Capitolo VIII
"Hai una pelle stupenda."
Niamh mormorò rilassata, sentendo le mani di Severus scivolare sulle sue spalle e lungo la sua schiena.
Rabbrividì e una scossa di piacere le fece stringere le cosce. Ripetè i movimenti, sciogliendole i nodi di tensione che trovava lungo il suo percorso.
L'olio che aveva comprato era magnifico. Il suo profumo dolce e delicato la avvolgeva, e la sensazione delle sue mani scivolose la eccitavano e calmavano allo stesso tempo.
Sussultò quando lo sentì intrufolarsi nel solco delle sue natiche, andando a stuzzicare con il polpastrello del pollice il piccolo anello di muscoli.
Niamh non aveva mai sperimentato con Severus il sesso anale. Le serate in cui si incontravano senza avere nessun legame particolare erano cariche di passione e bisogno. Non parlavano nemmeno, consumati dal desiderio.
Non le era parso il caso – nonostante il piacere che le annebbiava la mente – di abbandonarsi alla sua voglia proibita.
Severus non era di certo piccolo. Se non si fosse preparata adeguatamente non avrebbe camminato per una settimana.
Non glielo aveva chiesto e lui non aveva mai sollevato l'argomento. A volte la stuzzicava, penetrandola al massimo con due dita, ma ogni contatto si interrompeva lì.
Ora avevano tutto il tempo del mondo per assecondare le loro fantasie più accese e Niamh non aveva intenzione di negarsi quello che desiderava. Sarebbe stata un'esperienza senz'altro intensa.
Tutto quello che sperimentava con Severus era a dir poco esplosivo.
Divaricò leggermente le gambe, un chiaro invito ad approfondire il contatto, ma Severus non parve farci caso.
Tolse le mani, applicando di nuovo dell'olio. Riprese a massaggiarla dalle caviglie, risalendo lento come un serpente.
Arrivava a sfiorarle la natica, poi scendeva di nuovo.
E così all'infinito. Tutti quei movimenti ipnotici la stavano rilassando come un buon calice di Pinot grigio. Sentiva le palpebre farsi sempre più pesanti. Sospirò quando due dita la penetrarono, il pollice fermo sulla piccola perla gonfia. Spinse con dolcezza, stimolandola continuamente.
Ondulava il bacino, per accoglierlo sempre più in profondità.
Amava le sue dita, lunghe e nodose, che con insistenza andavano a stimolarle il suo punto più delicato.
Era ad un passo dal baratro, ma tutti i movimenti si interruppero proprio sul più bello. Severus, come se niente fosse, tornò a massaggiarla. Mormorò contrariata, sprofondando il viso nel materasso.
"Severus..."
"Dimmi cosa vuoi."
Non lo sapeva nemmeno lei. Voleva venire, ma anche che continuasse a stuzzicarla. Voleva che la dominasse, che le facesse dimenticare tutto tranne il suo nome, che avrebbe ripetuto come una litania.
"Sculacciami."
Non appena ebbe detto quell'unica parola, Severus abbassò la mano sul suo sedere, facendola sobbalzare.
Ad ogni schiaffo cercava di non allontanarsi, in fin dei conti aveva chiesto lei quel trattamento. Avrebbe sopportato il dolore in silenzio, rendendolo orgoglioso.
Alternava colpi potenti ad alcuni più leggeri, ma ugualmente fastidiosi sulla pelle arrossata e calda.
Spinse il volto sul letto per soffocare un urlo quando sentì una sculacciata più forte. Strinse involontariamente le cosce, preparandosi a riceverne un'altra, anche se questa non arrivò.
Stava quasi per chiedergli cosa stesse aspettando quando sentì il suo tocco, questa volta delicato, farsi strada fra le sue gambe chiuse.
"Rilassati." Mormorò allora, posandole un bacio sulla natica.
Non si sarebbe rilassata, soprattutto quando Severus continuava a stuzzicarle la femminilità grondante di piacere con la punta delle dita, senza approfondire il contatto.
"Hai del lubrificante, Niamh?" Bisbigliò poi rocamente al suo orecchio, facendole venire la pelle d'oca.
Scosse la testa, mugolando contrariata. Lui accennò ad una risata roca, lasciandole una scia di baci lungo il collo e seguendo la linea della spina dorsale. Sentiva il suo respiro caldo infrangersi sulla pelle oliata e le sue labbra scivolare di centimetro in centimetro, senza fretta.
"Un vero peccato. Tuttavia abbiamo questo."
La sua voce era come una colata di miele. Girò leggermente la testa, guardandolo mentre le mostrava la boccetta di unguento all'acero che le aveva spalmato fino a qualche minuto prima.
