Capitolo II
Un bacio veloce sulle labbra.
Un bacio umido fra i seni.
Un altro appena sotto l'ombelico.
Un piccolo morso sulla coscia sinistra. E anche sulla destra.
Il suo respiro caldo sulla sua pelle bollente.
Le sue labbra sottili su ogni centimetro del suo corpo.
Un tocco più audace. Un gemito.
Niamh stava impazzendo dal piacere, tanto da svegliarsi accaldata mentre cercava di prolungare la sensazione del suo tocco in quel letto vuoto.
Mormorò contrariata, facendo scivolare una mano fra le sue gambe, rotolando e sistemandosi a pancia in giù, sospirando.
Senza perdere tempo iniziò a carezzarsi, penetrandosi con due dita, già grondante di piacere per il suo sogno proibito.
Spingeva il bacino sul letto, cercando di creare più frizione, ansimante.
Allargò le gambe, sentendo di essere sempre più vicina.
Le bastò solamente arcuare le dita per esplodere in un orgasmo violento, fiotti di liquido piacere uscivano senza che lei riuscisse a trattenersi, crollando poi soddisfatta, ancora in preda agli spasmi.
Sospirò, spostando le coperte e mettendosi a sedere, notando l'enorme chiazza bagnata sul letto, segno dell'intenso piacere appena provato.
Severus apprezzava molto quel suo lato selvaggio. Forse provava anche un certo orgoglio maschile ogni qualvolta riuscisse a farla venire così. Uomini.
Con le gambe ancora tremolanti si diresse verso il bagno, passandosi una mano fra i capelli. Aveva bisogno di un uomo.
Ci aveva già provato: sapeva che il suo corpo ben modellato attirava l'attenzione senza essere volgare, aspettava al bancone di un bar e gli uomini cadevano ai suoi piedi.
Soprattutto nei pub babbani sarebbe stato ancora più semplice, ma nessuno si avvicinava nemmeno lontanamente a Severus. L'aveva rovinata.
Aveva cercato di prendere in mano la sua vita. Una sera aveva portato a casa un ragazzo più giovane di lei. Avrebbe reso felice chiunque: alto, muscoloso, sicuro di sé, capelli biondi e occhi color ghiaccio.
Tutto quello che riusciva a pensare mentre si baciavano erano le labbra di Severus. Severus, Severus e ancora Severus.
Anche mentre il biondo era sopra di lei, a letto, che spingeva rudemente per raggiungere il suo orgasmo, non pensando minimamente a lei, Niamh pensava all'oscuro pozionista, capace di infiammarla solo con il suo baritono profondo.
Tutto era finito in poco tempo e lei lo aveva cacciato immediatamente, rimanendo lì insoddisfatta a piangere.
Era successo una sola volta. Da allora non si era più lasciata andare con nessuno.
Si sciacquò la faccia con l'acqua gelida, fermandosi poi a guardare il suo riflesso allo specchio. Doveva ammetterlo: era innamorata persa di Severus.
Dopo la rottura del fidanzamento con il suo fidanzato storico, era andata ai Tre Manici Di Scopa per affogare nell'alcol la sua miserabile vita.
Si era licenziata dalla sua promettente carriera al ministero, lavorava ancora come commessa in un piccolo negozio di ingredienti per pozioni in attesa di realizzare il suo grande sogno: aprire una libreria a Diagon Alley, con sezioni di letteratura magica e babbana. Le sembrava di aver fatto una pazzia e l'alcol di certo l'aveva aiutata a demoralizzarsi.
Lì lo aveva incontrato.
Severus era diverso. Non era di certo bello, ma era affascinante e potente: riusciva a sentire la forza della sua magia anche da dov'era seduta.
Poi era cupo, misterioso e trasudava mascolinità. Conosceva il suo passato, non esattamente raccomandabile, ma il Whiskey Incendiario e il suo sguardo bruciante avevano inibito qualsiasi freno.
Alla fine della serata aveva preso coraggio e si era avvicinata al suo tavolo, lasciandogli un frammento di pergamena.
