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La mia vita ora

6 anni dopo il Matrimonio.

Me ne sto tranquillamente disteso sulla spiaggia a rilassarmi. Ho fatto una lunga cavalcata per distendere i nervi e ora guardo il cielo sgombro di nuvole. L'azione non mi rendeva nervoso come tutti questi impegni di stato. L'etichetta la seguo alla lettera. Per un perfettino come me, non seguire le regole e i cerimoniali era impensabile, eppure, nonostante con gli anni ci abbia fatto il callo, elargire sorrisi e stringere mani, ancora mi innervosisce. Non è ricordare chi sono gli ospiti a rendermi sgradevole questi incontri, perché le buone abitudini di studiare i fascicoli, non le ho perse, ma é il mio stupido senso di inadeguatezza e inferiorità a frenarmi. Essere un agente, mi veniva naturale, fare il marito è facile, ma fare il re non è una passeggiata. Pensavo che il mio ruolo fosse quanto quello di un portacandele sul caminetto, un semplice ornamento, ma Grace, mi coinvolge in ogni sua decisione o scelta. I sudditi ci contattano per i problemi più assurdi e mi sono ritrovato a organizzare un gruppo di ricerca per persone scomparse, per ritrovare una mucca. Per non parlare del club delle mogli dei Capi di stato che mi tocca intrattenere con tè e pasticcini, come se fossi un giullare. A volte, come oggi, mi sento sopraffatto.
Ho solo bisogno di staccare la spina.
"Papino, ma cosa fai qui?"

La mia deliziosa stellina, di 5 anni e mezzo, nel suo elegante abito in tulle bianco, avanza con un mazzolino di margherite selvatiche. Il suo sorriso, è emozionante come quello di sua mamma. Ricordo ancora quando Grace ha scoperto di essere incinta e l'ho stretta la prima volta. Un'emozione indescrivibile. Certo. Non l'avevo pianificata ed è stata concepita per distrazione, ma non è mai stata un errore. Non esiste gioia più grande della paternità e Sofia è una bambina meravigliosa. Da grande, diventerà un sogno, perché già ora, è stupenda.
Avremmo voluto avere un quarto figlio, ma a causa di una brutta infezione contratta da Grace, durante un viaggio in India, i dottori ci hanno sconsigliato una nuova gravidanza.
"Papino!"
"Sshh! Sono in missione segreta"
"Davvero?" Domanda incredula. "La mamma sta impazzendo. Tra poco arriva il Primo Ministro Americano e tu non sei ancora pronto. Se non vieni, manderà l'esercito a cercarti."
"Esagerata! Viaggi troppo con la fantasia."
"Sai che è vero! Cosa combini papino adorato?"
"Niente. Davvero, stellina. Avevo solo bisogno di staccare la spina per un po'. Fare il Re non è così emozionante come fare l'agente FBI."
"Un Re non può permettersi di fuggire dai suoi doveri. Proprio come un agente FBI. La missione prima di tutto."
"Sei saggia amore e sarai una perfetta Regina, mia adorata Sofia."
"Papà, ma me lo dici sempre tu."
"Hai ragione."
"Mi racconti qualche tua impresa?"
"Più tardi." la prendo per mano. "Ora, come mi hai fatto notare, dovrei prepararmi."
"Ti voglio bene, papino."
"Anche io, nanetta."

La sua voce melodiosa, mi fa sempre tremare il cuore.
"Danny!?"
"Piccola."
"Hai intenzione di raggiungermi?" dice leggermente stizzita. Ok. È in modalità Regina. Sorrido.


