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La Festa Dei Girasoli

- Lucy, è da un po' che ci penso. - lancio la mia esca.

- A cos'è che pensi da un po', Natsu? - domanda lei, senza scollare il naso dal libro che sta leggendo.

- Le tue chiavi ultimamente mi sembrano... opache, quasi sporche. -

- Che?! - scatta a guardarmi stranita.

- Sì, mi sembrano molto meno lucide del solito. Forse hanno bisogno di una pulita. Se vuoi conosco la persona giusta, in zona c'è un tuttofare che... -

- Non se ne parla. - mi blocca seccamente - Non affiderò mai le mie preziose chiavi ad un estraneo e poi... non sono sporche! Le pulisco e lucido personalmente ogni tre giorni. -

Maledizione!

- Ti giuro che è una brava persona e, se non ti fidi, resterò con lui per tutto il tempo. - insisto sperando di convincerla.

- Ho detto di no, la vuoi smettere? Che poi... da quand'è che t'interessa la pulizia delle mie chiavi? - è sempre più irritata.

- Ok, scusa. Volevo solo fare una cosa carina per la mia ragazza. - sfoggio il mio asso nella manica.

Quando Lucy s'infastidisce per qualcosa che combino... basta dire quelle tre magiche parole e tutto si placa.

"La mia ragazza".

- N-Non ce l'ho con te, mi fa piacere che tu voglia essere gentile, ma le mie chiavi restano con me. Grazie comunque del pensiero. - stavolta quasi entra col naso nel libro, per nascondermi il rossore sul volto.

Ed anche stavolta sono salvo!

Sono un fottutissimo genio.

Anche se... ancora non ho capito la sua strana reazione quando la chiamo in quel modo.

In fin dei conti stiamo assieme oramai da un po'.

Boh... si sa che Lucy è strana.

- Di niente. Ti lascio leggere, ora. Io vado da Happy, mi sta aspettando al fiume per pescare la merenda. -

- Ok. - risponde, ma senza avermi sentito veramente.

Si è nuovamente immersa nel mondo del libro di turno.

- Che palle. È stato un sonoro buco nell'acqua. - sbuffo mentre mi avvio dal mio amico.

Non sono riuscito ad ottenere le chiavi.

Va beh, poco male.

Prima di quel giorno ce la farò. Ho ancora tempo.

- Natsu, tutto ok? Hai un'espressione strana. - mi fissa storto Happy.

- Certo, sono tutto un fuoco! - mi gaso, già pronto alla prossima battaglia per avere ciò che mi serve.

- Così ti voglio! Prepariamoci a pescare una vagonata di pesci! - svolazza felice davanti alla mia faccia.

- Chi pesca quello più grande potrà far fare all'altro ciò che vuole per un'ora. - mi lascio trascinare dall'entusiasmo del mio amico.

- Ma non è giusto, tu sei molto più forte di me! Io non riesco a tirar su troppo peso, Il mio limite è Lucy! -

- Ghiahahaha! Quindi ho già la vittoria in tasca! - inizio ad immaginare cosa fargli fare come penitenza.

Per ora sono qui, al mio prossimo piano ci penserò dopo.

Arriva così il giorno seguente.

Lucy se n'è andata per negozi con Levy ed a breve dovrebbe essere di ritorno.

- Posso sapere perché mi hai chiesto di controllare Lucy? -

- Che domanda, Happy! Altrimenti avrei rischiato di preparare il tutto troppo presto o troppo tardi. - annuisco soddisfatto di me.

Stavolta andrà come programmato.

- E da quando sei così premuroso? Stai insieme a Lucy da più di sei mesi e non ti ho mai visto comportarti in questo modo. -

- Che stai dicendo? Io sono da sempre premuroso! -

- Come no, confessa. Cosa stai nascondendo? - studia attentamente la mia espressione.

- Nulla, davvero! - punto lo sguardo nel suo, per cercare di convincerlo - Voglio solo farle trovare un bel bagno caldo e profumato, al suo ritorno. -

- Tu non me la racconti giusta. -

- Pensala come vuoi, ma vai a dar un'ultima occhiata alla strada e dimmi se sta arrivando davvero. Per favore. -

- Aye... sir. - continua a fissarmi dubbioso, mentre si appresta ad andarsene.

