Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo VI [Ultimo]

- Quindi Juvia dovrebbe aspettare fino al ritorno di Lucy-san e delle altre? - chiede leggermente indispettita.

- Purtroppo sì, sempre se desideri riappropriarti dei tuoi ricordi e delle tue emozioni. - le spiega Erza.

Siamo alla gilda, è pomeriggio e questa mattinata l'abbiamo passata in maniera piuttosto strana e... mi sono sentito terribilmente a disagio per tutto il tempo.

Non sapevo cosa dire.

Lei non mi parlava di nulla, limitandosi a mangiare in silenzio.

Nella mia testa un casino pazzesco che cercavo di sistemare tentando di comprendere certe sensazioni nuove.

Che mi succede?

Sono sempre riuscito a capirmi, perché stavolta non ci riesco?

- Vuoi riappropriarti di ciò che è tuo? - si fa più diretta Erza.

Da quando siamo arrivati qui mi sento più tranquillo. Almeno non siamo soli.

- Ovviamente. Juvia non sopporta tutta questa confusione. -

- Meno male. - le sorride.

Sospirando mi alzo - Volete qualcosa? Io vado a chiedere se possono farmi un caffè. -

Inizio a sentire parecchio la carenza di sonno.

Juvia mi domanda un tortino ai mirtilli mentre Erza, naturalmente, una fetta di torta alla fragola.

Durante la mia attesa, al bancone, mi si affianca Happy che subito domanda tre pesci freschi.

- Vado a dirlo a Lisanna. - Elfman si dirige in cucina.

Per ora sono loro due a sostituire Mira.

Mira... chissà se lei e le altre stanno tornando.

Non vedo l'ora che, tutta sta faccenda, finisca.

- Tutto bene, Gray? - si siede, sul bancone, Happy.

- Eh? - lo osservo confuso.

- Hai sospirato. Tre volte. -

- Come mai non sei con Natsu? - cerco di cambiare discorso.

Dopotutto cosa potrei dire al gatto?

Nemmeno io so se sto o meno bene.

- Ho deciso che, per ora, è meglio lasciarlo solo con la sua pazzia. -

- Che ha combinato stavolta? -

- Ah... è il solito ottuso di sempre. Comunque... non mi hai risposto. Stai bene? - insiste.

- Non lo so nemmeno io. - sospiro nuovamente.

- Sei preoccupato per Juvia? -

- Non capisco più nulla... -

Nemmeno il perché mi stia confidando proprio con lui.

- Se sei preoccupato perché non le stai accanto? Invece di startene qui al bancone? -

- Mi sento a disagio. -

- Con Juvia? Non sei sempre a disagio quando c'è lei? - mi osserva perplesso.

- È diverso. Mi fa rabbrividire questa sua freddezza. -

- Ma se hai sempre desiderato che ti stesse un po' più distante. -

- Lo so! Ti ho detto che non ci sto capendo un cavolo... -

- Quando ti evita come ti senti, adesso? -

- Ferito. E con un gran peso sul petto. - sbuffo quasi distendendomi sul piano davanti a me.

La fronte poggiata sul fresco legno pieno di ammaccature, causate dalle molteplici risse a cui ha assistito.

- Ti manca la Juvia di prima? -

- Molto. -

- Quindi... in fine era meglio la Juvia originale? Anche se non assecondava i tuoi desideri? -

- Decisamente. - rimango nella mia triste posa.

- Ti capisco. Anche io un tempo speravo che Charle cambiasse. Che magari mi stesse un po' più dietro, senza evitarmi. Però se fosse diversa non sarebbe più la gattina che mi piace. Va bene esattamente com'è. Anche perché fa così solo per timidezza, un po' come fai tu con Juvia. - ridacchia tra sé.

- Ma a te Charle piace, non puoi fare lo stesso ragionamento con me. - borbotto.

- Perché? -

- A me Juvia non piace, se non come fidata compagna. -

- Il peso sul petto quando ti è venuto per la prima volta? -

- Perché cambi discorso, adesso? - mi volto leggermente verso di lui.

- Rispondimi. -

- Quando... - ci penso attentamente - Quando si è allontanata dopo il cambio di personalità. -

- Non fai che pensare a lei, da quando è cambiata? -

- Mi pare ovvio, sono preoccupato. -

- Ti senti solo quando non c'è? -

- E con questo? - mi sollevo di scatto.

- Gray... - mi osserva più che attentamente.

Credo di non averlo mai visto con uno sguardo così serio, ma... l'istante dopo si porta le zampe sul muso col suo solito sguardo sornione - Ti piiiiace! -

Faccio per ribattere, irritato, quando arriva Elfman con i miei ordini.

Afferrando il vassoio lo ringrazio e, ad Happy - Sei incredibilmente fastidioso. -

- E tu ottuso come Natsu. Pesce!!!! - conclude entusiasta vedendo che Elfman ha anche il suo cibo.

- Era ora. Ce ne hai messo di tempo. - mi ribecca Erza, appena mi vede.

Io però vengo calamitato dalla figura di Juvia, al suo fianco.

