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Deal

Io e mio padre ci stiamo fissando da circa mezz'ora ed io non potrei sentirmi più a disagio. Nel suo sguardo riesco a leggere ancora confusione mischiata a paura, non vuole perdere il suo lavoro, l'ha sempre ed ha sudato per avercelo. Mi sento un'egoista.

"Tesoro, potresti spiegarmi qual è il problema? È successo qualcosa con questo Louis Hemmings?" dice prendendomi la mano, poiché avevo spostato lo sguardo da lui alle mie scarpe nere, al momento molto più interessanti. Ovviamente mio padre non sa tutto quello che è successo qualche anno, non sa il motivo per cui mi viene da strapparmi i capelli solo al pensiero di incontrare Luke o qualsiasi altro componente della band ed onestamente non sono sicura di volerglielo dire.

"Luke, Luke Hemmings." lo corregge saccentemente Matt, che sembra quasi divertito dalla situazione, essendo un sadico del cazzo. Ancora non ci posso credere che lui sia gioioso per una cosa del genere, okay che far divenire ancor più famosi i 5sos è il suo scopo, ma rovinare la vita di una famiglia è troppo, anche per l'essere più cinico al mondo, almeno così pensavo prima di conoscerlo.

"Io...Uhm... È complicato." non voglio dire nulla a mio padre ma tantomeno accettare la proposta di Matt. Sono in una completa confusione e ho paura che quando uscirò da qui, avrò le mani legate, metaforicamente parlando. Mi sento due paia di occhi fissarmi e se fosse possibile, adesso sarei consumata dai loro sguardi.

"Allora spiegamelo, Maggie. Sai che non ti farei mai fare nulla contro la tua volontà, ma voglio sapere le tue motivazioni, perché non voglio perdere il mio lavoro." mi incoraggia, stringendo la presa sulla mia mano. Non voglio e non posso raccontargli tutto quello che è successo, non ce la farei e non voglio neanche che Matt mi veda debole, me lo ritorcerebbe contro ed è l'ultima cosa che voglio. Deglutisco rumorosamente, pensando a cosa potrei fare. Come posso sfuggire a tutto questo se non spiego le mie motivazioni? Come posso far perdere il lavoro a mio padre solamente per qualche problema col mio passato? Non mi posso comportare da egoista, sperando che mio padre capisca senza saperne i motivi. Non voglio assolutamente accettare, ma se non lo faccio probabilmente le cose si metterebbero molto peggio. Sento la testa scoppiare di tutti questi pensieri e per un attimo spero che accada, così da potermene liberare. Mi guardo intorno e noto che Matt ha iniziato a parlare, ma non lo sento, la sua voce mi arriva ovattata e sono confusa, confusa perché non so cosa stia dicendo, non so cosa fare, non so come comportarmi, non cosa dire, non so come spiegare. Mi massaggio la tempia destra, ma è inutile, ormai ho un forte mal di testa e facendo così non cambierò la situazione.

"Mag, ti senti bene?" finalmente riesco a sentire la voce di mio padre che mi riporta alla realtà, bruscamente. Lo guardo e noto molta confusione, tristezza, rabbia, stanchezza e paura. Non ho mai visto mio padre spaventato, ha paura di perdere il lavoro e non lo biasimo, mi ricordo quando da piccola mi raccontava quanto fosse difficile essere lo schiavetto dei suoi superiori, ma che avrebbe riavuto la sua rivincita prima o poi e l'ha avuta. Adesso sta diventando socio con il capo della sua azienda, non ho mai ben capito il suo lavoro, ma finché gli piace io sono più che contenta ed è per questo che non posso portarglielo via, il suo sogno da sempre, il sogno che ha da quando ne ho memoria. Lo vedo nei suoi occhi, limpido, chiaro, perdere quel lavoro sarebbe una delle peggior cose che potrebbe mai accadergli e non posso agire egoisticamente, con quale coraggio? Diventerei come Matt e non voglio assolutamente essere paragonata a lui.
Prendo un grosso sospiro, sapendo di stare per buttarmi dentro un tunnel oscuro. Ha detto tempo indeterminato, quindi magari solo cinque mesi.

"Va bene. Accetto." dico e sento un dolore allo stomaco, come se qualcuno mi avesse appena dato un pugno. In realtà me l'ero dato da sola, come una stupida. Guardo mio padre che ancora non ha capito molto di questa storia e riesco a scorgere la sua gratitudine che al momento mi solleva il morale, visto che è appena sceso tutto di botto.