Si mise a sedere e, cercando di essere il più sensuale possibile, si avvicinò a lui.
"E a cosa le sarebbe dovuto servire il lubrificante, preside Piton?"
Severus sollevò un angolo della bocca, in uno dei suoi sorrisi quasi diabolici.
"Usi l'immaginazione, signorina Ashwood."
Una scossa di piacere le arrivò dritta al basso ventre, sentendo il suo tono lascivo.
Probabilmente se lo avesse avuto come professore non sarebbe riuscita a portare a termine nemmeno una delle pozioni che assegnava. Sarebbe stata troppo occupata a fantasticare sull'oscuro pozionista. Il suo portamento trasudava sicurezza e mascolinità, e quello bastava ad irretirle i sensi. E il suo timbro di voce la faceva sciogliere ogni volta come neve al sole.
Si mise a cavalcioni sul suo bacino, percependo subito l'evidenza del suo desiderio confinata ancora dai pantaloni. Come fosse riuscito a rimanere vestito fino a quel momento era un mistero.
Cominciò a sbottonargli la camicia, baciando ogni lembo di pelle che man mano veniva rivelato. Gliela fece scivolare dalle spalle, sistemandosi poi ai piedi del letto fra le sue gambe. Via la cintura, i pantaloni, i boxer.
Delicatamente prese in mano il suo membro duro e pulsante, così a Severus si strozzò un gemito in gola. Le afferrò i capelli, per guidarla nei movimenti, anche se Niamh non ne aveva certo bisogno. Aveva le idee ben chiare: voleva farlo impazzire.
Dopo aver posato un bacio casto sulla punta bagnata, passò ai testicoli, che prese a succhiare. Prima uno, poi l'altro.
Nel frattempo continuava a stuzzicare il piccolo anello di muscoli, fino a che non lo sentì ringhiare dal piacere.
Non approfondì il contatto, spostando le mani e posandole sulle cosce, dedicandosi di nuovo alla sua eccitazione.
Si sentiva potente, padrona della situazione.
Con Severus stare in ginocchio ai suoi piedi non era mai degradante. Non la umiliava, nonostante potesse dominarla facilmente ed essere in completo controllo.
Invece era lei che decideva quando e come dargli piacere.
Lo leccava come fosse un gelato che stava per sciogliersi, senza tuttavia soffermarsi sulla punta sensibile.
Posizionò una mano alla base del suo membro, a formare un anello, tenendolo stretto.
Quando lo sentì pulsare sollevò lo sguardo, puntando gli occhi nei suoi, ardenti di desiderio.
"Vieni qui." Ringhiò allora, attirandola sul suo bacino e baciandola con forza.
La sua lingua lottava furiosamente con la sua, cercando di dominarla.
Si staccò a malincuore quando sentì di non avere più fiato, appoggiandolo la fronte sulla spalla.
"Vuoi che ti fotta, mmhh? Vuoi che sia romantico e lento? O magari selvaggio? Dimmi quello che desideri di più."
Niamh strinse le cosce sentendo il tono della sua voce, cercando un po' di sollievo.
"Per quello che desidero servirà pazienza e l'olio per massaggi."
Severus alzò un angolo della bocca e subito la sua espressione si addolcì.
"Ne sei sicura?"
Lei annuì, spostandosi dal suo bacino per prendere due cuscini, che impilò. Si sistemò sopra di essi, divaricando le gambe e inarcando la schiena.
Quella posizione lasciava poco spazio all'immaginazione, ma decise di essere ancora più esplicita. Afferrò le sue natiche, allargandole e mostrandogli il piccolo anello di muscoli, che aspettava solo lui.
Lo sentì alzarsi dal letto, così voltò la testa per vedere cosa stesse facendo.
Stava rovistando nel mucchio di vestiti a terra, finché trovò la bacchetta. Poi prese la boccetta di unguento, che era sul comodino.
Le lasciò un bacio sulle labbra, tornando infine dietro di lei. Mormorò un incantesimo di pulizia e subito la pervase una sensazione strana, che la fece rabbrividire. In questi momenti la magia tornava decisamente utile.
"Immagino tu l'abbia già fatto."
"A cosa ti riferisci di preciso?" Chiese lui con un pizzico di divertimento, cominciando a far cadere qualche goccia di olio nel solco delle natiche.
"Sesso anale."
Si sentiva sempre imbarazzata a parlarne ad alta voce, nonostante tutte le cose che avevano sperimentato.
"Sì. Varie volte."
Niamh mormorò il suo assenso, accogliendo nel suo corpo due dita. Cercò di rilassarsi, rilasciando un sospiro tremolante.
