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Scusate per eventuali errori di grammatica e/o ortografia

─❀*̥˚

Esco dal bagno un'ora e mezza dopo... si, avevo bisogno di sfogarmi.
L'ultima volta che mi sono chiusa a piangere sotto la doccia è stato quando ho visto il video di un panda che veniva escluso dagli altri,  Dylan mi ha trovato a piangere mentre mangiavo dello yogurt alla fragola.

Strofino i miei corti capelli castani  su un asciugamano color panna pensando anche che metà della mia roba l'ho lasciata nella mia, ormai, ex casa.

«TEEEESSSS!» La mia amica dai capelli arancioni mi si para davanti e per poco non mi tira una testata sul mento, quella ragazza è piccola ma piena di energie.
«Ain che c'è?» Le chiedo sistemandomi meglio l'asciugamano rosa confetto che mi copre.
«Smettila di deprimerti sotto la doccia! Anche perché ci stai sprecando tutta l'acqua calda. -Commenta questa parte a bassa voce-  Tu ora ti vesti, ti fai bella e sta sera esci con me e Reina!»

«Ain-chan... non so se...» Onestamente ho solo voglia di strafogarmi di yogurt o gelato con le fragole, tante fragole, fragole, Okey solo fragole.
L'arancione mi zittisce puntandomi contro il suo indice.
«Non mi interessa, ho deciso così!» E se ne va alla stessa velocità con cui è arrivata.

Sospiro, quando Ain fa così non c'è modo di farle cambiare idea.
Entro in camera e mi metto velocemente l'intimo, dei jeans blu e una semplice maglia nera con uno scollo a V poco evidente, lascio i capelli umidi.
Vado in satollo dove c'è Reina intenta a guardare il telegiornale.

«Che guardi?» Le chiedo sedendomi vicino a lei.
La blu mordicchia un gambo di sedano. «A caccia di vip.»
Storgo la bocca. «Davvero guardi quella roba? Due conduttori che non fanno altro che sparlare di gente famosa?»
«Beh, tu vedi gente che sparla solo di moda.»

«Ei! Io devo tenermi informata sulle ultime tendenze e in più devo vedere che i miei modelli non vengano copiati!»
«Ceeeerto, qualcuno che ha visto i tuoi modelli che non hai mai realizzato, oltre che su carta, e mai pubblicato perché sei una fifona che non accetta le critiche, lì può sicuramente copiare.»
«Non mi piace la tua ironia.»

«HO UNA PROPOSTA DA FARVI!» Esclama Ain entrando in salotto e sventolando vittoriosa il telefono.
«Ho paura.» Sussurra Reina.
«Cioè?» Chiedo, onestamente sto rivalutando l'idea del svagarmi invece di piangere ancora sotto la doccia... anche se è dannatamente terapeutico.

«Noi tre, sta sera, andremo ad una festa!» Esclama l'arancione tutta contenta.
«E dove?» Continua a chiedere la blu.
«Sul tetto del palazzo, mi ha appena scritto Shitego-kun.» L'ultima parte l'ha detta arrossendo leggermente e con gli occhi che quasi sono a forma di cuore.

«Ain-chan! Fai conquiste!» Le faccio l'occhiolino, sono davvero felice per lei.
«Spero di si. È da più di due anni che gli corro dietro e niente!» Sbuffa accasciandosi sul divano tra me e Reina.
Atsuishi Shitego: la crush millenaria di Ain da ormai due anni, anche se in realtà sono amici d'infanzia.

«Okey, ultima domanda e poi la smetto di fare la madre: chi organizza la festa?»
Ain guarda il suo cellulare per cercare il nome nella chat tra lei e Atsuishi
«Kira Hiroto.» Dice infine.

✨✨✨

??? pov's

«Quindi: il dj arriverà sta sera verso le 20:10, la sua attrezzatura sta venendo montata proprio ora insieme al buffet e alle ultime decorazioni, quindi per le 21 sarà tutto pronto. È molto probabile che qualche paparazzo provi ad entrare, quindi ci saranno dei buttafuo- ...aspetta... PERCHÉ CAZZO TI STO FACENDO DA SEGRETARIA?!» Haizaki Ryouhei mi lancia il block-notes che teneva in mano molto irritato.