"Allora direi che sia ora che i due innamorati si incontrino, no?" esclama esaltato Matt, aprendo la porta scorrevole del mini van e costringendo mio padre a scendere. Io lo guardo confusa, devo incontrare Luke adesso? In questo istante? Vado del pallone e provo a ribellarmi, ma mio padre è già fuori e la macchina è partita in quarta, verso una meta sconosciuta ed io non so veramente cosa fare. Sono spaventata a morte, non mi aspettavo di incontrarlo così presto, speravo di avere più tempo, ma devo ricordarmi che è pur sempre Matt Emsell, colui che mi ha minacciata.

"Credimi, sarà più divertente di quanto ti aspetti. Almeno per me." dice ridacchiando e guardando fuori dal finestrino. Gli lancio un'occhiata disgustata e poi lo imito, spostando la mia attenzione fuori, per non perderlo a calci sulle gengive. Se un giorno dovesse diventare come lui, sparatemi per favore. Noto la città di Sydney scorrerci davanti, come una specie di pellicola e non posso far altro che sperare che qualcuno venga a salvarmi, anche se so perfettamente che non accadrà. Uno spera sempre, no?
Dopo un po' di tempo, potrei azzardare a dire una mezz'ora, il mini van si ferma e per poco non cado dal sedile. Riporto la mia attenzione su Matt, che sta scendendo e lo seguo. Sospiro non appena i miei piedi toccano per terra, mi sa che mi tocca farlo per forza. Vorrei poter fuggire, ma so che peggiorerei la situazione, quindi mi limito a seguirlo dentro a quello che sembra uno studio di registrazione, non riesco neanche a scorgere il nome, visto che Matt mi afferra per il braccio e mi trascina dentro, vorrei mandarlo al diavolo, ma noto con stupore che non siamo soli. Infatti in quella che potrei definire hall ci sono altre persone, forse famose, ma che non ho mai visto.

"Buongiorno Signor Emsell." lo saluta una signora seduta dietro una scrivania e Matt le fa un cenno. La donna mi guarda confusa e per un attimo sono tentata di chiederle di salvarmi, ma l'idiota mi spinge dentro l'ascensore con tutta la delicatezza del mondo. Da notare l'ironia. Non appena le porta si chiudono, sbotto.

"Non c'è bisogno che mi strattoni, non scapperò. Fidati, non mi conviene." dico mentre l'ascensore sale, per fortuna il piano a cui siamo diretti è l'undicesimo e dico per fortuna perché arriva fino al quarantaduesimo. Subito sento un groppo nello stomaco, fino ad adesso ho scacciato il pensiero e il timore di dover incontrare Luke e se ci fossero anche gli altri? Non sono decisamente pronta a tutto questo e non so se lo sarò mai.

"Meglio prevenire che curare, non credi?" dice col suo solito ghigno che leverai dal suo volto a suon di pugni dolorosi. Mi trattengo, provando a distrarmi. Sbuffo, adagiandomi contro la parete dell'ascensore provando a non sentire quell'orribile canzoncina d'attesa che trasmettono, in teoria per alleviare la tensione, ma sento di starmi innervosendo sempre di più. Per fortuna arriviamo ed usciamo da lì. Mi ritrovo in un corridoio lungo rivestito da moquette bordeaux, le pareti sono tappezzate di dischi d'oro, d'argento e di platino, ovviamente di vari artisti come Justin Biebere, Beyoncé e molti altri. Torniamo a camminare verso non so dove e l'unica cosa che mi resta da fare oltre a sperare che tutto vada per il meglio, è guardarmi intorno per capire dove mi trovi. Ci sono molte scrivanie occupate da dipendenti, che stanno al computer, al telefono o scrivono qualcosa. Ci sono altrettanti uffici con vetrate trasparenti e sono curiosa di sapere chi ci lavori, ma in un batter d'occhio finiamo in un altro corridoio molto più silenzioso, dove per ogni parete beige c'è una porta e un nome. Leggo Martin Garrix, Little Mix, Ozzy Osbourne ed anche Andy Biersack con Black Veil Brides. Tutti i generi di musica possibile ed immaginabile, ma alla fine dovevo aspettarmelo è pur sempre uno studio di registrazione. Arriviamo quasi alla fine del corridoio e ci fermiamo davanti ad una porta, ben chiaro il nome 5 Seconds Of Summer. Deglutisco, sentendo il cuore battermi in gola insistentemente. Matt mi lancia un'occhiata e per un attimo mi illudo che si sia preoccupato, ma poi mi ricordo che è pur sempre Matt Emsell e lui non si preoccupa di nessuno all'infuori di se stesso. O la va o la spacca, no? Apre la porta e trattengo il respiro, non sapendo cosa aspettarmi esattamente. Quando un flashback mi colpisce come un treno.