"Grace... Sei... sei.... stupenda" farfuglio guardandola risplendere nel suo abito di pizzo bianco con lo strascico e il velo. Sembra pronta a risposarsi.
"Mi mi mi..." balbetto.
"Papà hai la faccia da pesce lesso." ride Sofia.
"Sofia amore, puoi raggiungere i tuoi fratelli? Ho bisogno di parlare con tuo padre. Da sola."
"Ok. Ma il Papino è nei guai?"
"Certo che no, tesoro."
"Sicura Amore?" rido.
"Sì. Sicurissima."
"A dopo mammina e papino." Sofia saltella allontanandosi.
Senza motivo, avvicino mia moglie alle mie labbra e la bacio. "Uhmmm. Sei da capogiro. Mi risposi?"
"Danny...."
"Ti amo."
"Anche io, ma..."
"Cosa? Allora è vero che sono nei guai."
"So che la vita di corte ti sta un po' stretta e che fare il Re non é il tuo sogno ma... non possiamo permetterci di fare tardi agli incontri. Lo capisci vero?"
"Certo."
"Sei inquieto ultimamente, ma non puoi mollare tutto... Non me e i ragazzi... Possiamo trovare una soluzione... Danny... io... non posso farcela senza di te. Non lasciarmi."
"Cosa? Mollare tutto? Lasciarti? No. Certo che no. Aspetta. Ti sei fatta un'idea sbagliata. Io adoro la mia vita. Adoro te e i bambini. Vi amo e Alleran è casa mia."
"Allora cosa c'è?"
"Niente. Sono andato a cavallo e poi mi sono coricato al sole, immerso nei miei pensieri e ho perso la cognizione del tempo."
"Davvero? Sei sicuro che vuoi restare?"
"Sicurissimo. Ti amo Grace e non vado da nessuna parte senza di te. Scusa se sono sembrato distante e assente. È che volevo organizzare una sorpresa per te e i ragazzi in occasione del 6° compleanno di Sofia."
"Una sorpresa?"
"Sì, vi porto a Disneyland."
Dolcemente mi bacia.
"Scusa se ho pensato che..."
"Ssshhhh. Non potrei mai lasciarti. Mai. Immagino di dovermi andare a cambiare, ora. Che ne dici?"
"Assolutamente."
"Perchè scappi via?"
"Prendimi se ci riesci." Ride correndo su quei cosi a spillo che ticchettano sui pavimenti. Rido allungando il passo. Non ho bisogno di correre. Con una lunga falcata sono già accanto a lei.

"Ti ho presa" la stringo a me con veemenza. "Sei mia e non mi scappi, Maestà."
La prendo tra le mie braccia e con un calcio chiudo la porta dietro di noi. Comincio a baciarla in modo dolce, sfilandole l'abito.

"Amore l'idea era di farti vestire, non di fare svestire me."
"Le regine arrivano sempre in ritardo."
"Non agli incontri istituzionali."
"Ops. Ma ormai sei nuda perciò..."

"Danny" geme
"Sì amore?"
"Ti amo. Mi fai impazzire!"
"Ti amo anche io."
Alla fine, con appena 15 minuti di ritardo, facciamo il nostro ingresso nella sala del trono.
"Sua Maestà la Regina Grace e sua Maestà Re Daniel" annuncia a squarciagola Archibald.


