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Capitolo 27: Una Principessa in pericolo.

Sofia POV:

"Adoro i fuochi d'artificio! E tu Principessa Sofia Williams Mountfield!?"

Sussulto. Mi ha riconosciuta. Ha sempre saputo chi sono. Fin dal principio. Ne sono certa. Il cuore batte talmente in fretta, che penso possa esplodere da un momento all'altro.
"Non so di che cosa parli, Magneto!" cerco di temporeggiare ma senza riuscirci.
"Basta con i convenevoli e con le menzogne. Io so perfettamente chi sei! Come del resto, tu sai chi sono io."
Mi trascina via, lasciando il povero Harry, a terra, ferito e in un lago di sangue.
"Dobbiamo aiutarlo."
"Non penso proprio. Gli agenti stranieri, poi, li odio pure più di quelli americani, pertanto...
Tuo padre, il grande Daniel Williams, si è rammollito negli anni, perché non mi spiego, come abbia permesso, alla sua Stellina, di diventare un'agente operativa, dell'FBI. Vuoi negare forse? Ma ti avverto, non mi va più di recitare. Scopriamo le nostre carte, piuttosto."
"Lui... veramente... non lo sa! Mio padre non controlla la mia vita e non decide per me."
"Principessa cattiva e ribelle! Mi piace! Ma... Sbirri, spie, federali, finiscono tutti, sotto quintali di cemento armato, nei cantieri edili, che erano di mia moglie. Tu, a lavoro concluso, farai la stessa fine, Stellina! È un vero peccato, ma la vita è ingiusta e tu, sai troppo e so per certo, che, con i principi patriottici e da sognatore, che ti ha inculcato il tuo vecchio, non cambierai bandiera, nemmeno per il denaro e il potere."
"Se vuoi uccidermi, perché non l'hai già fatto? Vuoi ricattare la mia famiglia?"
"Suvvia, Alleran, non mi interessa. Inoltre rispetto molto tuo padre e mi dispiace dargli questo dolore, ma tu non mi lasci scelta. Non dovevi immischiarti. Tuttavia, a questo punto, mi dovrai aiutare a liberare la mia adorata figlia, che il ragazzino prodigio dell'agenzia, nonchè figlio di quell'odioso direttore, ruba promozioni e tuo Partner, Aiden Alexander Wray, ha fatto arrestare. Dopo che Livy sarà libera, e dopo avermi detto in quale ospedale l'hanno nascosto, allora, ti ucciderò. Questa volta non sbaglierò nemmeno con lui, perché lo ammazzerò, con le mie stesse mani!"
"Aiden ha fatto arrestare tua figlia? Perciò si tratta di una vendetta?"

"Sì. La mia Livy, il 22 dicembre, sarà trasferita dalla prigione federale di massima sicurezza, qui a New York, a Miami, per l'esecuzione. Noi la dobbiamo fare evadere."
Con gli occhi umettati, mi porge una fotografia della ragazza, ma io non ho davvero idea di chi sia e di come Aiden possa averla incriminata. Dev'essere successo, prima che entrassi nella squadra.
"Non so chi sia. Perchè uccidere Aiden?"
"Ho coperto, grazie alla mia posizione nel Bureau, per anni, le passioni assasine di mia figlia, ma poi, arriva lui, fresco fresco di distintivo, che non ha neanche lontanamente guadagnato o meritato a Quantico, e con le sue intuizioni, la fa arrestare.
Queste nuove sezioni dell'FBI, sono idiozie. Così cani, porci, ragazzini raccomandati e Principesse, possono essere agenti. E pian piano, l'agenzia, perderà il suo prestigio. Ma la verità, sulla morte di Aiden, poi sta nel fatto che, colpendo lui, affondo Anthony Arthur Wray, la mia Nemesi dai tempi di Quantico. Uccidere lui, direttamente, sarebbe troppo facile. La morte di un altro figlio, lo annienterà, il matrimonio naufragherà, perché la moglie lo incolperà e la presidenza vacillerá. In tutto questo, io vinco. Sempre."
"Sei un mostro! Non puoi ucciderlo!" piango.
"Certo che posso. E voglio farlo! Oh! Voi due... ma certo! Sei come tuo padre! Ecco cosa ti ha spinta a infiltrarti: l'amore per quel ragazzotto. Allora, per il mio appagamento, lo farò uccidere proprio a te, mia cara."
"Non succederà mai!"
"Io dico di sì. Guarda il lato positivo! Così ve ne andate insieme e resterete felici per sempre, nell'aldilá."
Fa una risata perfida e malvagia, che mi fa tremare.
"Io voglio restare, felice per sempre, con lui, qua."
"Sei decisa. Mi piace. Ma non puoi nulla contro di me. Non puoi ostacolare i miei piani, oppure oltre a te e al tuo innamorato, faccio una strage. Partendo da mammina!"
Mi trascina per i capelli. Mi dimeno. Cerco di difendermi, ma non ci riesco.
"Inutile dimenarsi, Sofia! L'acqua che ti ho fatto bere, era drogata! Tra poco, sarai debole e stordita. Sto invecchiando e tu sei una minaccia. Meglio non rischiare!" scoppia a ridere rinchiudendomi in una stanza buia, fredda e umida.
"Non collaborerò mai con te!" urlo.
"Lo farai, perché non hai scelta." ride, mentre io mi sento svenire.

