Tutto ciò fa ridere, tanto, ma anche riflettere.

Harry sta guardando New Moon, e non perché in TV non ci fosse altro da vedere, ma perché aveva seriamente voglia di mettersi a guardare un film che parla di vampiri e di lupi mannari. Non sa dare una spiegazione a questo suo impellente bisogno; non crede nemmeno che ce ne sia una...

Chissà se i membri del branco di Louis diventano come quelli dei Quileute, quando si trasformano... Allora. Certo che diventano come loro, dei lupi veri e propri, giganti... ma che ne è dei vestiti?

Harry scuote la testa e stacca gli occhi dallo schermo, sospirando.

È passata una settimana da quando Liam ha deciso di devastare tutta la sua esistenza: da allora, non riesce a pensare ad altro, non riesce a sognare altro, ed evidentemente non riesce nemmeno a guardare una pellicola in pace. Il suo amico non ha mantenuto la promessa di andare da lui quella sera stessa, e non si è nemmeno fatto sentire, che fosse con una chiamata o con uno schifoso messaggio... È possibile che sia stato tutto solo un sogno molto fantasioso? Harry ne dubita, ma sta cominciando a considerare anche questa ipotesi.

Controlla di nuovo il cellulare, ma la persona dalla quale vorrebbe ricevere notizie ancora non gli ha scritto nulla. È indispettito anche dal fatto di aver scritto a Liam un semplice "Tutto bene?" al quale non ha mai ricevuto risposta... e gli prudono le dita dal desiderio di riprovarci, di inviargli un altro segnale che testimoni la sua patetica disperazione.

Sta per iniziare l'università, accidenti! Sta per trasferirsi a Londra, per costruirsi un futuro roseo e brillante, e la sola cosa alla quale riesce a pensare è il fatto che il suo migliore amico sia un maledetto cane.

Oltre a Louis. Sta pensando a Louis dal primo istante in cui i suoi occhi verdi si sono posati su di lui, dal momento in cui hanno incontrato quelle due iridi azzurre.

Louis è il principale protagonista dei suoi sogni.

A volte si tratta di incubi nei quali l'Alpha insegue Harry per sbranarlo.

Altre volte si tratta di fantasie di diversa natura che lo portano a svegliarsi sudato ed eccitato.

È tutto questo lo sta mandando fuori di testa!

Dovrebbe davvero desiderare che niente sia mai accaduto. Dovrebbe pensare solo all'imminente trasferimento e a prenotare una seduta dallo psicologo. Non dovrebbe sentire ciò che sente.

Harry afferra di nuovo il telefono e lascia un messaggio in segreteria a Liam: lo fa prima di poter cambiare idea.

«Tu non puoi trascinarmi in tutto questo, in una cosa del genere, e poi sparire nel nulla. Il fatto che io ora sappia non ti dà il diritto di farti i cazzi tuoi e di non cercare nemmeno di inscenare una qualche normalità. Ti ricordo che io sto per andarmene, Liam. Io sto—» Harry si interrompe, non sapendo più come continuare questo suo pensiero. Liam è sempre stato una persona molto riservata, tranquilla e prevedibile, e ora che ci riflette non si è mai comportato in modo strano, non gli ha mai fatto sospettare nulla. Quello che sta facendo ora è il risultato del fatto che Harry sa, del suo non dover più fingere per preservare il proprio segreto. Liam ha sempre vissuto in bilico tra due mondi e ora sta lasciando che questi si fondano in uno unico. Ma non c'è abbastanza spazio per Harry in quello vero. «Fatti sentire, ok? Sai dove trovarmi.»

Harry preme il cellularesul materasso e rimane qualche istante a fissare davanti a sé, combattuto,prima di spegnere la televisione e infilarsi sotto le coperte.