- Luuucy, bentornata! - allargo le braccia appena la vedo varcare la soglia.

- Ehm... grazie. - si guarda attorno confusa - Hai forse combinato qualcosa? -

- Sì, ti ho preparato un bel bagno caldo. Su, su, va pure. Ti sta aspettando. - inizio a spingerla verso la meta.

- Sicuro di non aver distrutto nulla? Hai dato fuoco al mio nuovo manoscritto? Mangiato il mio ultimo yogurt ad edizione limitata? Rotto il mio premio? -

- Anche per me c'è qualcosa sotto. - si accoda il gatto, pacificamente seduto sul divano.

- Certo che tu ed Happy siete davvero malfidenti. - sbuffo infastidito.

- Aye, sir! È perché ti conosciamo. -

- Dai Natsu, ora smetti di spingermi. Posso camminare da sola. -

- Ok, ok. - la lascio sedendomi sul letto col broncio.

Se solo sapessero.

Sto davvero facendo tutto questo per essere carino.

- Dai... non mettere il muso, non volevo essere scortese. Grazie per il bel pensiero, in questi giorni sei davvero un tesoro. - Lucy si china per baciarmi la fronte - Ora vado a farmi il bel bagno caldo che mi hai preparato. - mi sorride cercando il cambio d'abiti da indossare.

- Ah! - mi blocco vedendola mentre si avvia con le chiavi alla cintura.

- Che succede? - si volta confusa.

- N-Niente. - distolgo lo sguardo.

Se lo dicessi sarei troppo sospetto.

- Ok, allora vado. - comincia a fischiettare portandosi con sé il mio obbiettivo.

- Sono quasi a corto di piani ormai. - borbotto tra me.

Possibile che se le porti sempre dietro?

Pure in bagno!

- Ci sono!! - scatto in piedi realizzando un importante dettaglio.

Quando andiamo a dormire lei le poggia sempre sul comodino.

Quello è l'unico momento della giornata in cui non ce le ha addosso o comunque a vista.

Le prenderò stasera, ho deciso.

- Decisamente sospetto. - Happy mi guarda semi nascosto, davanti all'entrata della camera.

- Oh, ma smettila. - lo supero ignorandolo.

Credo di dovermi sbrigare.

Stanno cominciando a tenermi d'occhio un po' troppo, eppure non mi sembra di essere così tanto diverso dal solito.

Quella sera, dopo aver atteso che entrambi si siano addormentati, sgattaiolo fuori dal letto.

Con gesti assai felpati faccio scivolare l'astuccio con le chiavi nella mia mano, per poi correre come un razzo al parco vicino casa.

Rimanere dentro l'appartamento è troppo rischioso.

Se Lucy si svegliasse finirei per venir beccato prima del compimento del tutto.

- Lo sapevo che avevi in mente qualcosa. - salto quasi in aria, sentendo improvvisamente la voce di Happy alle mie spalle.

- Happy! Mi hai fatto prendere un accidenti! - nascondo dietro alla schiena il mio bottino.

- Che vuoi fare con le chiavi di Lucy? Se ti scopre sei morto. - sbadiglia svolazzando a zig zag.

- Quali chiavi? Probabilmente sei ancora mezzo addormentato, perché non te ne torni a nanna? -

- Se non ti decidi a parlare vado a svegliare Lucy. - mi guarda ora più vigile e serio.

- Non oseresti. - lo lincio con lo sguardo.

- Luuucy!! - fa per volare via, ma lo afferro per la coda - E va bene! - scatto sconfitto.

- Allora? - domanda sedendosi sopra ad una delle giostre.

Che cavolo, speravo di tenere la cosa per me e Lucy, ma Happy potrebbe anche aiutarmi con la sorpresa.

- Ti ricordi quando siamo andati ad Oshibana? -

- Parli della settimana scorsa? La missione col tizio vestito tutto di fucsia e con una tonnellata di lacca in testa? -

- Sì, esatto. Quando siamo andati in stazione per tornare a casa, Lucy ha notato una locandina appesa ad una parete. -

- Ah, vero. La festa dei Girasoli, giusto? Ma che c'entra questo col tuo furto? -

Glielo vedo nello sguardo, pensa che io stia cercando una scusa da rifilargli.