In trappola. Senza copertura. Senza Harry come spalla. Chissà se è ancora vivo. Senza via d'uscita. Sono sola da troppo ormai. Non distinguo più il giorno dalla notte, perchè qui dentro, é sempre piuttosto buio. Quando mi sono svegliata, avevo un raffinato collarino esplosivo, al collo. Sembra un gioiello, ma è un sofisticato prototipo, che Kross, ha rubato alla CIA. Oltre a farti esplodere la testa, può iniettarti tossine letali per terminarti o droghe che ti controllano. Sono messa male. Molto male. A ogni tentativo di toglierlo, mi investe una potente scarica elettrica, che mi fa perdere i sensi.
"Mangia! Mi servi in forze!"
Ma io non faccio che piangere e pensare a te.
Il tuo viso, ho paura di dimenticarlo. Di non avere la possibilità di rivedere il tuo sorriso. Mai più.
Scoppio a piangere.
"Aiden" farfuglio prima di svenire.

Aiden POV:

"Aiden"
"Sofia"
Mi sveglio di scatto. Il buio, che mi ha avvolto fino a oggi, mi abbandona, per lasciare posto a una flebile e sfarfallante luce. La vista è annebbiata. Non distinguo ciò che mi circonda, a parte le pareti bianche. Un odore disgustoso, pungente, mi destabilizza, bruciandomi le narici.
"Sofia." farfuglio ancora faticosamente. La bocca la sento impastata e la gola mi duole. Mi sento ancora intrappolato in quel sogno senza fine.

"No amore. Sono la mamma!"
Amore? A me? Devo essere fatto. Ma dove sono? Non ricordo... niente. Forse è un sogno. La realtà, è ben diversa, dai desideri. Dopo tutto questo tempo, non mi illudo più e non cerco più, quell'amore materno, che non mi ha mai dimostrato. Non che creda che mi detesti sul serio, o che consciamente, mi incolpi della morte di Alec, ma, nemmeno, che straveda per me. Il nostro rapporto, è sempre stato conflittuale. Non per colpa mia. Ero solo un bambino che voleva la sua mamma, ma lei mi ha sempre rifiutato. Forse, io, gli ricordo troppo il mio gemello, pertanto non tollera la mia presenza, perché è troppo doloroso. Dovevamo essere due. Non siamo nessuno. Io vivo, senza aver vissuto davvero.
"Aiden? Come ti senti?"
"Non mi sento le gambe, le braccia e mi formicola la faccia."
"Chiamo il dottore."
"Che dottore? No... aspetta... Mamma..."
"Sì?"
"Mi dispiace."
"Per cosa? Non importa se mi hai nascosto che sei un'agente FBI, a me basta che sei vivo e felice. Ok?"
"Mi dispiace di essere vivo, mentre Alec non lo è. Non... volevo... ucciderlo." tentenno, trattenendo le lacrime.
"Ma che assurdità dici? Scusami tu, per averti fatto credere che è stata colpa tua. Sono stata pessima, perché non sono abbastanza forte, da sopportare il dolore della sua perdita e la bellezza del tuo sorriso. Vederti vivere la tua vita, in spensieratezza, mi provocava una fitta al cuore. Ma non è colpa tua. Io, non ti ho detto di tuo fratello, perciò è normale, che per te, non fosse mai esistito."
"Io, da sempre, sento un vuoto, mamma. È come se mancasse una parte di me. La mia, è un'inspiegabile certezza."
La sua mano fredda, mi accarezza con una dolcezza, che non le ho mai visto. Gli occhi lucidi, sembrano una costellazione.
"Ho temuto di perdere anche te e mi è crollato il mondo sotto i piedi."
"Mamma..."
"Torno subito ok? Avverto il dottore, tuo nonno e telefono a tuo padre, che ti sei svegliato."
"Non lasciarmi."
"Non ti preoccupare, tesoro! La tua mamma è qui per te e torna subito."
Ma quella chi è? Sgrano gli occhi, mentre esce. Eppure sono sveglio e vigile. Se non era un sogno, per la prima volta, nella mia vita, sono riuscito ad avere una conversazione profonda, senza litigare con mia madre.
Mi guardo attorno. Sono circondato da macchinari fastidiosi, che fanno bip bip, ho una flebo nel braccio e sono sicuramente in rianimazione, considerando la stanza col vetro, quasi blindata. Il petto mi fa male, come se mi avessero accoltellato.
Se io sono qui, perché tu non ci sei? Dove sei Sofia?
Dalla porta entra un dottore giovane, con un sorriso rassicurante.

