Una visita inaspettata.
Danny Pov:
Alle 5 ho infilato la tuta, messo le cuffie e sono andato a correre.
Di solito andiamo tutti e tre insieme, Matt, Meg e io, ma questa mattina ho bisogno di uscire, oppure a casa impazzisco. Ho lasciato un messaggio sotto la porta ai miei amici e poi ho cominciato a correre più veloce che potevo percorrendo il Ponte di Brooklyn. Dopo un'ora e 15 minuti ero a Central Park. Oggi è una bellissima giornata di sole. Una delle rarissime volte in cui, il cielo, è così azzurro e sgombro dal grigiore dello smog, da sembrare immersi in un dipinto. Come ogni mattina, ho comprato il caffè e i Donut al mio chiosco preferito, con l'unica differenza che oggi, mi sono guardato attorno. È come se avessi scoperto, per la prima volta, la mia caotica e bellissima New York, caratterizzata dai suoi palazzi che accarezzano il firmamento, dal suo traffico assordante, dai suoi taxi gialli che sfrecciano tra i passanti alla ricerca di un nuovo cliente, dai neworkesi che sorseggiando un caffè d'asporto mentre si recano al lavoro, indifferenti a tutto quello che li circonda, fissano gli schermi dei loro cellulari assorti in chissà quale pensiero, dal profumo dei Prezel caldi e dal fumo che esce dai tombini. Semplicemente la città più bella dell'intero pianeta. O almeno lo è per me. Dopo pochi minuti di attesa, ho preso la Metro per tornare a casa. 40 minuti in cui mi sono trovato solo coi miei pensieri, in cui, nonostante il mutare degli occhi e dei visi sul treno, io vedevo sempre e solo lei.
Matt e Meg dormivano ancora. Gli ho lasciato la colazione davanti alla porta e sono andato a fare la doccia. Ero appena uscito e avevo appena infilato la biancheria e i Jeans quando hanno bussato alla porta. Pensavo fossero i miei amici ma quando ho aperto... c'era lei... Vestita come al solito tutta griffata e come un confettino pastello. Assolutamente bellissima e dolce come una bambolina. Questa volta però indossava le scarpe da ginnastica, ma ho notato, che nella sua borsa, aveva un paio di scarpe Louboutin di ricambio, con i tacchi a spillo. Se il buon giorno si vede dal mattino, il mio è già stupendo, perché lei è una bellissima visione.
"Principessa Grace, ma cosa ci fate qui? Dov'è la vostra scorta?"
"Quegli idioti? Li ho seminati incroci fa! Mi perdono continuamente! Sono degli incompetenti! Posso Danny? Se mi lasci sulla porta alla fine mi troveranno!" ha detto lei entrando in casa mia.
"Dunque questa è casa tua?"
"Sì Vostra Maestà! Prego si accomodi. Io mi metto una maglietta"
"Carina! Puoi restare anche così se vuoi! Io non mi scandalizzo e questa è sempre casa tua in fin dei conti!"
Principessa Grace Pov: Non ho mai visto un ragazzo a torso nudo e lui è così bello e perfetto. Muscoli scolpiti ma non esagerati, lunghe braccia e pelle chiara. Ora mi sento strana. Ho caldo e il cuore mi batte all'impazzata. Perché sono venuta qui? Ancora non lo so. So solo che volevo vederlo. Da quando mi ha salvata e siamo caduti a terra e avevo le sue labbra quasi sulle mie non faccio che pensare ad altro che non sia lui. Soprattutto perché non si muoveva e respirava appena. Ho avuto paura che fosse morto. Morto per colpa mia. E non desideravo altro che si svegliasse e mi baciasse. Non so! Cosa vado a pensare? Mi ha distratta dai miei desideri pericolosi balbettando nervosamente. È così spontaneo...
"Sì certo ma... Ecco... sono appena uscito dalla doccia e non avevo finito di prepararmi. Con la maglietta mi sento più a mio agio... Stavo per fare colazione e sono veramente un maleducato. Gradisce il caffè del chiosco di Central Park e dei Donut?"
"Grazie! Sì"
Danny Pov:
Ho cercato due tazze decenti nel mobile e ho diviso il caffè. Poi ho preso dei piattini, i cucchiaini, lo zucchero, il latte e ho apparecchiato per la colazione mettendo la spremuta d'arancia appena fatta e delle fragole.