- Ci sto arrivando. Dammi un attimo. - sbuffo - Lucy sembrava molto interessata a quella festa. Però poi si è rabbuiata dicendo che dovevamo muoverci. -

- Sì, la festa si svolge all'interno di una grande villa, che ha in giardino una particolare specie di girasole che fiorisce solo per una settimana all'anno. Per poter partecipare al tutto chiedevano di presentarsi in abito elegante e di essere dei bravi danzatori. Lucy ha rinunciato subito pensando non potesse interessarti. -

- Appunto! Però... lei sembrava così triste. - mi siedo a terra sospirando.

- Quindi... vuoi andare con lei a quella festa? -
- Sì, vorrei farle una sorpresa. - sorrido immaginando la sua espressione quando vedrà il posto.

- Ma... le chiavi? Ci stai girando attorno da prima. -

- Mi serve Capricorn o almeno Virgo. -

- Perché? - mi fissa confuso.

- Mi servono lezioni di ballo. -

- Ti hanno già insegnato a ballare, te ne sei già dimenticato? -

- Sì. - ridacchio.

- Ah, Natsu. Se non è qualcosa che t'interessa te lo dimentichi in un battito di ciglia. Ho seriamente paura per il futuro dei tuoi figli. - scuote il capo sospirando.

- Ehi! Stai forse intendendo che potrei dimenticarmi di loro?! - scatto irritato.

- No, ma dei loro impegni sì. Sento già molte urla del tipo "Papà, ti detesto!" nel tuo avvenire. -

- Ghiiiiiii! Adesso basta! Ti ho detto quello che volevi sapere. Se sei a posto, puoi pure tornare a casa. - mi alzo aprendo l'astuccio con le chiavi.

- Veramente avrei un ultimo appunto da farti. -

- E cosa? - nemmeno lo guardo.

- Come pensi di chiamare a te gli spiriti? Non sei un mago celeste e, anche se lo fossi, non hai tu il contratto con loro. -

Come uno scemo mi blocco a fissare il mazzo color oro ed argento.

- Oh. -

- Non ci avevi pensato, vero? - vola davanti alla mia faccia.

- C-Certo che ci avevo pensato. - distolgo lo sguardo.

- Bugiardo. -

Cavoli...

Cavoli, cavoli, CAVOLI!!!

Come ho potuto non considerare una cosa del genere?

- Di cos'è che aveva bisogno, Natsu-sama? -

- Whaaaaaa!! - sussultiamo sia io che Happy sentendo una voce alle nostre spalle.

- Capricorn! - lo fisso sorpreso.

- Ho sentito che aveva bisogno di me per qualcosa, perciò mi sono palesato. - fa un inchino super composto.

- Certo che... hai un culo pazzesco, Natsu. - Happy sussurra al mio orecchio.

- Ghiahahaha! Era tutto calcolato, cosa credi? - gongolo della mia vittoria fortunata.

Ho davvero avuto un culo assurdo.

- Come no. -

- Se non si tratta di una cosa urgente io me ne andrei. Non sono venuto qui usufruendo dei poteri di Lucy-sama, però vorrei comunque evitare di perdere tempo inutilmente. -

- No, no! Scusami! È urgente! - giungo le mani in preghiera.

- Mi dica. -

- Ho bisogno di lezioni di ballo. Voglio fare una sorpresa a Lucy, portandola alla festa dei Girasoli. - confesso subito.

- La festa dei Girasoli, eh? - fa uno strano sorriso.

- Sì, è forse un problema? -

- Affatto, allora... vuole già cominciare? - incrocia le braccia osservandomi da capo a piedi - Spero sia consapevole del fatto che io non sarò un insegnante indulgente. -

- Non chiedo di meglio! - mi gaso infiammando i pugni.

- Beh, buon lavoro. Io me ne vado a dormire. - Happy sbadiglia, alzandosi improvvisamente in volo.

- Brutto gatto infame! Dove sta la tua amicizia nei miei confronti?! -

- A letto, vado a recuperarla e torno. - se ne scappa via lasciandomi col severo maggiordomo.

Maledetto...

Rimasto quindi solo, col mio maestro, passo le seguenti ore in un inferno all'apparenza senza ritorno.