"Aiden, ben tornato tra noi! Ti avremmo provato a svegliare il 27 dicembre, ma a quanto pare, il tuo corpo si è ripreso da solo."
"Lei, mi ha chiamato, perciò, mi sono liberato dalle tenebre, per raggiungerla."
"Chi? Tua madre? È rimasta qui, tutto il tempo, nonostante sia la Presidente. Così come il tuo burbero nonno e tuo padre, che ora è dovuto andare in ufficio. C'è stato un problema. Era piuttosto sconvolto. Voleva trattenersi, ma... Sei fortunato ad avere una famiglia unita che ti ama."
"Forse sto sognando e questo è tutto frutto della mia immaginazione."
Il dottore mi punzecchia ovunque.
"Aih!" urlo arrabbiato.
"Non hai perso ne i riflessi, ne la motorietà. Considerando il tuo stato di salute e il tuo fisico direi che in un paio di settimane al massimo, te ne puoi andare. Ti faccio un prelievo e poi passerò più tardi per un'altra visita."
"Ok. Ma... lei dov'è? Mi ha svegliato, solo che non c'è."
"Tesoro eccomi!" La mamma mi stritola nel suo abbraccio.
"Ragazzo, dovrei sgridarti, per essere diventato un'agente e per essere quasi morto, facendoci spaventare, ma sono solo felice che stai bene."
"Ciao nonno. Ora mi dite perché sono qui?"
"Non ricordi?"
Scuoto la testa accennando un no.
"C'è tempo per questo. Sei pallido. Devi riprenderti prima, poi parleremo."
Virginia mi stringe la mano, con gli occhi umettati di lacrime.
"Io sto bene, tu piuttosto? Perché piangi adesso? Sei sicura che è tutto ok? Non hai una guerra missilistica imminente o..."
"Sciocchino! Sono lacrime di gioia e nulla, mi allontanerà da te. Mai più."
Se i miracoli accadono, questo lo è sicuramente.
"Lei... Dov'é? Perché non è qui? Non mi avrebbe mai abbandonato, in un triste ospedale."
"Oh! Sofia intendi?"
"Sì, Sofia..."
"L'ho conosciuta, la tua Principessa."
A sentire quell'appellativo, lo stomaco, inspiegabilmente, si contorce. Perché non ricordo niente di quello che è accaduto?
"Non fartela scappare. È speciale! Esattamente la ragazza giusta per te. E non perchè é una Principessa, ma perchè è tosta. Mi ha detto quanto sei speciale e importante, non solo per lei, ma anche per i tuoi amici, per il lavoro e soprattutto per la nostra famiglia, e mi ha anche sgridata, sai? Ma aveva ragione. Mi dispiace! Ho sbagliato tutto con te e voglio rimediare. Se me lo permetterai."
"Mamma... io... certo... Principessa? Io... non ricordo... niente... Non..."
"Tesoro!?"
"È solo svenuto. È ancora debole. Ma si riprenderà. Lasciamolo riposare. Intanto immagino che voglia avvertire suo marito delle condizioni di Aiden."
"L'ho già fatto, ma non può venire. C'è stato un attentato alla sede dell'FBI."
"Io vado. Mi chiami se ha bisogno. L'infermiera Parker, monitorerà, costantemente, suo figlio e se ci sono novità, mi informerà immediatamente."
"Grazie dottore."
"Virginia."
"Papà?"
"Vieni qui."
"E questo abbraccio? Per che cos'è?"
"Ti voglio bene. Se Aiden, può perdonare noi due, testoni, non vedo perché io non possa, sforzarmi di andare d'accordo con tuo marito."
"Papà..."
"È un brav'uomo. Lo so da sempre, se no, non te l'avrei fatto, mai sposare. Con Aiden é un bravo padre e il ragazzo, é venuto su bene. Sai... Sono così orgoglioso di lui."
"Lo sono anche io."