Non gli rispondo, continuo a leggere un articolo della rivista sportiva che ho in mano e di cui sto leggermente stropicciando il bordo delle pagine da quanto le stringo con rabbia.
«GURDA! -quasi strillo ignorandolo e indicando l'articolo- "Kira Hiroto, brillante giocatore quanto insopportabile e narcisista a livello umano. Per quanto ancora rimarrà in campo a causa del suo pessimo carattere?". MA TI SEMBRA?! » Continuo ad urlare dopo aver letto a voce alta le prime righe dell'articolo, mi rifiuto di continuare a leggerlo.
In questo momento vorrei tantissimo strozzare il giornalista che lo ha scritto.

Ormai la mia carriera calcistica si sta incentrando solo su questo: articoli e gossip che parlano solo del mio caratteraccio, servizi tv e video dove mi riprendono mentre do "consigli creativi" ai miei compagni, oppure ignoro dei fans, o anche gli scandali alle feste...forse dovrei smetterla di ubriacarmi così facilmente. 

«Non hanno tutti i torti.» Mi dice quello che dovrebbe essere il mio migliore amico, perchè lo sia è ancora un mistero.
«Grazie per supportarmi sempre, dannato demone.» Lo guardo male e lui sghignazza sotto i baffi. Un giorno di questi lo prendo a pugni e lo rapo a zero.

Mi lascio sprofondare ancora di più nel divano di pelle nera del mio attico.
«Comunque, -Haizaki si siede accanto a me- questa festa l'hai organizzata per far vedere ai media che non sei solo un pezzo di merda, stronzo, insensibile, narcisista e...» Si interrompe appena nota che lo sto guardando malissimo.
«Per farla breve: Niente casini sta sera, intesi?»
«Intesi.»

✨✨✨

Tess pov's

Mi liscio la gonna del tubino nero che indosso togliendo alcuni pilucchi mentre aspetto che l'ascensore arrivi all'ultimo piano: il tetto.
Reina si guarda nello specchio, che copre quasi tutta la parete metallica, sistemandosi il lucida labbra color pesca che si intona benissimo al suo vestito corto bianco rifinito con del pizzo, Ain invece continua a smanettare col telefono (sicuramente si starà scrivendo con Atsuishi).

Continuo a guardare insistentemente il mio riflesso sistemandomi qualche volta gli orecchini a cerchio oppure l'acconciatura...anche se ho lisciato semplicemente i capelli senza legarli o fare altro.
Reina mi osserva e, capendo la situazione, mette via il tubetto di lucida labbra e mi appoggia una mano sulla spalla sinistra.
«Ei, tranquilla. Andrà tutto bene. E poi a te piacciono le feste, quale modo migliore di svagarsi?»

Arriccio un po' il naso. «Non so, non mi sono lasciata con Dylan nemmeno 7 ore fa e sono già che esco per andare ad una festa.»
«E lui si starà facendo sicuramente quella rossa.» Borbotta Ain e prontamente Reina le tira una sberla sulla nuca.

Sospiro, so che Ain ha ragione, come so che Dylan è uno stronzo e non merita neanche una mia lacrima ma... è davvero difficile.
Mi sto pentendo di aver accettato di venire. A quest'ora sarei potuta essere sul divano, a mangiare fragole e guardando High School Musical solo per vedere quel figone di Zac Efron.

L'ascensore produce un breve suono acuto e il secondo dopo le porte si aprono.
La festa è già iniziata da una decina di minuti, la musica  suona a palla, c'è già gente che balla o che parla a bordo pista o nel bar allestito per l'occasione.
Usciamo dall'ascensore e neanche il tempo di fare due passi che subito due omaccioni in completo nero si piazzano davanti a noi.
«Nome e cognome.» Dice il primo con una voce rocca e bassa, mentre l'altro controlla la lista che ha in mano.

Reina fa un passo avanti per parlare, ma una voce non le fa emettere nessun suono visto che l'anticipa.
«AIN!»
Da dietro le spalle dei due bodyguard compare un ragazzo dai capelli albini a punta, ha gli occhi azzurri e una cicatrice sulla guancia destra.

