7 - Litigio tra Mangiamorte
Giuro: questo è l'ultimo capitolo "noioso" (spero) che leggerete, poi tutti goi altri saranno meno "statici" dato che la storia è ancora lunga XD
Vi ringrazio per il supporto che date alla storia e buona lettura!
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Nonostante il pesante divieto del padre, Barty passò tutto un mese a frequentare la famiglia Lestrange e la famiglia Black regolarmente. Era ormai stanco di sottostare ai suoi ordini, l'unica cosa che sapeva fare del resto, e per questo quello stesso giorno, in cui Bartemius Crouch senior gli proibì di avere una vita sociale, Barty si promise che non sarebbe più stato sotto alla sua dittatura e che si sarebbe finalmente fatto sentire. Dopo tutto era per questo che era diventato Mangiamorte no?
Si rese conto anche che socializzare con gli altri, una volta che Regulus si mise da parte, divenne molto più facile. Essendo il ragazzo a lui più vicino, era diventato una specie di messaggero o portavoce di Black, non era il massimo, ma almeno adesso lo salutavano ogni mattina e gli auguravano una buona giornata.
Certo, sarebbe stato tutto molto più facile e leggero, se solo tutta questa nuova situazione non si stesse districando all'oscuro della sua famiglia: nemmeno la madre ne era a conoscenza, avrebbe dovuto spiegare troppe cose, ed inoltre dopo ben tre anni di solitudine ed emarginazione, sentire che da un giorno all'altro Barty si era circondato di amici, faceva un po' strano. Fortunatamente però, a parte rare lettere durante la settimana in cui informava solo delle lezioni e del suo stato di salute, tutto filò liscio come l'olio.
O almeno fino ad un freddo giorno di quasi inizio Marzo.
Quel giorno, Barty si era seduto al tavolo della sala grande per fare colazione, sta volta non sarebbe venuto nessun gufo a rubargli i muffin, e si concesse anche un generoso piatto di salsicce e omelette ai funghi, si era svegliato piuttosto affamato, forse per il fatto che per tutta la settimana aveva fatto lo sciopero della fame a causa dello studio, delle riunioni con i Mangiamorte e della sua guerra silenziosa con Regulus. Ed ora, se il mondo permetteva, anche lui voleva ingerire la sua dose di proteine e carboidrati. Regulus non era presente al tavolo, e ora che Crouch ci pensava, si era fatto vedere molto di sfuggita per tutta la settimana, e chissà perché la cosa non gli piaceva. Sapendo quello che aveva sentito anche da Antheo, Black stava sicuramente armeggiando e frugando nella sezione proibita della biblioteca, e se fosse stato scoperto avrebbe avuto conseguenze terribili per tutta la Causa.
Ma proprio mentre si concesse una passeggiata mattutina per il cortile della scuola, all'interno della foresta proibita sentì il suono di smaterializzazione e due figure piccolette che si nascosero dietro ai cespugli. Ormai qualsiasi cosa o qualsiasi persona che si smaterializzasse nei pressi di Hogwarts e che si nascondesse da occhi indiscreti portava la firma di Mangiamorte, ma l'ombra era decisamente troppo piccola per essere Rodolphus, Rabastan o Bellatrix. Quando si sporse leggermente, Barty con sospresa notò che questa volta era Antheo con Boby apresso. Se era venuto un bambino, la cosa non andava bene.
"Antheo! Cosa ci fai qui?" gli chiese avvicinandosi con discrezione, era meglio non farsi vedere. Il ragazzino si grattò la testa con foga, avrebbe potuto graffiare la pelle, e iniziò a picchiettarsi le tempie con i polpastrelli guardando in basso, poi si rivolse al ragazzo: "Abbiamo un enorme problema che riguarda tuo padre!" lo disse tutto d'un fiato, tra uno scatto e l'altro del corpo, evidentemente stava cercando di contenere lo stress emotivo che gli avrebbe causato una crisi di tic, ma sentendo quella frase, anche Barty si innervosì all'istante. Antheo gli raccontò che da qualche giorno, nelle strade di Diagon Alley, Hogsmead, nel Whiltshire e in tutta l'Inghilterra, vi erano troppi Auror per essere una semplice pattuglia quotidiana, e passeggiando accanto al Ministero con i nonni Black, Antheo aveva sentito il signor Crouch dare indicazioni ad altri Auror sui luoghi non ancora pattugliati, ordinando anche di pattugliare in volo. Nel giro di pochi giorni, il mondo magico era diventato un campo militare, addirittura avevano fermato Cygnus Black e gli avevano chiesto informazioni sulla sua famiglia, sul nipote e su cosa stesse facendo, anche se era palese che stava passeggiando col bambino.
"Barty, è un vero casino, Auror ovunque, è già tanto che io sia qui con Boby senza aver avuto rogne!" concluse Antheo toccandosi il braccio sinistro, che per la prima volta era coperto dalla manica. Di solito non gli importava che qualcuno lo vedesse. Barty era sbiancato: suo padre aveva messo alle strette tutto quanto, e se la Causa avesse dato la colpa a lui? Se avesse pagato le conseguenze per colpa di suo padre? Se non fosse più stato accettato come Mangiamorte? No, non poteva perdere la poca felicità che gli era stata concessa, sentiva il sudore freddo scendergli lungo la fronte, temeva che da un momento all'altro i Lestrange o lo stesso Lord Voldemort sarebbe piombato lì a fargliela pagare. Ma almeno con Antheo doveva spiegarsi: "Antheo io... io ti giuro che..."