Intanto ad Alleran....

Danny POV:

Ciò che adoro, dell'essere me, è che sono sposato con la donna più bella e meravigliosa dell'intero pianeta, che ho una famiglia stupenda, composta da tre figli di cui vado estremamente fiero, faccio il lavoro che amo, aiuto le persone e vivo in un Paradiso terrestre. Certo, la mia vita è perfetta, ora, ma ho dovuto rinunciare a qualcosa, scendere a compromessi, per essere qui, ma non mi pesano più le mie decisioni, perché seguire il cuore, è stata in assoluto, la migliore scelta della mia vita. Sono felice. Nonostante, qui non nevichi mai, per Natale. Ma questa è una sciocchezza. Ormai, non ho nostalgia, nemmeno della vita caotica di New York. Mi sento in pace. Così tanto, che a volte, mi pare di essere un tutt'uno con l'isola. So che è sciocco, ma, il mare, qui, nella sua trasparenza, è pura magia. Qui, solo lui, sovrasta i miei pensieri, infrangendosi contro gli scogli. Cristoforo Colombo aveva ragione:

Io ho lasciato un'altra vita, sul continente, un altro Danny, è rinato qui, dagli abissi profondi del mare e ora galleggia in superficie portando a riva, la parte migliore di sé. Pensavo che questa vita, non facesse per me, ma mi sbagliavo. Qui ho capito davvero chi sono. Qui, su questa isola, risiede il mio cuore.
"Maestá?"
"Sì?"
"So che si sta rilassando, ma vostro fratello, la sta videochiamando."
"Grazie Miranda. Rispondo subito. Probabilmente, Matt vuole darmi conferma, del loro giorno di arrivo, per le festività natalizie."
Accetto la chiamata.

Matt, mi guarda con un sorriso teso. I capelli, brizzolati alle tempie, gli danno un'aria più matura, anche se, dentro è rimasto il solito Peter Pan.

"Danny bello! Quanto tempo!"
"Matt! Chi non muore si rivede!"
"Quelli sempre irraggiungibili, siete voi, maestá."
"Dimmi che mi chiami, per confermare il viaggio ad Alleran, per le vacanze di Natale."

"Il viaggio dipende, da molte altre cose. Che sono il vero motivo della mia chiamata."

"Uffa! Me l'avevi promesso!"

"Volevo che lo sapessi da me e non... Ma nemmeno mi ascolti!"

"Torna anche Sofia. Dovrebbe arrivare questa sera."

"Danny!"

"Che c'è? Perché urli?"

"Ascoltami attentamente!"

"Ok. Datti una calmata, Grinch!"

"È per Sofia, che ti chiamo." tira Noah per le orecchie. "Forza signorino sputa il rospo!"
"Sai che ho il terrore dello zio." sussurra, ma lo sento. Scoppio a ridere.
"Dovevi pensarci prima!" lo rimprovera mio fratello.
Deglutisce nervosamente.
"Ti sei fatto grande ragazzino! Però non credo di capire. Cosa c'entrano Noah e Sofia, col viaggio ad Alleran?"
"Da quanto non la senti?"
"Da un po', ma aveva un sacco di esami... Mi state facendo spaventare. Cos'è successo?"
Noah mi guarda, pallido come la sua camicia, e balbetta.
"Ehm... Ciao zio!"
"Ciao! Ora però, spiegami! Sai che non sono molto paziente."
"Credo... che... ecco..." farfuglia. Suo padre gli dà uno scappellotto.
"Non tergiversare! Tanto non serve a nulla. Cresci!"
Da che pulpito, viene la predica. Sorrido.
"Allora?"
"Sofia non tornerà per le feste di Natale." dice tutto d'un fiato, diventando bordeaux in faccia.

