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Meetings

Mi guardo intorno, la stanza è rossa scura con rifiniture bianche, non sembrerebbe uno studio di registrazione se non fosse per i microfoni, le casse e tutti quegli oggetti che di solito sono negli studi. Ma la stanza è molto grande e ci sono tante altre cose, come per esempio un divano di pelle rossa, degli stivaletti neri in davanti ad esso, magliette di sgualcite, prevalentemente nere, e ne scorgo una con la scritta Metallica in verde elettrico. Ci sono braccialetti ed anche una giacca di jeans. Sembrerebbe anche una camera di un teenager, ma so che non è così. Faccio un passo ed entro completamente nella stanza, mi sento die essere stata inglobata dentro di lei e so che adesso non posso più tornare indietro. Prendo un grosso respiro, non ho ancora visto nessuno e sembrerebbe essere vuota se non per me e Matt, che è andata alla ricerca di non so cosa, forse di Nemo. Mi mordo nervosamente il labbro inferiore e mi guardo intorno, analizzando la stanza. Non avevo fatto caso all'odore di profumo da uomo, è proprio forte, è un mix di colonia e sudore. Trattengo uno starnuto, per poi avvicinarmi al tavolo con tutti quegli strani aggeggi che servono ai produttori. Sfioro le cuffie e poi noto un cd sul tavolo, lo afferro accorgendomi delle mie mani tremanti e lo giro, a caratteri cubitali c'è scritto '5 Seconds Of Summer' con una foto di loro quattro. Sembrerebbe quasi una foto segnaletica se avessero un cartello in mano con il loro nome. Per evitare di farmi trasportare troppo dalle mie emozioni, ripongo il cd dove era prima e continuo a curiosare in giro. Mi avvicino al divano e prendo una maglia nera, che in realtà è più una camicia smanicata a scacchi neri e rossi. Non è qualcosa che indosserebbe Calum, almeno il Calum che conoscevo. La odoro e mi rendo conto di quanto possa sembrare ambigua, ma non riconoscendo il profumo la lascio cadere sullo schienale. Continuo a camminare annoiata, toccando la maggior parte delle cose che trovo, fin quando non trovo una catenina con un piccolo ciondolo colorato, ma non faccio in tempo ad osservarla che la porta alle mie spalle si spalanca di botto, facendomi saltare, letteralmente, sul posto.

"Ed eccoti Maggie!" riconosco Matt con quel suo tono da imbecille e mi giro, volendo prenderlo a pugni dalla mattina alla sera, ma le parole mi muoiono in gola quando mi scontro con due pozze azzurre come pochi mari. Sono passati tre anni e Luke Hemmings non potrebbe essere cambiato di più, sono shockata, non è affatto il ragazzino di quindici anni che non riusciva a sostenere neanche uno sguardo. I suoi occhi sembrano aver perso la lucentezza di una volta e forse anche quella sua purità, ma credo sia normale, ormai ha diciott'anni. Continuo a guardarlo, notando che ora ha un piercing al labbro inferiore, non pensavo potesse succedere mai e, sebbene continui ad avere la faccia da pesce lesso, posso dire che sia cambiato veramente. È molto alto, sono sicura che arrivi al metro e novanta e le sue spalle sono così ampie, che se non sapessi che fa il cantante penserei che giochi a rugby. Indossa dei skinny jans neri strappati ed una maglietta blu scura con la scritta LA in bianco.

"Allora, Luke, cosa ne pensi, uh? Sorpreso?" insiste quell'idiota che continua a rimanere sul ciglio della porta, mentre il biondo non batte ciglio, è sconvolto quasi quanto me e non lo biasimo. Penso di esser cambiata molto dall'ultima volta e qualcosa mi fa capire che Luke non sappia tutta la verità, stanca di tutti quegli sguardi poso il mio su Matt, al suo fianco, pretendendo implicitamente delle spiegazioni, ma ovviamente fa finta di nulla e si siede sul divanetto.

"Che significa 'sorpreso'? Vuoi dirmi che non lo sapeva?" esclamo piazzandomi davanti a lui, mentre Luke continua a rimanere in un religioso silenzio che quasi mi urta. Andiamo, dì qualcosa e smettila di fare il rincitrullito alla porta. Il suo manager mi guarda con sufficienza e, che Dio mi dia la forza, sto per sferrargli un calcio sui denti. Non posso credere di dover avere a che fare con una persona come lui, la mia sfiga è veramente divertente.

