Positivo. Era positivo. Ma non Annabeth. Lei era l'esatto contrario della positività al momento. Aveva solo 18 anni! L'anno prossimo avrebbe cominciato a studiare architettura, non poteva avere figli. Eppure.. L'idea di avere un mini-Percy o una mini-Annabeth che correva per casa le riempiva il cuore di gioia. Ma doveva chiedere prima a Percy, d'altronde era anche figlio suo..

Intanto Percy era a casa. Tornato da un faticoso allenamento, quel fine settimana avrebbe avuto una gara di nuoto. Era stanco e voleva riposarsi, ma ovviamente una dea arrabbiata aveva deciso proprio in quel momento di piombare in casa sua distruggendogli il tavolino del soggiorno. E perchè no? Tanto non poteva avere una vita normale!

"TU!" Sibilò la dea dagli occhi grigi
"Hai osato toccare mi figlia, costringendola a rinunciare!"

"Eh? In termini facili da capire?" Chiese il semidio piuttosto confuso

In quel momento la porta si spalancò rivelando una chioma bionda.

"Sono incinta."

"Capito Jackson? TU PAGHERAI PER QUESTO!.."

"Mamma no! Io.. Io voglio tenerlo.."

"Che cosa?!" Chiesero la dea e il ragazzo insieme .

"Annabeth.." Cominciò il ragazzo

"Tu non lo terrai, hai 18 anni e ti devi ancora laureare. Devi diventare un architetto! È quello che hai sempre sognato! Io voglio solo il meglio per te.."

"Mamma un figlio non m'impedirà di realizzare i miei sogni. Io e Percy siamo semidei, la nostra vita potrebbe finire domani. Potremmo lasciare un figlio orfano, ma potremmo anche morire senza aver avuto una famiglia nostra."

"Beh non fa una piega.." Constatò il figlio di Poseidone, ricevendo un'occhiataccia dalla dea.

"Non posso interferire con il vostro destino e le vostre scelte, ma sappi Annabeth, che io ti aiuterò. Diventerai un architetto, lo giuro sullo Stige!" Un tuono fece rimbombare l'appartamento. Prima di andarsene si rivolse a Percy:
"Sta attento figlio di Poseidone, un solo passo falso e ti ritroverai nel Tartaro ancor prima di poter sfoderare la tua spada." Detto ciò la dea cominciò a brillare, ed entrambi i semidei si coprirono gli occhi. Quando fu sparita il ragazzo si rivolse alla figlia d'Atena:

"Beh, è andata bene!"