Il giorno dell'incoronazione.
Danny Pov:
Ho pensato davvero di morire questa volta. Ed è stato così, per qualche minuto. Ma il mio cuore, con l'aiuto del massaggio cardiaco, non ha accettato di arrendersi, ma per quanto lui cercasse di combattere, non è stato lo stesso per il mio corpo che invece ci ha impiegato 4 mesi prima di risvegliarsi. Sono rimasto perennemente imprigionato in un sogno o in un incubo, tra la vita e la morte, con le voci preoccupate dei miei amici che facevano da eco e mi tormentavano. Questa volta non c'era silenzioso ignoto ad attendermi, ma rumorosa vita che scorreva imperterrita anche senza di me e scivolava via. Nessuno sapeva se mi sarei ripreso oppure no. E per un attimo, confesso di aver desiderato di non svegliarmi mai più. È stato quando lei mi ha detto addio che mi sono arreso. Un ultimo bacio. Le sue meravigliose labbra sulle mie. Il mio cuore ha martellato così forte che ho pensato che se quelle labbra mi avessero baciato di nuovo, allora sarei morto in quel preciso istante. Ma sapevo che non sarebbe successo mai più. Volevo fermarla. Ma il mio corpo è rimasto paralizzato in questo maledetto letto e lei è semplicemente uscita da quella porta e dalla mia vita per sempre. Ora che la mia vita non ha più senso perché ho dovuto risvegliarmi? Non potevo semplicemente morire? Sarebbe stato tutto più facile. Più facile della riabilitazione e della fisioterapia, più facile della valutazione di idoneità per rientrare in servizio, più facile dei test psicologici, più facile che ingannare il poligrafo fingendo che tutto vada bene. Ho imparato a fingere da piccolo. Il nonno ci ha addestrati a ingannare il poligrafo in modo che, se fossimo caduti in mani nemiche, non avrebbero mai dubitato di noi. Ma come sono bravo io, lo è allo stesso modo Matt e lui sa fin troppo bene, che non sto affatto bene. Il mio non é più un dolore fisico, il mio corpo col tempo è guarito, rinato. Il mio è un tormento invisibile che parte dal petto e si propaga ovunque, devastando tutto con la sua mestizia. In fondo lo sapevamo entrambi dall'inizio, che sarebbe finita con il mio cuore devastato. Ma per un po', avevo sognato un finale diverso che ci avrebbe fatti sopravvivere nonostante le difficoltà. Ma non si vive di speranze mal riposte.
Altri due mesi sono passati prima di tornare in servizio e ora sono assegnato alla scorta del Presidente a Washington con i servizi segreti. Ho detto addio a New York e ai miei amici per trasferirmi nella capitale. Una promozione importante per la mia carriera. Un anno fa sarei stato al settimo cielo. Ora non mi interessa minimamente. Francamente non ho più interesse per niente. Mi sento apatico e svuotato. Lavoro senza passione e solo per non stare a casa a deprimermi come ho fatto fino a oggi. Matt ha cercato di farsi riassegnare a Washington per tenermi d'occhio, ma per il momento è ancora di istanza a New York. Con Meghan le cose vanno bene. La prossima estate si sposano. Ryan sta ancora con Flame, che ho scoperto da poco chiamarsi Macy. April è stata trasferita a Miami e ora esce con un Guardia Spiagge di nome Greg, mentre Kate è ancora a New York e single.
Tutto è perfetto. Per gli altri, ovviamente, non per me, ma evviva, dovrei gioire perché le loro vite vanno avanti, ma sono così depresso, che fingere di essere felice per loro è difficile e mi fa sentire perfino un amico di merda. Guardo il calendario e noto che oggi è il giorno dell'incoronazione. Giorno in cui Grace diventerà regina. Doveva presenziare anche il Presidente, ma a causa di un tornado vicino a Miami, è altamente sconsigliato viaggiare verso i Caraibi e ha dovuto cancellare il viaggio. Per mia fortuna. Non avrei sopportato di vederla scivolare via da me per l'ultima volta. Mi aveva detto che poi avremmo potuto stare insieme, che sarebbe tornata, mi ha illuso chiedendomi di aspettarla, ma le sue erano solo bugie. È passata oltre. Anche se Matt ha cercato di proteggermi, ho visto che si è fidanzata con un altro Principe, Henry, credo. Io sono solo un ricordo sbiadito, il ragazzo del suo primo bacio, il primo amore, colui che non si scorda mai ma che, semplicemente viene rimpiazzato. Non sono mai stato altro se non un capriccio. La sua ancora di salvezza per una nuova vita, che però ha raggiunto anche senza di me. Varco la porta della Casa Bianca con la morte dentro al mio cuore. Ormai sono uno Zombie che cammina, un guscio vuoto che ha perso la voglia di vivere: io sono l'agente Williams. O quello che ne resta.
