capitolo 1_consapevolezza
Dove sono?
Mi guardo intorno.
Un hotel.
Più precisamente la reception.
<<Ha bisogno di aiuto signorina?>>
Al suono della voce mi giro, e noto un signore guardarmi come si guarda un bambino che si è perso.
Non credo che alla fine ci sia tanta differenza.
<<Si, sa dirmi dove siamo?>>
L'uomo mi riserva uno sguardo confuso, ma non manca di rispondermi con gentilezza.
<<Hotel Niwa, nella regione del Kanto.>>
Ma.... quindi sono in Giappone?
Dev'essere uno scherzo.
Devo essere impallidita, in quanto il signore si è avvicinato permettendosi la confidenza di scuotermi le spalle.
<<Signorina, sta bene?>>
Lo guardo e la mia risposta si limita a:
<<Mi dica dov'è il bagno.>>
Osservo il mio riflesso allo specchio.
Cos'è successo?
Per quanto ho memoria, fino a un momento prima ero in camera mia a studiare.
Che sia un allucinazione?
No, non può essere.
In tal caso non dovrei essere in grado di avere una tale padronanza della mia mente e se anche fossi sotto effetto di droghe non potrei avere una tale consapevolezza dell'ambiente a me circostante.
Che sia stata rapita?
Ma a quale scopo?
E poi... come?
...Nessuna di queste ipotesi può ritenersi plausibile.
Ma allora com'è possibile?
Continuando così non arriverò a nessuna conclusione.
Alzo gli occhi solo per spostare l'attenzione sulla mia figura.
Mi sento...strana.
Diversa.
Sono sempre io, solo sento che qualcosa non è come dovrebbe essere.
Nello stesso momento, due ragazze entrano.
Dalle uniformi che indossano deduco siano liceali.
<<Hai sentito l'ultima Yumi?>>
<<No, riguardo cosa mi devi parlare, Sayu?>>
Ma stanno parlando in giapponese..?
Come faccio a capire quello che dicono come se fosse la mia lingua madre?
<<Mio fratello è passato con il massimo dei voti, è proprio il numero uno!>>
<<Quanto ti invidio, quanto vorrei anch'io avere un fratello come Light Yagami!>>
Light Yagami..?
Perché mi suona famigliare questo nome?
Non dirmi che...
<<Scusate ragazze se sono inopportuna...>>
Entrambe, prese troppo dai loro discorsi, non avevano fatto caso alla mia presenza.
<<Ma state parlando di quel Light Yagami?>>
Sayu mi guarda, stupita.
<<Conosci mio fratello?>>
In un certo senso, si.
<<Chi non lo conosce?>>
Sayu annuisce e Yumi si lascia sfuggire una risata.
<<Penso tu abbia ragione, è così intelligente da essere il numero uno in tutto il Giappone ! E poi è anche un bel ragazzo.>>
Inclino la testa di lato e sorrido, tanto innocente quanto falsa.
In fondo però chi non è ipocrita?
Ognuno ha le sue maschere.
<< Tale sorella, tale fratello!>>
Esclamo in una voce troppo dolce.
Ma arriva un momento in cui la maschera fa male.
Sayu arrossisce, imbarazzata , probabilmente non dev'essere abituata ai complimenti.
Se solo sapesse che non lo era.
È così ingenua, mi ricorda me stessa qualche anno fa.
Così facilmente manipolabile.
<<Ragazze, grazie d'essere state così gentili, ma adesso devo proprio andare.>>
Devo verificare se la mia teoria è esatta.
Apro la porta, ma prima che me ne possa andare, Sayu mi chiede quale sia il mio nome.
Il mio...nome?
Mi fermo.
Una consapevolezza.
Esco dall'edificio, e mi ritrovo in strada.
Osservo con scrupolosità ogni dettaglio a me circostante.
E della grafica ho conferma della mia precedente supposizione.
Sono in Death Note.
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