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Capitolo 25

Sapphire è stupefatto e rimane lì a fissarmi quasi a bocca aperta; invece Ruby annuisce sorridendo, sono contenta che abbia escogitato, proprio alla fine, un piano B.

<No, abbiamo appena iniziato, prego accomodati!>
Mi accogli Uriel, mentre mi guarda soddisfatto; sapeva che sarei arrivata, lo capisco dal suo sguardo.

Mi siedo sulla mia sedia, quella vicino ad Amaya, l'unica rimasta ancora libera.

<Lo sapevo, sapevo che non te ne saresti andata!>
Mi dice Amya dolcemente.

Io annuisco sorridendo; mi sta molto simpatica.

Mi concentro ora su Sapphire, seduto una sedia dopo la mia, vicino all'elfa dai capelli rossi.

Mi guarda ma non dice nulla, e mi accorgo che la sua espressione non è più rigida come le altre volta, sembra più rilassato, più dolce...

Dolce?

Sì, è proprio così...

<Scusate!>
Esulta Gavriel col suo solito modo, per richiamare l'attenzione di tutti

<Benissimo, ora che siamo al completo possiamo continuare la riunione!>
Annuncia Uriel, alzandosi dal suo posto.

Va verso un piccolo mobile, posto attaccato al muro alle mie spalle; sembra che stia tirando fuori una pergamena, proprio come quella che aveva preso di nascosto Ruby.

Ritorna lentamente al suo posto e, prima di sedersi, srotola quel pezzo antico di carta.

Mi alzo leggermente per vedere meglio: è una mappa, ma non del castello, è più grande ma non riesco a capire di che cosa tratta.

<Per chi non sapesse, questa è la mappa dei quattro regni!>
Spiega Uriel

<Queste quattro terre unite sono le nostre, rispettivamente: Reenark al Nord che confina con Oscurtum, a Ovest; con Greenterin a Sud; e con Terratrum a Est.>
Aggiunge poi.

<Oltre queste c'è solo e soltanto oscurità!>
Dice Gavriel.

<E questa, che terra è?>
Chiede Ametista, la ragazza con la carnagione viola e le lunghe antenne.

<Oh, questa è Etsai, il grande regno guidato da Casumar, dai queddar e da...>
Uriel si ferma un attimo, quasi timoroso, quasi se avesse paura di parlare

<Domir>
Conclude Gavriel al posto suo

<È lì che dovete andare>
Dice Re Uriel indicando con l'indice quella terra oscura.

<Mi sembra abbastanza semplice! Andiamo?!>
Esclama Fluorite, il ragazzo dai capelli bianchi e dagli occhi verdi.

Sapphire si sforza di non ridere, e Uriel lo guarda perplesso.

<Lo sarebbe, se Etsai non fosse circondato quasi interamente da alte montagne e se non fosse a vari giorni di distanza da qui, e per raggiungerla non bisognerebbe attraversare una delle foreste più ampie e pericolose di tutto il territorio; e non dimentichiamoci dei vari laghi, fiumi e corsi d'acqua lungo il percorso, con grandi e potenti correnti attraversatili solo a nuoto. In più è territorio dei queddar, vi attaccheranno sicuramente se non fate attenzione.>
Dice cautamente Uriel.

Tutti noi siamo scioccati dalle parole del Re.

<Ho risposto alla tua affermazione non corretta?>
Aggiunge guardando Fluorite che annuisce senza parlare.

<Avete altre domande?>
Chiede poi Uriel

<Perché...?>
La mia bocca si apre senza controllo

<Perché tutto questo... cosa centro io?>
Continuo, che mi succede?

<Diamond apprezzo che tu me lo chieda, davvero, ma per ora ti dirò solo questo. - si schiarisce la voce - Oltre che con gli Evol, gli elfi furono e sono in contrasto con i queddar. Noi, voi, dobbiamo impedire di nuovo un loro attacco, come quello terribile di due inverni fa>
Mi risponde Uriel

<Ma se questi queddar e Casumar sono solo contro gli elfi, cosa centrano gli altri regni? E cosa centro io?>
Chiedo infine

<Qui ogni regno si aiuta a vicenda, noi li proteggiamo se vengono attaccati e loro fanno lo stesso con noi; noi ci alleiamo con loro durante le guerre e loro in cambio fanno lo stesso. Tu, cara Diamond, sei necessaria per questa missione, un giorno capirai...>
Risponde lui

Un giorno capirai...

