aiden, tanto che non si lascia toccare da nessuno. Essendo un'esemplare unico, Aiden, ha voluto lasciargli più spazio possibile, per farlo sentire libero. È un bellissimo puledro di circa un anno. Ricorda il cavallo Tornado, dei film di Zorro. Ha il manto nero e lucido. È un cavallo imprevedibile, di temperamento forte, che non ama farsi comandare o cavalcare da nessun altro, a parte mio marito. È uno spirito libero. Proprio, come il mio Aiden. Forse è per questo, che sono in sintonia.
Cavalchiamo veloci, nel vento. Il profumo di salsedine e il rumore dell'acqua, sotto gli zoccoli, mi fanno sentire in pace. Mi sento svuotata da tutto. In me, scorre solo adrenalina. Questo cavallo, è velocissimo. Sento i muscoli, guizzare, sotto le mie gambe strette a lui, mentre galoppa in riva al mare.
"Stringimi forte." sussurra Aiden prima di far alzare sulle gambe posteriori Tunder. Il nome l'hanno scelto i ragazzi. Sostengono che, quando nitrisce, la sua voce, rimbombi come un tuono e che tutti gli altri cavalli, abbassino la testa intimoriti. Lui, è il Re, che regna incontrastato, nel maneggio.
"Non ti lascerò mai." lo abbraccio in vita, stringendomi sempre più forte a lui.
Lo sento sorridere.
I momenti con mio marito, sono i più belli, preziosi e importanti della mia vita.
Ci fermiamo nell'entroterra, all'ombra di un'albero di tiglio. Il profumo intenso e inebriante, mi riporta alla mente la mia fanciullezza, quando con la cuoca del castello, venivo quassù, a raccogliere i fiori da far seccare, per le tisane o il pourpourì.
Tunder, si avvicina a me, facendosi accarezzare. Non era mai successo prima.
"Sei una bellissima amazzone, mia Regina e credo che, il mio cavallo, si sia appena innamorato di te. Come biasimarlo del resto! Tu sei la perfezione! "
"Regina..." mi fa uno strano effetto. "Non sono ancora la Regina."
"Per me lo sei da sempre! Poche ore, comunque, ti separano dal tuo destino da sovrana. Mi prometti una cosa?"
"Certo. Cosa?"
"Qualsiasi siano i nostri impegni, ogni giorno, ci ritaglieremo un momento solo nostro. Senza corona, senza titolo nobiliare, senza un regno. Un prezioso momento, seppur piccolo, in cui saremo solo Sofia e Aiden, una coppia normale, che si ama."
"Te lo prometto, amore."
"Ora dobbiamo ritornare al castello e prepararci." mi mette tra i capelli, un fiore di tiglio.
"Tranquilla ok? Io sarò accanto a te. Per tutto il tempo."
Annuisco, sforzando un sorriso.
"Credo che voglia che lo porti tu, questa volta." sussurra lasciandomi le redini.
Poi, le sue labbra, mi fanno dimenticare tutte le mie paure e le mie insicurezze.
Ora sono pronta. A tutto.
"Ma dov'era finita Maestà? Puzza di stalla!" blatera instancabilmente Rafael, come un disco rotto.
"Sono andata a cavallo, con Aiden."
"Il Principe, ha sempre idee inopportune, nei momenti meno indicati."
"A dire il vero, la cavalcata, mi ha fatto bene. Ora mi sento più calma."
"Sotto la doccia, mia cara e poi, ci penso io, a farla sembrare una Regina."
Indosso il mio meraviglioso abito. Ci sono voluti tre mesi di lavoro, per far passare e cucire a mano, tutti questi fili d'oro massiccio. È assolutamente perfetto e degno di una regina. Effettivamente, sembra uno spreco, ma il vero scopo di questo abito, è che poi sarà messo all'asta e il ricavato sarà destinato alla costruzione di scuole e ospedali Unicef, nel terzo mondo.
"Inutile dirle, che è un sogno, Vostra Maestà."
"Sei pronta!?" sento la voce di Aiden fuori dalla stanza.
"Arrivo." dico uscendo.
Le sue labbra, si schiudono incredule.
"Mai vista tanta bellezza. Sei..." balbetta... "Mozzafiato."
"Con Rafael, solo il meglio." rispondo come uno slogan pubblicitario e l'interessato si commuove.
Cammino sul Red Carpet, che mi separa dalla Cattedrale, dove tra poco sarò incoronata Regina di Alleran.
I flash e gli applausi si alternano, senza sosta.
Avanzo lentamente, accanto ad Aiden, dopo aver rischiato di inciampare per la scalinata.
I miei genitori, ci aspettano, alla fine della navata, col sorriso.
La corona di Cartier, brilla di diamanti bianchi, alla luce dei lampadari in cristallo.
È bellissima.
Ci inginocchiamo davanti al Vescovo di Roma.
"Signori, Qui vi presento Sofia Wray Mountfield, la vostra indubitabile Regina di sangue e il vostro Re, Aiden Alexander Wray Mountfield, ai quali, tutti voi, in questo giorno, dovrete rivolgere il vostro omaggio, il vostro servizio e la vostra fiducia. Volete voi, con l'approvazione divina, diventare i loro fedeli sudditi?"
"Sì." urla la folla.