"Passo a destra, sinistra, sinistra, destra..." mi ripeto a mente, lungo la strada del ritorno, mentre sento ancora tutto girare. E, giunto finalmente a casa, crollo in coma sul letto in meno di un secondo.

- Natsu, Natsu!! È mezzogiorno, non hai fame? - mi sento scuotere fin troppo presto.

- Uhm... - mi arrotolo nelle coperte.

- Natsu!! - vengo gettato brutalmente a terra - Ok essere dei dormiglioni, ma così stai esagerando!! - Lucy mi urla contro.

- Mi dispiace, ieri notte... - mi blocco notando il suo sguardo sospettoso.

- Ieri notte, cosa? -

- Ieri notte mi sono messo a dormirgli sulla faccia, finendo quasi per soffocarlo. A causa di ciò c'ha messo molto per riaddormentarsi. - risponde Happy per me, salvandomi.

- Uhm... ok. Ora però sbrigatevi, è quasi pronto il pranzo. - sbuffa lei scendendo le scale.

- Happy, amico mio! Grazie! - lo abbraccio commosso.

- Te l'avevo detto di aver lasciato l'amicizia per te sul letto. -

- Non farmi ripensare a ieri notte, lì sei stato davvero infame. - lo guardo storto.

- Aye, sir! Ma con oggi ho riguadagnato tutti i punti! - mi fa il segno della vittoria.

Ah... per fortuna che mi ha salvato.

Stavo per spifferare a Lucy delle lezioni, cosa che non vorrei mai fare.

Ci tengo che sia una sorpresa.

I giorni cominciano così a prendere un'insolita routine.

La notte, unico momento in cui sono sicuro che a Lucy non servono i servigi di Capricorn, la passo a farmi bacchettare da lui e Virgo. La quale viene per farmi da partner.

Il mattino lo passo tutto a dormire, venendo poi svegliato all'ora di pranzo da Lucy, arrabbiata sempre più, di giorno in giorno.

Il pomeriggio mi serve per strafogarmi di cibo e dormire, per poi arrivare nuovamente alle lezioni.

- Non ce la faccio più... - mi accascio moribondo sul bancone della gilda.

- Ultimamente mi sembri molto stanco, Natsu. Che ti succede? - domanda Mira, con tono preoccupato e curioso.

- Starà escogitando un altro dei suoi assurdi piani. Come quando si era fissato di trovare l'album di Fairy Tail con le foto imbarazzanti. Oppure quando ha sradicato il ciliegio arcobaleno dal parco. - Gray si siede accanto a noi.

Sono così stanco che nemmeno ho voglia di ribattere, non ne vale la pena.

E poi... in testa ho solo una cosa "Passo a destra, sinistra, sinistra, destra..."

- Ma che stai dicendo? Lo sradicamento del ciliegio non è stato affatto un gesto assurdo, ma uno d'amore!! - s'illumina la nostra amica.

- A tal proposito... - si volta poi verso di me - Ma Lucy dov'è? -

- Aveva da far qualcosa con Levy, Mira. - Happy risponde al posto mio, io ho decisamente finito le batterie.

Sento di star per addormentarmi - Capisco. Oh, credo sia crollato. - è l'ultima cosa che sento prima di sprofondare in un dolce sonno.

Mi auguro davvero di rendere felice Lucy.

Sembrava tenerci particolarmente a quella festa, non le avevo mai visto in volto quell'espressione.

- È il giorno, è il giorno, Happy. - inizio ad andare avanti ed indietro con fare dubbioso.

- Che succede? Sei pronto, ti sei allenato per giorni. -

- Non è quello. Non so come portare Lucy a quella festa senza che se ne accorga. -

- Dille che hai trovato una missione interessante e veloce da svolgere, ad Oshibana. -

- Con partenza serale? Non sarà sospetto? -

- Sono giorni che pensa tu sia strano, probabilmente si convincerà che questa sia solo l'ennesima stranezza. -

- Tu però devi venire con noi. - gli punto contro un dito.

- Perché? -

- Non siamo mai andati a lavoro senza di te. -

- E poi che dovrei fare? Il reggi moccolo? -

- Stiamo per andare ad una festa in una villa, sono certo avranno un sacco di buon pesce da mangiare. -

- Pesce! Ci sto!! -

- Ottimo, allora andiamo a recuperare Lucy! - corriamo a casa, dove la ragazza sta leggendo un libro seduta sul divano.

