Man mano che mi inoltro la luce delle torce dell'accampamento diventa sempre più debole, fino a sparire quasi del tutto.

L'atmosfera si sta facendo sempre più tetra e fredda, tanto che inizio subito a tremare.

Tutti gli alberi intorno a me sembrano fissarmi e quasi si muovono al mio passaggio.

Alcuna volte scorgo degli scintillii da lontano, come occhi di strane creature abbagliati da qualcosa.

La cosa più spaventosa, però, è l'assenza quasi totale di rumori: del fruscio delle foglie sugli alberi, dei versi degli animali che popolano questa foresta, del vento che sfrega sulla corteccia degli arbusti.

Questo silenzio mi è molto famigliare, e non mi trasmette nulla di buono.

Mi fermo di colpo.

In questo momento ho la tremenda voglia di ritornare al l'accampamento; insieme ai miei compagni di viaggio, al caldo e con il cibo catturato oggi da questi.

La voglia è tanta, e mi dimentico sempre che questa non è casa mia, che questo non è il luogo adatto a me; dove ogni giorno rischi di farti veramente male, o addirittura la morte.

Forse il destino mi sta dando degli avvertimenti nel tornare alla mia vecchia vita, quella solita, quella monotona.

Alla vita piena di studio e di ansie create dalle interrogazioni e dalle verifiche; dalle serate insieme alle amiche, dalle lunghe chiacchierate con la mamma che ti rimprovera per i brutti voti.

Forse è proprio per questo che non la rivoglio più quella vita.

Un rumore piatto mi fa ritornare alla realtà.

Cos'è stato?!

Non ne ho idea, ma la domanda migliore è : "Dove sto andando?"

Come se non fosse già abbasta, mi sono persa...

Questa situazione mi sembra molto famigliare.

È proprio come quando mi persi nella foresta, quella che porta in un'altro mondo, in questo mondo.

Mancano solo le voci e i ruggiti spaventosi di creature che non ho mai visto.

Meglio se stai zitta!

Sento di nuovo quel rumore, come un ramo che si spezza sotto il peso di qualcosa, qualcosa di molto pesante.

Mi giro di scatto, ma dietro di me vedo solo una grande distesa di alberi, e di oscurità.

Decido così di continuare a camminare nel bosco ma quel rumore persiste dietro di me.

In fretta mi metto a correre sempre più spaventata.

Corro senza guardarmi alle spalle, per evitare di vedere la creatura che mi sta inseguendo.

Sento i suoi passi dietro di me; il rumore delle foglie secche sul terreno schiacciate.

Mi stanco in fretta di correre e dopo un po' mi fermo a prendere fiato; lo so che è tremendamente sbagliato, ma non riesco più a respirare.

Mi concentro sui rumori intorno a me e non sento più nulla.

Forse l'abbiamo seminato.

Ora, l'unica cosa che conta è ritornare all'accampamento, possibilmente integre e vive.

Decido così di ripartire e fare la strada a ritroso; sta iniziando a fare freddo e devo ritornare il più presto possibile.

In lontananza vedo un piccolo puntino luminoso

<Sì, trovato!>
Esclamo.

Forse, sarebbe stato meglio se non urlavo.

Inizio a correre euforica, per aver ritrovato la strada, anche troppo.

Corro fino a quando, davanti a me, appaiono due occhi luminosi, ma sembrano molto strani.

Dallo spavento cado all'indietro e confusa fisso ciò che è davanti a me.

I due occhi si stanno avvicinando e la luce fioca della illumina la creatura che ho davanti; sembra un izango, come quello che aveva accarezzato Sapphire il primo giorno; ma questo è più grande.

Vengo colpita subito dal suo manto bianchissimo e dai suoi occhi, così scuri da sembrare quasi neri, che ancora mi fissano.

A un certo punto ruggisce così forte che sembra che gli alberi alle mie spalle tremano.

Lo vorrei tanto accarezzare, ma credo che mi mangerebbe la mano, e pure il braccio se ci provassi...

Riesco a sentire il suo fiato caldo sempre più vicino.

Dovevo rimanere con gli altri, non sarebbe andata così.

Striscio all'indietro e nel panico cerco qualcosa per allontanarlo: un bastone, una pietra, qualsiasi cosa.

Non trovo nulla, a parte le foglie secche cadute dagli alberi.

Mi fermo, faccio un bel respiro per calmarmi; è finita.

La bestia si avvicina sempre di più; i suoi occhi neri mi fissano, come per aspettare una mia mossa, che non ci sarà.

Il suo manto bianco lucente è sempre più vicino e il mio cuore sembra calmo, quasi pronto a ciò che sta per succedere.

Ed ecco, fra un istante non ci sarò più...

Morirò senza nessuno al mio fianco, senza le persone che amo vicino, senza nessuno.

Forse gli altri non sapranno nemmeno cosa mi sarà successo ed andranno avanti con le loro vite tranquillamente.

Le lacrime scivolano piano sulle miei guance fredde e per un solo istante il grande lupo sembra fermarsi, quasi timoroso, ma subito dopo riparte e questa volta so che non si fermerà più.

È a pochi centimetri da me e sono pronta a dire addio al mondo; quando un rumore secco riecheggia in tutta la foresta.

La bestia ruggisce spaventosamente e ritrae una delle zampe anteriori.

La osservo bene e c'è conficcata una freccia; una freccia d'argento con decorazioni blu.

Zoppicando il lupo se ne ritorna nel buio della foresta dietro di se.

Mi giro ancora stupita e vedo dietro di me una figura slanciata, che mi porge una mano e con una voce roca mi dice:

<Alzati, non è ancora la tua ora!>
—————————————-
✨NOTE DELL'AUTRICE✨

Hey guys, come state?

Spero vi piaccia anche questo capitolo.

Scusate per la lunga assenza ma sto lavorando anche ad un altro libro "You are my anchor" che ho appena iniziato.
Se volete darci un'occhiata mi farebbe tanto piacere.

Un bacione
_rebelfire_❤️