"Sorpreso da cosa poi? Che stai dicendo, Matt? Che c'entra Maggie adesso? Pensavo fosse qualcosa riguardo alla nostra carriera." apre finalmente bocca Luke, avanzando di qualche passo, ma quando mi volto verso di lui, arresta la sua camminata lanciandomi una strana occhiata. Anche se non riesco a capirlo dalla sua espressione facciale, entrambi abbiamo pensato alla stessa persona: Calum. Sono sicura che lui non voglia assolutamente che il suo migliore amico mi vedi ed ancora non ha sentito le fantastiche notizie. Quanto vorrei che tutto questo fosse un brutto sogno, da cui mi sveglio immediatamente.
Fissiamo il biondo tinto in attesa di una risposta, avrà trent'anni e già ha i capelli bianchi? Wow.

"Infatti è così. Ho pensato molto a voi ed a come incrementare la vostra fama, poi mi è venuto un colpo di genio: Maggie Russet è la chiave di tutto." dice alzandosi e cominciando a gesticolare e se avessi un machete in questo istante probabilmente gli taglierei quelle due stupide mani. Sbuffo e vedendo l'espressione ancora confusa di Luke capisco che ancora non ha capito, preferisce uno schema? Un disegnino? Forse un power point. Preferirei che lo capisse in questo modo implicito, perché non ho voglia di sentire Matt che ripete ancora una volta quella frase che mi mette i brividi.

"Maggie diventerà la tua 'ragazza'. Non è un'idea geniale? Anzi no, non rispondere." esclama smettendo di girarci intorno e sento un nuovo pugno allo stomaco, per fortuna non ho mangiato prima di venire qui altrimenti starei già vomitando. Luke boccheggia, non sapendo cosa dire e provo un'immensa compassione nei suoi confronti. Si passa una mano tra la sua chioma bionda e trattiene l'anellino sul labbro inferiore tra i denti, corrucciando la fronte. Vorrei essere nella sua testa per sapere a cosa possa star pensando. In effetti non ho mai stretto amicizia con lui, forse era l'unico membro con cui non ho parlato molto ed onestamente non so se sia una cosa buona o meno.

"Sei fuori di testa? Hai pensato a Calum?! A come potrebbe prenderla?! Sai che stavano insieme e perché vuoi fargli questo?!" alza la voce spalancando le braccia e ovviamente non sa ancora che parlare con una merda come Matt è più inutile che parlare con un muro. Sentire il suo nome, dopo essere crollata qualche ora fa, mi fa contorcere le budella e mi viene voglia di scappare via al solo pensiero di vederlo dopo così tanto tempo. Ho provato a non pensare a come sarebbe incontrarlo di nuovo, ma Luke mi sbatte in faccia la cruda realtà ed io non posso far altro che sperare per il meglio.

"Non è mio problema se Calum ha ancora problemi d'amore. Qui non si tratta solo di lui, si tratta della band e di ciò che è meglio per tutti. Imparasse a non essere così egoista e poi non credo che gli freghi ancora qualcosa, sono passati anni dall'ultima volta. Quindi adesso voi due vi parlate, trovate un accordo e quando uscirete da questa stanza dovrete comportarvi come se foste fidanzati da mesi e quando vi vedranno, penseranno che voi riusciate ad essere più belli di Brad Pitt e Angelina Jolie. Chiaro? Bene, vado a prendermi un caffè." ci comunica con tono duro, per poi uscire e sbattere violentemente la porta, senza lasciarci tempo di contestare anche se so che sarebbe inutile con uno come lui.
Il silenzio che occupa la stanza dopo l'uscita di Matt è più che imbarazzante e scomodo, perché proprio io? Sbuffo, sedendomi sul divano. Da dove cominciare? Se Luke pensa di essere l'unico contrariato qui si sbaglia di grosso, preferirei farmi sparare piuttosto che mettere in piedi questa stupida messa in scena, ma per la famiglia questo ed altro, no? Ormai sono passati dei minuti ed il biondo è ancora in piedi a guardare il vuoto, ma io non ho intenzione di rimanere in silenzio e farmi divorare dai miei stessi pensieri, perciò inizio la conversazione.

"Senti Luke, so che questa è l'ultima cosa che vorresti e, fidati, la pensiamo allo stesso modo, probabilmente preferiresti venire ucciso malamente piuttosto che stare con me, però io non posso farci nulla, ci ho già provato ed ho le mani legate. L'unica cosa che ci resta da fare è recitare il meglio possibile, non dobbiamo per forza piacerci, dobbiamo semplicemente farci credere da Matt e da quegli assetati di notizie dei paparazzi. Quindi io non-" mi interrompe iniziando a parlare lui, sebbene fino a pochi minuti prima volessi che parlasse, odio quando le persone mi interrompono mentre dico qualcosa, soprattutto se il mio umore non è dei migliori.