Dopo i soliti convenevoli, sorrisi, strette di mano e firme di alleanze, si passa al buffet.
Mai una volta che mettano la pizza.
I bambini corrono in sala, rincorsi da mia suocera che cerca di insegnare loro il Protocollo reale che prevede, per un bambino, di non fare assolutamente niente. Peccato che i nostri figli non siano mummie, perciò...
Mi dirigo all'open bar e il barman, senza farsi vedere, mi versa una birra nel flute per lo Champagne facendomi l'occhiolino.
"Vostra maestà"
Una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare. Che mi abbiano colto in flagranza? Che figura ci faccio a servire costoso Champagne se io bevo birra? Mi volto pallido in viso.
Biascico un "Sì?" pieno d'incertezza
"Vorremmo sottoporle un progetto e chiederle se è interessato a collaborarvi." Mi passano una cartellina in pelle. La apro e rimango senza parole.
"Cosa mi state chiedendo esattamente?"
"Di subentrare nella direzione speciale del ramo dell'FBI Protezione Principesse, di coordinare le missioni, di selezionare gli agenti e di addestrarli. Dopo 6 anni di segretezza e poche missioni all'attivo, vogliamo creare una vera e propria Task Force internazionale."
"Cosa? Io? Non sono un angente da 6 anni ormai."
"Sì ma sappiamo che continua ad allenarsi e a dare gli esami di idoneità. Il suo distintivo è ancora attivo."
"Ehm. È vero. Ma... Doveva essere un segreto."
"Maestà, il Direttore e il Presidente vi rivogliono in servizio attivo."
"Vi prego chiamatemi solo Danny. Io... ci devo pensare... Insomma... Ho una famiglia e delle responsabilità ora."
"Lo sappiamo ovviamente e le lasceremo il tempo che desidera per pensarci, ma è giusto che sappia, che lei è l'agente che vogliamo. Non ci sono altri candidati perché lei è quello con più esperienza ed encomi."
"Perchè ne ho sposata una?" chiedo come se fosse scontato.
"Non solo."
"Allora perché?"
"Perchè lei è stato il primo e il migliore."
"La proposta è allettante... Ma... Non so dovrei parlarne con mia moglie e..." temporeggio.
Mi perdo a fissarla con occhi innamorati. Mi serve davvero il suo permesso? Io... non penso nemmeno di prendere l'offerta in considerazione. Il mio posto è qui. Come marito, padre e Re. Non c'è più posto per l'agente Williams. Come se Grace avesse sentito il mio sguardo bruciare su di lei, si volta e si smarrisce, pensierosa, nel mio sguardo.
Cosa ti turba amore?

Il mio interlocutore mi riporta alla realtà.
" Ma come può vedere nella sezione 34 comma C, sua moglie ne è già a conoscenza e ha acconsentito al suo reintegro immediato."
"Cosa?" Quasi mi strozzo.
"Grace!?" Confuso urlo facendola voltare.
"Daniel?" mi fissa stranita avvicinandosi. Le porgo la cartellina. Lei sorride sorniona.
"Amore, tu lo sapevi?"
"Certo. Sorpresa, amore. Buon anniversario!"
"Cosa? Io ti ho preso uno stupido ciondolo con la costellazione del Cigno."
"Lo so e l'adoro!" Mi sorride accarezzando la catenina al suo collo.
"Sì... ma tornare in servizio attivo? Come facciamo con gli impegni e i bambini? Insomma... Dici sul serio? Posso davvero fare il coordinatore?"
"Puoi fare qualsiasi cosa che ti renda felice amore mio. Ci organizzeremo!  I Bambini sono abbastanza grandi e..."
Non la faccio finire che mi fiondo sulle sue labbra facendola avvampare di vergogna. Al diavolo il protocollo reale che vieta effusioni in pubblico. Lei prima di tutto è mia moglie.
"Ti amo e mi rendi l'uomo più felice del mondo."

"Lo sai che è contro il protocollo baciarsi in pubblico Danny"
"Me ne frego del protocollo. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Non dimenticarlo mai."
"Ti amo anche io, sciocchino, per questo devi seguire il tuo cuore e accettare l'incarico."
"Il mio cuore mi porterà sempre da te."
"Papino, papino, papino..." Sofia sbuca da dietro le mie gambe seguita da Diego e Anna.
"Sì stellina?"
"Devi dire di sì."
"Ma lo sapevate tutti?"
Annuiscono.
"D'accordo accetto."
Questa volta stringere la mano è stato appagante.
Abbraccio, la mia perfetta famiglia. Sono veramente fortunato.

Bacio Grace sul balcone della camera di Sofia e sorrido guardando le stelle.
Non importa cosa avevo pianificato per la mia vita, perchè alla fine, è anche meglio di quanto io avessi potuto sperare.
Sono il ragazzo più felice del mondo. E non perchè sono un Re, ma perchè ho la moglie migliore del mondo. Dietro un grande uomo c'è sempre una grande Donna.

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