- Basta poltrire! C'è del lavoro da fare! - la tiro su.

- Eh? A quest'ora? Ma io stavo leggendo. -

- Prometto che ne varrà la pena. - le sorrido non riuscendo quasi più a contenere l'entusiasmo.

- Ci pagano con della carne da cucinare, vero? - sospira - Lasciami liberare il freezer o non avrò posto dove metterla. -

- Carne? Uhm... presumo ci sarà anche quella. - ragiona Happy.

- Dai Lucy, dobbiamo sbrigarci. - corro verso la camera, per afferrare la sacca coi nostri cambi d'abito.

- Hai preparato anche i miei vestiti? Non se ne parla. L'ultima volta mi sono trovata a dover indossare roba seriamente improponibile, avevi acquistato per me abiti davvero assurdi. - mi raggiunge con aria contrariata.

- Giuro che è ok, stavolta. Possiamo andare? - le porgo la mano per poterci finalmente avviare.

Nella sacca ci sono gli abiti indossati alla festa organizzata per il premio.

Lucy in realtà aveva nell'armadio davvero un sacco di altri vestiti sofisticati, ma temevo appunto una reazione del genere.

- Prima voglio vedere che hai scelto per me. -

- Non si può, Lucy! Rischiamo di perdere il treno. - Happy la tira su cominciando a volare verso la porta.

- Happy! Ma che diavolo fai?! -

- Te l'ho detto, rischiamo di arrivare tardi! - la tiene sospesa in aria.

- Forza, dobbiamo sbrigarci! - rido cominciando a correre dietro di loro.

Il mio entusiasmo si smorza però quasi subito, precisamente... alla partenza del treno.

- Chi me l'ha fatto fare... - poggio la testa sulle ginocchia di Lucy, cercando di far andare via la nausea.

- Certo che dev'essere una missione davvero allettante se hai deciso, di tua spontanea volontà, il treno come mezzo di trasporto. -

- Potevamo volare fin lì... con Happy... - fatico a parlare.

Oddio... tutto balla!! E non come ho imparato.

- Ehi! Cosa credi che io sia? Non riesco a volare così tanto con ben due "pesi piuma" come voi. -

- Sto per... morire!! - vedo la luce in fondo al tunnel.

- Non stai per morire, Natsu. - sospira Lucy - Hai solo un fastidioso malessere, vedrai che passerà presto. - mi accarezza i capelli.

- Mi avrai sulla... coscienza... -

- Sì, sì. Lo dici ogni volta. - ridacchia.

Cosa c'è da ridere?!

Sto male... maledetti...

- Ta-dan! Siamo... arrivati!! - allargo le braccia mostrando la stazione di Oshibana a Lucy.

Mi sento come nuovo.

- Visto? Ti sei ripreso in un lampo. - scuote il capo sorridendo.

- E dire che mi volevi far fare il mulo da soma. - sbuffa Happy.

- Oh, comincia stasera. -

Sia io che il gatto ci voltiamo verso Lucy, la quale sta osservando con sguardo triste la locandina della festa.

- Natsu... - Happy tira il tessuto dei miei pantaloni.

- Uhm? -

- Credo sia il momento di dirglielo. -

- Hai ragione. - annuisco per poi poggiare una mano sulla spalla della mia ragazza.

- Lucy, ti devo confessare una cosa. Non siamo qui per una missione. - le sorrido dolcemente.

- Che vuoi dire? - si volta confusa.

- Stasera andremo alla festa dei Girasoli. -

- Eh? Ma... tu trovi noiose questo genere di feste. Inoltre... non ho nemmeno il giusto abbigliamento, con me. -

- È vero che non impazzisco per cose così, ma se sono con te sono certo che sarà divertente. E non temere per i vestiti, li ho presi io. -

Orgoglioso di me stesso la trascino verso una locanda - Prenotiamo un posto dove stare stanotte, così potremo anche cambiarci con calma. -

- Natsu, ti ringrazio... tu però sai appena far due passi di danza e loro accettano solo bravi ballerini. -

- Smettila di preoccuparti. Andrà bene. - entriamo nel primo posto a tiro - Mi scusi, ha una camera per un pernottamento? -

In men che non si dica otteniamo la stanza e subito andiamo a cambiarci.

