Non so da quanto sia qui.
Ho perso il conto?
Probabile.
Sono solo io e la mia mente.
Immersa in una stanza chiusa, soffocante, dalle pareti troppo scure.
L'unica luce viene dalla telecamera di sorveglianza.
L in questo momento mi sta guardando?
Ormai non so più se mi interessi.
<<Alice Cho.>>
Risuona nuovamente la sua voce mediata dal microfono.
<<Sei qui da 2 giorni e non hai collaborato minimamente alle domande poste.>>
Sospiro, credevo fosse passato più tempo.
Può anche essere che L ti stia mentendo.
<<Ne ho una diversa, adesso.>>
Non alzo la testa, il peso della stanchezza mi spinge a risparmiarmi dal fare qualsiasi azione.
<<Conosci Light Yagami?>>

<<Mamma, vado a scuola con l'autobus, non é necessario che tu mi accompagni.>>
Light sta aspettando sulla soglia della porta una risposta che non tarda ad arrivare.
<<Tesoro sei sempre così impeccabile, lascia che per una volta ti vizi:é il minimo che possa fare con un figlio come te!>>
Lui le concede un sorriso dolce, mentre al collo  stringe con violenza la collana della ragazza che sta disperatamente cercando.
Paradossalmente, lei é diventata un ulteriore motivazione  a perseguire i suo ideali malati.
Creare un mondo perfetto nel quale lei possa essere la sua regina.
Il suo sorriso si allarga ai limiti della sua dolcezza, prendendo una sfumatura sinistra che la madre non riesce a cogliere, troppo presa dall' entusiasmo di avere un figlio così perfetto.
Entrambi salgono in macchina e Light ha già programmato un modo per rispondere alla dichiarazione di guerra di L.
Se solo sapesse che é anche il rapitore di Alice...
allora non si sarebbe limitato a così poco.

<<Perché lo vorresti sapere?>>
Ho ancora lo sguardo rivolto verso il basso.
<<Perché é l'unico legame che hai.>>
Un' improvvisa e incosciente paura comincia ad espandersi, piano, quasi sia un veleno apparentemente innocuo.
<<É da tempo che ho fatto delle ricerche su di te, Alice Cho: sei inesistente.  Se non ti vedessi ti direi che non sei mai esistita.
Tutto ciò che so é che hai una relazione indefinita con Light Yagami.>>
Continuo a fissare il pavimento.
I mie occhi non lo affrontano, ma la mia voce é alla sua stessa altezza.
<<Lui per non é nessuno se non un ragazzo che mi aiutato in seguito ad un incidente.>>
<<E che ti ha portato nello stesso ospedale dove un' infermiera é morta di arresto cardiaco subito dopo aver tentato di ucciderti.>>
Cazzo.
<<Davvero una brutta coincidenza, eh Alice?>>
Il corpo trema.
Cos'ho fatto?
Per colpa mia Light ha più sospetti a suo carico.
Mantieni la calma, Alice, L ha la capacità di leggerti anche quando non ti vede.
<< Ryuzaki a cosa vuoi arrivare?>>
É inutile girarci intorno.
<<Il fatto é che mi piaci, Alice.>>
Arrossisco.
E non posso fare a meno di reprimere una risata nervosa.
<<E tu corteggi una ragazza rinchiudendola ?>>
Sento lui che tossisce imbarazzato.
Riprende il discorso.
<<Non in quel senso...forse non mi sono spiegato bene.
Intendevo dire che sei interessante e credo tu sappia molte più cose di quelle che dovresti sapere.
Non ho mai pensato tu fossi Kira, né ho mai avuto intenzione di tenerti qui a lungo, avevo solo bisogno di capirti meglio e studiare le tue reazioni.>>
La rabbia sostituisce il nervosissimo e la paura insidiatesi.
E in un momento riacquisto un' energia che ero sicura di aver perso.
Rialzo il capo e contemporaneamente rilascio tutte le emozioni provate.
<<E QUESTO SAREBBE IL MODO DI CAPIRMI MEGLIO?>>
<<Era l'unico che conoscessi, mi spia->>
<<L' UNICO CHE CONOSCI? POTEVI PORTARMI FUORI A CENA O INVITARMI PER UN TÉ, MA NO , RINCHIUDIAMOLA IN UNA STANZA BUIA SPIANDOLA DALLA TELECAMERA!>>
<<Detta così non ...>>
<<MI HAI FATTO PENSARE DI ESSERE ACCUSATA! HO AVUTO PAURA SAI?>>
Non ho più voce.
Le lacrime prendono il suo posto.
La forza era una manifestazione di debolezza.
La recita che avevo messo in atto é caduta.
E con questa una della mie maschere.
Sento dei passi.
Una porta che si apre.
L.
<<Tu hai veramente troppi sbalzi d'umore, sai?>>
Mi toglie le manette e mi asciuga le lacrime.
<<Scusami, ma almeno adesso penso di aver intravisto una delle tante Alice.>>
Mi abbraccia.
Non lo ricambio, ma non mi oppongo al brusco quanto impacciato affetto.
E tra i singhiozzi tento di parlare.
<<Ancora mi sfugge come mai ti sei spinto a tanto...>>
<<Lo capirai. Per adesso ripresentiamoci, ti va?>>
Annuisco, stranita dal suo comportamento inusuale.
<<Io sono L.>>
Sobbalzo.
Ti ha confidato d'essere L.
Ci stringiamo la mano.
<<E tu sei?>>
Decido d'essere sincera, per una volta.
<<Non lo so.>>
Mi sorride.
<<Per me sarai Alice Cho.
Ti andrebbe di lavorare con me?>>

<<Light allora stasera usciamo?>>
Il diretto interessato le dice di sì, anche se svogliatamente.
Poi però si allontana.
Non sopporta la sua vicinanza.
<<Certo che te la spassi, eh?>>
Light aspetta di recarsi in bagno, prima di rispondere.
<<Ryuk lo sai anche tu che lo faccio per un motivo diverso.>>
<<Ah si per quel tizio che ti segue, hai bisogno di destare pochi sospetti giusto?>>
<<Esatto. É comparso proprio quando ho inviato quel gioco da decifrare ad L.
Ma non é un male, posso usufruire della cosa anche per avere una conferma.>>
Chiude il rubinetto e si guarda allo specchio.
Ghigna alla sua medesima immagine.
<<Di che tipo?>>
<<Ho un' ipotesi su dove sia Alice.>>

<<Kira mi ha inviato dei messaggi.>>
Sono già arrivati a quel punto ?
<<Ho bisogno di te, Alice...

Accetti?>>

Bonjour!
In realtà é già tardo pomeriggio, ma dettagli.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
(Per chi seguisse anche l'altra mia storia vi avviso che il prossimo capitolo uscirà o domani o martedì^_^)
Buona domenica!~
Bye bye patate e grazie <3.

L: dovresti studiare...
Io: piuttosto che farti apparire un maniaco?
L: esatto.