Lui la voleva e Niamh voleva essere trasgressiva. Così due ore dopo si era ritrovata distesa su un vecchio divano, accaldata e tremolante per il piacere appena provato, che tracciava disegni immaginari sulla schiena nuda di Severus.
Voleva solo sesso da lui. Niente impegni, solo divertimento. Anche lui era della stessa idea, ma lei pian piano era caduta nelle sue spire.
Si sentiva al sicuro con lui, protetta. E non era rimasta delusa da quello nascondeva sotto le vesti. Era snello, ma doveva essersi tenuto allenato durante la guerra con il suo doppio gioco: i muscoli guizzanti ne erano la prova.
Quando si abbracciavano le piaceva stringerlo a lei, sentendo i suoi angoli spigolosi fondersi alle sue curve morbide.
E quello che aveva tra le gambe l'aveva resa felice, molto felice.
Non si era resa conto di essersene innamorata incontro dopo incontro, finché dopo una giornata stressante gli aveva mostrato i suoi sentimenti, stupendo sia lui che se stessa.
E così un anno dopo si ritrovava a fare sogni erotici, sperando che prima o poi si decidesse a passare per la sua libreria. Era pur sempre un amante dei libri, no?
Andò in cucina, aprendo la finestra per far entrare il gufo con la Gazzetta del Profeta, mettendo nel frattempo sul fuoco l'acqua per il the con uno sventolio di bacchetta.
"Non ci credo." Sbottò contrariata, prendendo in mano il giornale e vedendo Severus in prima pagina.
E così era diventato preside di Hogwarts. Non riusciva a capire se fosse felice o meno. Dalla foto non sembrava particolarmente entusiasta, ma quando mai sorrideva quell'uomo? Buttò la Gazzetta sul tavolo, ridendo fra sé.
Solo lui poteva essere scazzato dopo essere diventato Preside della scuola più prestigiosa del mondo magico.
Mentre sorseggiava il the, ripensò alla mattina in cui si era ripromessa di non rivederlo mai più, abbandonando così casa sua mentre lui dormiva.
La sua ultima notte con lui era stata spettacolare. Si erano addormentati uno fra le braccia dell'altro, accaldati e sudati. Non aveva mai dormito così rilassata, ma svegliarsi abbracciata al suo corpo, il suo respiro caldo che si infrangeva sulla sua pelle, le sue mani mascoline che la tenevano stretta a lui, era stata un'esperienza magica. Non avrebbe mai immaginato che Severus fosse un uomo che amava tenere effusioni, ma aveva faticato non poco a liberarsi dalla sua morsa.
Era così calmo e rilassato, i capelli corvini che gli coprivano una parte del volto. Non aveva resistito e gli aveva spostato una ciocca dietro l'orecchio, per poi posargli un bacio lieve sulla fronte. Si era mosso leggermente, per poi sprofondare la faccia nel cuscino, dopo essersi girato dandole le spalle.
Si era stretta il labbro fra i denti, vedendo il lenzuolo scivolare lento lungo la sua schiena, per fermarsi appena sopra il suo sedere. A malincuore era sgattaiolata fuori dalla camera, scendendo le scale cercando di non far cigolare il legno. Si era vestita, passandosi velocemente le mani sul tessuto, tutto spiegazzato. Aveva deciso di prendersi un piccolo souvenir, così con un tocco di bacchetta aveva sistemato la sua camicia e l'aveva portata con sé, lasciando per sempre quella casa.
L'aveva indossata finché il suo profumo era sparito e aveva dovuto lavarla. Aveva cercato di dimenticarlo, ma non c'era riuscita. Non si reputava disperata, ma continuava ad amarlo e dopo ogni sogno sentiva di volerlo ancora, ma non solo come amante.
Aveva coronato il suo sogno, aprendo la sua libreria a Diagon Alley. Avrebbe dovuto essere felice, eppure sentiva che le mancava qualcosa. Tornare a casa e raccontare a qualcuno com'era andata la giornata. Rilassarsi insieme dopo la cena. Le mancava condividere la sua vita con una persona speciale. Sapeva che Severus era un uomo difficile, ma voleva fare un tentativo, anche se dubitava della riuscita.
