Capitolo 31_Colpa
Light si muove inconsciamente.
Alice, accortasi, percepisce in lei un nuovo sentimento.
Il senso di colpa.
Sebastian non lascia il viso di Alice con lo sguardo.
È perso nella sua stessa stretta.
La tiene a sé.
Non lasciarla.
Non lasciarla.
Non lasciarla.
<<Sebastian, qualsiasi cosa succeda, non innamorarti mai di un' umana.>>
Immerge il viso nei suoi capelli.
Lei si scosta leggermente.
Lui la riprende, con più forza.
<<Devi promettermelo.
Il momento in cui ti innamori, sei condannato.>>
Ti amo, Alice.
Ti amo.
<<Ma non perché vai contro le regole.>>
Io amo Alice.
La mia Alice.
La bacia ancora, non curandosi della resistenza di lei.
<<Noi siamo vuoti.
Tu sei vuoto.
E l' amore che proviamo, è un amore che ci divora.>>
<<Sebastian, lasciami.
Te lo ordino.>>
L'ascolta.
Sorride.
Inclina la testa.
<<Tu rispondi alla mia domanda.>>
Alice é adesso contro il muro.
Le ha bloccato i polsi.
E respira piano sul suo collo.
<<Perché hai sorriso, quella volta?>>
<<Sebastian, lasciami.>>
<<Perché non mi hai chiesto di salvarti?>>
<<Sebastian, per favore, lasciami.>>
Stringe la stretta sui polsi.
<<Perché ti sei lasciata morire? Eh?
Avrei eliminato tutti quei bastardi, se solo me lo avessi chiesto.
Sarei stato felice di ucciderli per te, amore.>>
<<Sebastian, mi fai paura.>>
<<Ti faccio paura, amore?>>
Alice annuisce piano.
Trema leggermente.
<<E allora perché non hai avuto paura prima di morire?>>
Silenzio.
<<Rispondi.>>
Abbassa la testa.
<<RISPONDI, MALEDIZIONE!>>
<<Non era-vamo destinati...>>
Finisci la frase, Alice.
Non balbettare.
<<È andata bene così.>>
Lui si allontana.
Muove convulsamente le dita.
Una vena pulsa sul collo.
Gli occhi sono rossi da un pianto mancato.
<<Perché?
Perché non eravamo destinati?
Ci amavamo.
Mi dicevi...mi dicevi che per te non ero importante cos' ero, ma cos' ero per te.>>
<<E dicevo la verità.>>
Sebastian si passa una mano tra i capelli.
Il fiato diventa pesante.
<<É ALLORA PERCHÉ?
PERCHÉ NON SIAMO POTUTI ESSERE FELICI?
Amore...amore mio...
Io...Io ti amo.
Sarò tutto quello che vuoi, demone o umano.>>
<<Non é questo il punto.>>
Lui non l' ascolta.
Sente solo se stesso divorato da un amore egoista.
<<Cambierò.
Cambierò, cambierò ogni volta che vorrai.
Come ho sempre fatto con gli altri, come ho sempre fatto.
Mi farò amare di nuovo, te lo prometto.
Voglio solo sentire i tuoi baci, le tue carezze.
Voglio essere amato da te.>>
<< E io ti ho amato Sebastian.
Ti ho amato non per quello che potevi essere, ma per quello che eri.>>
<<E allora cosa c' è che non va?
Perché non dici "ti amo"?
Perché parli al passato?>>
<<Ti vedi? Io non ti vedo più.
Nel tuo amore hai perso te stesso.
E io non mi sono innamorata di un sentimento.>>
Sebastian allora lascia totalmente la presa.
Si siede per terra.
E fissa un punto nel vuoto.
Il passato suo e di lei prende parte dei pensieri...
<<Sebastian.>>
La padrona gli bacia la guancia come una timida amante.
<<Ti amo.>>
Lui le accarezza il viso.
<<Ma promettimi di non impazzire per me.>>
Sebastian si é calmato.
Ha capito.
Guarda Alice con una nuova consapevolezza.
<<Scusami.>>
Lei gli sorride, come quella volta.
<<Va bene così.>>
Entrambi si rinchiudono in un silenzio complice.
Finché Sebastian non parla.
La voce è rotta, ma ferma in un autorità più dolce.
<<Alice, scappa.
Fallo prima che io o lui possiamo farti del male.>
Lei è titubante.
<<Vattene.
Sii libera finché puoi.>>
Alice si avvicina.
Lui si ritrae.
<<Prima che cambi idea, vattene, per favore.>>
Lei , allora, apre la porta.
Light apre gli occhi.
Weeee sono ancora viva :').
Avete tutto il diritto di volermi uccidere, ragazzi.
Ma sappiate che vi voglio bene <3.
Lancio di pomodori alla sottoscritta tra 3, 2, 1...
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