Metto tutti i piatti che ho cucinato a tavola.
Oggi è un giorno speciale: è Natale, e per questa grande occasione verranno a trovare me e la mia famiglia i miei genitlri ed i miei adoratissimi consuoceri.
Ellery è eccitatissima: adora i suoi nonni, e non vede l'ora di raccontare a tutti loro dei progressi che sta facendo a scuola.
Qualche mese fa, visto che ha solo sei anni, ha cominciato la prima elementare, ed è bravissima: non c'è neanche bisogno che, alle due e tre quarti, le dica di alzarsi e di andare a svolgere i suoi compiti; fa tutto da sola. Mi rende orgogliosa in una maniera indescrivibile. In più, è molto socievole con i suoi compagni di classe. Ci è stato detto che la aiuta molto il fatto che i suoi genitori siano due attori famosissimi.
Ellery ci ama alla follia, ed insiste sempre per poter venire sul set dei diversi film che io e mio marito giriamo con noi, tanto che si ritrova sempre a visitare una delle numerose location in cui io e Tom lavoriamo.
Sorrido non appena il pensiero del padre della mia splendida e meravigliosa bambina mi viene in mente.
Ci siamo conosciuti dieci anni fa: io ero una ventunenne, e lui un ventiquattrenne. È stato amore a prima vista. Ci siamo sposati dopo pochissimi mesi di fidanzamento ed abbiamo atteso a lungo che la nascita di un figlio allietasse le nostre giornate. Finalmente, dopo ben quattro anni, Ellery è venuta al mondo, facendoci quasi scoppiare di gioia e di felicità. Lei è la luce dei nostri occhi: oramai immaginare una vita senza la piccola ci risulta totalmente impossibile.
La bambina adesso sta dormendo. Ieri le è stato concesso di restare sveglia fino a mezzanotte, ed oggi sembra proprio che voglia recuperare il sonno perduto.
La porta di casa si apre e viene richiusa molto silenziosamente, per fortuna: se avesse fatto rumore, avrebbe sicuramente destato Ellery.
Tom entra in cucina circa cinque secondi dopo. Indossa dei jeans ed una semplice maglietta bianca, attraverso la quale si intravedono i suoi pettorali scolpiti.
- Mmh, che profumino! - esclama, annusando l'aria prima di venire verso di me a cingermi i fianchi, con un gigantesco e bellissimo sorriso stampato sulle labbra.
- Solo il meglio per i nostri parenti - rispondo, voltandomi appena, giusto il tempo per baciarlo e tornare a dedicarmi ai miei amati fornelli.
- Oggi non ci sono fotografi fuori - afferma mio marito, lasciandomi andare.
- Meno male! - aggiungo io, che a volte non sopporto tutto quello stress che mi provocano.
- Non ci pensare - mi sussurra Tom all'orecchio. Dopodiché, mi prende il mento tra le mani, mi guarda negli occhi e mi dice: - Ti amo. - Io ricambio il suo sguardo, le iridi che mi brillano di contentezza.
- Ti amo anch'io - mormoro, prima di abbracciarlo con tutta la forza che ho, che non sarà mai paragonabile alla sua ma che almeno basta per tenerlo stretto a me.
Improvviaamente, una testa castana ed un paio d'occhi azzurri spuntano dalla porta. - Buongiorno!

A/N: Spero che abbiate apprezzato anche questa flashfiction sulla Feltson! Dio, quanto amo quei due! Ringrazio con tutto il cuore Isabelle_Teresa394 e Fiamma_da_Intrepida per il loro continuo supporto, e spero anche che a tutti voi lettori piacciano i figli dei protagonisti. A presto! Baci! *-* :* <3