"Maggie, io non ti odio e spero che tu non la prenda come qualcosa di personale. Ma hai mai tenuto a qualcuno così tanto, che preferiresti scalare il monte Everest piuttosto che ferirli? Quella persona per cui faresti di tutto? Il tuo braccio destro, la tua spalla, il migliore amico di sempre. Tu non eri con Calum quando avete rotto, non stavi al posto mio e non ti biasimo, era ovvio perché non ci potessi essere, ma proprio per questo non puoi capire che se io accettassi di fare tutto questo, sarebbe come distruggere Calum, un'altra volta. C'è voluto così tanto per farlo stare bene, per farlo smettere di soffrire, di piangere, di stare male. Non c'eri quando alle tre di notte lo sentivo singhiozzare dall'altra parte del muro, non c'eri quando aveva le sue crisi e neanche sua madre riusciva a calmarlo, non c'eri quando si chiudeva in camera per giorni e usciva solamente per i concerti, costretto da Matt, non c'eri quando mangiava solamente ogni tanto. Non c'eri e basta. Io, Ashton e Michael ci abbiamo messo così tanta forza e buona volontà per aiutarlo e non posso credere che Matt abbia deciso di distruggere tutto per una stronzata. Mi dispiace, ma non posso farlo." dice e dentro di me scatena una serie di ricordi infiniti che portano solamente a dolore ed a lacrime. Sapere che anche lui aveva sofferto come me, che anche lui non mangiava, non parlava con nessuno, non viveva più, mi aveva fatto capire quanto entrambi fossimo usciti devastati da quella situazione. Provo a non piangere, ma una lacrima salata mi scivola lungo la guancia e spero che Luke non la vedi, perché sono troppo arrabbiata per potermi far consolare.

"Tu credi che io ne sia felice? Credi che quando Matt è venuto a minacciarmi io abbia fatto i salti di gioia? Credi che io voglia questo? Tu non sai niente e come io non c'ero io per Calum, tu non c'eri per me. Pensi che solo lui abbia sofferto? Solo lui abbia passato un periodo di merda? Solo lui abbia pianto fino a perdere le forze? Solo lui si sia chiuso in sé senza parlare con nessuno? Ho passato tre mesi così, dove non sapevo neanche che giorno fosse quando mi svegliavo al mattino, dove mia madre era disperata, dove la mia migliore amica non faceva altro che stringermi la mano, sperando che riuscissi a superarla, dove non riuscivo a mangiare e dove non riuscivo ad uscire di casa perché tutto mi ricordava lui. Non riuscivo ad ascoltare la musica, ad andare al parco, ad un concerto, a ridere, a sorridere. Non avevo più voglia di vivere. Quindi non venire qui a dirmi che per te è difficile, perché io stavo proprio come Calum, se non peggio." urlo mentre le lacrime cadono freneticamente sopra le mie guance. Non posso credere che anche solo per un attimo io abbia pensato di potercela fare, perché ovviamente non ce la posso fare, non ce la farò mai probabilmente. Con quale coraggio posso guardarlo in faccia e stringere la mano del suo migliore amico? Con quale forza posso non abbracciarlo e stringerlo a me, dicendogli quanto abbiano fatto schifo questi anni senza di lui?
Finisco di parlare e sento che la stanza è troppo piena di emozioni e parole, che mi manca il respiro. Non posso rimanere qui dentro sotto lo sguardo sconvolto e compassionevole di Luke, quindi mi alzo rapidamente ed esco, anche se Matt ci ha detto di non farlo finché non saremmo riusciti ad arrivare ad un accordo. Fanculo Matt.
Finalmente fuori respiro a pieni polmoni, anche se riesco a sentire la puzza di caffè bruciato e carta. Chiudo gli occhi provando a calmare me e le mie lacrime. In situazioni come queste vorrei che ci fosse Grace a consolarmi, a dirmi che tutto andrà bene e che starò bene, ma lei non c'è e questo mi ricorda di quanto io faccia schifo come amica. Mi mordo il labbro inferiore, mentre provo a stabilizzare il respiro. Mi devo solo calmare e poi tornerò a parlare civilmente con Luke, sono sicura che troveremo un accordo e tutto si risolverà. Quando penso che tutto possa andare per il meglio, una voce mi fa spalancare gli occhi.

"E tu che cazzo ci fai qua?" sento dire e spalanco gli occhi vedendo Ashton davanti a me. Merda.

Spazio Me!
Heey! Da quanto tempo eh? Neanche poi tanto ahahha.
Spero che questo capitolo vi piaccia, finalmente Luke e Maggie si incontrano e ovviamente i casini continuano.
Stellinate e commentate pleaseee
Byee

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