«Shi-kun!» L'arancione sembra illuminarsi di gioia e gli corre incontro abbracciandolo; lui ricambia subito la stretta.
«Tranquilli, loro sono con me.» Dice staccandosi da Ain, ma il suo braccio rimane comunque fermo a stringere i fianchi della ragazza, guardando i due omoni.
I due si scambiano un'occhiata però ci lasciano passare senza problemi.

«Non sapevo che fossi amico di Hiroto.» Dice Ain al ragazzo, io e Reina stiamo dietro di loro in silenzio.
«Non lo sono, in passato abbiamo fatto parte nella stessa squadra di calcio. In realtà ha invitato Nagumo e io mi sono auto invitato.»
Ain ride. «TOP!»

Mi guardo intorno, sono tutti vestiti molto bene, a tema casual-elegante per essere più precise.
Raggiungiamo il gruppo di Atsuishi e di cui, in realtà, fanno parte anche Reina ed Ain visto che si conoscono tutti da molto tempo e hanno frequentato le elementari e le medie insieme. Io non li conosco per niente. Ho sempre pensato che mi sarebbe bastato solamente Dylan, è già un miracolo se sono ancora amica con le due ragazze.

«Ciao ragazzi!» Saluta Ain, Atsuishi le toglie il braccio dalla vita così la ragazza può saltellare verso il gruppo formato da 4 ragazzi.
«Ciao a tutti.» Saluta Reina sorridendo, mentre io mi limito ad un cenno con la mano.
«Ragazzi lei è Tess.» Mi presenta Ain tutta allegra.

«Quindi sei tu la famosa ragazza americana.» Dice uno con i capelli rossi e gli occhi di un bellissimo color acquamarina, ha la pelle candida come la neve.
«Immagino di si, anche se ho paura di sapere che cosa vi ha raccontato di me Ain...» Gli rispondo abbozzando a una risata, giusto per rompere il ghiaccio.

«Carina.» Alla destra del rosso c'è uno con i capelli marroni chiari, lunghi fino alle spalle e tenuti indietro da una bandana rossa e bianca che gli va a creare un'ombra sugli occhi cerulei.
Lo guardo attentamente, non so perché ma mi da l'idea di un disperato.

«Grazie...?» Rispondo un po' in imbarazzo, sono qui da neanche 3 minuti e mi capita subito il disperato di turno che ci prova con me... mi erano mancate le feste.
«Netsuha, ti fermo subito: non sei al suo livello.» Dice Ain facendo ridere gli altri, me compresa.
«Come scusa? Lasciamo che sia lei a decidere. Giusto baby
Storco la bocca in disapprovazione con quel nomignolo, lo usava anche Dylan.

«No, ha ragione Ain.» Dico schietta e le risate da parte degli altri continuano, mentre il ragazzo mette su un broncio.
«Ei tranquillo, puoi sempre contare sulla mia sorella immaginaria.» Dice Atsuishi mentre cerca di non scoppiargli a ridere in faccia.
«AVETE ROTTO IL CAZZO CON STA STORIA!» Urla lui in tutta risposta per poi dirigersi a passo pesante verso il bar.

Noi continuiamo ancora a ridere anche se di preciso non capito bene cosa intendessero i due.
«Comunque penso che sia meglio presentarci. -Parla un ragazzo dai capelli bianchi e gli occhi azzurro ghiaccio che fino al quel momento non aveva ancora parlato- Io sono Suzuno Fuusuke.»
«Io mi chiamo Nagumo Haruya, e se proprio devi provarci con qualcuno, sono il ragazzo giusto!» Dice un altro con dei bei occhi oro e i capelli rossi...a forma di tulipano.

Faccio per parlare ma Suzuno mi interrompe. «Senti abbiamo appena umiliato Netsuha, con te non ci andiamo mica leggeri come con lui.»
«Che cavolo vorresti dire Fiocco di Neve?!» Il rosso si volta verso di lui e lo guarda malissimo.
«No vi prego, non iniziate pure qui.» Sussurra Reina coprendosi la faccia con la mano destra.

