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Fire


Ci sono tanti metodi diversi, più o meno evidenti, per mettere fine ad una storia.
C'è chi esce in discoteca, chi beve per dimenticare, chi va a messa e si confessa, e chi semplicemente pensa "stop".
Maddie, usava il fuoco, ed era facile mettere punto, Anche se forse, per gli altri, non troppo semplice intuirlo. Ma una cosa non era certa. Quella storia era finita o no?
...
Sua sorella la aveva presa in giro per anni chiamandola piromane, ma si sbagliava.
Non aveva la mania di dare fuoco alle cose, solo era il suo modo di mettere fine alle cose.
Era un abitudine che si era presa a tredici anni, mentre bruciava una foto di lei e suo padre, quando lui aveva scelto l'altra donna, ed era diventata una brutta abitudine.
Ma Maddie non era una piromane. Dava fuoco a un oggetto, ed era il suo modo per porre fine ad una cosa.
Aveva bruciato un braccialetto dell'amicizia, quando Alex, la sua migliore amica del liceo era andata a spifferare i suoi segreti in giro.
Aveva bruciato una sua foto con ogni ragazzo che aveva lasciato, e non era una vendetta, o un modo per portare rancore, o per cancellare una persona. Aveva comunque parlato ad Alex, e si erano salutate senza rancore, ma anche senza amicizia. Uno dei suoi ex lavorava con lei ed erano amici, lui usciva con sua sorella e lei lo adorava, ma semplicemente non provava più niente, e Jonathan, era una persona che stimava, con cui passava quasi tutte le feste, ma semplicemente non era più suo padre.
Era un modo per essere tranquilla, senza rancore. Aveva bruciato il pacco vuoto di sigarette quando aveva smesso, e non fumava da anni.
Semplicemente lei metteva le cose in un barile sul tetto o in un cestino di metallo e lasciava che si incenerissero, lasciando che il fuoco corrodesse quel simbolo, cosí come la vita, le scelte, le azioni, avevano corroso i sentimenti e le emozioni. Lasciava che il fuoco bruciasse la sua rabbia, la sua paura. Lasciava che il fuoco la rendesse libera.
Ma allora perché non voleva esserlo?
Guardò la foto che aveva tra le mani.
Cisco sorrideva mentre lei gli baciava la guancia.

-Ciao.-
-Ehm, ciao.-
-¿Hablas español?-
-No solo inglese. Parli inglese?-
-Poco, sono nuovo.-
-Io...- cosa stai facendo Maddie? -Se vuoi ti insegno.- Maddie?
-Oh, si Grazie. Yo soy Francisco.-scosse la testa. -Scusa. Io sono Francisco.-
Lei trattenne una risata.
-Maddie. Allora, Cisco, ti va un caffè?-
-Certo.-

Era stato più forte di lei aiutarlo, ma lei si era divertita.
Lui aveva imparato l'inglese E lei aveva imparato ad amarlo.
Sei anni della sua vita.
Voleva davvero buttare quei sei anni della sua vita? I migliori sei anni della sua vita? Non li stava cancellando.
Li stava solo mettendo da parte. Stava solo mettendo un punto ad una storia gia finita.
-Ti prego Maddie! ti prego perdonami. Io non volevo, non lo ho fatto apposta!-
Forse era colpa sua. Forse poteva continuare a stare con lui.
-Cosa vuol dire? Come puoi non averlo fatto apposta? Ti sono caduti i pantaloni e sei scivolato dentro lei per errore?-
-Cosa? No, solo che...-
allora come? Come puoi non averlo fatto apposta?-
-Io tu non sei mai a casa! Avevo bisogno di qualcuno.-
-Avresti potuto dirmelo?-
- Mi avresti ascoltato? Avresti lasciato perdere tutto per me.-
Una lacrima le solcò la guancia. Era davvero finita.
-Si.- E chiuse la porta alle sue spalle.

Lasciò cadere la foto nel barile. Il cuore bruciava e le faceva male, le guance rigate dalle lacrime e dal nero del trucco. Non voleva chiuderla. Doveva, però.