"Certo che torna! Lei adora il Natale!"

"Noah, taglia corto e sputa il rospo! E se non ti ammazza Danny, lo faccio io."
"Che diavolo avete combinato voi due cugini?" domando curioso.
"Ehm... Si da il caso, che, con le mie credenziali FBI, durante lo Stage, che mi hai fatto avere, abbia aiutato Sofia, con una falsa identità."
Scoppio a ridere.
"Sofia non si farebbe mai fare una falsa identità. Siete andati a ubriacarvi?"
"No. Certo che no."
"Allora cosa?"
"L'identità che le ho fornito, le ha permesso... di entrare nell'FBI."
Sbianco e poi avvampo.
"TU... HAI FATTO COSA!? LEI È ENTRATA DOVE?" Urlo.
"Mi dispiace. Voleva essere come te e..."
Lo interrompo.
"È assolutamente ridicolo! Sofia non sarebbe mai e poi mai entrata nell'FBI!"
"Davvero Danny!? Parliamo di tua figlia? Quella, che le suonava, a Diego e Noah!?" mi fa notare Matt. "La stessa ragazza che ti ascoltava raccontare del tuo lavoro, con occhi sognanti?"
"Ehm... Ok. Forse l'avrebbe fatto."
"Non forse. Ho controllato, Danny. Guarda tu stesso."

Apro il file e rimango pietrificato.

"La strozzo! Giuro! E voi due siete nei guai. Oltre al fatto che avete falsificato l'identità, avete ingannato il Bureau. Sai cosa rischiate? È un reato penale!"

"Lo so, zio."

"Oddio! Vi hanno beccati! Devo chiamare l'avvocato!"

"Ecco che ricomincia a farneticare! Danny!"

"Uhm?"

"Magari fosse così facile! Stai zitto e ascolta! Ok? Il problema non è questo!"

"Cioè!? Non li hanno beccati? Eccellente. No?"

"Tu parla!" Matt tira l'ennesimo scappellotto a Noah che abbassa la testa dispiaciuto.

"Basta papà... Zio... C'è dell'altro."

"Cosa ci può essere di peggio!?"

"Il Bureau, durante una missione sotto copertura, ha perso ogni contatto con Sofia. Da 7 giorni ormai. L'ultima volta che è stata vista, dopo essere entrata in una banda di delinquenti, ha messo un annuncio al Times."

Mi manca l'aria. Non riesco a metabolizzare la notizia. Sofia, la mia Stellina adorata, sotto copertura, risulta dispersa?

"È cominciato tutto, quando hanno sparato al suo Partner, mandandolo in terapia intensiva e ora, l'ufficio FBI di New York, é saltato in aria. Lì vicino, i vigili del fuoco, hanno trovato, un'agente dell'MI6, anche lui sotto copertura, ferito, che ha confermato di aver lavorato con Sofia. Ha provato a dire il nome della mente dietro a tutto,  ma era in stato confusionale. Però è certo, che Sofia, sia stata scoperta e trattenuta, contro la sua volontà."

"Questo cosa significa!?"

"Credo che sia in pericolo zio. E la colpa é solo mia. Non dovevo assecondarla."
"La mia Stellina... in pericolo?"
"Sì, è in guai grossi. Dai dati raccolti dall'MI6, si è infiltrata in una cellula che contrabbanda armi letali, in grado di perforare un giubbotto antiproiettile, come il burro."
"Perché lei?"
"Beh! Non è tanto diversa da te, zio: per amore."
"Amore per l'America? Mia figlia è di Alleran."
"Temo che tu non abbia afferrato il punto. Si è infiltra, solo perchè, uno di quei proietti, ha colpito e mandato in coma il suo ragazzo: Aiden Alexander Wray."

"Ragazzo!? Che ragazzo!? Di che diavolo parli? Sofia non ha il ragazzo! Lo saprei se no! Quel nome non mi è nuovo!"

