"Gardner"

"Stoll."

Ecco le conversazioni tra la capo casa di Demetra e quello di Ermes. Ma in realtà quelle parole nascondevano molto di più.

Baciami stupido!

Perchè non mi abbracci anziché pensare a quello stupido bonsai?!

Mi hai rubato il cuore figlio del dio dei ladri..

Vorrei stare con te per sempre mia bella botanica

Tralasciando tutte queste smancerie esagerate, i due da parecchi mesi si lanciavano sguardi e il nostro piccolo Connor ogni volta che poteva trovava una scusa per tenerle la mano.
Ma anche Katie faceva altrettanto, ogni giorno gli lasciava una piantina sulla finestra della casa di Ermes. Andava più spesso nel luogo del contrabbando di merci mortali dei figli di Ermes, e ogni qual tanto cercava di far ingelosire il ragazzo-ladro.

Era l'alba e Katie passeggiava tra i campi di fragole, quando vide una figure china a pochi metri di distanza. I suoi occhi azzurri, i suoi capelli castani, era l'unica che lo distingueva da Travis. Si avvicinò a lui.

"Ti svegli così presto per rubare?" Lui sobbalzò, quando la vide non riuscì a nascondere un sorriso

"A volte. Tu che ci fai qui Gardner? Mi spii?"

"Ti piacerebbe Stoll, comunque stavo ammirando i campi. Poi non riuscivo a dormire.."

Il moro si fece serio.

"Un incubo?"

Lei annuì.

"Era Afrodite. Mi ha detto che.. Non importa" si girò per andarsene ma il ragazzo le prese la mano, di nuovo.

"Dimmelo, ti farà stare meglio" il suo tono era gentile, innocuo. Lei stava per piangere.

"Non posso Connor. Mi dispiace" e corse via, ma lui la lasciò andare.

Connor.

L'aveva chiamato con il suo nome. Era musica quando lo pronunciava, il figlio di Ermes si sentì felice. Era innamorato.

Katie aveva raggiunto il bosco, si accasciò contro un albero e pianse tutte le sue lacrime. Ad ogni lacrima sorgeva un fiore.

Il tuo amore appassirà presto, goditelo ora Katie Gardner perchè poi sarà troppo tardi.

Che voleva dire Afrodite? Che Connor sarebbe morto? Che non si sarebbe mai innamorato di lei? Non lo sapeva, e non era certa di volerlo sapere.

"Ti amo Connor Stoll" sussurrò. Poi si alzò e si diresse verso la casa di Demetra.

"Ti amo anche io Gardner" il ragazzo uscì dal suo nascondiglio e colse una delle lacrime della ragazza, una margherita. Annusò il suo profumo, prima che un segugio infernale gli saltasse addosso.

"Addio Katie."

Queste furono le sue ultime parole, ma morì con in mano la margherita che era ridiventata di nuovo una lacrima, che si mischiò alle sue. Prima di morire un'ultima immagine di Katie gli balzò alla mente. Poi chiuse gli occhi, con ancora il suo profumo addosso.