Bussò alla porta di quella che ormai era casa di Daniel e di sua sorella Jenny.
-Io... Io sono entrata... E lui... Facevano sesso, io...-
Riprese la foto dal barile. Era piccola, quella del suo portafoglio, ma era la sua preferita. La avevano scattata la sera prima del loro primo bacio, quasi sette anni prima.Ricordava il loro primo bacio, ma non l' ultimo.
Perché non se lo era goduto?
Gli ultimi due? Lei lo amava. Cosa stava facendo? Lui era Una parte di lei, una di quelle che le piaceva di più.
Le voci iniziarono a mescolarsi nella sua testa, veloci quanto le lacrime che sgorgavano dai suoi occhi mentre lei piangeva in silenzio.
-Lascialo, Mad. Chi tradisce una volta può farlo anche la seconda. Non è mai l'ultima volta.-
-Io ti amo, Maddie. Io ti prego resta con me.-
-Lascialo.Ti farà del male, bambina.-
- Curerò le tue ferite. Lo supereremo insieme.-
-Non si torna più indietro.-
-Quello stronzo!-
-È anche colpa tua. Non eri mai con me!-
colpa sua, non sentirti in colpa.-
-Superalo!-
-Resta con me!-
-Basta!-
Urlò, le mani sulle orecchie, e le voci nella sua testa si zittirono, Sua sorella e Cisco finalmente zitti.
Poi una voce leggera si insinuò nella sua testa.
Daniel non era solo il suo ex e il fidanzato di sua sorella. Era il suo migliore amico. Quello che la capiva senza bisogno di dizionari.
-Prendi la tua scelta, nuvoletta, e qualunque sarà io sarò al tuo fianco.-
Si immerse per un attimo in quel ricordo.
-Cosa dovrei scegliere, Den? Lui o non lui? Io non lo so, non riesco ad odiarlo e voglio tornare da lui, perché lo amo, e perché fa male, e questo lo so. Però so che Jen ha ragione. So che non è stata la prima volta e che non sarà l'ultima, se sto con lui. Non so cosa scegliere, perché non conosco le opzioni.-
-Le opzioni sono continuare a barcollare o cadere e rialzarsi decisa. Sono lasciare e cercare di meglio, perché si, c'é di meglio, oppure restare e farsi male.
Le opzioni sono lui, o l'ignoto.Lui o la vita. Fa la tua scelta,nuvoletta, e qualunque sarà io sarò qui al tuo fianco. Ma non farti calpestare.
Non so cosa dirà un futuro in cui lui non c'è. Potrebbe esserci qualcuno, o non potrebbe esserci nessuno. Potrebbe esserci la felicità o il dolore. Ma qualcosa c'è. Credo che invece a voi due non rimanga nulla.- Dan le lasciò un bacio sulla fronte e fece silenzio.
-Grazie D.-

Cosa avrebbe scelto?
L'amore o il futuro.
Bruciò il fazzoletto con il quale si era asciugata le lacrime. Aveva smesso di piangere. Era lucida.
Poi ricordò la domanda che aveva fatto a sua mamma tanti ma tanti anni prima.
-Tu ami lui, o l'idea dell'amore?-
L'accendino le cadde di mano.
Inspirò. Espirò.
Alzò la foto davanti ai suoi occhi, la scrutò per pochi istanti e sorrise. La portò alle labbra e lasciò un bacio leggero sulle immagini.
Poi incendiò l'angolo sinistro della foto.
La butto nel barile, guardando le fiamme accartocciare la carta e corrompendo le due facce.
Guardò il fuoco ballare, danzare, contorcersi, in un'agonia senza tempo. Guardò la luce che ne scaturiva, calda e rassicurante, perché il fuoco era come la vita: bello, forte, pericoloso, doloroso e unico. Fiamma per fiamma, cenere su cenere, ognuna unica come ogni singolo giorno, evento, vita. Aspettò che anche l'ultima fiamma si fosse spenta, e poi, guance rigate di lacrime e di mascara, naso rosso e rossetto sbavato, scese e iniziò a camminare per strada, verso il bar.
La serata era all'inizio, e lei aveva bisogno di un bel po' di fisicità.
Si sa, la ragazza col cuore spezzato rimorchia tanto. Ma il suo cuore non era spezzato. Era finita e lei era di nuovo alla ricerca di un legame che non potesse essere bruciato.
Accese il telefono e Mandò un messaggio a Daniel, mentre come il fuoco, camminava e conquistava tutto ciò che la circondava.
"L'ho fatto."
E continuò a camminare.

Ci sono tanti metodi diversi, più o meno evidenti, per mettere fine ad una storia.
C'è chi esce in discoteca, chi beve per dimenticare, chi va a messa e si confessa, e chi semplicemente pensa "stop".
Maddie, usava il fuoco, ed era facile mettere punto, Anche se forse, per gli altri, non troppo semplice da intuire. Ma una cosa era certa. Quella storia era finita.



   Scritta il 13/10/2019

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