Qualche ora come due normali fidanzatini.
Principessa Grace Pov:
Ho avuto il coraggio di affrontare la nonna e lei mi ha mentito guardandomi negli occhi. La detesto! Come ha potuto dire che lei non ha fatto torturare Danny? Io so che è stata opera sua. Il capo dei servizi segreti me l'ha confermato. È stata dura perché è fedele alla nonna e ho dovuto ricordargli che l'unica vera regina sono io, ma poi ha cantato! La nonna mi ha guardata con il suo sguardo severo e con sufficienza come al solito e mi ha mentito. Ma questa volta non lascio correre. Le ho detto che l'unica erede legittima al trono sono io e che lei la deve smettere di controllarmi.
Da oggi le mie decisioni le prendo da sola. Lei ha riso. Come sempre. Odio la sua risata. Perché pensa che io sia solo una ragazzina incapace? In fin dei conti, se non sono pronta come vorrebbe, deve incolpare solo se stessa, perché è da tutta la vita che mi tiene sotto una campana di vetro e oggi quella campana le è scoppiata in faccia perché le ho detto che la detesto. In verità non la odio davvero, ma...
Vorrei che riflettesse attentamente sulle sue azioni, che capisse che, nonostante i pericoli del mondo, non può tenermi al sicuro da tutto. Ho il diritto di vivere, sbagliare, imparare e di amare chi voglio. Ho il dovere di governare il mio regno con saggezza e integrità e di garantire una discendenza. Perché quei figli non possono essere frutto di un amore indissolubile invece che orfani d'amore come me?So che la nonna ha fatto i salti mortali per crescermi, per darmi tutto quello di cui avevo bisogno, ma l'affetto dei miei genitori, per quanto mi amasse, non ha mai potuto riprodurlo. È stata dura. Forse più per lei che per me. Io nemmeno li ricordo i miei genitori. La mia presenza le ricordava continuamente di suo figlio deceduto e lo sanno tutti che un genitore non sopravvive alla perdita di un figlio. Non la rimprovero se non mi ha voluto altrettanto bene. Non ero e non sarò mai sua figlia, ma solo la sua nipotina. Però ora sono adulta e lei, deve lasciarmi vivere la mia vita. Come voglio e con chi voglio al mio fianco.
Perché essere una Principessa è così complicato?
Sono coricata sul letto di Danny, nel suo appartamento a Brooklyn, e sento il suo profumo sulle lenzuola. È quasi come averlo qui, accanto a me. Non so spiegare il motivo in modo razionale, ma mi fa davvero impazzire il suo profumo. Ho messo le cuffie per ascoltare a ripetizione Love Me Like You Do e ho chiuso gli occhi. Nella mia mente, nei miei desideri, vedo sempre e solo lui. In questo momento, ricordo quando cantava per me divertito, il giorno che mi ha portata a fare la gita alle Cascate del Niagara. Quello è stato l'unico giorno nella mia vita in cui mi sono sentita normale. Con quel ricordo nel cuore, gli occhi chiusi e un senso di leggerezza, mi sono lasciata trasportare dal suo odore di maschio che mi fa venire voglia di lui, in un mondo di peccaminosi sogni.
I suoi baci mi accendono come una miccia esplosiva. Lento, con quel suo modo di fare sexy, mi accarezza con le dita, la pelle nuda. So per certo che ho la pelle d'oca. Le mie dita si insinuano sotto la sua maglietta, sfilandola. Il suo petto possente, liberato dal tessuto, attende solo le mie mani e le mie labbra. Emette sospiri e grugniti di apprezzamento al mio tocco indeciso di labbra.
Mi pare di sentire davvero la sua voce roca e dolce.
"Piccola!"
Mugugno immersa nel mio sogno.
"Non puoi scappare da me! Lo sai che ti troverò sempre!" ha sussurrato svegliandomi.
L'ho abbracciato piangendo.
"Grace! Sono qui va tutto bene! Cosa ti turba?"
"Ho litigato con mia nonna!"
"Lo so! Matt me l'ha detto! È colpa mia!"
"Non è colpa tua! È lei che è un mostro!"
"Lei vuole solo il tuo bene! Lo sai vero? Ecco! Forse dopo il Galà di questa sera e il ballo di beneficenza di domani sera dovresti rimuovermi dall'incarico!"
"Cosa? No!"
"Dico sul serio! È la cosa migliore per entrambi! Se non mi licenzi tu lo faccio io. Ho sempre desiderato essere un agente dell'FBI, ma ora non so più chi sono e cosa voglio, perciò se devo dimettermi, per ritrovare il mio posto, lo faccio."
"Io..."
"Hai fame? Io non ho pranzato perciò ho un certo languorino. Ti va il cinese? O preferisci il sushi? O forse la pizza? Ti porto a pranzo fuori e poi andiamo a prendere l'elicottero insieme!"
L'ho baciato con la lingua. Lui mi ha guardata perplesso. "La cosa migliore per me sei tu, perché ti amo!"
"Grace! No! Non puoi amarmi!"
"Invece è così! Ti amo e ti voglio!"
Mi ha abbracciata. "Io sono qui ma..."
Gli ho messo un dito sulle labbra. Lui ha baciato il mio dito.
"Mi ami Danny?"
"Più della mia vita, Piccola!"
Gli ho sorriso e lui ha contraccambiato. Adoro il suo sorriso. Mi fa impazzire.
"Non discutiamone più."
"Allora hai fame mia Principessa?"
"Tanto!" gli ho detto mordicchiando il suo labbro.
"Ma hai voglia di cibo o..." mi ha chiesto confuso.
"Di te!" ho detto con la voce sexy "E di sushi!"
"Allora accontentati del sushi piccola! Io non sono commestibile!" mi ha detto ridendo.
Io credo che non ci sia niente di più appetitoso del tuo corpo. Ho improvvisamente caldo e credo che lui se ne sia accorto perché mi guarda con la faccia curiosa e sfiorandosi il labbro. Mi fa impazzire.
"Sei bellissima con questi Jeans e con questo top. Ma è un po' troppo scollato Piccola!"
"Sei geloso?"
"Forse! Metti il cappellino e gli occhiali da sole! Magari siamo fortunati e non ti riconoscono questa volta!"
"Ti adoro!"
"Anche io!"
Dopo il pranzo mi ha presa per mano e mi ha portata a prendere il gelato e come una normale coppia di fidanzatini, li abbiamo mangiati, mano nella mano, passeggiando nel parco.
"Ora devo andare a prendere l'elicottero e poi ci dobbiamo preparare! Non possiamo fare tardi. Grazie per la splendida giornata Piccola!"
"Grazie che esisti, Danny."
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