Capitolo 33_Verità
Il secondo Kira può uccidere solo mediante la vista.
Non è necessario un nome.
Non è necessario un nome.
<<Elena, a cosa stai pensando?>>
Il padre di Light ha rischiato la sua vita.
Il secondo Kira non è riuscito ad ucciderlo.
Ma non l' ha ucciso perché era il padre di Light?
Il secondo Kira e Kira sono collegati.
<<Elena.>>
<<Elena!>>
<<Oh, ciao L.>>
Il detective si avvicina piano alla ragazza.
Ma lei non lo nota.
Non vede come la guarda.
Quasi volesse farle una carezza con lo sguardo.
Sebastian è in compagnia di Light.
<<È stato incredibile come tuo padre sia stato pronto a sacrificare la sua stessa vita.>>
Light rimane in silenzio.
<<Mi chiedo tu da chi abbia preso.>>
<<Perché sei così attaccato ad Alice?>>
A Sebastian manca il respiro per un attimo.
Ironico, non essendo umano.
<<Light, ma cosa->>
<<Sebastian, se lei non è qui, non è solo a causa mia.
Tu sai del suo passato, non è così?>>
Sebastian sorride.
Sorride stanco e pieno di rimpianti.
Vorrebbe tanto essere umano.
Così da potersi perdonare tutto.
<<No Light, ti sbagli.
Io non so del suo passato, io ne faccio parte.>>
<<Alice, forse dovremmo prendere una tregua dal lavoro, non è così?>>
Alice fissa L.
Gli sembra di vedere Sebastian nel riflesso dei suoi occhi.
Sbatte le palpebre.
Adesso c'è lei.
<<Si...si...credo proprio di sì.>>
Si siedono vicini, schiena contro schiena.
Lei non vuole guardarlo negli occhi.
<<Certo che sei strana Alice, non sono ancora riuscito a capire come sei, chi sei, da dove vieni.
É come se non esistessi.
Sei venuta qui che non conoscevi te stessa.>>
L sorseggia del tè.
E continua a parlare preso dai suoi pensieri.
Intanto, sfiora la mano di lei con le dita.
<<Eppure, la prima volta che ti ho parlato, ti sei rivolta a me come se, nonostante inconsapevole di te, fossi a conoscenza di tutto ciò intorno.
Mi hai incantato subito.
I tuoi occhi...mi guardavano come se sapessero già cosa c' era dietro.
E più io cercavo di capirti, più tu capivi me.>>
Intreccia la sua mano con quella di lei.
Il battito del cuore accelera.
<<Sei un mistero che non riesco a risolvere.
Ti prego, fa che non ti risolva mai.>>
<<L>>
<<Si?>>
<<So chi sono, adesso.
Ma se vuoi lascio la tua mano intrecciata alla mia e il tuo cuore accelerare di frenesia.
Se vuoi, ti lascio innamorare ancora un po'.>>
L ride.
Ride piano.
Ride forte.
Piange e ride di nuovo.
Non sa chi è mentre stringe la mano.
Ma vuole far durare tutto ancora un po'.
Vuole sentire l'amore.
Ha paura.
Paura che tutto finisca in qualcosa che non è mai stato.
Weeee eh si, gente!
Sono ancora viva :3
Avete tutto il diritto di tirarmi i pomodori, me lo merito.
Ma prometto che finirò questa storia, a cui, oltretutto, mancano pochi capitoli.
Allora, cari lettori rimasti, se avete idee su un ipotetico finale scrivete pure!
E se avete bisogno di chiarimenti ci sono.
Buona serataaa
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