"Certo zio! Davvero pensi che sarebbe venuta a dirlo proprio a te? Magari alla zia Grace, ma a te, di sicuro no! Reagiresti malissimo."
"Figuriamoci." stritolo il bicchiere, che si frantuma.
"Appunto!"
"E questo ragazzo chi diavolo é?"
"È uno a posto, zio. È il figlio del direttore Wray e della Presidente."
"Il ragazzo, che si è fatto catturare dalla Serial killer, lo scorso anno?"
"Allora, Sofia, te ne ha parlato! Gli innamoratini, stanno insieme, proprio dallo scorso dicembre."
"Aspetta! Cosa?"
Ecco perché aveva reagito in modo strano, quando il ragazzino era disperso.
Lei, usciva già con lui e ha pensato bene di tenermelo nascosto.
Mia figlia, ha dei segreti! Con me! Perché?

AIDEN ALEXANDER WRAY, CHIUNQUE TU SIA, SEI UN UOMO MORTO!

Isterico urlo "Graaaaceeeee!"
"Amore, che modi! Ero a prendere il tè con la Baronessa Von Der Graß."
"Può aspettare! Ti risulta che Sofia abbia il ragazzo!?" Dico ragazzo particolarmente disgustato.
"A me non ha detto niente, Danny, ma non ci sarebbe niente di male. Ha 20 anni ormai."
"Ormai? È ancora una bambina."
"Oh Santo Cielo!"
Le punto il dito contro.
"È colpa tua, se è andata in America. TUA!"
Mi guarda interdetta.
"Sempre esagerato all'esasperazione, amore. Poi ti chiedi perché, i tuoi figli, ti nascondono le cose."
"Adesso perché parli al plurale? Cosa sai che io non so?"
Il suo gesto con la mano, lo detesto da quel giorno a New York, quando l'ho incontrata e mi ha congedato in malo modo.
"Ovviamente... nulla..."
"Seeee."
"Comunque, se qualcuno può sapere qualcosa,  quella è Anna."

"Annaaaaa"

"Danny, smettila di urlare in modo isterico! Non è la fine del mondo se nostra figlia si è innamorata."

"È che sono isterico! Nostra figlia non ci ha mai mentito e ora scopro che è un'agente dell'FBI e ha pure il ragazzo. La sua capacità di mettersi nei guai, l'ha ereditata da te amore."

"Agente? Ohhhh! È tutta il suo papà! Sono così fiera."
Grace, con gli occhi a cuoricino, intreccia le mani in estasi.

"Santo cielo, Grace!" alzo gli occhi al cielo. "Devo ricordarti che è una Principessa?"

"Ne sono consapevole, amore. Il titolo nobiliare, l'ha preso da me, ma è pur sempre, anche tua figlia!"

"E questo cosa significa scusa!?"

"Essere un'agente è parte del tuo DNA. È sempre stato così. Hai trasmesso le tue passioni, il tuo essere, a nostra figlia. Lei è meravigliosa proprio per questo. Dovresti essere fiero di lei."

"Fiero? Si è cacciata nei guai e ora è là fuori da sola!"

"Sa badare a se stessa. Non è mai stata la bambina fragile che credi! Comunque, ha anche la fortuna, di avere il migliore papà del mondo."
"Su questo non ci piove! Matt, ci vediamo a New York, domani."

"Ne ero certo!"

Stacco la chiamata, sbattendo il monitor del pc chiudendolo.

"Padre. Madre." ci fa l'inchino Anna. "Mi avete chiamata? Mi stavo esercitando e non vi ho uditi."