- Lo ammetto, per un attimo ho temuto di trovarmi tra le mani chissà quale vestito, ma... ti devo le mie scuse. - esce dal bagno col sorriso sulle labbra.

- Nessun problema. - faccio spallucce.

- Siete davvero carini ed eleganti, ma io sono il più figo. - Happy svolazza tra di noi sfoggiando il suo nuovo farfallino.

- Decisamente figo. - gli batto il cinque, per poi rivolgermi a Lucy - Andiamo, signorina? -

- Uhm... sicuro di voler andare a quella festa? - tentenna nell'afferrare la mia mano.

- Sicurissimo. -

Attendo questo momento da giorni.

- Ok. - mi sorride con un meraviglioso luccichio nello sguardo.

Soddisfatto di me le porgo il braccio per poi avviarci a destinazione.

- Prego, signori e buon divertimento. - all'entrata della villa ci accoglie un uomo vestito di tutto punto.

- Oh cielo... è tutto come a quel tempo. - Lucy si copre la bocca con le mani, guardandosi attorno.

- Eh? Eri già venuta a questa festa? - domanda Happy, precedendomi.

- Da piccola, con i miei genitori. L'anno prima che mia madre morisse. Certo... al tempo era una festa limitata ai membri dell'alta società, ma sono felice che ora l'abbiano aperta a tutti. - continua ad osservare tutto ciò che ci circonda.

- Beh, non proprio tutti. Se non sei vestito bene e non sai ballare qui non ci entri. - commenta il gatto.

- Questo perché è tradizione far un determinato tipo di ballo, come ringraziamento nei confronti dei girasoli sbocciati. - sorride perdendosi in chissà quale ricordo.

- Un determinato... tipo di ballo? - mi blocco io a quelle parole.

- Tranquillo, Natsu. T'insegno io. - tende le mani verso di me - Passo a destra, sinistra, sinistra... -

Realizzando la sequenza anticipo il seguito - Destra! È la danza che mi ha insegnato Capricorn! -

- Capricorn? - si ferma guardandomi sorpresa.

- Ecco... - distolgo lo sguardo.

- Sono giorni che Natsu segue delle lezioni di ballo, con Capricorn come insegnante e Virgo come partner. - Happy spiffera tutto.

- E che cavolo! Dovevi proprio dirglielo? -

- Tu hai preso lezioni per oggi? - domanda Lucy in un sussurro.

- Sì... - confesso.

Tanto ormai...

- Ecco perché eri così tanto interessato alle mie chiavi, giorni fa. Volevi chiedere aiuto ai miei spiriti. Mi sembrava strano volessi portarle a lucidare. -

- Uhm, è così... - la guardo appena.

- Oh, santa Mavis... - con un sospiro si copre il volto con le mani.

- Ah! Lucy... stai... piangendo? - cerco d'intravedere il suo viso.

- Io... sono così felice. - mi abbraccia all'improvviso cominciando a singhiozzare - Ti amo tantissimo, Natsu. Non potevi farmi sorpresa più bella. L'anno in cui venni qui coi miei genitori fu l'ultima occasione in cui ebbi un vero momento padre e figlia. Papà mi mise sui suoi piedi ed insieme ballammo la danza che ti dicevo. -

- Oh, io... anch'io ti amo. - la stringo a mia volta.

Avevo capito che c'era qualcosa che la legava a questa festa, ma non mi sarei mai aspettato nulla del genere.

Sono davvero contento di non aver rinunciato a portarla qui.

Capricorn e Virgo sono stati severi, ma ne è decisamente valsa la pena.

Discostandola leggermente le sorrido - Dai Lucy, adesso basta lacrime. Una meravigliosa serata ci attende. E, se vorrai, faremo diventare questa festa una nostra tradizione annuale. -

Non importa se dovrò passare altre cento lezioni folli con quei due pazzi, farò di tutto ed anche di più per vedere nuovamente il dolcissimo sorriso che ora incornicia il volto di Lucy.

Dopotutto... io amo questa ragazza.

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