Epilogo
Andava tutto bene.
La McGranitt consegnò il diploma e si congratulò con tutti gli allievi che avevano superato l'ultimo anno alla grande.
Andava tutto bene.
La guerra con i semidei era stata evitata.
Andava tutto bene.
Non c'erano stati morti.
Andava tutto bene.
Ma Harry, così come il resto degli studenti, sentiva in modo particolare la mancanza di Hermione Granger.
Infatti, qualche mese prima, la strega aveva preso una decisione drastica: lasciare la scuola e restare in America con Draco Malfoy.
Il mago, alla fine, aveva accettato la proposta di Percy Jackson. Restare a New York e rifarsi là una vita e in caso ci fossero stati problemi il semidio lo avrebbe protetto.
Harry non aveva capito che patto avevano fatto e perché il semidio aveva deciso di prenderlo sotto la sua ala protettrice fatto sta che era andata esattamente così.
Ma in fondo, quello che passava per la testa di Percy Jackson lo sapeva solo lui.
Soprattutto da quando era tornato dal regno dei morti.
Hermione aveva preso quella scelta perché si era innamorata di Draco Malfoy e visto che lui si ostinava a non crederle, aveva fatto quello che aveva fatto: per lui aveva scelto di restare in America.
Alla fin fine non era andata malissimo anche se la mancanza di Hermione si sentiva lo stesso, ma alla fine quel che è bene finisce bene no?
***
Mentre Draco tagliava le verdure per la cena sbuffò.
- Mi metti ansia - disse fissando gli occhi castani di quella che era diventata ufficialmente la sua ragazza.
- Questa cosa...da quando sai cucinare? - chiese lei.
- Sono mesi che lo faccio spesso, Granger, perché sei ancora stupita? -
- Perché è la prima volta che ti guardo mentre lo fai...dovresti fare come quelle fantasie sexy dove l'uomo cucina mezzo... -
- Hermione! - esclamò Annabeth indignata scuotendo il capo mentre Draco sospirò rassegnato all'idea che Hermione, ultimamente, pensava solo a modi per provocarlo.
Da qualche mese Draco, Hermione, Annabeth e Percy avevano comprato un'appartamento insieme che condividevano senza problemi. Aveva due camere da letto, due studi, due bagni, un salotto, una camera da pranzo e la cucina. I due maghi non avevano un posto in cui stare e al campo la situazione era diventata imbarazzante in poco tempo visto i trascorsi e Percy...non voleva stare più in casa con i genitori e Annabeth non si fidava a lasciarlo troppo tempo da solo e quindi avevano deciso di andare a vivere tutti e quattro insieme, vista anche la promessa che il figlio del mare aveva fatto a Draco.
Hermione si voltò verso l'amica, pronta a ribattere che lei non era da meno ma borbottò uno scusa sussurrato quando si rese conto che la figlia di Atena non era entrata in casa da sola, ma con un ospite: il padre di Percy.
- Percy? - chiese Annabeth.
- È andato a prendere i fratelli Kane e i rispettivi compagni - rispose Draco - Visto che avevamo organizzato questa cena e nessuno di loro quattro ha la macchina o, semplicemente, la patente. Emh...resta a cena? - chiese guardando il dio del mare.
- No grazie, sono passato solo per controllare la situazione - rispose il dio - Annabeth mi ha già accennato qualcosa ma vorrei sapere come lo vedete anche voi, che pensate? Come sta? -
Era ovvio che parlasse di Percy.
Il dio del mare andava spesso, a controllare, che il figlio non perdesse la testa, non del tutto almeno.
Quando Draco ed Hermione avevano capito qual'era il problema di Percy all'inizio erano rimasti perplessi: ok che la sua anima aveva rischiato di disintegrarsi ma l'avevano salvato, ma il problema era...il suo corpo. A quanto pare il figlio di Poseidone non accettava la sua condizione da immortale.
La strega si era lasciata sfuggire che pensava chissà qual'era il problema e che non era la cosa peggiore ed era stata guardata malissimo sia dai Kane che dagli amici più stretti del semidio. A quanto pareva Percy, non voleva e non aveva mai voluto l'immortalità, gliel'avevano offerta due volte ma in entrambi i casi l'aveva rifiutata come se fosse stata l'ebola.