"Tesoro... Tua sorella... ha il ragazzo?"
Chiedo di getto. Lei sbianca.
Ah! Ah! Sa qualcosa! La farò crollare!
"Domanda imbarazzante, che dovresti fare a lei, papà."
"Fai poco la spiritosa, Anna. Tua sorella è nei guai. È finita in un traffico di armi letali ed è sola. La sua copertura potrebbe anche essere saltata... quindi parla!" Urlo.
"Cosa? Questo non me l'avevi detto Danny."
"Ecco perché sono isterico, tesoro e tu, figlia, parla!" La fisso con un cipiglio irato e gelido. Trema.
"Sì. Ok. Perciò sai che è diventata un'agente dell'FBI?"
"Già! Tu da quanto lo sai? E parlami del suo ragazzo! Quello mi interessa di più! Così so come ucciderlo, con le mie stesse mani!"
"Lo so da quando è entrata, più di un anno fa. Il suo ragazzo è bello da morire, si chiama Aiden, ha l'età di Sofia, frequenta economia e Commercio con lei e Sofia è pazza di lui!"
"Aiden? Che bel nome! Cosa sai di lui?" chiede Grace curiosa.
"Proviene da una buona famiglia: suo padre è il direttore dell'FBI e sua madre la presidente degli Stati Uniti. È colto, gentile, romantico e ha il fascino del nerd stupidotto. Ama Sofia, alla follia, e ha dimostrato di avere buone intenzioni e di tenere davvero a lei. Fa sul serio. Il loro rapporto è stabile e profondo."

"Ma per favore! È una ragazzina! Nemmeno sa cosa significa la vita di coppia. Non sa nemmeno che a volte, per amore, ci sono rinunce da fare!"

"Rassegnati! Convivono, papà. Ma non l'hai persa.  Sarai sempre il suo eroe e il suo papá." urla Anna.

"Quale rinunce Danny?" Grace mi guarda col broncio.

"Loro che? Questo ragazzo ha vita breve! Gli scarico il caricatore della pistola di ordinanza, nei gioielli!"

"Questo, è il motivo per cui Sofia non ti ha detto niente, papà. Sei ridicolo!"

"Ridicolo? Io? Pensa che non possa reggere la notizia che la mia Stellina è cresciuta e si è innamorata? Pensa che mi sarei sentito tradito perchè mi ha sostituito con un altro uomo?"

"Ehm! Esatto!"

"Quali rinunce mio Re? Non mi pare di averti mai obbligato a rinunciare a niente! Hai sempre avuto la libertà di fare tutto quello che volevi!"

"Era tanto per dire!"

"Non si dicono queste cose tanto per dire! Quando ti degnerai di darmi una risposta onesta e sincera potrai tornare a dormire nel nostro letto!" Grace mi dà le spalle e si allontana di qualche metro e guarda l'Oceano dal Terrazzo. Fantastico! Tutta colpa di quell'Aiden! Già lo detesto!

"Amore! Aspetta! Mi dispiace!"

"Che scena patetica!" sussurra Anna.

"È tutta colpa vostra e delle vostre bugie! Anzi è colpa di quell'Aiden! Potrebbe essere un male intenzionato o un ragazzo che mira alla ricchezza e al trono."

"Ma non lo è. Ti stupirai per quanto è simile a te papà. Inoltre Diego ha già fatto tutti i controlli del caso e ha provato a ostacolarlo in ogni modo possibile. Risultato? È un bravo ragazzo. È un'agente dell'FBI serio ed equilibrato, simpatico e gentile, ma non sa che Sofia è una Principessa. Noi l'abbiamo conosciuto! Siamo stati a cena nel loro Loft!"

"Anche Diego lo sa? Come vi è saltato in mente di mentirmi? Mi avete profondamente deluso."

"Certo. Lui ed Aiden si sono conosciuti l'anno scorso alla Casa Bianca, ma non sapeva ancora di lui e Sofia. Diego ha portato Aiden ad Antigua per capodanno, dopo che era stato rapito dalla Serial Killer di Washington."

"Mi esplode la testa. I miei tre figli si sono coalizzati contro di me!"

"Un po' lo conosci anche tu!"

"Ti assicuro che se lo conoscessi, starebbe lontano da Sofia almeno di tre Continenti."

"Questo è lui, durante la campagna elettorale di sua madre." Mi fa vedere due fotografie dal cellulare.


"Mai visto!"
E questo, sarebbe bello? Nemmeno mi assomiglia. Pensavo di essere io, il suo modello di uomo perfetto.
"Papà? A cosa pensi?"
"In quanti pezzettini farlo, prima di darlo in pasto agli squali."
"Sei veramente incorreggibile."
"Chi ha detto, fotografia?"
Grace, curiosa, come suo solito, mi strappa il cellulare di mano.
Sospira. Come se quel bamboccio cotonato, fosse pure più macho di me.
"Nostra figlia ha buon gusto in fatto di uomini." sorride. "Ha preso tutto da me. Io ho perso la testa per il ragazzo più bello di New York. A quanto pare anche lei!"
"Ma ti pare?" sbuffo. "Che cos'ha di tanto speciale, questo manico di scopa?"
"Sei geloso forse? Sei e sarai sempre, il mio Belloccio! Ricordi, amorino?"