"Meglio del servizio dell'Hotel" mi ha detto lei sorridendo.
"Purtroppo non è vero. Mi dispiace non aspettavo visite! Non la sua di sicuro!" ho detto nervoso.
"Scapperei ogni giorno per una colazione così" mi ha detto guardandomi negli occhi. I suoi occhi sono come calamite e mi creano sensazioni che non ho mai provato. Il petto mi fa male. Il cuore batte all'impazzata e sembra scoppiare sul livido del proiettile. Mi sono seduto difronte a lei.
"Ma cosa ci fate qui Vostra Altezza? Sa che la staranno cercando tutti?"
Non ho finito di parlare che Matt e Meg piombano in casa mia dicendo: "Emergenza Danny. Non hai visto il telefono? Tutte le agenzie sono mobilitate per ritrovare la Principessa Grace che è scomparsa. Visti gli eventi di ieri si pensa a un rapimento! Dobbiamo andare al Bureau."
Lei si è girata divertita.
"Ma noto che tu l'hai già trovata fratello!" mi ha detto sorpreso Matt.
"Cosa ci fa la Principessa a casa tua Danny?" ha detto ancora più sorpresa Meg.
"E' quello che stavo cercando di scoprire!" ho risposto io.
"In effetti è semplice. Volevo sapere se stavi bene e se mi accompagneresti alla mensa dei poveri." Mi ha detto lei senza giri di parole. "Molto piacere io sono la Principessa Grace, tu devi essere il collega di Danny. Mi ricordo di te. Ma la ragazza non l'ho mai vista. È tua moglie?"
"Piacere Altezza." hanno detto Matt e Meg imbarazzati.
"Moglie? No! Meg non è mia moglie. Ci frequentiamo. Lei è la mia ragazza e io la amo." ha detto Matt diventando color peperone.
"Perciò alle ragazze americane è consentito passare la notte con il proprio ragazzo se lo amano?"
"Sì se lo desiderano sì, Altezza"
"Ma è concesso loro anche di essere intimi?"
"Ehm! Se lo desiderano sì. Non ci sono regole. È una loro scelta" ha detto Matt sempre più in imbarazzo.
"Capisco. Io invece devo rimanere casta fino al matrimonio. Ho quasi 22 anni e non ho mai nemmeno avuto il primo bacio. Ma per mia nonna io sono solo una genitrice per eredi del regno." Una lacrima ha solcato il suo viso. "Ad ogni modo mi accompagni Danny? La mia scorta è così noiosa. Tu invece..."
"Accompagnarvi?" ho interrotto "Cosa? Perché io?" Di che cosa parla? Casta fino al matrimonio? Non ha mai baciato nessuno? Ma perché lo sta dicendo proprio a noi? Ora sono confuso e non riesco a immaginare altro che le mie labbra nelle sue.
"Non so. Mi hai accompagnata anche ieri e la tua compagnia mi piace! Ma se non vuoi o non puoi non importa. È che qui non conosco nessuno a parte te."
"Ehm. Ma certo Altezza. La accompagno ovunque lei voglia ma solo dopo aver chiesto l'autorizzazione e informato che siete qui e state bene. Se posso permettermi...
Intende davvero andare alla mensa dei poveri vestita così?"
"Sì. Cosa c'è che non va nel mio Dress code? Le scarpe forse? Per quelle ho il cambio. Non potevo scappare dalla scorta con i tacchi!"
"Ho il permesso di parlare liberamente Vostra Altezza?"
"Ovvio Danny."
"Nella mensa dei poveri ci sono persone povere, veterani, barboni, a volte anche drogati. Il suo abito da Cocktail è sicuramente grazioso, ma non è appropriato. Dovrebbe indossare qualcosa di meno appariscente e più comodo. Qualcosa che le permetta di entrare nei loro cuori e di farli sentire come una di loro. Non so se mi capisce." Matt mi ha guardato perplesso. Meg quasi rideva e la Principessa si è persa nei miei occhi. Probabilmente è un brutto segno.
"Dovrei andare in giro con degli stracci?" mi ha chiesto turbata.
"No! Certo che no! Ma magari con un completo pantalone o dei Jeans per esempio. Ma questa è solo la mia opinione Vostra Maestà. Io non sono uno stilista o un influencer di moda. Sono solo un agente e..." mi ha interrotto.
