Entro e accendo la luce.
<<Alice, sono a casa.>>
Nessuno risponde.
Starà dormendo.
Sorrido al pensiero, l'immagine di lei raggomitolata nelle coperte.
Annuso il mazzo di fiori e rido tra me e me.
Spero le piacciano.
Non é da te essere così romantico.
Stai zitto.
Non era quello che avresti detto poco fa.
Non so di cosa tu stia parlando.
É incredibile come tu possa passare dall'essere un' omicida all'essere un finto ragazzo innamorato.
Sono innamorato, é diverso.
Quelli come te non provano amore.
Questo è quello che pensavo anch'io, fin quando l'ho incontrata.
Alice é diversa.
E pensi che mentendo si innamorerà di te? Sei un illuso.
Un giorno le dirò la verità.
E lei si accorgerà del mostro che sei.
Stringo le rose.
Avrà paura di te.
Il sangue cola lungo il braccio.
E tu sarai costretto ad ucciderla.
ZITTO ZITTO ZITTO!
<<FUORI DALLA MIA TESTA!>>
Il pavimento é sporco di rosso.
<<Light, che ti prende? Fai paura.>>
<<Ryuk prendi uno straccio.>>
Il tono di voce é nuovamente normale.
<<Subito.>>
Lui mi guarda e non aggiunge altro.
Sospiro di sollievo.
La mia attenzione ritorna su Alice.
Devo controllare che non si sia svegliata.
Salgo le scale e noto la porta aperta.
Il letto é vuoto e le sue cose sono sparse.
Rimango calmo e trattengo il respiro.
Le mani ricominciano a tremare.
Non adesso, Light.
Il battito del cuore accelera.
Ha capito che sei.
Raccolgo una sua collana, caduta per terra.
E la metto al collo.
Cosa pensi di fare?
Andare a recuperarla.
Ma se non volesse?
Porto le mani alle labbra e mi perdo nel riflesso dello specchio.
Sorrido.

Alice.

Sono ammanettata.
E rinchiusa in una stanza.
<<Perché sono qui?>>
<<C' é il 2 % di probabilità che tu sia Kira.>>
L.
La sua voce robotica riecheggia tra le pareti scure.
<<In base a quali fondamenta ?>>
Nessuna risposta.
Come immaginavo.
<<Quasi speravo che mi trattassi in quel modo perché sinceramente interessato nei miei confronti, sono stata imprudente a cercarti.>>
Ancora silenzio.
Che ti ricorda d' essere osservata.
<<Ryuzaki, sappiamo entrambi che non mi hai portata qui per questo.
Tu non mi consideri una potenziale Kira e non hai neanche nessuna prova concreta che io lo possa essere.>>
Alzo lo sguardo in direzione della telecamera.
Vorrei tanto potermi rivolgere a lui direttamente.
<<Non credo proprio tu sia la tipologia di persona che mente.
Dimmi cosa vuoi realmente.>>
Riporto gli occhi verso il basso.
Non provo ansia né preoccupazione: ho la mente priva di pensieri.
Mi limito ad essere persa in un vuoto che non so più riconoscere.
Le dita della mano destra si muovono impercettibilmente e seguono la mia voce, che senza il mio consenso, intona una canzone che non conosco.

Felt like the weight of the world was on my shoulders
Pressure to  break or retreat and every return
Facing the fear that the truth I discovered
No telling how all these will work out
But I've come far to go back now

<<Alice...>>

I am looking for freedom, looking for freedom
And to find it cost me everything I have
Well I am looking for freedom, looking for freedom
And to find it may take everything I have

Immersa in parole che sento mie.

I know all too well it don't come easy
the chains of the world they seem to move in tight
I try to walk around it ,
But stumbling' s so familiar
Try to get up but the doubt si so strong
There's gotta be a wind in my bones

Intrappolata.
Le catene stringono.

I'm looking for freedom, looking for freedom
And to find it, cost me everything I have
Well I' am looking for freedom, I'm looking for freedom
And to find it may take everything I have

Voglio essere libera.
Uscire da quello che é diventato il mio presente.

Oh not giving up always been hard, so hard
but if I do the things the easy way I won't get far.

E fare in modo d'essere quella che non penso che io sia.

<<Hai veramente una bellissima voce, perché hai smesso?>>
<<Perché sapevo che mi stavi ascoltando.>>
Sono ferma, rigida.
L'elasticità di prima é svanita.
La bellezza del tuo canto é la te stessa rinchiusa.
<<É incredibile come tu possa interpretare più Alice.
Chi sei tu tra queste?>>
<<Probabilmente non lo capirai mai.>>
<<Perché?>>
Sorrido, una persona così intelligente non riesce ad arrivare ad una conclusione così banale.
<<Perché non sono nessuna di queste.>>
E tu L sarai rinchiuso in un' enigma impossibile da risolvere.

<<Light, cosa ci fai qui?>>
<<Papà, non posso neanche venire a farti visita al lavoro?>>
I colleghi osservano la scena fingendosi divertiti, ma nascondendo un' invidia sottile.
Le loro famiglie non si sono mai preoccupate.
Se solo sapessero che le peggiori intenzioni sono dietro un gesto di gentilezza.
<<Si, scusami Light, poi oggi é il tuo compleanno, sono davvero un pessimo genitore.>>
Il figlio gli poggia una mano sulla spalla, in segno di un apparente conforto.
<<Papà so che sei stressato per il caso che stai seguendo, proprio per questo volevo cenare con te stasera.>>
<<Vorrei tanto ma é morta un' altra ragazza di arresto cardiaco.>>
Light per un attimo s'irrigidisce.
Non credeva che lo venissero a sapere così presto.
<<Non ti preoccupare, avrei voluto festeggiare il compleanno con te, ma il tuo lavoro viene prima di tutto.>>
Si gira e inizia a contare mentalmente.
Il padre preso da un'improvviso senso di colpa lo richiama a sé.
<<Light...forse potremmo fare un'eccezione, dove vorresti andare? Ovviamente pago io.>>
Il ragazzo si astiene dal ridere.
Tutto come programmato.
S'incamminano verso lo stesso ristorante in cui sarebbe dovuto andare con Akane.
Estirpare informazioni é la cosa in cui eccelle.

Salve!~
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche perché ci ho impiegato un sacco a scriverlo:').
Come sempre ringrazio chi segue, legge e vota la mia storia<3!
Siete davvero fantastiche patate*__*!
Cosa succederà nel prossimo capitolo?*_*
Se avete suggerimenti o idee sarei contentissima se me le diceste<3, ovviamente ve ne darei pieno merito ;)!
(Anche perché io stessa non ho le idee chiare xD)
Adesso vado a studiare greco, Esiodo mi aspetta ~.
Buona domenica e tante mele a tutti.

Ryuk: ma alla fine devo pulire io?
Io: si, Ryuk,si.
Ryuk: non mi pagano mai abbastanza mele per il mio lavoro.