"Vostre Maestà, promettete solennemente, davanti al vostro popolo e al cospetto di Dio, di governare Alleran, il vostro Regno, secondo le leggi, i costumi e la Costituzione del Regno?
"Solennemente, in qualità di Regina, prometto di farlo."
"Solennemente, in qualità di Re, prometto di farlo."
"Userete il vostro potere rispettando la legge, con saggezza, nella giustizia e nella compassione in tutti i vostri giudizi?"
"In qualità di Regina, lo farò."
"In qualità di Re, lo farò."
"Vorrete voi, col potere concessovi da Dio, in quanto prescelti monarchi di sangue, regnare con dignità, compassione, saggezza e mantenere e professare le leggi della costituzione di Alleran, garantendo libertà di parola e di opinione, stabilità, udienza a chiunque lo richieda, giustizia e una vita dignitosa a ogni suddito del Regno? Giurate fedeltà incondizionata, alla Corona e al Regno di Alleran?"
"In qualità di Regina, io lo prometto. Tutte queste cose, che io fin qui ho promesso, io le manterrò e le metterò in pratica. Che Dio mi aiuti e che mi sia testimone."
"In qualità di Re, io lo prometto. Tutte queste cose, che io fin qui ho promesso, io le manterrò e le metterò in pratica. Che Dio mi aiuti e che mi sia testimone."
"Con i poteri conferiti dal Clero Ecclesiastico e dalla grazia di Dio, benedico queste corone."
Ora sto tremando. Il Vescovo, appoggia la corona alla mia testa, pronunciando queste parole:
"Dio Onnipotente nella tua eterna e infinita Grazia, benedici e santifica questa tua serva, la regina Sofia Wray Mountfield di Alleran e poni sul suo capo, questa corona d'oro, arricchisci il suo cuore di grazie abbondanti e coronala di tutte le virtù divine, affinchè il suo regno prosperi nella pace e nella tua gloria. Dio salvi la nostra Regina!"
"Dio salvi la nostra Regina!" urla il popolo in ogni angolo.
Poi fa la stessa cosa con Aiden.
Lo guardo sereno e particolarmente calmo. Non capisco se è solo apparenza, se è sollevato o semplicemente è rimasto imbambolato. Quasi non respira.
"Dio Onnipotente nella tua eterna e infinita Grazia, benedici e santifica questo tuo servo, il re Aiden Alexander Wray Mountfield di Alleran e poni sul suo capo questa corona d'oro, arricchisci il suo cuore di grazie abbondanti e coronalo di tutte le virtù divine, affinchè il suo regno prosperi nella pace e nella tua gloria. Dio salvi il nostro Re!"
"Dio salvi il nostro Re!" il boato felice dei sudditi, si alza in coro, anche per Aiden.
"Vostre Maestà, Dio vi incoroni con la corona della gloria e della giustizia. Preghiamo affinchè la sua guida vi dia la giusta fede e il giusto lavoro. Preghiamo affinchè possiate ottenere la corona del regno e possiate renderla indistruttibile e preziosa in quanto Suo divino dono. Preghiamo affinchè il nostro amato regno, Alleran, prosperi e duri in eterno. Amen."
Ora veniamo vestiti con i mantelli reali e ci vengono dati gli scettri, come da tradizione.
"In qualità di Re consorte, giuro di esservi fedele sempre, come marito e come monarca, di consigliarvi con saggezza e col cuore, ogni qualvolta richiederete il mio parere. Giuro solennemente, di mettere sempre Alleran e la Mia Regina al primo posto. Questo io, Vi prometto mia amata."
Aiden, prende la mia mano, dopo essersi inginocchiato davanti a me. Lo faccio rialzare e come da tradizione, mi bacia la mano, in segno di fedeltà.
Dopo l'unzione io e Aiden, ci sediamo sul trono.
È una sensazione meravigliosa, ma allo stesso tempo strana e stressante.
Ora siamo ufficialmente Regina e Re di Alleran.
Facciamo il consueto giro in carrozza, per il regno. La folla ci acclama e ci sostiene, col suo affetto. La cerimonia è andata in onda in mondovisione e poichè, nella Cattedrale non c'era abbastanza posto per tutti, sono stati allestiti molti punti con maxischermi, per permettere a tutti, di assistere alla nostra incoronazione.
Aiden, mi guarda profondamente, con un sorriso sghembo.
"Un milione di dollari, per sapere i tuoi pensieri."
"Non riesco ancora a metabolizzare che siamo diventati il Re e la Regina. Mi sembra ieri, che passeggiavamo in carrozza, dopo le nozze e ora questo."
"Lo so." gli stringo la mano con la sinistra, visto che la destra, saluta la folla.
I festeggiamenti sono stati allestiti nei giardini reali e si tengono a porte aperte.
Tutti sono invitati e possono congratularsi con noi.
Ora mi sento un po' più rilassata.
Osservo Aiden, che si è liberato del peso della corona, chiacchierare spensierato.
Dopo ore di balli e di pubbliche relazioni, mi apparto in un angolino, per rilassarmi.
"Sei scappata anche tu, amore?" mi sorride Aiden.
"Sì. Una piccola pausa. Poi rientro."
"Allora ne approfitto." Sorride baciandomi.
"Ne avevo assolutamente bisogno."
"Anche io."
"Sei la Regina più bella di tutti i Reami." mi sussurra, mentre rientriamo, mano nella mano.
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