*Flashback*
"E se non gli dovessi piacere? E se gli dessi fastidio? E se non fossi al-" cominciai con milioni di paranoie, mentre Calum mi stringeva la mano leggermente sudaticcia, ero veramente nervosa, forse perché mi stava presentando ai suoi amici per la prima volta e non volevo fare brutta impressione. Per me contava moltissimo l'opinione di Grace e supponevo che valesse lo stesso per lui.

"Mag, ti adoreranno, smettila. E poi, in caso andasse disastrosamente, uno di loro ci proverebbe con te, ma dubito che possa accadere. Quindi calmati, vai benissimo." disse sorridendomi dolcemente, per poco non mi sciolsi. Che cosa avevo fatto di così buono per meritarmi un ragazzo del genere? Anche se non avevamo chiarito per bene la questione 'ragazzo' e 'ragazza', mi piaceva chiamarlo così nella mia mente. Sospirai provando a darmi una calmata. Una delle cose che riusciva sempre a calmarmi era fissarlo ed ammirare i suoi dolci lineamenti, quindi spostai il mio sguardo su di lui, più precisamente, sul suo profilo, sui suoi occhi così scuri e dolci, che mi incatenavano sempre e mi guardavano veramente, passai al suo naso a patata che nonostante non fosse perfetto per la società, a me non poteva fregare di meno, poi i due nei sulla guancia olivastra che mi intenerivano, per non so quale motivo, le labbra piene e sempre piegate in un sorriso, quelle labbra che avrei baciato fino a consumare le mie, fino a farmele sanguinare.

"Perché mi stai fissando? Ti sei resa conto di quanto sei fortunata ad avere tutto questo." disse guardando la strada prima di attraversare. Arrossii essendo stata colta in flagrante, per poi abbassare lo sguardo. Sentii la mia mano venire stretta ancora di più e poi una risata cristallina mi riempì le orecchie, facendo danzare le solite e patetiche farfalle nel mio stomaco. Al che le mie guance divennero ancora più rosse, ero così imbarazzante a volte.

"Che carina, ti imbarazzi, uh." disse continuando a prendermi in giro, mentre gli assestavo una gomitata nel fianco, che ovviamente non gli fece nulla, se non aumentare le sue risate. Alzai finalmente lo sguardo per incenerirlo, ma non potei far altro che ammirare il suo volto contratto in un'espressione di divertimento, con gli occhi strizzati e la bocca spalancata, mentre rideva sguaiatamente, di me, ma in quel momento non mi importava. Era così bello.

"Lo stai rifacendo." mi fece notare mettendo a tacere la sua risata, ma lasciando comunque che un ghigno si posizionasse sulle sue labbra piene e totalmente attraenti. Stavo diventando veramente inquietante, ma in mia discolpa potevo dire che lui era veramente la persona più bella che io avessi mai incontrato in vita mia.

"Se non la smetti appena arriviamo ci provo con i tuoi amici." lo stuzzicai non appena svoltammo un angolo e lo sentii irrigidirsi al mio fianco, cosa che mi fece ridacchiare. Sapevo che con Calum stavo affrettando un po' troppo le cose, ma non mi era mai capitato di sentirmi così bene con qualcuno e sentivo di star perdendo la testa per lui, ma non mi rendevo conto di quanto fosse sbagliato e di quanto ci avrei sofferto.

"Non ci provare." fu l'ultima cosa che mi disse prima di fermarsi davanti ad una casa e bussare, attendendo che qualcuno ci aprisse. Tutto di botto mi tornò l'ansia, la paura di non essere apprezzata, di essere vista male. Se non fossi piaciuta ai suoi amici, Calum mi avrebbe lasciata? Mi stavo facendo troppe paranoie e se avessi continuato così sarei impazzita. Dopo qualche secondo, che per me erano ore, qualcuno aprì la porta. Si rivelò un ragazzo forse più alto di Calum, biondo e con due occhi forse verdi forse azzurri.

"Mike! Questa è Maggie, Maggie questo è Michael, quello strano del mio migliore amico." disse presentandoci Calum, il biondo mi squadrò e mi sentii leggermente in soggezione. Mi stava giudicando? Deglutii accennando un sorriso spaventato, dovevo sembrare terribile. Fu questione di secondo, Michael allungò un braccio e mi strinse a sé, facendomi rimanere più che confusa.

