Scendo quasi di corsa le scalette dell'aereo, tanta è l'ansia che provo al solo pensiero di riabbracciare la mia famiglia.
Una volta passati tutti i controlli, mi metto a cercare quasi disperatamente un volto familiare in mezzo a tutta questa marea di gente.
- Mamma! - sento tutt'ad un tratto.
Mi volto di scatto ed incontro il viso sorridente di mia figlia Marianne. Ci corriamo incontro e ci abbracciamo a metà strada.
Ha solo otto anni, eppure è abbastanza alta per la sua età. Ha i capelli color nero carbone, che molti giudicano "l'esatta fotocopia" dei miei, lisci e lucenti, e due vispi occhi nocciola che mi scrutano con gioia.
La prendo per mano e mi lascio condurre attraverso la folla, fino ad intravedere mio marito seduto su di una sedia di plastica in nostra attesa, con il piccolo Eduardo di soli sette mesi in braccio.
I suoi occhi si illuminano non appena intercettano il mio sguardo.
Mi avvento su di loro ed afferro il piccino, stringendolo a me. I suoi capelli sono di un nero diverso rispetto al mio, più opaco, e le sue iridi sono verde-marroni. Gli schiocco un gigantesco bacio sulla guancia prima di affidarlo momentaneamente alla sorella maggiore e baciare con trasporto mio marito.
- Mi sei mancata - mormora lui contro la mia bocca. Gli sorrido. - Anche voi. Le giornate non erano più le stesse senza i vostri continui schiamazzi - ribatto, facendolo ridere. Dopodiché, prendo in braccio Eduardo e per mano Marianne, mentre Josh mi afferra per la vita, e ci dirigiamo fuori dall'aeroporto.
La macchina è stata parcheggiata in un posto abbastanza lontano, ma riusciamo comunque a raggiungerla in breve tempo.
La mia bambina si accomoda sul sedile posteriore, mentre io metto suo fratello nel seggiolino accanto a lei e gli allaccio la cintura. Fatto ciò, mi siedo accanto al guidatore, e mio marito parte.
Casa nostra non è tanto lontana dall'aeroporto. L'abbiamo scelta anche per la necessità che abbiamo di viaggiare, essendo due attori famosi.
Mentre mi abbandono alla guida rilassata di Josh, ripenso a come tutto ciò ha avuto inizio. Inevitabilmente, non appena chiudo gli occhi, immagini delle riprese del primo film della saga di Hunger Games mi riempiono la mente, facendomi sorridere al ricordo e battere il cuore a più non posso. A quei tempi, io avevo quindici anni, e Josh venti. Inizialmente, nemmeno noi credevamo nella nostra relazione. Due anni dopo, però, è nata Marianne. Io ero ancora minorenne, ma non è stato un problema. L'anno seguente, ci siamo sposati dopo aver capito di amarci veramente. Sono passati dieci anni dal nostro primo incontro, eppure lo ricordo come se fosse ieri. Non sarò mai grata abbastanza al Signore per avermi concesso questa splendida e meravigliosa vita. Non potrei essere più felice di così. Mi sento... completa, soddisfatta, appagata. Ogni volta che poso lo sgusrdo sulle mie due creature, l'orgoglio cresce in me.
- Ti amo - dice all'improvviso Josh, dopo aver controllato se i piccoli si sono appisolati.
- Ti amo anch'io - rispondo, guardandolo con amore.

A/N: Ed ecco una flashfiction sulla Joshabelle, un altro dei miei OTP! Spero che vi sia piaciuta. Desidero ringraziare Isabelle_Teresa394 e Fiamma_da_Intrepida per aver commentato. A presto! Baci! *-* :* <3