E cosa dovrei capire?

Perché non me lo può dire ora?

Basta con le domande, stai confondendo anche me.

Va bene, va bene, la smetto.

<Alla partenza vi verrà fornito tutto il minimo indispensabile per sopravvivere in questa missione: quattro cavalli, spade, pugnali, archi e frecce, cibo e ovviamente la mappa, non vogliamo che succeda come l'altra volta...>
Dice Re Gavriel

<Bene, ora che sapete tutto potete andare a riposare. I tre prescelti rimarranno qui e gli sarà data una camera per rendere confortevole la loro permanenza fino a quando partirete, fra due giorni.>
Aggiunge cordiale Re Uriel.

Fra due giorni partiremo?!

Ho l'ansia.

Tutti si alzano, salutano e ringraziano i due Re ed escono dalla porta di marmo violaceo.

<Grazie di tutto!>
Dico io a Uriel

<E io ringrazio te!>
Risponde lui.

Me ne sto per andare, ma la curiosità è troppa.

<Per quanto riguarda il discorso che io sono "necessaria" per questa missione...>
Dico io

<Scusa ma ora è proprio tardi...devo andare>
Mi risponde lui, allontanandosi verso l'enorme porta.

Ok, sta succedendo qualcosa di molto strano...

Che intuizione Sherlock!

Perché non mi vuole dire la verità, tutta la verità? Cosa sarà mai di così tanto importante.

Decido che è meglio ritornare nella mia dolce camera; e mentre esco mi trovo fiondati su di me sguardi sgradevoli da perte di Sapphire, ovviamente, ma anche dai tre prescelti dei territori circostanti a Reenark.

Mi guardano come si guarda una mosca che si è, prima postata sulle feci di una mucca e poi sul tuo naso; un miscuglio di disgusto ma anche di sorpresa.

Io non gli lancio nessuna occhiata, non ce la faccio, opto per uscire dalla stanza facendo finta di non aver visto nulla.

Ormai sono abituata a questa scena: troppo normale per il mondo comune, troppo anormale per quello fantastico.

Sto per imboccare il corridoio che mi porta direttamente alla mia camera quando, a un certo punto, mi sento tirare il braccio.

D'istinto lo ritraggo e mi giro velocemente.

<Scusami se ti ho fatto spaventare, volevo solo dirti che hai fatto la scelta giusta!>
Mi dice Ruby col suo solito sorriso

<Oh Ruby, grazie a te di aver creato il segnale del piano B!>
Dico io sorridendo.

<Bene ora vado, ho allenamento di spada, a dopo!>
Mi dice lui prima di andarsene e fare il cenno di saluto con la mano, quello che a me piace tanto.

Riprendo a camminare in quell'immenso castello, in cerca della mia stanza.

Ha detto allenamento di spada?

Sì esatto... E perché a me non fanno partecipare insomma, non so nemmeno tenere in mano un'un coltello, figuriamoci una spada.

Forse dalla prima volta, in cui hai disarmato davanti a Uriel "Tu sai chi", gli hai convinti che non ne hai bisogno.

Scherzi vero? È stato un colpo di fortuna, e lo sai bene.

Giusto, mi dimentico sempre che sono la coscienza di Diamond l'imbranata...

Sempre simpatica, vedo.

Dei tonfi cupi mi risvegliano dai miei pensieri.

Quando riprendo conoscenza mi ritrovo davanti alla porta della mia camera, ma sento ancora quel fastidioso rumore di sottofondo.

Mi giro alla mia sinistra e vedo quella ragazza viola con le antenne, che sta dando dei pugni alla porta di fianco alla mia.

<Ti serve aiuto?>
Domando io gentilmente, sperando che non mi avrebbe spaccato la faccia con gli stessi pugni.
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NOTE DELL'AUTRICE

Hey guys, spero vi piaccia anche questo capitolo.

Siete d'accordo sulla scelta di Diamond di rimanere in quello strano mondo, oppure sareste tornate a casa?

[ uscita prossimo capitolo: 11/09/17 ]

Un bacione
_rebelfire_❤️

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