Ce ne era voluta di fatica, per fargli accettare la cosa ed era stato anche quello il motivo per cui gli dei non avevano detto subito che era vivo, temevano che desse di matto e che Poseidone avrebbe dovuto rinchiuderlo da qualche parte per non fargli causare problemi. Era andata piuttosto bene...metà del palazzo del dio del mare era crollato ma tutto sommato l'aveva presa bene. E poi Annabeth l'aveva dovuto prendere letteralmente a calci: quando aveva fatto tutte quelle storie non era davvero arrabbiato, voleva solo allontanarla perché era convinto di non poterle dare un futuro.
Ce ne era voluto di tempo, ma alla fine l'avevano convinto a godersi la vita giorno per giorno, gli avevano fatto capire che non era cambiato nulla, che lui era sempre lo stesso e che non avrebbe dovuto sprecare gli anni per pensare al fatto che era immortale ma che doveva goderseli come se non lo fosse.
E alla fine c'erano riusciti, più o meno, tranne per il fatto che...
- Bene...ha cominciato a fumare, tanto ha detto che non può prendersi un cancro ai polmoni e quindi voleva provare - disse Hermione - Inoltre, ammettiamolo, è un tantino autolesionista: altro giorno si è buttato dal balcone ed è atterrato in piedi dopo quattro piani di caduta -
- Si...non è autolesionismo - disse Annabeth - Faceva cose del genere anche prima. Percy è...autodistruttivo, sarebbe capace di buttarsi da un treno in corsa solo per il gusto di farlo. E lo avrebbe fatto con o senza immortalità -
- Si ma può essere peggiorato dopo essere diventato immortale, adesso non c'è il rischio che possa davvero farsi male e poi...guarisce da qualsiasi ferita - aggiunse Draco - Si è infilato un coltello da cucina in una gamba e ha sbuffato quando la ferita è guarita subito e...giusto ieri, si è tirato il ferro da stiro in fronte, il ferro bollente dico -
Annabeth si tirò uno schiaffo in fronte.
Niente da fare, il suo ragazzo aveva bisogno della babysitter.
- Bè...è normale direi - fece Poseidone.
- Normale? - ribattè Hermione.
- Nei suoi standard...negli anni ha fatto di peggio - ammise il dio - Ma invece, Anubi? Non l'ho mai realmente ringraziato per aver salvato Percy -
- Verrà a cena qui stasera - disse Annabeth - Sta alla Brooklyn House visto che non è più potuto tornare nel mondo degli dei Egizi dopo aver instaurato un legame con Nico. A quello stiamo ancora lavorando visto che non capiamo che cosa significa. È praticamente un dio a metà che può usare i suoi poteri solo se c'è Nico. Ma a lui sta bene così, ha detto così passa il tempo con Sadie senza che gli dei gli creino problemi -
- È tutto molto fuori luogo...semidei greci, maghi e dei Egizi che vanno tutti d'accordo e si mischiano tra di loro, è una cosa che non era prevista e che in passato non era mai successa ma...insieme state bene, funzionate alla grande, evidentemente i tempi sono davvero cambiati -
- E cambieranno ancora, divino Poseidone - disse Annabeth.
- Non lo metto... -
- Papà? Ma di nuovo qui stai? Ti ho promesso che...- fece Percy che era appena rientrato seguito da Sadie, Anubi, Carter e Ziah.
- Si si - lo fermò il dio - Ero solo di passaggio. Buona cena, ragazzi -
Detto questo scomparve in una nuvola di acqua.
- Come no - borbottò Percy - Sempre pronto a criticare lui... -
Annabeth gli andò vicino, gli sorrise e gli diede un bacio a stampo sulle labbra.
- Quante volte te l'ho detto? Goditi... -
- Il momento, lo so - la fermò il fidanzato alzando gli occhi al cielo - Allora? Questa cena? -
Fine
Angolo autrice:
E come ho già detto, tutto bene quel che finisce bene.
La normalità è tornata nella vita dei nostri eroi...con qualche differenza rispetto a prima ma tutto sommato ci sta bene...
E la storia finisce qui! Ho deciso di lasciare un finale aperto di proposito e, prima che lo chiedete, non ci sarà un sequel.
Allora, le informazioni di servizio le ho date qualche capitolo fa quindi...passo direttamente ai ringraziamenti:
Grazie di cuore a tutti voi che avete letto la mia storia, che avete portato pazienza quando non aggiornavo mai e per essere stati al passo con gli eventi che sono diventati confusi anche a me, quindi immagino a voi.
Grazie mille per i voti e le letture e spero che continuerete a leggere le mie storie e soprattutto, spero che la storia vi sia piaciuta sul serio anche quando è esploso il delirio!
Grazie ancora e alla prossima 😘
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