"Certo mia amata ma..."

"Avranno dei figli meravigliosi!" sospira. "Anche se sono giovane, per diventare nonna."

"Santo Cielo, Grace! Non avranno mai niente! Lui scapperà, appena scoprirà chi è davvero nostra figlia!"

"Tu non sei scappato! Non lo farà nemmeno lui, se ama Sofia. Sempre se non lo fai scappare tu a gambe levate. A proposito, pare che per colpa mia, hai dovuto rinunciare a... qualcosa!"

La tiro verso di me e la metto sulle mie gambe. Poi la bacio dolcemente.
La guardo negli occhi.
"Ho rinunciato ai miei tristi sogni di Carriera e a New York, perchè ti amavo! Non cambierei niente, della nostra vita."

"Mi amavi!?"

La bacio ancora. "E ti amo, ancora. Questo non cambierà mai. Per te vivrei anche in una caverna!"

"Mi sento di troppo! Posso andare?"

"No Signorina! Nome completo del ragazzo! L'ho rimosso!" dico prendendo il portatile.

"Aiden Alexander Wray! Contento?" sbuffa Anna.

Digito il nome completo nel Database dell'FBI e comincio a leggere il suo lunghissimo file secretato e il suo Profilo psicolgico.
"Aiden Alexander Wray. Figlio del Direttore dell'FBI e della Presidente degli Stati Uniti d'America, Virginia Wray. Nato a New York il 6.6.2020. Secondogenito. Il fratello gemello, Alec, è morto dopo il parto per una malformazione al cuore. Agente operativo sul campo. Addestrato ai combattimenti corpo a corpo, all'uso di armi da fuoco di diversi calibri tra cui i fucili di precisione e al Profiling. Spionaggio. Doti deduttive sviluppate. QI di 170.
Problemi di autostima, dovuti alla Madre dispotica e autoritaria. Dedito alla missione. Lavora bene da solo ma dà il meglio in Team. Capo Squadra. Si prende cura di ogni componente della sua Squadra, che considera una famiglia. Non sempre disposto a seguire il Protocollo. Segue il cuore ed è impulsivo. Ha in attivo 200 missioni di cui solo una non completata. % di successi: 98%. Gli affetti sono una debolezza che lo portano ad agire irrazionalmente attivando il suo Complesso da Martire e a sacrificarsi per la Squadra. Fedele. Responsabile ed una risorsa indispensabile.
Valutazione complessiva ottima. Migliori risultati a tutti i test. Supera i migliori di Quantico. Secondo posto nel Record di centri ai bersagli mobili con armi da fuoco, dopo all'agente Sofia Williams: sua Partner. Idoneo al Servizio sul Campo."
"Non mi sembra male Danny. Mi ricorda te!"
"TZ. Il mio file è impeccabilmente perfetto. Non ci sono macchie, come non segue il Protocollo o fa il Martire."

"Sì sì certo! Ma... Ti ricordo che ti sei preso una pallottola e una coltellata per me."

"Facevo solo il mio lavoro!"

"Uhm? Davvero?"

"Ok! Non solo. Mi ero innamorato e per te avrei fatto qualsiasi cosa! Ancora oggi, per proteggerti, farei qualsiasi cosa!"

"Ti amo!"

"Anche io Grace."

"Ok! Siete carini! Ma direi che dobbiamo partire per New York!"

"Dobbiamo?"

"Sì. Sofia è mia sorella. Non posso stare qui a far niente o ad abbuffarmi di dolci natalizi senza di lei. E poi la conosco meglio di voi due a quanto pare!"

"Paul?"

"Mia Regina?"

"Cancella tutti i miei impegni. Parto per New York."

"Agli ordini!"

"Cosa? No! Tu non rischierai la tua vita!"

"Io farò shopping o cose da Regina, ma so che devo essere lì, quando la troverai. Ti prego Danny."

"Odio quando mi fai quegli occhi dolci!"

"Lo so!"

"Te ne approfitterai per sempre vero?"

"Assolutamente Sì!"

"I genitori che si amano sono veramente disgustosi!"

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