Severus provava qualche sorta di affetto per lei, come dimostrava la sua passione a letto, ma non così profondo da considerarsi amore.
Forse aveva paura di impegnarsi, ma di certo non era freddo come voleva farle credere.
Magari doveva solo cercare di dimenticarlo e innamorarsi di nuovo.
Sospirò, bevendo l'ultimo sorso di the, per poi andare a prepararsi per una nuova giornata di lavoro.
Diagon Alley era trafficata come al solito, forse anche un po' di più, dato che mancavano pochi giorni ad Halloween. Le piaceva particolarmente quel periodo dell'anno: tutte le zucche, i dolciumi e le decorazioni spaventose la mettevano di buon umore.
Arrivò alla sua libreria, aprendola e levitando all'interno lo scatolone che il corriere magico le aveva lasciato vicino alla porta.
Finalmente poteva ultimare la sezione babbana. Era dell'idea che i grandi classici e anche i romanzi più recenti del mondo babbano dovessero essere letti anche tra i maghi.
Qualsiasi tipo di libro trasportava i lettori in un mondo magico, in una piccola bolla personale che nessuno poteva disturbare.
Riempì tutto lo scaffale, senza ricorrere alla magia, osservando alla fine soddisfatta il suo lavoretto.
Poteva orgogliosamente affermare che la sua libreria era il paradiso dei bibliofili: oltre all'atmosfera serena che si respirava fra i vari tomi, aveva sistemato al secondo piano un'area lettura, con un divano e poltrone comode per rilassarsi con una buona storia.
Andò al bancone, per annotare gli ultimi libri arrivati, ma venne distratta dal campanello che l'avvisava dell'arrivo di un cliente.
"Salve, come posso aiu..." Niamh non continuò la frase, rimanendo leggermente stupita.
"Buongiorno, Niamh." La salutò Severus, impassibile, non facendo trasparire nessuna emozione.
Guarda, guarda chi si vedeva. Severus non sembrava essere cambiato molto, tranne che per il nuovo look. Non lo aveva mai visto legarsi i capelli, ma doveva ammettere che il codino legato alla base della nuca e le due ciocche che gli ricadevano dritte ai lati del volto gli donavano molto.
Si ricompose, mascherando l'improvviso stupore e sorridendogli cortesemente. E pensare che un anno prima si sarebbero saltati addosso alla prima occasione.
"Ciao, Severus. Ti serve qualche libro in particolare?"
Lui senza dire una parola in più le porse un piccolo foglio, con scribacchiati alcuni titoli, di cui certi anche abbastanza rari.
"Gira voce che questa libreria sia la più fornita."
Niamh sorrise, facendosi sfuggire una piccola risata: sembrava che Severus stesse cercando di rompere il ghiaccio.
"Lo è. Seguimi."
Non sapeva come comportarsi. Di una cosa era certa: doveva essere distaccata. Per quanto desiderasse una semplice carezza, doveva controllarsi. Non sapeva ancora per quale motivo Severus fosse tornato. Magari gli servivano solamente i libri della lista.
Arrivò alla sezione che le interessava, chiamando a sé una scala per raggiungere il tomo sulle Arti Oscure.
Non era rimasta stupita dalla richiesta, in fin dei conti era a conoscenza del suo passato e della sua passione.
Il libro si stava rivelando più pesante del previsto, dannazione.
Non fece nemmeno in tempo ad estrarre la bacchetta per aiutarsi, che il volume cadde in avanti, facendola sbilanciare e scivolare dalla scala.
Lanciò un urlo di sorpresa, preparandosi a cadere rovinosamente, ma Severus riuscì a prenderla.
Sentiva il calore del suo corpo attraverso i suoi vestiti, il suo profumo mascolino, la forza della sua presa.
Aprì gli occhi che aveva tenuto chiusi per lo spavento e alzò lo sguardo, vedendo Severus osservarla affamato.
Un battito di ciglia dopo e le sue labbra sottili erano sulle sue, la sua lingua che premeva per entrare nella sua bocca.