"Capisco. Ma il problema è che io non ho niente del genere da indossare!" mi ha detto perplessa.
"A questo si può rimediare!"
"Come?" mi ha chiesto lei stupita.
"Andando a comprare qualcos'altro ovviamente"
"Ovviamente? Io non ho mai messo piede in un negozio!"
"Sul serio Vostra Maestà?" ha chiesto Matt senza pensarci.
La guardo bere il caffè con il suo modo raffinato e strano alzando il mignolo destro pensierosa.
"Mi dispiace Vostra Altezza. Non volevo metterla in imbarazzo. Lei deve indossare cosa preferisce. Possiamo comunicare che è qui? Si stanno sprecando risorse che possono essere usate per vere emergenze visto che lei non è davvero scomparsa."
"Sì certo! Fai pure il tuo lavoro! Ma poi mi verranno a prendere e sarò di nuovo imprigionata!"
"Come?"
"Essere una Principessa non è così bello come sembra. Tutti decidono per te, non esiste libero arbitrio e io sono sempre prigioniera dell'etichetta nel mio bel palazzo che però è anche la mia prigione dorata. Non mi è permesso uscire. Non mi è permesso incontrare il mio Popolo. Non mi è permesso avere amici. Non mi è permesso andare a scuola. Posso solo studiare privatamente. Cosa mi serve conoscere 10 lingue se le posso usare solo per le occasioni ufficiali? Io non sono mai andata a fare shopping. È lo shopping che viene da me. Ma anche in quel caso non posso mai indossare cosa mi piace. Io non so cosa si prova a essere una ragazza normale ma vorrei saperlo. Quando sarò regina io non esisterò più perché il Regno viene sempre prima di tutto, anche prima di me."
"Mi dispiace dal profondo del cuore. Io non potevo immaginare..." le ho detto.
"I tuoi occhi sono sinceri. Tu sei l'unico che mi tratta come una Persona e non come una Principessa. Grazie Danny. Ora fai quella chiamata così non ti disturbo più."
L'ho guardata negli occhi. Era triste. Ho sentito come una fitta al cuore. Quando sono con lei non riesco a ragionare in modo razionale e lucido.
"Vostra Maestà immagino che la chiamata possa attendere! Se vuole essere una ragazza normale, l'aiuterò a essere una ragazza normale per una volta"
"Che cosa dici Partner?" mi ha detto Matt.
"Ti metterai nei guai Danny!" mi ha detto seria Meg.
"Davvero?" Mi ha detto lei illuminandosi.
"Certo. Ma se vuole essere una vera newyorkese deve cambiare look." Le ho detto ridendo.
"Meg hai un Jeans da prestare alla Principessa?"
"Cosa? Sì immagino di sì ma non so se sono della sua taglia. La Principessa è così magra!"
"Poi può indossare questa maglia e questo cappellino.
Forza New York Yankees!" le ho detto ridendo.
Lei mi guardava come una bambina. Cavolo! Quanto mi piace questa ragazza!
"Se vuole può andare in camera mia a cambiarsi!"
"Grazie Danny"
Mentre si è chiusa nella mia camera da letto Matt mi ha detto serio: "Che cavolo stai facendo fratello?"
"Non lo so!"
"Possono toglierti il distintivo! Se non comunichi che l'hai trovata è rapimento!"
"Lo so!"
"Lo so è l'unica cosa che sai dire? Mi rompevi per un modulo del cavolo ma questo è molto più grave e... Merda! Lo sapevo! Tu sei cotto!"
"Già."
"Cosa? Oh! Mamma! È una Principessa! Non funzionerà mai tra di voi!"
"Già."
"Amore ma Danny sta bene? Ha lo sguardo perso nel vuoto!"
"No! Ha il cervello fuso per la Principessina! Andato! Preso in un modo mai visto!"
"Cosa? Si è innamorato?"
"Come direbbe lui, già"
"Figo!"
"Non è figo Meg! Sta buttando via la sua vita per lei. Non può funzionare tra loro."
"Tu cosa ne sai? L'amore ha vie infinite! Ha fatto incontrare noi e ora ha fatto incontrare loro! Io lo trovo così romantico."
"Romantico? Lei gli spezzerà il cuore! Provengono da mondi differenti. Non possono stare insieme. È un amore impossibile!"
"Nulla è impossibile Matt!"