"Tutta colpa di Regulus, è colpa sua se al Ministero si sono allarmati!" Antheo gli parlò sopra, come se non lo avesse nemmeno sentito. Quest'affermazione lasciò di stucco e senza parole Barty, ma sentì con gioia che la tensione si stava lentamente affievolendo. Antheo continuò: "Quello lì si sta esponendo troppo in questi giorni: gira per tutte le librerie e frequenta posti strani a Nocturn Alley; qualcuno lo ha visto anche con artefatti oscuri in mano, che gli aveva chiesto l'Oscuro Signore, ma doveva essere discreto al massimo! Si è fatto beccare apposta, quello sta impazzendo!" il ragazzino era su di giri per lo stress, iniziò a muovere le gambe in modo morboso "A casa è tutta la mattina che lui e mamma litigano, stanno urlando forte e hanno coinvolto anche papà, zio Rabastan e tutti gli altri, è venuto anche l'Oscuro Signore. Puoi restare con me? Non mi piace questa situazione"
Quegli occhi così tristi e per la prima volta sinceri fecero sciogliere Barty dentro, non poteva vedere Antheo in quelle condizioni, non voleva che anche lui subisse le conseguenze di discussioni troppo importanti dentro alla famiglia. Gli si avvicinò e lo abbracciò, e sentì il ragazzino ricambiare subito, quasi con disperazione. non piangeva, ma di sicuro era al culmine dalla frustrazione, povero Antheo che in così pochi anni aveva già visto troppo, e niente di buono. Gli si inginocchiò davanti, sentiva di doversi comportare come un fratello maggiore, in quella famiglia che pareva averlo indirettamente adottato come proprio figlio: "Non preoccuparti, qualunque cosa stia succedendo, si risolverà"
"Vieni con me, serve il tuo intervento qui" Antheo parve quasi implorarlo, lo tirò leggermente per un braccio avvicinandosi verso l'elfo domestico, voleva che Barty venisse con lui, sotto la spavalderia Lestrange, Antheo restava un bambino e in quel momento si notava perfettamente. "Antheo non posso venire purtroppo, io devo restare qui, o mio padre peggiorerà la situazione ulteriormente"
"Per favore Barty! Non ci voglio tornare da solo a casa! Sia perché sono preoccupato e sia perché mamma mi metterebbe in punizione sapendo che sono uscito senza permesso!" Antheo saltellò cercando di tenere stretto il ragazzo. Barty capì che rifiutare sarebbe stato inutile, e comunque non voleva che succedesse qualcosa di peggiore, quindi si arrese e si lasciò smaterializzare col bambino.
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Inutile dire che una volta smaterializzati davanti al portone della tenuta Lestrange, già si sentirono le urla furiose di Bellatrix e le risposte acide di Regulus. Già da fuori si sentiva la pesantezza dell'aria, tanto che Antheo stesso era incerto ad entrare dentro la sua stessa casa.
varcarono la soglia e subito raggiunsero il salone principale, dove i fratelli Carrow, Dolohov, Rookwood, i Lestrange, Rowle e molti altri Mangiamorte tutti in un unico schiramento, Regulus da solo in un altro e Lord Voldemort al centro ad assistere passivo.
"Ti rendi conto di quello che hai fatto?! Mio padre è stato fermato con mio figlio! MIO FIGLIO!! Potevano vedergli il braccio e non voglio nemmeno immaginare cosa avrebbero fatto!" gridò Bellatrix con una foga che pareva voler prendere a schiaffi o trucidare il suo stesso cugino.
"Hai messo in pericolo la tua stessa famiglia e l'intera Causa! te lo richiedo Regulus: vuoi farci arrestare tutti?! Ci finiresti anche tu dentro, sappilo!" sentenziò Rabastan acido.
"Quel gufo spennato di Crouch ha aumentato le pattuglie, non è un bene per nessuno di noi! Ma a cosa pensavi!?" se ne uscì Dolohov.
Decisamente la situazione non era piacevole, e tutti erano così impegnati a sputare fiamme che nemmeno si erano accorti che Barty e Antheo erano dentro. Quando effettivamente se ne accorsero, Bellatrix si precipitò da loro, anche se in ogni caso riservò una bella lavata di capo al figlio: "Non ti devi allontanare quando siamo impegnati così, io DEVO sapere dove vai e quando torni Antheo, non voglio ripetertelo più!" e a nulla servirono le spiegazioni insulse del bambino, che nemmeno riuscì a pronunciare grandi parole. "Per Salazar. Scusa Barty se Antheo ti ha disturbato, gli ho detto tante volte che non deve cercarti troppo, visto che sei in pieno studio"
"Non devi preoccuparti Bellatrix, l'ho visto preoccupato e ho voluto aiutarlo"
"E fa bene ad esserlo, suo cugino per poco non lo manda al macello! Vieni tesoro, andiamo di sopra" Bellatrix lasciò libero il passaggio a Barty e accompagnò Antheo nella sua stanza, preferiva che suo figlio non assistesse ad un scena tanto penosa. Barty invece si diresse verso gli altri, cercando di capire meglio la situazione.
"Calmatevi tutti" intervenne Voldemort "Sono certo che il vostro compagno Regulus non voleva mettere nei guai la Causa, vero Regulus?" chiese rivolgendo lo sguardo verso Black. Regulus distolse lo sguardo, in realtà sia lui che Voldemort sapevano bene che NON era stato un errore e che Regulus si era fatto scoprire apposta, ma non per mettere in pericolo tutti quanti, aveva un altro piano. Solo che nessuno ancora sapeva quale potesse essere.
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