La ragazza alza lo sguardo osservandomi confusa.

Il mio cuore si stringe per poi iniziare a galoppare come un pazzo.

"Ti piiiiace!" mi tornano in mente le parole di Happy, al che mi sento avvampare.

- Gray-san? Stai bene? Sei rosso come i capelli di Erza-san. -

- Eh? Io... ecco... io... ho bisogno di un attimo. Vado fuori un secondo! - corro al portone.

Fuori mi poggio sul muro, lasciandomi poi cadere a terra.

Devo fare dei bei respiri profondi.

Maledizione!

Non ci credo.

Io... io... sono innamorato di Juvia.

Come diavolo ho fatto a non capirlo?

Ora le parole di Erza mi sono molto più chiare.

Ha ragione.

Hanno ragione.

Sono davvero ottuso quanto Natsu, se non di più.

Pazzesco.

Ed, a farmelo capire, è stato quel cavolo di gatto impiccione.

Che idiota...

- Gray?! Che accidenti ci fai qui? Juvia dov'è? - mi sento sollevare dalla mia posizione di pena.

Cana mi stringe per la maglia osservandomi in cagnesco - Allora? -

Attorno a lei ci sono quasi tutte le ragazze.

- È dentro che parla con Erza. L'ho tenuta sotto controllo fino ad ora. Piuttosto... avete trovato tutto? -

Voglio che torni normale.

Devo parlare con la vera Juvia.

È importante.

- Sì, tra poco Wendy dovrebbe arrivare con l'antidoto pronto. Attualmente è da Polyushka-san. - risponde Mira.

- Intanto andiamo da Juvia. Tutti. - Lucy apre la porta.

- Le ho spiegato la situazione. Vuole riavere le sue vere emozioni. - comunico mentre ci avviamo al tavolo con le due ragazze.

Non appena la vedo sento nuovamente il rossore crescere.

- Ara, ara. - Mira si porta una mano alla bocca iniziando ad osservare, in alternanza, me e Juvia.

- Non tutto il male vien per nuocere. - Cana si accoda allo stupore di Mira.

Ma che cavolo...

Perché ci hanno messo così poco a capire?

Perché... lo so. Lo so che hanno compreso il motivo del mio rossore.

È possibile che se ne fossero accorti tutti prima di me?

Sono davvero così ottuso?

- Ragazzi! È pronto! - entra Wendy correndo.

Tra le mani stringe una boccetta di vetro.

- Wendy, non correre o rischi di... - Charle non fa in tempo a terminare la frase che vediamo la ragazzina inciampare nel nulla.

La boccetta tra le sue mani vola via facendoci sbiancare tutti.

Senza rendermene conto scatto verso di essa e riesco ad afferrarla prima che si schianti al suolo.

- S-Sono mortificata! - sbianca Wendy accanto a me disteso a terra.

- Nessun problema. È intera. - mi alzo sentendo alle mie spalle i sospiri di sollievo delle ragazze.

- Juvia, se berrai questa tornerai quella di sempre. - Lucy mi ruba l'antidoto dalle mani per poi porgerlo a lei.

La ragazza senza un attimo di esitazione stappa la bottiglietta per poi bere il contenuto tutto in un sorso.

Ed è in quel momento che accade di nuovo.

Il capo chino come al matrimonio ed il silenzio.

Un silenzio pieno d'ansia, per quanto riguarda noi altri.

- J-Juvia? - mi trema la voce.

Lo sguardo della ragazza si solleva lentamente puntandosi sul mio.

I suoi occhi si illuminano per un secondo poi però li sbarra iniziando ad osservare tutti - Che succede? Perché state tutti fissando Juvia? -

- Juvia, come ti senti? - le chiedo preoccupato.

- Gray-sama, stai bene? Hai dormito male? I tuoi occhi... - allunga una mano verso il mio volto.

Colto alla sprovvista arretro sentendomi in fiamme il viso.

- Evviva!! È tornata normale! - esultano in coro le ragazze.

Juvia confusa al massimo le osserva - Juvia non capisce... -

Scopriamo così che Juvia non ricorda nulla di ciò che è accaduto dopo l'assaggio della torta al matrimonio.

Assolutamente niente.

- J-Juvia... ha gettato tutti i suoi peluche? - sbianca iniziando a tremare, appena Erza l'avvisa.

- Non preoccuparti, la direttrice li ha recuperati. Quando tornerai al dormitorio passa dal suo ufficio. - la rincuora.

- J-Juvia ha davvero trattato male Gray-sama? - non se ne capacita.

- Uhm... perché non ti fai accompagnare a casa da Gray? Così puoi parlarne con lui prima di avvertire la direttrice che stai bene. - Erza mi lancia uno sguardo d'intesa, che stavolta comprendo alla grande.

- Andiamo? - mi alzo cercando di non guardarla troppo.

Finalmente la risposta della ragazza mi è familiare, con un gran sorriso mi segue felice - Certo! -

Lungo il tragitto mi sento sempre più in soggezione.

Ho accettato di accompagnarla, ma... adesso?

