profumo di Londra
Che bello sentirsi a casa per una volta.
Questa cittá, con strade affollate, con odore di caffé ovunque, con un'accento bellissimo. Questa cittá vorrei chiamarla casa per il resto della mia vita.
Appena uscita dall'aereoporto, ho lasciato andare un sospiro, che è come se mi avesse tolto un peso dalle spalle, un peso che portavo dietro da molto tempo.
Cerco un taxi libero, appena lo trovo saluto il tassista e tiro fuori un biglietto dalla tasca dove ce scritto l'indirizzo di un agenzia immobiliare. Spero di trovare un bel appartamento.
25 minuti dopo siamo arrivati e mentre scendo, il tassista mi consegna la valigia e mi dice il prezzo del viaggio.
Pago e gli dico di tenere il resto.
Mentre entro una ragazza molto carina mi accoglie.
-Salve, come posso aiutarla? Mi chiede lei molto gentilmente, alla fine è il suo lavoro. Ma sono sicura che si rompe il cazzo a ripetere sempre le stesse parole ogni giorno.
-Salve, avrei un appuntamento con la signora McCarter. Le dico sorridendo.
-Come si chiama lei?
-Christina Davis.
-Ah signorina Davis, la prego di accomodarsi. La signora McCarter la attenderá tra cinque minuti. Mi informa.
Vado a sedermi nella poltrona accanto alla reception.
Cinque minuti dopo una signora sui quarant'anni si avvicina a me.
-Salve signorina Davis, io sono la signora McCarter. Si presenta mentre allunga la mano per salutarmi.
-Salve signora, e un piacere conoscerla. Le sorrido.
-Il piacere è tutto mio. Mi segua, andremo a vedere tre appartamenti. Se non sono di suo gradimento, abbiamo molti altri a disposizione.
-Certamente, sono sicura che uno di questi andrá benissimo per me.
-Perfetto, andiamo allora.
La seguo fino alla macchina.
-Sono tutti e tre vicino al centro cittá, con una bella vista su Londra.
-Allora molto probabilmente troverò l'appartamento addatto a me.
-Lo spero, signorina Davis.
-La prego mi chiami Chris o Christina, non sono abituata ad essere chiamata così formalmente. Le dico sorridendo.
-Va benissimo Chris. Ricambia il sorriso.
Dieci minuti dopo, sto cercando di capire perchè questa signora abbia pensato che ad una ragazza di 19 anni possa piacere un'appartamento così antico.
Il primo appartamento andato, era decisamente un no.
Il secondo era molto carino, con una bella vista, ma una cucina piccolissima. Insomma non c'era neanche spazio per il frigo. Dove lo metto il cibo?
Ed ecco qua che apre la porta del terzo appartamento. Dire che me ne sono innamorata e poco.
Ha una vista mozzafiato. Il salotto è giá arredato, ce un divano color beige nel centro del salotto con una poltrona accanto sempre dello stesso colore. Un tavolo piccolo che sinceramente non so neanche di che colore sia ma è molto carino. Mancano un paio di cose, ma durante la settimana andrò a comprare. Due camere da letto, un bagno con vasca e una cucina abbastanza grande. Bene, con tutta la quantitá di cioccolata che mangio lì dentro ci sta tutto.
Poco dopo firmo il contratto ed eccomi qua nella mia nuova casa.
Faccio di nuovo un giro e decido in quale camera dormire. Ovviamente scelgo quella più grande.
Disfo la valigia e prendo il necessario per farmi una doccia.
30 minuti dopo ho finito, mi vesto e decido di andare a fare un giro in città, anche per comprare qualcosa per la casa. Soprattutto lenzuola per i letti e delle cose per la cucina. E cibo, tanto cibo.
Ma come farò per portare tutto a casa?
Cazzo, mi serve una macchina.
Non smetterò mai di dire che Londra è bellissima, una vera meraviglia.
Entro in un negozio che sembra avere tutte le cose di cui ho bisogno.
Dopo aver comprato tutto chiedo al cassiere se ce la possibilitá di consegnare la merce comprata a casa. Mi risponde di si è che ce la possibilitá di consegna a domicilio. Ci mettiamo d'accordo per l'orario e gli scrivo il mio indirizo. Esco per andare a comprare qualcosa da mangiare. 30 minuti dopo sono a casa che metto apposto tutto e aspetto che quelli del negozio mi consegnino la roba che ho comprato.
Prendo il telefono e guardo l'ora, 23:00 in punto. Ho 15 chiamate perse da mia madre.
Cazzo mi sono dimenticata di chiamarla.
La chiamo ma non risponde. Quindi le scrivo un messaggio. "Mamma scusa se non ti ho chiamata ma sono stata occupata tutto il giorno. Ti chiamo domani e ti racconto tutto. Giá mi manchi."
Metto il telefono in carica e vado a cambiarmi per andare a dormire.
Sdraiata sul letto penso a come sará vivere da sola. Fino ad adesso mi piace, anche se è stata una giornata faticosa. Penso anche che devo trovarmi un lavoro.
Domani andrò a cercare qualcosa.
Poco dopo mi addormento, sperando che questa sia la volta giusta per essere felice.
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