Per un momento aveva cercato di allontanarlo, facendo leva sul suo torace, ma lui aveva stretto la presa, andando anche ad intrecciare una mano nei suoi capelli.
L'aveva intrappolata tra la libreria e il suo corpo e la stava dominando completamente.
Si era arresa anche troppo facilmente per i suoi gusti, ma Merlino, era passato un anno. Non avrebbe mai pensato che nella sua vita sarebbe stata baciata in questo modo: era passionale, selvaggio, disperato.
Non riusciva a staccarsi e neanche Severus. Quello che stava per succedere era un turbinio dal quale Niamh non voleva sottrarsi. Si stavano lasciando travolgere dalla passione animale, dal desiderio erotico.
Le sfuggì un gemito quando l'oscuro pozionista le afferrò il sedere, issandola e bloccandola con le sue pelvi contro la libreria, andando a sbottonarle con foga la veste da strega, esponendole il seno.
La sua bocca le stava lasciando una scia umida sul collo, dove si fermò a mordere le corde che si trovavano lì.
Niamh nel frattempo aveva slacciato con impazienza la sua cintura e aperto i suoi pantaloni, cercando di intrufolarsi nei suoi boxer.
In un attimo di lucidità aveva realizzato che era pieno giorno e, nonostante fossero in una zona abbastanza nascosta della libreria, qualcuno poteva facilmente scoprirli.
"Severus... i clienti..." riuscì a dire fra un bacio e l'altro, ma lui in risposta la baciò di nuovo, alzandole la veste, ammassandola sulla sua vita e togliendole il perizoma.
"Non preoccuparti."
E dicendo questo si incollò nuovamente alle sue labbra, baciandola come se da quello dipendesse la sua vita. Per un momento restarono nella loro bolla a scambiarsi baci, senza la fretta che gli aveva impossessati fino ad un attimo prima.
Lei gli aveva preso il volto fra le mani, carezzandogli con i pollici le guance leggermente ispide.
"Mi sei mancato."
Severus la guardò dritta negli occhi, accennando ad un sorriso. Erano rare le volte che sorrideva, ma quel gesto gli toglieva anni di dolore dal volto.
"Ti ho sognato." Gli sussurrò poi all'orecchio, leccandogli e mordendogli il lobo.
"Il tuo corpo virile." Bacio sul collo.
"I tuoi baci. I tuoi morsi."
La sua voce era poco più di un bisbiglio, ma era sicura che Severus sentisse ogni singola parola, dato che Niamh aveva sentito il suo respiro mozzarsi.
Fece scivolare una mano, andando ad afferrare il suo membro e, con un movimento del bacino, lo accolse dentro di sé, gemendo sul suo collo.
Era passato troppo tempo dall'ultima volta.
Severus cominciò a muoversi, con spinte sempre più rudi, bloccandole le braccia sopra la testa, mentre con l'altra mano la sorreggeva, tenendole la coscia.
Niamh non riusciva a pensare ad altro che all'uomo che in quel momento le stava quasi facendo toccare il cielo con un dito.
Per non gemere troppo si mordeva il labbro, ma non riuscì a trattenersi quando Severus abbassò leggermente il capo, andando a succhiarle un capezzolo nella sua bocca calda.
Lei in risposta inarcò la schiena, offrendosi totalmente: era ormai sull'orlo del precipizio. Le sarebbe solo bastato sentire la sua voce per lasciarsi andare al piacere.
"Severus..." disse allora affannosamente. "Ho bisogno... la tua voce."
"La mia voce ti eccita, mmhh?" Le rispose con il suo baritono profondo e lei rabbrividì, stingendo di più le gambe attorno al suo corpo.
"Vieni per me, Niamh." Sussurrò al suo orecchio, intrufolando una mano fra i loro corpi per andare a carezzarla.
"Severus..." gemette infine con abbandono, lasciandosi pervadere da un orgasmo travolgente.
Nonostante quella mattina avesse alleviato leggermente la tensione che aveva accumulato per il sogno erotico, in quel momento era venuta come se non si toccasse da mesi.