Principessa Grace Pov:
Tutto è pronto per l'incoronazione.
Il mio bel vestito azzurro, col corpino pieno di cristalli cuciti a mano, con tanto di mantello incorporato, trasparente e tempestato di punti luce, che ha richiesto un lavoro interminabile alle sarte di corte e tantissima pazienza.
La corona di diamanti. Realizzata da un designer di Cartier e su cui hanno incastonato le pietre del diadema che mia mamma ha indossato il giorno delle sue nozze.
Lo scettro che era di papá.
La festa, organizzata nel salone principale, addobbato con cristalli, candelabri e anemoni bianche di Alleran.
Il banchetto, la serata danzante, l'orchestra e gli invitati nei loro begli abiti da cocktail.
È pronta l'abazzia, dove mi attende l'arcivescovo, per rendermi ufficialmente regina di questo regno. È pronta ad accogliermi, anche quella poltrona imbottita, rivestita d'oro massiccio e tempestato di pietre preziose, chiamata trono.
Ma c'é un problema fondamentale: io non sono pronta. Non la voglio questa vita. Non se seduto accanto a me, su quell'altro trono, non c'è Danny come mio Re.
La nonna mi ha obbligata a ritornare ad Alleran e a dirgli addio. Ha colto l'occasione al balzo, considerando che le sue condizioni di salute erano gravi e che probabilmente non si sarebbe mai più risvegliato dal coma, per farmi rinunciare a lui. Ma non sa che io non rinuncerò così presto e non ora che Meg mi ha detto che si è risvegliato. E se Danny è vivo, io non voglio rimanere un secondo di più ad Alleran. Ho una promessa da mantenere.
Ciò che non sono mai riuscita a fare, è scappare da qui. Ma ora non sono più la ragazzina ingenua di prima e Danny mi ha insegnato tanti modi per farlo. Nessuno bada al Catering il giorno dell'incoronazione. Ho chiesto al Capo dei Servizi Segreti di procurarmi una divisa da cameriera e lui ha obbedito senza fare domande. Me lo deve dopo quello che ha fatto a Danny. Indosso la camicia bianca con il fiocco e la gonna nera, prendo un vassoio d'argento e mi mimetizzo con il resto della servitù.
Ho consegnato al capo dei servizi segreti, una lettera per la nonna,
che dovrà darle solo quando si sarà accorta della mia sparizione. Sono libera. Esco come se niente fosse e nessuno mi nota. Nemmeno la nonna
che mi passa accanto indaffarata. Un ultimo sguardo alla mia prigione dorata
e addio Alleran. Sono libera. Libera di vivere la mia vita e libera di vivere il mio amore per Danny. Torno in America e lo riconquisto. Fosse l'ultima cosa che faccio.
Un mese dopo:
Avevo pianificato tutto il resto della mia vita con lui, ma Danny non mi ha aspettata. È andato via da New York e io, con la coda tra le gambe, sono dovuta tornare a casa, perché non esiste altro luogo dove potrei andare.
Ha detto fine al nostro amore, prima che avesse la possibilità di evolvere. Perché non si è fidato di me?
Ora che piango ininterrottamente tutte le mie lacrime, la nonna non perde l'occasione per dirmi "Te l'avevo detto" e per ripianificare una nuova incoronazione.
Ufficialmente, la prima volta, ero indisposta e non ho potuto presentarmi.
Rimango chiusa nelle mie stanze praticamente per tutto il giorno. Evito di parlare con chiunque. Non mangio. Non dormo. Piango. Mi dispero e ancora piango.
Dopo due mesi di continua depressione e 3 kg in meno, ho deciso di reagire. Non è stato facile e nemmeno una mia scelta. Una mattina, ho trovato sotto la mia porta, un dossier CIA sui miei genitori. L'avevo già esaminato quando ero a New York. L'indagine sull'incidente aereo era stato archiviato, ma ora, alla luce di nuovi elementi e indizi era stato riaperto. Sfogliando quel tomo, una fotografia è scivolata a terra. Il cuore ha rallentato e io sono scoppiata a piangere di felicità perché quella è la prova che dimostra che i miei genitori sono ancora vivi. Avevo bisogno di una nuova ragione di vita e sono stata accontentata. Basta piangersi addosso. Io avrei ritrovato i miei genitori a tutti i costi.
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