"Benvenuta a bordo, Maggie. Col tempo imparerai ad odiare Calum, proprio come me." disse prendendo in giro il suo migliore amico, che sbuffò entrando in casa. Risi alleviando la tensione che avevo in corpo, okay uno su tre andato. Michael chiuse la porta alle nostre spalle e mi trascinò in garage, non troppo lontano, dove erano altri due ragazzi. Entrambi biondi, ma uno più tendente al castano e con un sorriso terribilmente adorabile, inoltre sembrava essere leggermente più grande.

"Ragazzi, questa è Maggie, la malcapitata ragazza di Calum. Trattala bene, visto che si è presa quel disgraziato di Hood." continuò con le prese in giro Michael, facendo ridere un po' tutti, tranne Calum che stava sistemando il suo basso. Notavo che era infastidito, forse pensava che ci stessi provando con Michael. Ero intenzionata ad avvicinarmi, ma uno dei due biondi si avvicinò a me, allungando una mano.

"Ciao, sono Ashton e lui è Luke, sta sempre sulle sue." disse sussurrando l'ultima parte per non farsi sentire dal diretto interessato. Sorrisi stringendo la sua mano. Sembrava essere un tipo okay e divertente, mi sembrava ovvio perché fosse amico con Calum. Luke mi fece un cenno, per poi tornare ad accordare la sua chitarra. Non me ne ero resa conto, ma c'erano due chitarre, un basso, di Calum, e una batteria. Guardandomi intorno notai che il garage era parecchio sporco, c'era uno strano liquido sul pavimento che emettevano le macchine e c'era puzza di benzina. Storsi il naso per poi riportare la mia attenzione a Calum, ancora imbronciato.

"Hey con quel muso lungo pulisci per terra." scherzai accucciandomi per guardarlo negli occhi, si voltò ma riuscii comunque a vedere un piccolo sorriso, che fece sorridere anche me.

"Su Calum, non fare l'imbronciato. Tra tutti sei il solo ad avere una ragazza, io direi che non hai motivi per arrabbiarti." disse Ashton andando dietro alla batteria e sedendosi. Lo facevo più tipo da chitarra, ma onestamente Michael non sembrava qualcuno che suonava la batteria, quindi ecco spiegato. Cal gli fece il dito medio, mentre io lo costringevo a voltarsi verso di me. Gli afferrai le guance e quando portò finalmente la sua attenzione su di me, depositai un casto bacio sulle sue labbra, non volevo dare spettacolo, ma sentii comunque degli 'uuh' ed ero sicura che fossero di Michael.

"Susu piccioncini, dobbiamo provare. Fai vedere quanto sei sublime con il basso, Callie." lo derise ancora Michael prendendo la chitarra elettrica ed avvicinandosi. Mi alzai di scatto, rossa in viso e trovai una sedia a poca distanza, dove sedermi. Era stato imbarazzante, ma almeno Calum non aveva più quel broncio sul volto, anzi, mi sorrideva compiaciuto. In tutto questo Luke non aveva spiccicato parola e continuava a strimpellare la sua chitarra. Ashton aveva detto che era un tipo che stava molto sulle sue, ma magari aveva qualcosa contro di me. Mi morsi l'unghia dell'indice, pensando al peggio.

"Uno, due, tre!" urlò Ashton per poi iniziare a suonare seguito dagli altri. Per tutta durata della canzone li osservai meravigliata, non pensavo fossero così bravi e sinceramente mi sentii un po' in colpa per averli sottovalutati. Luke aveva una voce bellissima però per me Calum era mille volte meglio, senza offesa ovviamente.

"Wow..." sussurrai con la bocca socchiusa, il moro mi fece l'occhiolino ed io arrossii come un'imbecille, quale ero. Ashton in tre minuti era riuscito a sudare come non mai e questo mi faceva ridere.

"Come si chiama?" domandai curiosa, adagiandomi sulle ginocchia. Non mi aspettavo neanche che scrivessero le proprie canzoni, pensavo fossero solamente cover di cantanti e band famose.

"Out Of My Limit."

*Fine Flashback*

Spazio Me!
Heeeey! Dai che nel prossimo capitolo Maggie incontrerà finalmente Luke, forse... Hahah lol
Comunque spero che vi sia piaciuto, quindi lasciate una stella ed un commento pleasee
Byee

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