Pian piano scese dalla sua nuvola di piacere, andando subito a baciare Severus, e lui liberò la presa sulle sue mani, così Niamh ne approfittò per intrecciare le dita nelle sue ciocche corvine.
Sentiva che anche lui stava per lasciarsi andare. Le sue spinte erano meno precise e aveva il respiro corto.
Non si era certo dimenticata quello che gli piaceva a letto. Dopo essersi staccata dalle sue labbra, sprofondò la testa nell'incavo del suo collo.
Lambì la sua cicatrice, facendogli sentire leggermente i denti. Lo sentì gemere debolmente e così continuò su quella strada, arrivando a posargli baci sul lobo e dietro l'orecchio, tornando poi a concentrarsi sulla cicatrice che lui tanto odiava.
"Niamh..." mormorò poco prima di venire, affondando nel suo corpo finché tutto il piacere fu sopito.
Severus aveva appoggiato la fronte sulla sua spalla, sempre tenendola in braccio, mentre cercava di regolare il suo battito accelerato.
Lei aveva preso a carezzargli la schiena, rilassandosi nell'estasi che ancora la pervadeva.
Molto lentamente la mise di nuovo a terra, ma restò sempre vicino al suo corpo, sorreggendosi: le sue gambe non avrebbero collaborato.
Alzò lo sguardo, perdendosi nei suoi occhi profondi. Per l'ennesima volta si incollò alle sue labbra, sistemando una mano dietro la sua nuca, per tenerlo stretto.
Non si sentiva così in pace con se stessa da mesi. Non le interessava che in quel momento fossero mezzi nudi nel bel mezzo della sua libreria in pieno giorno, le interessava solo essere lì abbracciata a Severus.
"Dobbiamo parlare." Gli disse non appena riuscì a sottrarsi dai suoi baci insistenti. Se non avesse conosciuto bene Severus, si sarebbe azzardata a dire che anche lui aveva sentito la sua mancanza.
"Quello era l'intento." Le rispose lui, sistemandosi con un colpo di bacchetta.
Niamh fece lo stesso, guardandosi attorno per cercare la sua biancheria intima: avrebbe sicuramente preferito evitare che la trovasse un cliente.
"Stai cercando questo?" Gli chiese allora, con quel sorrisino arrogante, facendo pendere dal suo indice il perizoma.
"Sì, proprio questo."
Cercò di prenderlo, ma Severus allontanò leggermente la mano, facendosi pensoso.
"Potrei tenere questo perizoma come tu hai fatto con la mia camicia, non credi?"
Lo guardò per un attimo perplessa, per poi ridere leggermente.
"Come vuoi." E dicendo questo lo afferrò, infilandolo nella tasca dei suoi pantaloni. Così aveva un motivo in più per stuzzicarlo.
Severus la stava osservando con un sopracciglio alzato, apprezzando la sua audacia.
Le prese il mento fra le dita, alzandole il volto e sfiorandole appena le labbra con le sue.
"Ti aspetto questa sera. Alle venti. Nel mio ufficio ad Hogwarts."
"È un appuntamento questo, preside Piton?"
Severus le sorrise leggermente, per poi darle un ultimo bacio e andarsene. Girò il cartello appeso alla porta, riaprendo così la libreria, e infine uscì.
E così lui era venuto solo con l'intenzione di parlare eh?
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Spazio autrice
Ciao a tutti! Ecco qui il secondo capitolo! Vi è piaciuta la passione selvaggia tra Severus e Niamh? Non ve lo nascondo... piacerebbe anche a me essere baciata contro la libreria dal nostro oscuro pozionista. ;)
Credo sia un po' il sogno di tutti. 😂
Indivinate un po'... anche il prossimo capitolo sarà super hot. La nostra coppia dovrà chiarire lo status della loro relazione, ma una cosa è certa. Non si separeranno più tanto facilmente.
Devo ancora decidere se il matrimonio sia nelle loro carte o meno, ma sono sicura che in questa serie non ci saranno dei piccoli Piton.
Il sesso almeno è assicurato. ;)
Detto questo vi saluto, stellinate, commentate e alla prossima! :)
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