"Sono pronta ma questa maglietta è troppo grande per me. Tu hai le spalle larghe mentre le mie sono minute. E poi tu sei così alto invece io sono piuttosto bassa."
"Potrebbe fare un nodo alla maglietta. È molto newyorkese!"
"In che modo?"
"Ho il permesso di aiutarla Vostra Maestà?"
"Non sono la regina! Mi puoi toccare!" mi ha detto arrossendo.
Ti posso toccare? Non credo! Tu sei come una bambola di porcellana, assolutamente perfetta e delicata. Ho toccato solo la maglia e ho fatto un nodo stretto. Ora la maglia ti sta molto più aderente. Sei assolutamente perfetta. Sei bellissima e sexy.
"Ecco! Ora siete una perfetta newyorkese mia Signora!"
Principessa Grace Pov:
"Mia Signora." Mi ha fatto sussultare! Se davvero potessi essere tua. Sei così bello, dolce e di buon cuore. Stai rischiando tutto per me. Nemmeno mi conosci. Ma io non rinuncio a te.
"Forza Yankees!" gli ho detto ridendo. Lui mi ha sorriso. Il suo è un sorriso da incantatore. È la prima persona che mi sorride per piacere e non per dovere. Il suo è un sorriso spontaneo e io l'adoro come adoro come mi guarda.
"Ora mi accompagnate alla mensa dei poveri? E avvertite che sono con voi? Non voglio farvi licenziare!"
"Ma la sua giornata da ragazza normale Vostra Altezza?"
"Magari un'altra volta, ma grazie Danny!"
"A sua completa disposizione Maestà! Ci prepariamo!"
"Cosa? Non vorrai vestirti da Federale! Andiamo alla mensa dei poveri! Ricordi? Così sei perfetto!"
"Ok! Come desiderate! Base, Qui Spectre 1. Abbiamo trovato nome in codice Diamond. È nel mio appartamento. Diamond sta bene. La stiamo accompagnando alla mensa dei poveri sulla 63ma Strada."
"Qui Base. Ricevuto. Attendiamo rapporto. Il Direttore vuole sapere cosa ci fa Diamond da lei agente Williams. Canale sicuro. Parli liberamente."
"Sua Altezza era preoccupata per la mia salute. Si è allontanata dalla sua scorta solo per assicurarsi che io stessi bene."
"Base ricevuto. Inviamo scorta."
"In attesa di scorta!"
"Maestà siete bellissima! Mi perdoni. Forse non avevo il permesso per parlarle."
"Certo che mi puoi parlare. Meg giusto? Meg sta per..."
"Meghan Vostra Altezza. Agente Meghan Rogers al Suo servizio!"
"Piacere di conoscerti Meg. L'agente Sparks invece credo che mi detesti. Come quasi tutti del resto. Non mi ama nemmeno il mio popolo."
"Cosa? No! Non è così Altezza. È solo preoccupato per l'agente Williams."
"Davvero? Perché? La ferita forse è più grave di quanto mi ha fatto credere?"
"No! Non per quel motivo. Posso parlare liberamente?"
"Certo! Non sono un suo superiore. In questo momento sono solo una normale ragazza newyorkese!"
"L'agente Williams è innamorato Vostra Altezza e l'agente Sparks ha paura che possa soffrire. Non c'è altro"
"Capisco. Ma io cosa c'entro in questa storia? Perché mi guarda con astio?"
"Nulla! Naturalmente! Lei non c'entra nulla Maestà. Non sta guardando lei con astio. Glielo assicuro."
"Capisco! Grazie Meg."
Un'amica. Non desidererei altro che un'amica. Lei sembra così simpatica e... Basta idee sciocche nella mia testa. Non succederà mai. Come non succederà mai che l'agente Williams si innamori di me visto che il suo cuore è già impegnato. Ma comunque sarebbe inopportuno e... Allora perché non faccio altro che desiderare lui? Grace tu sposerai Richard. Il Principe odioso di Genovia. Lo detesto. Basta sognare! Quello è il mio destino. Non posso farci niente. Perché non posso farci niente? Io rinuncerei al trono pur di non sposare quella serpe.
"Altezza, la scorta è arrivata. Dobbiamo andare!" la sua voce irrompe nei miei pensieri.
"Come?"
"La scorta è arrivata. Dobbiamo andare!" Mi ha sorriso. Adoro il suo sorriso.
"Certo"
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