«Se qualcuno vi chiede: noi non li conosciamo.» Dice il primo ragazzo coi capelli rossi sussurrando a noi ragazze e a Shitego. Ci troviamo tutti ad annuire.
«Ah, comunque mi chiamo Tatsuya Kiyama.» Mi porge la mano e io la stringo subito, gesto che apprezzo davvero tanto dato che non sono abituata ai tradizionali inchini.
«Ei Tatsu-kun, dov'è Midorima?» Gli chiede Ain.

«È andato un attimo al bar, aveva sete.» Risponde il rosso.
In quel momento arriva un un ragazzo dalla pelle olivastra, ha i capelli verdi e gli occhi neri a mandorla, i capelli li tiene legati in una coda che gli cade morbida sulle spalle, ha in mano un bicchiere in plastica da cui si intravede una foglia di menta.

«Ei Mido-kun!» Lo saluta Ain.
«Ciao ragazze!» Ricambia lui, poi mi guarda.
«Piacere, sono Tess, un'amica di Ain e Reina.» Mi presento.
«Piacere mio, io mi chiamo Midorikawa Ryūji.» Mi sorride cordialmente.

«Allora, Tess, come mai riusciamo a conoscerti solo ora?» Mi chiede Nagumo appena finisce di litigare con l'Albino.
«Ehm ecco...» Che dovrei dire? "Oh sapete, stavo con questo qui e pensavo che non mi servisse nessun altro nella mia vita se non lui, ma poi si è rivelato un idiota portandosi a letto un rossa molto probabilmente francese."... suona male.

Per fortuna Reina capisce il mio imbarazzo nel rispondere, quindi ci pensa lei.
«Colpa mia e di Ain! Dovevamo prepararla mentalmente a conoscervi.» Scherza.
«Mi sento un po' offeso.» Commenta Suzuno.
«Oneste.» Risponde infine il Tulipano.

«Comunque hai una faccia famigliare.» Mi dice Midorikawa e io lo guardo confusa.
«Ora che me lo fai notare, è vero. -Interviene Netsuha, si porta la mano destra al mento e lo massaggia, poi spalanca gli occhi colto da un'improvvisa illuminazione- Sei la ragazza di Dylan Keith, uno dei giocatori della nazionale americana!»
«Giusto!» Esclama Atsuishi spalancando gli occhi.
«Oh cavolo! Netsuha ci ha azzeccato!» Dice Nagumo più sorpreso per questo che per la rivelazione.

Ridacchio in imbarazzo, prima o poi sarebbe venuto fuori, mentre mi gratto la guancia sinistra. «Ehm si, sono io... anche se direi ex ragazza...» Dico guardando le mie scarpe improvvisamente colta dalla tristezza nel dirlo ad alta voce.
Ain mi appoggia una mano sulla spalla capendo il mio stato d'animo.
«Forza ragazzi! Siamo qui per farla divertire. Mido-kun! -Lo indica- Tappa verso il bar!»
«Seguitemi!» Il verde si volta e inizia a camminare, noi lo seguiamo.

Per l'occasione hanno allestito una postazione enorme, con bancone in marmo, scaffali in vetro dove sono esposti gli alcolici colorati, il tutto è illuminato da dei led viola.
Il barman viene a servirci subito.
«Ordina tutto quello che vuoi.» Mi dice Midorima sorridendomi.
«Un Vodka Lemon, grazie.» Mi rivolgo al barman che lo prepara subito.

Anche gli altri approfittano per prendersi da bere.
«Stasera, non pensiamo più a niente.» Mi propone Reina alzando il suo Gin Lemon, gesto che viene imitato pure da Ain.
Sorrido e alzo il bicchiere scontrandolo con quelli delle ragazze.
«Non pensiamo più a niente.» Ripeto.








MI SCUSO PER IL MEGA RITARDO!
A scuola sono stati dei mesi super impegnativi e onestamente le mie attenzioni erano concentrate più su altre storie.
Se il capitolo vi è piaciuto commentate e lasciate tante stelline💫💕

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