"Prima che tu me lo chieda, dato che sembri alquanto... curiosa riguardo la mia vita sessuale passata, l'ho sperimentato con donne e uomini. Ho dato, ma anche ricevuto."
"Santo Merlino."
Severus sapeva eccitarla solo con le parole. Ora la sua mente aveva cominciato a presentarle ogni scenario possibile ed immaginabile, uno più depravato dell'altro.
Sentì un rivolo di piacere scivolare lentamente fuori dalla sua femminilità, e non potè fare a meno di muovere i fianchi irrequieta, andando incontro alle sue dita e spingendo sui cuscini.
Gemette gutturalmente quando il suo membro duro si fece strada dentro di lei, mentre ancora la stava preparando.
Si muoveva lentamente, amplificando la sensazione di pienezza.
"Vuoi di più?" Le mormorò all'orecchio, mordicchiandole il lobo.
"Sì, ti prego."
Aggiunse un terzo dito e subito si irrigidì. Non si era mai sentita così... così... allargata. Nonostante non fosse doloroso, non era esattamente piacevole. Non riusciva a distendere i muscoli per accogliere le sue dita. Continuavano a contrarsi per cercare di eliminare la presenza estranea.
Severus con l'unica mano libera le stava massaggiando la schiena, dato che era tesa come una corda di violino.
"Respira profondamente."
Niamh cercò di seguire il suo consiglio, ma senza che se ne accorgesse un'ondata di piacere la travolse. Rimase senza fiato, immobile. Tremava soltanto, in preda agli spasmi dell'orgasmo.
Non esisteva nulla in quel momento, se non la sensazione del suo tocco e del suo membro duro, attorno al quale si stringeva senza sosta.
Quando la luce bianca cominciò ad affievolirsi, mise a fuoco di nuovo la stanza, inspirando a fondo.
"La petite mort." Sussurrò Severus, baciandola lungo il collo e la spalla.
Le sfuggì un lamento quando si allontanò, lasciandola vuota. Soprattutto non capiva perché si fosse fermato, anche se tutto le fu chiaro quando lo sentì riapplicare l'olio.
"Vuoi continuare?"
Si girò leggermente, guardandolo negli occhi neri ardenti.
"Sì. Immagino sarà doloroso."
"Sarò delicato."
Niamh gli sorrise sollevata, sporgendosi per baciarlo. Questo suo lato premuroso e vagamente dolce iniziava a piacerle molto. Restava il solito Severus, ma con una punta di morbidezza in più.
Mentre intrecciava la lingua alla sua, prese a stuzzicarlo, passando la mano sulla sua erezione turgida.
"Voltati." Le ordinò poi, bloccando le sue carezze audaci.
Impaziente obbedì, sistemandosi sui cuscini. La sua dominazione la stava eccitando più del rapporto che avrebbero consumato di lì a poco.
"Legami."
Severus si posizionò davanti a lei, con un sopracciglio sollevato.
"Vuoi essere sottomessa completamente?"
"Sì, signore."
Uscì dalla camera, per andare a prendere i suoi acquisti, rimasti nel soggiorno. Sapere che si sentisse così a suo agio da girare nudo per la sua casa la faceva stare bene. Lo trovava un aspetto molto intimo della relazione.
Poco dopo tornò, con la famosa busta del sexy shop.
Le posizionò di fronte le corde, la ball gag – moriva dalla voglia di provarla – e il frustino.
"Vorrei giocare un po' prima di concederci quello che tanto bramiamo."
"Per Merlino, sì."
Severus rise rocamente, allungando il braccio per poggiare la mano sul suo viso. Si abbassò, baciandola con passione.
Troppo presto si staccò, ma la sua bocca non rimase vuota a lungo. Il suo membro duro aveva preso il posto della sua lingua.
Le bloccò la testa con le mani, decidendo così il ritmo che più lo soddisfaceva.
"Apri bene, Niamh."
Lo ascoltò e lui lentamente si ritrasse, lasciando solamente la punta al caldo della sua bocca.
La stava mettendo alla prova. E il suo sorrisino arrogante era una conferma più che sufficiente.
Non era per niente facile rimanere immobile in quella posizione: la sua mascella sarebbe stata tutta indolenzita l'indomani.
"Come siamo obbedienti. Meriti una piccola ricompensa."
Così spinse nuovamente, facendola quasi strozzare. Tossì intorno a lui, dato che non aveva intenzione di lasciarla respirare.
Anzi, non appena si fu ripresa, prese a muoversi sostenuto, tentando di arrivarle in gola.
Lacrime scendevano copiose lungo le guance, andando a mischiarsi con i rivoli di saliva che uscivano dagli angoli della bocca.