Che diavolo dovrei dire?

O meglio... come dovrei dirlo?

- Gray-sama... a Juvia dispiace tantissimo di averti trattato male. -

- Non è stata colpa tua. E poi... io ti ho trattata anche peggio. Molte volte. - mi sento un verme.

- Juvia non è mai stata trattata male da Gray-sama! - accelera fino a piazzarsi davanti a me.

Le mani strette in due soffici pugnetti di fronte a me e lo sguardo infastidito.

La sua reazione mi fa sorridere.

Non importa come io la tratti, lei stravede per me.

Ho intenzione di mantenere la promessa fatta alla responsabile del dormitorio.

- Juvia? - le tolgo una ciocca di capelli da davanti agli occhi.

A quel gesto rimane di sasso per poi avvampare tutto d'un colpo. Istintivamente vado in fiamme pure io.

- S-Sì, Gray-sama? - barbetta.

E adesso che rispondo?

Oddio... il mio cervello è in tilt.

- P-Proseguiamo? - mi volto di scatto, sono troppo in imbarazzo.

- Oh... o-ok! - la vedo appena mettersi una mano sul petto, come cercando di calmarsi.

Come cavolo fa lei?

Si dichiara a me quasi ogni giorno, in completa naturalezza.

In completa... naturalezza?

Quelle parole mi risuonano in testa più e più volte.

Naturalezza un corno.

Ogni volta ci mette un sacco di coraggio.

Sempre di più, ogni giorno che passa. Tutto a causa dei miei ripetuti rifiuti.

Serrando i pugni lungo i fianchi mi volto di scatto.

Juvia quasi mi sbatte sul petto.

- Non è vero. Non era quello che volevo dirti. - cerco di non far caso al mio cuore che sta cercando di uscirmi dal petto.

- Juvia non capisce. -

Ora o mai più.

Devo dirlo tutto d'un fiato.

Dopo un gran respiro - Ti amo. - esordisco semplicemente.

- Andiamo? - inclina il capo estremamente confusa.

- No, ho detto che ti amo. Io sono innamorato di te, Juvia. - poggio la fronte sulla sua sospirando.

L'ho detto.

L'ho detto per davvero e... mi sento decisamente più leggero.

Juvia sussulta un attimo per poi rilassarsi - Gray-sama... stai dicendo sul serio? -

Senza pensarci un attimo l'abbraccio - Certo. Sentirti così distante è stato tremendo. Non voglio mai più sentirmi così. E nemmeno far sentire te in questo modo. -

Juvia a quel punto ricambia la mia stretta.

- Oh cielo... Juvia è così felice. Fatica davvero tanto a crederci, ma... è tutto vero. Il tuo cuore... è così veloce. - chiude gli occhi rimanendo in ascolto sul mio petto, le lacrime che iniziano a scendere lungo le sue guance.

A quelle parole sento l'imbarazzo crescere troppo.

Poggiando le mani sulle sue spalle l'allontano, sentendo il cuore aumentare ulteriormente il ritmo dei battiti - O-Ok. Anche se vero ora sono al limite. È meglio se ci avviamo davvero verso casa tua. -

Voltandomi di scatto mi dirigo per la nostra meta.

Non credo che mi abituerò in fretta a questo cambiamento.

Però... non è male. Per niente.

Per la prima volta non mi sento infastidito dal suo sguardo, ma... solo in imbarazzo.

- Sono felice che tu sia tornata in te. - evito di voltarmi a guardarla.

Subito si affianca a me ridacchiando - Juvia ama davvero tanto Gray-sama, anche la versione imbarazzata. -

Ed ignorando il suo commento mi limito a porgerle una mano, coprendomi la bocca con l'altra, che subito afferra sorridendo.

D'ora in poi non mi chiederà più di lasciargliela, anzi... probabilmente sarà pure più appiccicosa del solito.

Però... non credo mi darà più fastidio la cosa.

Juvia va benissimo così com'è.

È di quella che ora sta sorridendo come una pazza che mi sono innamorato.

Non la vorrei diversa in niente.

Assolutamente in nulla.

♡♡♡Ohayou minna♡♡♡
Siamo arrivati, di nuovo, alla fine X3
Sono davvero molto contenta di essere riuscita a scrivere questa fanfiction, serviva una Gruvia in più nell'elenco u.u
Spero vivamente di trovare, un giorno, la giusta ispirazione anche per una Gale/Gajevi. Mi dispiace troppo non averne scritta ancora nessuna, benché io adori così tanto quella coppia :/
Comunque... prima o poi arriverà pure quella, come altre Nalu, Gruvia, Miraxus e Gerza, si sa che adoro follemente Fairy Tail ♡w♡
Grazie davvero di cuore di aver seguito questa storia fino all'ultimo punto, siete davvero degli adorabili e speciali maghetti ♡♡♡
Spero di tornare presto con un nuovo racconto ^^♡♡♡
♡♡♡Arigatou gozaimasu♡♡♡
♡♡♡Mata nee, alla prossima♡♡♡

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro