Virus spadaccino
ATTENZIONE: LA DESCRIZIONE DEGLI STADI DELLA MALATTIA POTREBBE TURBARE I PIÙ SENSIBILI DI VOI. SE SAPETE CHE NON RIUSCIRESTE A LEGGERLI ALLORA SALTATELI, VE LO CHIEDO PER FAVORE.
NON MI PRENDO NESSUNA RESPONSABILITÀ RIGUARDO ALLE CONSEGUENZE DELLA VOSTRA NEGLIGENZA.
GRAZIE.
Nome malattia: Malattia 17, non ancora nominata
Luogo di provenienza: Umbra, pianeta dei mutanti di grado P.I.I.
Tipo di malattia: virale
Metodo di trasmissione: Tramite l'aria e l'acqua, ed è incolore.
Effetti sui mutanti: Privi di sistema immunitario, su di essi la malattia è mortale, senza via di scampo.
Effetti sugli esseri umani: Non esiste un vaccino contro questa malattia, l'unica speranza è che il virus non voglia uccidere l'ospite umano e che quindi dopo essersi nutrito sparisca.
Tipo di virus: Una curiosità spaventosa che ha scioccato gli scienziati che hanno iniziato a studiare questa malattia è che il virus ha capacità di intendere e di volere, può decidere se lasciare in vita o uccidere l'ospite. Non possiede ovviamente emozioni umane, è una macchina di morte silenziosa che sostiene il filo sottile della nostra vita.
Nome del virus: Non è stato dato nessun nome scientifico, in quanto, essendo totalmente nuovo, non si è stati in grado di classificarlo. Volgarmente viene chiamato "spadaccino".
Tempo che ci impiega a uccidere: Un tempo record di cinque minuti, veloce, preciso e letale, ecco perché la scienza non è ancora riuscita a sviluppare un antidoto, non si è riuscito a trovare qualcosa che agisca più velocemente del virus. Inoltre, dopo due minuti e mezzo, si è praticamente già spacciati, e non è più possibile sperare di sopravvivere.
Gli scienziati hanno diviso la malattia in quattro diversi stadi:
Primo stadio: Il virus attacca la pelle, causando bolle di colore giallastro, rende la pelle sottile e fragile come carta, che si stacca quasi subito, esponendo lo strato di muscoli sottostante
Secondo stadio: Viene attaccato l'apparato respiratorio, fatto curioso è che il virus rende i tessuti così deboli in così poco tempo che la trachea si trancia di netto, da qui il nome "spadaccino".
Il tessuto polmonare viene infettato, iniziano gravi problemi respiratori dovuti alla rottura della pleura, di conseguenza i polmoni non sono in grado di dilatarsi.
Terzo stadio: Tocca ora all'apparato digerente essere colpito. Sorprendentemente, la prima parte del canale digerente non viene toccata, non ancora, almeno.
Il fegato esplode, letteralmente. Non è stato ancora capito bene come, ma pare che il virus, separandosi in mille pezzi, sia in grado di gonfiare l'organo fino all'esplosione.
Lo stomaco viene danneggiato gravemente, cinque o più tratti vengono tranciati di netto, e causano una fuoriuscita di acido cloridrico che, unito all'azione distruttiva del virus, corrode il corpo dall'interno, mentre la vittima vomita sangue e pezzi di organi, si racconta che nei casi più sfortunati si vomitino anche organi interi, come lo stomaco e gli intestini.
Quarto stadio: Il virus recide il nervo spinale e l'aorta, uccidendo il malcapitato.
Questo virus ha un modus operandi che rimane sempre lo stesso: due minuti e mezzo per le prime due fasi, i restanti per le altre.
Ordinato, letale, il virus dello spadaccino recide tutto ciò che può recidere, e dopo i primi due stadi le possibilità di sopravvivere sono nulle.
Questa malattia venne usata in passato dal genere umano per cercare di sterminare i mutanti, e, una volta capiti i segreti, uccisero la quasi totalità della popolazione con poteri esistente.
I mutanti, per scampare a questa malattia, usano le radiazioni, i veleni e tutto ciò che è tossico.
Confusi? Posso capirlo.
Umbra è un pianeta il cui nucleo è composto essenzialmente da uranio e plutonio, molto radioattivo, allo stato solido e liquido, lo è talmente tanto che le radiazioni sono giunte fino in superficie allo stato gassoso, a causa del calore emanato dagli altri strati, formando una densa nebbia radioattiva, in cui gli abitanti vivono costantemente, e che sono costretti a respirare.
I loro polmoni si sono abituati alle radioazioni, e il loro corpo è diventato sempre più resistente a esse, fino a esserne immune.
Scoprirono che venivano uccise tutte le forme estranee non abituate al quantitativo di radiazione presente nei mutanti di Umbra, e, di conseguenza, anche il virus della letale malattia.
Inoltre, essendo la loro atmosfera di puro ghiaccio, l'aria era riempita di anidride carbonica e sempre meno ossigeno, le piante gradualmente morirono, ma alcuni mutanti riuscirono a sopravvivere, diventando immuni. I loro fiumi, inquinati dalle precedenti guerre con arsenico e cianuro, non ebbe più effetto.
Ci vollero ben tre milioni di anni per rendere i mutanti immuni a ogni tipo di elemento tossico o radioattivo, ma ce la fecero.
La debolezza di questo virus è che si evolve molto lentamente: è immune a normali quantità di radiazioni, a dosi più alte però muore.
È molto vulnerabile ai veleni, quindi per i mutanti prendere tempestivamente un bicchiere contenente qualsiasi tipo di veleno (che viene considerato come una medicina dal brutto sapore) e ingerirlo è la cosa da fare.
Gli umani, ovviamente, non possono farlo, e se lo facessero verrebbero comunque danneggiati dalle sostanze ingerite.
Bisogna solo sperare che il virus abbia pietà della vittima.
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