Quasi senza accorgersene gli artigliò la coscia, lasciandogli dei graffi rossi, che contrastavano con la pelle diafana.
Il dolore lo distrasse per un momento, tanto che smise di muoversi.
"Devo proprio legarti per farti stare ferma."
I suoi occhi si scurirono sentendo la sua minaccia. Di questo passo tra le sue gambe ci sarebbe stato un lago di piacere. Lo sguardo penetrante, il profilo delineato della mascella contratta, la linea dura delle labbra. Era sexy da morire.
"Sì, preside."
"Come vuole, signorina Ashwood."
Con una forza sorprendente la prese in braccio, caricandola di peso sulla spalla. Per non farsi mancare nulla le schiaffeggiò una natica, come se fosse una bambina disobbediente. La lasciò cadere sul materasso, andando subito a legare prima un braccio, poi l'altro, alla testiera del letto. Testò la resistenza dei nodi mentre Severus si occupava di bloccarle le gambe.
La avvolse una sensazione di impotenza e di incertezza. Era oscenamente aperta al suo sguardo predatore.
Poteva vedere tutto, anche quanto fosse eccitata. La sua femminilità brillava.
"Sono riuscito a lasciarti senza parole? Ed io che pensavo dovessi usare anche la ball gag." Commentò con nonchalance Severus, facendola penzolare dalle dita.
La sua provocazione la risvegliò dal momentaneo stupore nel quale era caduta. Non si sarebbe arresa senza un piccola lotta, anche se si trattava di un gioco.
Non era semplice lasciarsi andare, farsi sottomettere rinunciando ad avere qualsiasi forma di potere, ma voleva abbandonarsi a quel senso di libertà che solo Severus poteva farle provare.
"Senza parole? Per qualche nodo e un po' di corda? Dovrai essere un po' più convincente."
Così si trovò zittita e imbavagliata, con la palla rossa che svettava tra le labbra altrettanto rosse e piene come ciliegie mature.
"Se per qualsiasi motivo volessi fermarti, evoca delle scintille con la magia, dato che sei impossibilitata a parlare. Sono stato chiaro?"
Niamh annuii vigorosamente, il respiro che ormai era corto.
"Mi chiedo se questo possa risultare più convincente."
Doveva calmarsi, altrimenti sarebbe andata in iperventilazione.
La stava stuzzicando con il frustino, il puntale in pelle la solleticava facendola rabbrividire. Senza che se lo aspettasse, Severus con un movimento veloce del polso sferrò il primo colpo.
"Ehehuu!" Mugugnò sorpresa, osservando la chiazza rossa fiorire sulla sua pelle.
Non l'aveva colpita forte, dato che avrebbe potuto farle provare molto più dolore. Era decisamente sopportabile, anzi andava a fomentare ancora di più la passione. Non la stava punendo.
"Hai detto ancora?"
Abbassò di nuovo il frustino, questa volta sull'altra coscia.
Gemette, tendendo la corda che le bloccava le braccia.
"Chissà cosa succederebbe se mi spostassi qui."
Il suo urlo fu attutito dal bavaglio, ma era sicura che Severus avesse percepito quanto avesse apprezzato l'ultima frustata. L'aveva toccata con leggerezza fra le gambe, il clitoride duro che pregava di essere sfiorato di nuovo.
Le mancava così poco per venire: era eccitata come non mai.
Ripeté l'azione, questa volta non lasciandole un momento per riprendersi. Era umiliante sentire il rumore che faceva la pelle a contatto con la sua intimità bagnata.
Umiliante, ma maledettamente erotico.
Non accennava a fermarsi. Il ritmo del frustino le ricordava il picchiettare incessante della pioggia.
Inarcò la schiena, esplodendo con un un urlo, attutito dalla palla rossa che aveva tra le labbra.
L'ultima cosa che vide, prima di chiudere le palpebre, esausta, furono gli occhi neri di Severus.
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Spazio autrice
Ed eccomi di nuovo qui, dopo una pausa eterna! Spero di essermi fatta perdonare almeno un po' con questo capitoletto hot. 🔥
Sarebbe dovuto essere l'ultimo, ma ho deciso di aggiungerne ancora uno. Sapete già su cosa si incentrerà, considerando che è un aspetto a cui ho alluso qui abbondantemente.
Spero di pubblicare la fine di questa storiella in tempi ragionevoli, anche se il tempo scarseggia.
Comunque non preoccupatevi, ho già 4 oneshot quasi concluse, potete considerarle come sequel, e tante altre che ho intenzione di scrivere (ovviamente tutte hot).
Detto questo fatemi sapere cosa ne pensate, stellinate e alla prossima! ✨
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